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PubblicatoVittorino Paoletti Modificato 11 anni fa
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“LA PROTEZIONE SOLARE COME FATTORE DI PREVENZIONE”
Carpegna, 23 maggio 2009 Dr. Romeo Salvi Presidente Ordine dei Farmacisti di Pesaro e Urbino
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all’Ordine dei Farmacisti della Provincia di
Iscritti all’Ordine dei Farmacisti della Provincia di PESARO E URBINO 650
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FARMACOVIGILANZA Disciplina scientifica che consiste nella valutazione del rischio connesso all’assunzione dei farmaci e nel monitoraggio dell’incidenza degli effetti collaterali potenzialmente associati ad essa, spesso non riscontrati prima dell’immissione del farmaco sul mercato
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OMS Italia (Organizzazione Mondiale della Sanità):
gold standard per definire l'efficacia del sistema farmacovigilanza in un paese: almeno 30 segnalazioni ogni 100 mila abitanti Italia 10-11 segnalazioni ogni 100 mila abitanti Provincia di Pesaro e Urbino media di 9 segnalazioni ogni 100 mila abitanti
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LE RADIAZIONI SOLARI L’energia che il sole esprime è dispensata sotto forma di radiazioni elettromagnetiche. Lo spettro solare che raggiunge la superficie della terra rappresenta una piccola frazione dell’energia emessa dal sole: ciò avviene per la presenza dell’atmosfera ed in particolare dello strato di ozono (O3) nella stratosfera. Questo fondamentale agente fotoprotettivo agisce essenzialmente come filtro che assorbe le radiazioni al di sotto dei 285 nm (nm=nanometro: è per convenzione l’unità di misura delle radiazioni solari)
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LA FOTOBIOLOGIA La fotobiologia è la scienza che si occupa di studiare e capire le interazioni tra la radiazione UV ed i processi biologici in particolare nell'uomo, al fine di individuare e sviluppare efficaci misure preventive.
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L’OZONO Lo strato di ozono (O3) funge da filtro per le radiazioni ultraviolette (trattenendo da solo circa il 99% della radiazione UV solare), che possono essere dannose per la pelle (melanomi), causare una parziale inibizione della fotosintesi delle piante (con conseguente rischio di diminuzione dei raccolti) e distruggere frazioni importanti del fitoplancton che è alla base della catena alimentare marina. Si definisce comunemente buco nell'ozono la riduzione temporanea dello strato di ozono (ozonosfera) che avviene ciclicamente durante la primavera nelle regioni polari (la diminuzione può arrivare fino al 70% nell'Antartide e al 30% nella zona dell'Artide). Per estensione il termine viene utilizzato per indicare il generico assottigliamento dello strato di ozono della stratosfera che si è riscontrato a partire dai primi anni ottanta (stimata intorno al 5% dal 1979 al 1990).
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LA MELANOGENESI Nell’ambito della fotoprotezione il ruolo fondamentale viene svolto dalla “unità melaninica epidermica”, unità funzionale e strutturale che comprende due tipi di cellule: il melanocita che è una cellula di forma ramificata specializzata nel sintetizzare pigmento (melanina) e da un grappolo di cheratinociti, circostanti il melanocita, che ricevono il pigmento (36 per ogni melanocita).
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LE DIVERSE RAZZE Avvenuto il trasferimento dei melanosomi dai melanociti ai cheratinociti, questi si raggruppano a forma di cappa sopra il nucleo (fenomeno capping) proteggendo così il materiale genetico della cellula . Nella razza negroide i melanosomi, oltre ad essere più grandi e maturi in quantità maggiore, sono trasferiti come unità nei cheratinociti, non sono digeribili e quindi non degradano, ritrovandosi intatti anche nello parte superficiale della cute (corneo), a formare uno strato continuo che assorbe gli UV. Questo diverso destino esprime chiaramente i tipi di pigmentazione propri delle razze indicate nella figura .
