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PubblicatoTacito Poletti Modificato 10 anni fa
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ASSERTIVITA’, COMPORTAMENTO ASSERTIVO E COMUNICAZIONE ASSERTIVA
Dott. Roberto Cavaliere
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assertività: dal latino “ad serere”, condurre a sé
"asserere”, asserire Asserzione, o affermazione di sé, è una caratteristica del comportamento umano che consiste nella capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni e opinioni.
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adsertivness capacità di una persona di comunicare un ordine, un’opinione, un giudizio , ma anche una lezione, una esposizione, scrivere una lettera… in modo da non lasciare molto spazio a titubanze, obiezioni, dissensi
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“asserire” non significa sostenere una versione non condivisa.
se qualcuno ci dice “L’uomo alla guida asserisce che il semaforo fosse ancora giallo” dentro di noi sorge subito il dubbio che giallo non fosse. L’assertività è esattamente il contrario: quando l’assertivo dice qualcosa, a nessuno viene in mente di metterla in dubbio.
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l’assertivo non è: Una persona prepotente, supponente, che non accetta il dialogo e impone a tutti i costi le sue idee: l’ assertivo non ha bisogno di annientare nessuno. Una persona esitante o titubante, o che parla con giri di parole: va diritto allo scopo. Il suo linguaggio è diretto. Ciascuno possiede un proprio grado di assertività.
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L’assertività non è una caratteristica costante della persona:
...si può essere assertivi solo per un certo periodo del giorno, dell’anno e della vita. Per avere delle certezze bisogna arrivarci: occorre passare dal dubbio e dall’ascolto
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ASSERTIVITA’ è.. capacità di esprimere i propri sentimenti; scegliere come comportarsi in un dato contesto; difendere i propri diritti quando necessario; aumentare la propria autostima; sviluppare una sana dose di sicurezza in sé; esprimere serenamente un’opinione di disaccordo quando si ritiene opportuno; portare avanti i propri piani che richiedono una modifica dei propri comportamenti…
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…e ancora… …chiedere agli altri di modificare i loro comportamenti quando vengono percepiti come fuori luogo o offensivi. …in modo propositivo, costruttivo e positivo . approccio che ci mette in condizione di gestire in modo positivo e costruttivo i rapporti interpersonali. tecnica che può essere appresa e, con la pratica, diviene una capacità che può essere migliorata
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Essere assertivi… tenere un comportamento partecipe e proattivo, non reattivo avere un atteggiamento responsabile e fiducioso verso se stessi e gli altri essere capaci di affermare i propri diritti riconoscendo quelli degli altri cercare di non essere giudicanti verso situazioni o persone essere in grado di comunicare in situazioni di confronto in maniera chiara e diretta ma non aggressiva
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Essere assertivi serve a
Parlare in pubblico o con persone con cui non si ha famigliarità Fare richieste, chiedere favori Far valere i propri diritti, farsi rispettare Esprimere emozioni negative, lamentele, risentimenti, critiche, disaccordo o il desiderio di essere lasciato in pace Rifiutare richieste, dire di no Esprimere emozioni positive, di gioia, orgoglio, attrazione, piacere. Fare complimenti
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…e ancora a.. Accettare i complimenti degli altri, senza negare o minimizzare Chiedere spiegazioni, chiarimenti Mettere in discussione gli atteggiamenti autoritari o basati sulla tradizione Conversare in maniera sicura e rilassata, esprimendo e condividendo opinioni, emozioni, esperienze Affrontare le seccature, i conflitti, lo stress sociale… senza incorrere in comportamenti aggressivi distruttivi o dannosi per la relazione.
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Passività, aggressività, assertività
giusto equilibrio tra due polarità: da una parte il comportamento passivo, dall'altra il comportamento aggressivo.
