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PubblicatoDetta Fiori Modificato 10 anni fa
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Le ricerche dellOsservatorio Anticontraffazione Servizio Statistica, Studi e Proprietà Intellettuale statistica@fi.camcom.it; Dirigente Area Sviluppo Imprese e del Mercato
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Le indicazioni dellAlto Commissariato I temi salienti per una campagna di sensibilizzazione Secondo le indicazioni contenute nellultimo Rapporto Annuale dellAlto Commissariato per la lotta alla contraffazione, il Piano operativo per la campagna di sensibilizzazione prevede diverse fasi, utili per esemplificare gli aspetti più importanti: Rappresentare e definire il fenomeno Sensibilizzare i consumatori sulla gravità del fenomeno Richiamare lattenzione sul sostegno dato, con latto dacquisto, alle attività criminali e sul danno causato alleconomia nazionale Illustrare i settori merceologici interessati, coi diversi livelli di rischio Supportare le imprese e le istituzioni impegnate in azioni di contrasto del fenomeno
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Due indagini campionarie rivolte: 1) a imprenditori di settori ritenuti più esposti a fenomeni di contraffazione: trasformazione alimentare, sistema-moda (tessile-abbigliamento-calzature), elettronica, edilizia, commercio al dettaglio e allingrosso; 2) a consumatori/utenti – individuati nei residenti e nei turisti – avvicinati direttamente in strada da rilevatori incaricati ad hoc, in modo da cogliere gli aspetti più attinenti ai comportamenti di consumo. Qual è la percezione del fenomeno? Quali sono gli aspetti che vengono individuati e associati alla contraffazione? Le attività di ricerca dellOsservatorio Anticontraffazione
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Per grado dincidenza in provincia di Firenze Le imprese: la diffusione del fenomeno Fonte: CCIAA Firenze, Osservatorio Anticontraffazione – elaborazioni statistiche di Maurizio Cecconi Per 2/3 degli imprenditori il fenomeno è presente
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Quota % di risposte che in complesso indicano la presenza del fenomeno per macrosettore Le imprese: la diffusione del fenomeno Fonte: CCIAA Firenze, Osservatorio Anticontraffazione
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Quota % di risposte che in complesso indicano la presenza del fenomeno per ramo dattività Le imprese: la diffusione del fenomeno Fonte: CCIAA Firenze, Osservatorio Anticontraffazione I valori % più alti…
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Quota % di risposte che in complesso indicano la presenza del fenomeno per ramo dattività Le imprese: la diffusione del fenomeno Fonte: CCIAA Firenze, Osservatorio Anticontraffazione I valori % più bassi…
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Il 23% degli imprenditori subisce una perdita superiore al 30% del proprio fatturato Le imprese: il danno economico generato dalla contraffazione Fonte: CCIAA Firenze, Osservatorio Anticontraffazione
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La provenienza geografica delle merci contraffatte Secondo lopinione degli imprenditori le merci provengono in larga misura dallestero e quasi per niente dallinterno della provincia Questa bassa quota percentuale può essere dovuta a ritrosia? Fonte: CCIAA Firenze, Osservatorio Anticontraffazione
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La provenienza geografica delle merci contraffatte Sono di provenienza regionale: i prodotti tessili i capi di pelletteria i capi di abbigliamento i prodotti alimentari 28,6% 24,4% 17,4% 16,7% Sono di provenienza estera: gli apparecchi radiotv gli articoli dinformatica gli apparecchi di precisioni e gli strumenti ottici i prodotti tessili i capi di abbigliamento 100% 66,7% 57,1% 52,2% Fonte: CCIAA Firenze, Osservatorio Anticontraffazione
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La qualità dei prodotti e le controazioni di tutela Per il 77,2% delle imprese i prodotti imitati sono quelli di qualità; inoltre, circa l80% delle imprese del sistema moda giudica di qualità i prodotti contraffatti, con un 60% che lo ritiene di pregio medio-alto Il 19,6% delle aziende ha adottato misure a tutela della propria produzione: Scelta accurata di fornitori e terzisti e stipulazione di contratti rigidi Registrazione di marchi, disegni o modelli Creazione e sviluppo di prodotti innovativi e differenziati Limitazione della filiera produttiva Ricorso a tecnologie avanzate nella fase produttiva Collaborazione con le Autorità di Polizia Azioni legali, sia tipo civile che penali Altro 28,1% 26,9% 10,1% 7,9% 6,8% 1,4% 0,7% 20,1% Si tratta di un valore % assai basso. Le misure adottate sono state valutate efficaci dal 77,6 % dagli operatori in particolare per le imprese del tessile, della meccanica ed elettronica e per i commercianti al dettaglio.