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EFFETTI DELLE RADIAZIONI SOLARI
UVA UVB Epidermide Derma Ipoderma
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EFFETTI DELLE RADIAZIONI SOLARI
UVA UVB Vetro Epidermide Derma Ipoderma
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FOTOBIOLOGIA CUTANEA - gli UV
UV-C ( UV corti: nm.): sono nocivi per l’uomo ma, fortunatamente, sono assorbiti dallo strato di ozono. UV-A ( UV lunghi: nm.): vengono suddivisi in UVA corti, i cui effetti biologici sono più vicini a quelli degli UVB, e UVA lunghi. Attraversano il vetro e provocano una immediata leggera pigmentazione, cosiddetta pigmentazione diretta, il cui grado di abbronzatura dipende dal tipo di cute del soggetto, dal grado di abbronzatura precedente e dalla durata dell’esposizione. Sarà più intensa nei soggetti di carnagione scura e tanto maggiore quanto era il grado di abbronzatura precedentemente acquisita. Questa abbronzatura è molto rapida ad apparire ma altrettanto rapida nello sparire specie dopo brevi esposizioni, potendo però durare anche più di un giorno e mezzo se l’esposizione ad UVA ad alta intensità è prolungata. Non essendo dovuta alla produzione di nuova melanina né ad aumentato trasferimento di melanosomi nei cheratinociti questa pigmentazione è priva di azione fotoprotettiva e non porta mai alla abbronzatura duratura. Anche l’UVA possiede effetto eritemigeno ma in misura enormemente inferiore Inoltre essendo la quantità di raggi UVA che raggiunge la terra circa 10 volte più grande di quella degli UVB, gli effetti cumulativi a lungo termine delle radiazioni UVA possono essere importanti quanto quelli degli UVB, considerando anche che gli UVA di maggior lunghezza d’onda ( oltre 340 nm.) sarebbero in grado di svolgere effetto mutageno e perciò carcinogeni, probabilmente per azione sinergica con gli UVB. UV-B ( UV medi: nm.): Bloccati dal vetro, vengono assorbiti dall’epidermide per il 90% (soprattutto a livello dello strato corneo, 80%) mentre il restante 10% raggiunge il derma. Sono responsabili dell’eritema solare (fotoustione di I grado o scottatura) che inizia dopo circa 6-8 ore dall’irradiazione raggiungendo il massimo nelle ore successive per attenuarsi nel giro di qualche giorno. Ad essi si deve anche la cosiddetta pigmentazione indiretta dovuta all’attivazione di una reazione biochimica a catena a livello dei melanociti (vedi melanogenesi). Gli UVB inoltre, più energetici degli UVA, come effetto a lungo termine (anni), possono esporre al rischio di fotocarcinogenesi, ossia alla comparsa di tumori cutanei, a seguito dei processi fotochimici che inducono mutazioni somatiche. Lo sviluppo di tumori cutanei sarebbe altresì favorito dalle alterazioni del sistema immunitario cutaneo, in senso immunosoppressivo, che gli UV sono in grado di indurre.
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EFFETTI DELLE RADIAZIONI UV
Benefici Sintesi della vitamina D Azione antisettica e antibatterica Azione benefica verso alcune malattie della pelle (eczemi, dermatiti, ecc.) Fotosintesi della melanina Sudorazione con produzione di acido urocanico sostanza dotata di attività filtrante solare Liberazione di sostanze antiossidanti, vasoattive e filtranti Effetto antidepressivo Dannosi Invecchiamento della pelle (photoaging) Degradazione dei fosfolipidi di membrana Fotosensibilizzazione (foto-tossicità, foto-allergia) Danni al DNA, specialmente in occasione di esposizioni prolungate, con conseguente rischio di insorgenza di alterazioni neoplastiche.
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FOTOTIPI PELLE In dermatologia, il fototipo di una persona è determinato dalla qualità e dalla quantità di melanina presente in condizioni basali nella sua pelle. Esso indica le reazioni della pelle all'esposizione alla radiazione ultravioletta ed il tipo di abbronzatura che è possibile ottenere tramite essa.
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FOTOTIPI PELLE La dermatologia distingue sei tipi di fototipo,
a seconda delle caratteristiche dell'individuo e della reazione all'esposizione ai raggi ultravioletti: * Fototipo I. Soggetti con carnagione molto chiara, spessissimo con efelidi, capelli di colore biondo o rosso, occhi chiari. Questo tipo di pelle è molto sensibile, e sviluppa un eritema evidente ad ogni esposizione al sole non protetta. La reazione ai raggi ultravioletti è elevatissima, con grave rischio di danni permanenti. L'abbronzatura resta molto lieve o del tutto inesistente. * Fototipo II. Soggetti con carnagione chiara, spesso con efelidi, capelli di colore biondo scuro o castano chiaro, occhi chiari o scuri. Questo tipo di pelle è delicato e tende a scottarsi facilmente soprattutto con i colpi di sole. L'abbronzatura è leggera e conferisce alla carnagione un colorito dorato. * Fototipo III. È il tipo più frequente. Soggetti con carnagione bruno-chiara, capelli di colore castano, occhi chiari o scuri. Questo tipo di pelle può scottarsi in seguito a colpi di sole. L'abbronzatura risulta pronunciata ed omogenea.