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Assertività non è passività, non è aggressività
La persona assertiva è meno paurosa, meno timida, meno passiva. La persona assertiva è meno aggressiva, meno arrabbiata, meno ansiosa
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il tipo passivo Antepone i bisogni altrui ai propri
pensa più ad accontentare gli altri che non se stesso, è facilmente influenzabile e subisce le situazioni senza opporsi ha un'elevata ansia sociale, non riesce ad esprimere adeguatamente i propri bisogni e le proprie esigenze. desidera ottenere il consenso di tutti ed evitare qualsiasi forma di contrasto con gli altri Antepone i bisogni altrui ai propri
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Linguaggio del corpo del tipo passivo
Postura: • Curva • Accasciata • Piegata Espressione del volto: • Vuota • Sorriso di convenienza • Disinteressata • Paurosa Occhi: • Rivolti verso il basso • Ridotto contatto oculare Voce: • Bassa • Esitante/lenta • Debole • Veloce (quando si è timorosi o ansiosi) Gestualità: • Smaniosa • Accennare l'assenso col capo • Pizzicarsi velocemente • Torcersi le mani
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il tipo aggressivo Antepone i propri bisogni a quelli altrui
non rispetta i limiti degli altri concentrato sui propri desideri senza badare a coloro che gli sono intorno. utilizza qualsiasi mezzo a propria disposizione, anche distruttivo e violento tende a dominare gli altri e l'unico obiettivo che si pone è il potere personale e sociale. Antepone i propri bisogni a quelli altrui
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Linguaggio del corpo del tipo aggressivo
Postura: • Rigida • Pugni serrati • Denti stretti Espressione del volto: • Mascelle serrate • Fugace • Minaccioso • Sguardi di traverso • Viso teso Occhi: • Fissi • Sporgenti • Vitrei Voce: • Veloce e ad alto volume • Tagliente • Tono acuto • Colore duro e presuntuoso Gestualità: • “Affettata” • Accusatoria (puntare il dito) • Invadente lo spazio personale • Tesa
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Essere Aggressivo Essere Assertivo
Impulsivo Desideroso di dominare l’altro. Invadente Cattivo ascoltatore Colpevolizzante Riflessivo Orientato allo scopo Tollerante Paziente Buon ascoltatore Non colpevolizzante
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Capacità di ascolto mentre la persona aggressiva giudica e critica..
..e quella passiva è eccessivamente accondiscendente quella assertiva è aperta e dà la giusta considerazione a colui che sta parlando. Per far questo, si serve di "messaggi di ricezione" di ciò che viene detto, parafrasando quello che gli viene comunicato e sintetizzando ciò di cui si sta discutendo
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Presupposti necessari per un comportamento assertivo
buona immagine di sé (autostima) adeguata comunicazione libertà espressiva capacità di rispondere alle richieste e alle critiche capacità di dare e di ricevere apprezzamenti capacità di sciogliere i conflitti
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Essere assertivi significa..
comunicare in maniera appropriata i propri pensieri, le proprie idee, le proprie opinioni, i propri sentimenti.. rendere espliciti i propri bisogni, le proprie richieste, le proprie necessità.. esprimere un'opinione, anche quando è contraria a quella dell'interlocutore. confronto umiltà La persona assertiva non cerca di vincere e prevaricare sull'altro; semplicemente cerca di risolvere i problemi e di ottenere il risultato migliore per tutti.
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Le persone assertive usano pronomi personali e verbi incisivi
non provano difficoltà a manifestare il proprio disappunto verso l'interlocutore e non mascherano le proprie emozioni. non mostrano incongruenza fra comunicazione verbale e corporea La comunicazione è “autentica”, franca, diretta.
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caratteristiche dell'individuo assertivo
a livello cognitivo- verbale comunicazione chiara e diretta. esprime onestamente le sue opinioni e sensazioni. non è manipolativo. cerca di comprendere il messaggio dell'interlocutore. se non comprende chiede chiarimenti
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Linguaggio del corpo del tipo assertivo
Postura: • Eretta • Rilassata • Aperta Espressione del volto: • Coinvolta • Interessata • Sensibile • Comprensiva Occhi: • Contatto oculare diretto Voce: • Chiara • Rilassata • Amichevole • Ben calibrata • Non sforzata Gestualità: • Aperta • Mani che non superano l'altezza dei gomiti • Spalle diritte
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primo livello dell’assertività
capacità di riconoscere le emozioni, il cui obiettivo riguarda l'autonomia emotiva e la percezione delle emozioni senza il coinvolgimento negativo legato alla presenza di altre persone (arrossire, balbettare, vergognarsi, ecc.).
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secondo livello libertà espressiva, cioè capacità di comunicare emozioni e sentimenti, anche negativi, attraverso molteplici strumenti comunicativi controllo delle reazioni motorie senza che queste siano alterate o inibite dall'ansia e dalla tensione.
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terzo livello consapevolezza dei propri diritti, cioè rispetto per sé e per gli altri la distinzione tra i comportamenti aggressivi, passivi e assertivi si fonda sui diritti e sul principio di reciprocità.
