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PubblicatoFioralba Buono Modificato 11 anni fa
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Le classi Definizione di classe Attributi e metodi di una classe Costruttori e distruttori Private e public Funzioni friend Il puntatore this
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Cos’è un oggetto? Né più né meno di quello che potreste trovare scritto in un vocabolario… Un oggetto è un’entità che si possa immaginare dotata di determinate caratteristiche e funzionalità. Lo stato di un oggetto è rappresentato da dati che ne descrivono le caratteristiche in un certo istante Le funzionalità di un oggetto sono le operazioni che può svolgere quando glielo si richiede (cioè quando riceve un messaggio) Nella nostra vita quotidiana siamo molto più abituati a ragionare per oggetti che non in modo strutturato!
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Un esempio...
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… cos’è un oggetto: Un insieme di dati e funzioni: Dato funzione
Codice Dato
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Incapsulazione Netta divisione fra interfaccia e implementazione
Da fuori si vede solo l’interfaccia che definisce i messaggi accettati dall’oggetto I dettagli dell’implementazione (dati e codice delle funzioni) sono invisibili dall’esterno Ogni oggetto ha in se tutto ciò che gli serve per rispondere alle chiamate (o deve sapere a chi chiedere…) Il confinamento di informazioni e funzionalità in oggetti permette livelli maggiori di astrazione e semplifica la gestione di sistemi complessi.
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Approccio OO Sono le strutture di dati che svolgono le azioni, non le subroutines Il lavoro è svolto dal server, non dal client “Cos’ è?” “Com’ è fatto?” Data Oriented “Cosa può fare per me?” Object Oriented
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Perché programmare per oggetti?
Programmare per oggetti non velocizza l’esecuzione dei programmi... Programmare per oggetti non ottimizza l’uso della memoria... E allora perchè programmare per oggetti? Programmare per oggetti facilita la progettazione e il mantenimento di sistemi software molto complessi!
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Caratteristiche del software non mantenibile
Rigidità non può essere cambiato con faciltà non può essere stimato l’impatto di una modifica Fragilità una modifica singola causa una cascata di modifiche successive i bachi sorgono in aree concettualmente separate dalle aree dove sono avvenute le modifiche Non riusabilità esistono molte interdipendenze, quindi non è possibile estrarre parti che potrebbero essere comuni
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Programmazione ad oggetti
La programmazione ad oggetti, attraverso l’incapsulazione, consente di: ridurre la dipendenza del codice di alto livello dalla rappresentazione dei dati riutilizzare del codice di alto livello sviluppare moduli indipendenti l’uno dall’altro avere codice utente che dipende dalle interfacce ma non dall’implementazione
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Organizzazione dei files
Normalmente, le dichiarazioni delle interfacce e le specifiche sono separate dall’implementazione header files (.h o .hh) inclusi nei file sorgente utilizzando direttive del precompilatore non contengono codice eseguibile (con l’eccezione delle definizioni delle funzioni inline) non devono essere inclusi piu` di una volta, per evitare problemi con il linker #include <iostream> #ifndef MyHeader_H #define MyHeader_H // dichiarazioni ….. #endif
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Organizzazione dei files (2)
Files sorgente (.C,.cxx,.cpp,.cc) contengono l’implementazione di funzioni e metodi codice eseguibile includono gli header files utilizzando le direttive del preprocessore vengono compilati
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C++ e Object Orientation
Definizione di nuovi tipi (oltre a int, float, double) come: numeri complessi, vettori, matrici, . . . ma anche: curve, superfici, Modelli 3D,... Gli oggetti permettono di modellare una problema che rappresenti la realtà
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…C++ e Object Orientation
Object Orientation implementata in C++ attraverso il concetto di classe: I dati privati (o attributi) di una classe definiscono lo stato dell’oggetto Le funzioni (o metodi) di una classe implementano la risposta ai messaggi
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Una classe C++ Messaggio Metodo Attributo
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Classe Vector2D Un esempio: un vettore bidimensionale costruttore
class Vector2D { public: Vector2D(double x, double y); double x(); double y(); double r(); double phi(); private: double x_; double y_ }; Vector2D.h costruttore funzioni o metodi #include “Vector2D.h” #include <math.h> Vector2D::Vector2D(double x, double y): x_(x), y_(y) { } double Vector2D::x() { return x_; } double Vector2D::r() { return sqrt( x_*x_ + y_*y_); ... Vector2D.cc dati o attributi Punto e virgola!