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FOTOTIPI PELLE * Fototipo IV. Soggetti con carnagione olivastra o scura, capelli di colore castano scuro o nero, occhi scuri. Questo tipo di pelle è poco sensibile e reagisce raramente ai colpi di sole. L'abbronzatura risulta intensa. * Fototipo V. Soggetti con carnagione bruno-olivastra, capelli neri, occhi scuri. Questo tipo di pelle non reagisce mai all'esposizione al sole. L'abbronzatura risulta molto marcata. * Fototipo VI. Soggetti con carnagione nera, capelli neri, occhi scuri. È il fototipo della razza nera. Non vi è differenza di coloratura in base all'esposizione alla luce solare. Conoscere il proprio fototipo è il punto di partenza fondamentale per preservare la salute della propria pelle e per comportarsi correttamente durante l’esposizione alla radiazione ultravioletta della luce solare.
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PROTEZIONE SOLARE Fototipo 1 Evitare le ustioni solari e trattenersi all'ombra (sopratutto durante il giorno tra le 11 e le 15), un berretto che protegga la nuca, abbigliamento adatto e occhiali da sole che filtrino al 100% i raggi UV. Utilizzare filtri di protezione solare molto alta e prestare particolare attenzione alla protezione del naso, padiglioni auricolari, labbra, nuca e occhi. Fototipo 2 Evitare le ustioni dal sole e trattenersi all'ombra (sopratutto durante il giorno tra le 11 e le 15), un berretto che protegga la nuca, abbigliamento adatto e occhiali da sole che filtrino al 100% i raggi UV. Utilizzare filtri di protezione solare da alta a molto alta e prestare particolare attenzione alla protezione del naso, padiglioni auricolari, labbra, nuca e occhi. Fototipo 3 Evitare le ustioni solari, portare un berretto e occhiali da sole. Utilizzare filtri di protezione solare da media a alta. Prestare particolare attenzione alla protezione del naso, padiglioni auricolari, labbra e nuca.
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PROTEZIONE SOLARE Fototipo 4
Evitare le ustioni solari, portare un berretto e occhiali da sole. Utilizzare filtri di protezione solare media. In luoghi con irradiazione UV particolarmente intensa (mare, montagna, etc.) proteggere bene labbra, orecchie e nuca. Fototipo 5 Fototipo 6 In luoghi con irradiazione UV particolarmente intensa (mare, montagna, etc.) portare un berretto e occhiali da sole. Utilizzare filtri di protezione solare da bassa a media. Evitare le ustioni solari: dopo lunghi periodi in cui ci si espone molto poco al sole è possibile ustionarsi anche con un fototipo 6.
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I FOTOTIPI
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FATTORE DI PROTEZIONE SOLARE
MED pelle protetta la “dose visiva minima eritematogena per pelle protetta” è definita come “la quantità di energia radiante richiesta per produrre un rossore inequivocabile, che eguaglia quello riscontrato per la corrispondente MED non protetta. MED pelle non protetta la “dose minima eritematogena per pelle non protetta” è definita come “la quantità di energia radiante richiesta per produrre il primo percettibile ed inequivocabile rossore con confini ben definiti.
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UN ESEMPIO MED per un bianco fototipo intermedio 15 minuti Usando un solare con SPF 20 Potrà esporsi al sole senza scottarsi per 15 min X 20 = 300 min (5 ore)
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FILTRI SOLARI FILTRI FISICI FILTRI CHIMICI
Sostanze in grado di ridurre la quantità di radiazioni solari che penetra nella cute FILTRI FISICI FILTRI CHIMICI
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Prodotti Solari: Protezione
SPF potrà essere espresso utilizzando quattro classi di protezione: bassa media alta molto alta e otto valori di SPF: 6 o 10 = bassa; 15 o 20 o 25 = media; 30 o 50 = alta; 50+ = molto alta.