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La legalità e la lealtà verso le Forze dellOrdine: disponibilità a collaborare Gli imprenditori che operano nella meccanica, elettronica, tessile- abbigliamento e del commercio al dettaglio manifestano una propensione maggiore alla collaborazione. Fonte: CCIAA Firenze, Osservatorio Anticontraffazione
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La percezione del fenomeno contraffazione Imprenditori e consumatori – punti di confronto Il 93,3% dei consumatori sa che la contraffazione dei prodotti commerciali è un fenomeno dilagante. Per il 64% degli imprenditori della provincia il fenomeno è presente allinterno del proprio ramo dattività. Si tratta di percentuali abbastanza elevate; la differenza tra i due gruppi può essere dovuta al fatto che, se per i consumatori si tratta di una cognizione di natura generale, per gli imprenditori essa è legata più strettamente allesperienza diretta in impresa.
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Imprenditori e consumatori – punti di confronto La diffusione per settori e rami dattività Ai consumatori è stato chiesto di indicare spontaneamente i settori più esposti a contraffazione mentre per gli imprenditori sono stati ripresi i dati forniti circa la presenza del fenomeno per ramo dattività. La scala ricavata dalle opinioni dei consumatori si sovrappone abbastanza fedelmente ai dati forniti dallAgenzia delle Dogane e riportati allinterno dellultimo rapporto annuale dellAlto Commissariato per la Lotta alla Contraffazione sui quantitativi di merce sequestrati nellanno 2007: difatti al primo posto si colloca il settore tessile-abbigliamento-pelletteria, seguito da prodotti educativi e apparecchi audio-video ed elettrici. Gli imprenditori percepiscono più intensamente il problema Concordanza
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I canali di diffusione dei prodotti contraffatti Imprenditori e consumatori – punti di confronto Per il 70,1% degli imprenditori del settore, nel commercio al dettaglio (per i rami presi in esame) è presente il fenomeno Lacquisto di prodotti contraffatti è avvenuto nel 17,2% dei casi in negozi tradizionali, il resto tramite forme ambulanti, esplicitamente abusive (35,4%) e non (50,8%). Nei negozi tradizionali si acquistano soprattutto: pc, giocattoli, cosmetici, beni alimentari e detersivi. Indicazioni coerenti provengono dalle valutazioni espresse dai commercianti di cosmetici (80% dichiarano la presenza del fenomeno), di elettronica (75%) e di beni non alimentari in genere 57,1%) Per il 27,9% degli imprenditori, il grado dincidenza sul fatturato aziendale è superiore al 30%
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Imprenditori e consumatori – punti di confronto Per gli imprenditori il 50,3% dei manufatti contraffatti sono di alta-media qualità. MA LE RAGIONI DELLACQUISTO NON SEMBRANO DETTATE DALLA QUALITA DEL PRODOTTO CONTRAFFATTO. La convenienza economica è indicata nell86,9% delle risposte Lacquisto di un prodotto simile alloriginale e griffato (31,3% delle risposte) La scarsa qualità del prodotto è, invece, ritenuto il rischio più probabile derivante dallacquisto di beni contraffatti (55,9% delle risposte) La qualità dei beni contraffatti
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Imprenditori e consumatori – punti di confronto Il 75,9% dei consumatori è consapevole che lacquisto di un bene contraffatto è soggetto a sanzione amministrativa Però, il rischio di incorrere in una sanzione è indicato solo nel 29,8% delle risposte Solo per il 19,4% delle imprese i rimedi normativi sinora adottati (come le sanzioni) si sono rivelati efficaci Violazione amministrativa Consumatori e imprenditori contribuiscono ad evidenziare come la sanzione amministrativa non sia percepita come un valido e incisivo strumento di dissuasione alla produzione e al consumo 24,7 per i commercianti
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Imprenditori e consumatori – punti di confronto Quasi il 90% - 87,2% - degli imprenditori ha dichiarato di essere disposto a collaborare con gli organismi preposti per segnalare elementi utili a contrastare il fenomeno della contraffazione. Il ruolo delle istituzioni Consumatori e imprenditori sembrano avere atteggiamenti diversi verso le istituzioni preposte alla tutela della legalità. Il 22,8% dei consumatori reagirebbe allacquisto inconsapevole di un prodotto contraffatto rivolgendosi alle istituzioni. Però, solo l1,4% degli imprenditori si è rivolto in concreto alle Autorità di Polizia per tutelare la propria produzione. Inoltre, secondo lesperienza della Guardia di Finanza, ben poche sono le segnalazioni sul tema pervenute al 117.
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Imprenditori e consumatori – punti di confronto La rappresentazione degli effetti negativi della contraffazione Per il 90% dei consumatori la vendita di prodotti contraffatti produce un danno. Il 92,5% delle risposte attiene alla sfera economico- produttiva ovvero ai danni nei confronti delle imprese produttrici e, in genere, alleconomia nazionale SFERA ECONOMICA Il 17,5% delle risposte attiene alla sfera sociale (lavoro minorile e nero) e criminale (alimentazione di circuiti economici illegali) SFERA PERSONALE Aspetto richiamato energicamente dagli imprenditori: il 75% del campione lamenta una ricaduta sul fatturato aziendale SFERA ETICA Il 43,3% dei consumatori individua rischi per la salute (23,3%) e la sicurezza (20%) Ma questa percezione si indebolisce tra i più giovani (31,6%, per la classe 16-25 anni)
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