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Interfaccia e implementazione
Gli attributi privati non sono accessibili al di fuori della classe I metodi pubblici sono gli unici visibili #include “Vector.h” Vector2D::Vector2D(double x, double y) : x_(x), y_(y) {} double Vector2D::x() { return x_; } double Vector2D::r() return sqrt(x_*x_ + y_*y_); Vector2D.cc class Vector2D { public: Vector2D(double x, double y); double x(); double y(); double r(); double phi(); private: double x_; double y_; }; Vector2D.h
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Costruttori e distruttori
Un costruttore è un metodo il cui nome è quello della classe a cui appartiene Lo scopo di un costruttore è quello di costruire oggetti del tipo della classe. Questo implica l’inizializzazione degli attributi e, frequentemente, l’allocazione della memoria necessaria Un costruttore la cui lista di argomenti è vuota o composta di argomenti di default viene normalmente chiamato costruttore di default Vector2D::Vector2D() { } // costruttore di default #include “Vector2D.h” . . . Vector2D v; // oggetto costruito con il // costruttore di default
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Costruttori e distruttori (2)
Un costruttore del tipo che ha come argomento un riferimento ad un oggetto della stessa classe viene chiamato copy constructor (costruttore per copia) Il copy constructor viene normalmente utilizzato: quando un oggetto è inizializzato per assegnazione quando un oggetto è passato come argomento ad una funzione quando un oggetto è ritornato da una funzione Se non viene fornito esplicitamente dall’utente, il compilatore ne genererà uno automaticamente Vector2D::Vector2D(const Vector2D& v) { } Vector2D v(v1); // dove v1 e` di tipo Vector2D
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Costruttori e distruttori (3)
Gli attributi di una classe possono essere inizializzati nel costruttore per mezzo di una lista di inizializzatori, che precede il corpo della funzione Quando uno degli attributi è esso stesso una classe, il costruttore appropriato viene scelto sulla base dei parametri forniti nell’inizializzazione E` obbligatorio inizializzare gli attributi (non statici) che siano o riferimenti o const Vector2D::Vector2D(double x, double y) : x_(x), y_(y) { . . . }
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Costruttori e distruttori (4)
Il distruttore è un metodo il cui nome è quello della classe a cui appartiene preceduto da una tilde (~) Il distruttore viene chiamato automaticamente quando un oggetto sta per essere distrutto (sia perchè delete è stato invocato sia perchè l’oggetto è finito fuori scope Il compito del distruttore è di assicurarsi che l’oggetto per cui è invocato verrà distrutto senza conseguenze. In particolare, se memoria è stata allocata nel costruttore, il distruttore dovrà assicurarsi di restituirla allo heap Vector2D::~Vector2D() {} // vuoto, in questo caso
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Costruttori e distruttori (5)
I costruttori con un solo parametro sono automaticamente trattati come operatori di conversione Per evitare la conversione si puo` usare explicit Vector2D::Vector2D(int i) {. . .} // costruisce un vettore a partire da un intero, ma puo` // essere usato per convertire un intero in vettore v=Vector2D(i); explicit Vector2D(int); // solo costruttore
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Classe Vector2D Come usare Vector2D: invoca il constructor main.cc
#include <iostream> using namespace std; #include “Vector2D.h” int main() { Vector2D v(1, 1); cout << “ v = (“ << v.x() << “,” << v.y() << “)” << endl; cout << “ r = “ << v.r(); cout << “ phi = “ << v.phi() << endl; return 0; } main.cc invoca il constructor v = (1, 1) r = phi = Output:
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Classe Vector2D … oppure attraverso un puntatore...
#include <iostream> using namespace std #include “Vector2D.h” int main() { Vector2D *v = new Vector2D(1, 1); cout << “ v = (“ << v->x() << “,” << v->y() << “)” << endl; cout << “ r = “ << v->r(); cout << “ phi = “ << v->phi() << endl; delete v; return 0; } main.cc Allocazione sullo heap v = (1, 1) r = phi = Output: Attenzione!