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La D.ssa Francesca Perugini, nella successiva relazione tratterà i filtri solari. Io anticipo il tema con dei brevissimi cenni
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COME SI SCEGLIE UN BUON PRODOTTO?
Lasciarsi consigliare da personale QUALIFICATO: dermatologi, pediatri e farmacisti Preferire prodotti senza conservanti In caso di soggetti con allergie e particolarmente sensibili, verificare che nella composizione non ci siano le sostanze cui si è allergici Verificare che il profumo inserito non contenga gli allergeni limonene, farnesol, citral, eugenol, geraniol, citronellol. Se in etichetta trovate scritto PARFUM siete certi di acquistare un prodotto senza gli allergeni sopra indicati. Preferire prodotti SENZA PARABENI (conservanti che possono irritare la cute es: methylparaben, propylparaben, butylparaben, ethylparaben) Preferire sempre e comunque protezioni alte o medie Non lasciarsi ingannare da frasi come: protezione totale; protegge per tutto il giorno; protezione 100% .
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UN ESEMPIO DI ETICHETTA PROTEZIONE BABY SPF 50+ (MOLTO ALTA)
Aqua, Ethylhexyl methoxycinnamate, Octocrylene, Cyclopentasiloxane, methylene bis-benzotriazolyl tetramethylbutylphenol, Butyl methoxydibenzoylmethane, Caprylic/capric triglyceride, Bis-ethylhexyloxyphenol methoxyphenyl triazine, Glycerin, Stearic acid, Polysorbate 60, Steareth-2, Tricontanyl PVP, Hydrolyzed malt extract, Titanium dioxide, Decyl glucoside, Xanthan gum, Lecithin, Sodium lactate, Porphyra umbilicalis extract, Calendula officinalis extract, Schinziophyton rautanenii oil, Propylene glycol, Pentaerithrityl tetra-di-t-butyl hydroxyhydrocinnamate, Dimethicone, Triethanolamine, Disodium EDTA, Parfum, Alcohol, Acrylates/C10-30 alkyl acrylate crosspolymer, Ethylhexylglycerin, Aluminum hydroxide, Phenoxyethanol. QUESTO PUO’ RITENERSI UN BUON PRODOTTO PERCHE’: La sola scritta PARFUM indica che non ci sono allergeni nel profumo Non contiene parabeni I filtri inseriti sono di ultima generazione dunque stabili; inoltre li troviamo in concentrazione elevata (sono ai primi posti degli ingredienti) I filtri presenti coprono sia gli UVA che UVB
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UN ESEMPIO DI ETICHETTA PROTEZIONE ADULTO SPF 30 (ALTA)
Aqua, cyclopentasiloxane, ethylhexyl methoxycinnamate, octocrylene, butyl methoxydibenzoylmethane, caprylic/capric triglyceride,glycerin, polysorbate 60, bis-ethylhexyloxyphenol methoxyphenyl triazine, titanium dioxide, stearic acid, steareth-2,pentaerithrityl tetra-di-t-butyl hydroxyhydrocinnamate, tricontanyl PVP, methylsilanol hydroxyproline aspartate,dimethicone, acrylates/C10-30 alkyl acrylate crosspolymer, triethanolamine, aluminum hydroxide, disodium EDTA, parfum,ethylhexylglycerin, phenoxyethanol. QUESTO PUO’ RITENERSI UN BUON PRODOTTO PERCHE’: La sola scritta PARFUM indica che non ci sono allergeni nel profumo Non contiene parabeni I filtri inseriti sono di ultima generazione dunque stabili; inoltre li troviamo in concentrazione elevata (sono ai primi posti degli ingredienti) I filtri presenti coprono sia gli UVA che UVB
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CONSERVAZIONE Prodotto aperto: si consiglia l’uso per qualche mese, in ogni caso non nell’anno successivo (per sbalzi di temperatura, sabbia e tutti gli elementi che potrebbero averlo alterato) In caso di confezione integra: 3 - 5 anni secondo indicazioni del produttore
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SUNRISE MONTE ARDIZIO Viva la natura !
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IL CANTICO DELLE CREATURE
… Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature, spetialmente messor lo frate Sole, lo qual è iorno, et allumeni noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore: de Te, Altissimo, porta significatione…
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