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Interfaccia e implementazione
La struttura interna dei dati (x_, y_) che rappresentano l’oggetto della classe Vector2D sono nascosti (private) agli utilizzatori della classe. Gli utilizzatori non dipendono dalla struttura interna dei dati Se la struttura interna cambia (es.: r_, phi_), il codice che usa Vector2D non deve essere modificato.
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Classe Vector2D Protezione dell’accesso ai dati:
I metodi di una classe hanno libero accesso ai dati privati e protetti di quella classe #include <iostream> using namespace std #include “Vector2D.h” int main() { Vector2D v(1, 1); cout << “ V = (“ << v.x_ << “,” // << v.y_ << “,” << endl; // non compila ! cout << “ r = “ << v.r(); cout << “ phi = “ << v.phi() << endl; } main.cc
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Selettori e modificatori
Selettore: metodo che non modifica lo stato (attributi) della classe. E’ dichiarato const Modificatore: metodo che può modificare lo stato della classe #include “Vector2D.h” void Vector2D::scale(double s) { x_ *= s; y_ *= s; } Vector2D.cc class Vector2D { public: Vector2D(double x, double y); double x() const; double y() const; double r() const; double phi() const; void scale(double s); private: double x_, y_; }; Vector2D.h Selettori (const) #include “Vector2D.h” int main() { const Vector2D v(1, 0); double r = v.r() // OK v.scale( 1.1 ); // errore! } main.cc modificatore
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friend La keyword friend puo` essere usata perche` una funzione (o una classe) abbia libero accesso ai dati privati di un’altra classe class A { . . . friend int aFunc(); friend void C::f(int); }; class B { … friend class C; class C {
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friend (2) friend (nonostante il nome) e` nemico dell’incapsulamento e quindi dell’Object Orientation Un uso eccessivo di friend è quasi sempre sintomo di un cattivo disegno Esistono anche situazioni in cui un friend può essere accettabile Overloading di operatori binari Considerazioni di efficienza Relazione speciale fra due classi “A programmer must confer with an architect before making friend declarations”
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this In una classe è automaticamente definito un attributo particolare: this this è un puntatore all’oggetto di cui fa parte E’ particolarmente utile quando una funzione deve restituire l’oggetto tramite il quale è stata invocata class Vector2D { public: Vector2D& copia(const Vector2D& ); // ... private: double x_, y_; }; Vector2D.h Vector2D& copia(const Vector2D& v){ x_=v.x(); y_=v.y(); return *this; } Vector2D.cc #include “Vector2D.h” int main() { Vector2D null(0, 0); Vector2D a, b; a.copia(b.copia(null)); } main.cc L’operatore copia ritorna una referenza a se stesso. Permette copie multiple
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static Attributi dichiarati static in una classe sono condivisi da tutti gli oggetti di quella classe Metodi dichiarati static non possono accedere ad attributo non statici della classe Attiributi statici possono essere usati e modificati soltanto da metodi statici Nonostante l’utilizzo di static sembri imporre condizioni troppo restrittive, esso risulta utile nell’implementazione di: contatori singleton (vedi oltre)
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Un contatore Un membro statico deve essere
Class MyClass { private: static int counter; static void increment_counter() { counter++; } static void decrement_counter() { counter--; } public: MyClass() { increment_counter(); } ~MyClass() { decrement_counter(); } static int HowMany() { return counter; } }; Un membro statico deve essere inizializzato una e una sola volta nel codice eseguibile #include <iostream> using namespace std #include “MyClass.h” int MyClass::counter=0; int main() { MyClass a,b,c; MyClass *p=new MyClass; cout<<“ How many? “<< MyClass::HowMany() <<endl; delete p; cout<<“ and now? “<< a.HowMany() <<endl; return 0; } Un metodo statico puo` essere invocato cosi`... … o cosi`...
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Un singleton Un singleton è una classe di cui, in ogni momento nel corso del programma, non può esistere più di una copia (istanza) class aSingleton { private: static aSingleton *ptr; aSingleton () {} public: static aSingleton *GetPointer(){ if (ptr==0) ptr=new aSingleton; return ptr; } }; Pattern utile per l’implementazione di classi “manager” di cui deve esistere una sola istanza #include “aSingleton.h” aSingleton *aSingleton::ptr=0; int main() { aSingleton *mySing= aSingleton::GetPointer(); . . . Return 0; } Attenzione a non farlo diventare l’equivalente di un common block!
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