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quarto livello disponibilità ad apprezzare se stessi e gli altri
stima di sé capacità di valorizzare gli aspetti positivi dell'esperienza con una visione funzionale e costruttiva del proprio ruolo sociale
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!ultimo livello! capacità di auto-realizzarsi
decidere sul fine e sugli scopi della propria vita.
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comunicazione assertiva
comportamento partecipe attivo e non "reattivo” atteggiamento responsabile, caratterizzato da piena fiducia in sé e negli altri piena e completa manifestazione di sé stessi, funzionale all'affermazione dei propri diritti senza la negazione di quelli altrui e senza ansie o sensi di colpa
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comunicazione assertiva
atteggiamento non censorio avulso dall'uso di etichette, stereotipi e pregiudizi capacità di comunicare i propri sentimenti in maniera chiara e diretta ma non minacciosa o aggressiva.
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Componenti dell’assertività
AUTOSTIMA E FIDUCIA IN SE STESSI OBIETTIVI CHIARI SAPER ASCOLTARE SAPER ASSUMERE RISCHI SAPER DIRE DI NO SAPER AMMETTERE GLI SBAGLI CRITICARE IN MANIERA COSTRUTTIVA
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..e infine assunzione di responsabilità
Consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni che consente di modulare in base ad esse le proprie scelte
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LO STILE ASSERTIVO ascolto attivo riformulazione
descrizione non valutativa, né interpretativa, del comportamento accettazione ed espressione del sentimento, positivo o negativo indicazione degli effetti prodotti dal comportamento
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LO STILE ASSERTIVO “ Quando intervieni così spesso, mi sento a disagio perché … “ “ Il fatto che Lei mi interrompa spesso quando parlo, mi irrita perché … “ “ Ho notato che alcune volte non presti attenzione a quanto sto dicendo e ciò mi dispiace perché … “ “ Quando intervieni così spesso (descrizione non valutativa del comportamento), mi sento a disagio (espressione del sentimento), perché non ho spazio alcuno per esprimere le mie idee (indicazione degli effetti)
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il messaggio assertivo è
DIRETTO non “molti pensano che” ma “io penso che”, non “non è normale che” ma “non sono d’accordo col tuo modo di comportarti”
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il messaggio assertivo è..
ONESTO, senza ambiguità COERENTE con il linguaggio corporeo ADEGUATO alla situazione
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Lo stile assertivo mantiene e favorisce lo scambio comunicativo tra le persone, garantendo una crescente disponibilità al dialogo ed al confronto.
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SAPER DIRE DI NO NO secco ed inappellabile NO ragionato
NO empatico
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LA TECNICA DEL DISCO ROTTO
La tecnica del disco rotto è una forma di difesa efficace nei confronti di quelle situazioni comunicative nelle quali l’interlocutore pretende di farci cambiare opinione, oppure vuole manipolarci. L’unico vero ostacolo all’uso corretto di tale tecnica sta nel controllo delle proprie emozioni.
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LA TECNICA DEL DISCO ROTTO
ripetere più volte il proprio punto di vista, senza cambiare né le parole, né tanto meno la qualità dell’eloquio scegliere una frase breve e usarla in modo ossessivo, indipendentemente da quello che dice l’interlocutore la frase scelta deve essere inviata all’interlocutore ogniqualvolta sia possibile. Il rischio è quello di lasciarsi irretire dall’altro, ma bisogna resistere
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LA TECNICA DEL DISCO ROTTO
la frase deve essere detta in modo calmo e rilassato.. ..il linguaggio del corpo non deve tradire alcuna emozione negativa (collera, indignazione, ecc.).. ..evitare d’incrociare lo sguardo: guardare l’altro è un incentivo alla continuazione di un dialogo indigesto.. ..non temere il silenzio! Durante le pause l’altro ha la possibilità di decidere lo sganciamento.
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L’ASSERZIONE NEGATIVA
Tecnica usata per proteggersi da critiche ed attacchi che, pur essendo giustificati, vanno in qualche modo sopra le righe. “Lei ha mai incontrato una persona che, dopo averle fatto notare uno o più errori da lei commessi, continua a martirizzarla al solo scopo di svilirla e demoralizzarla?”
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L’ASSERZIONE NEGATIVA
Rispondere in modo aggressivo serve solo a peggiorare la qualità del rapporto, trasformandolo in un penoso gioco di accuse reciproche. Se poi la sua risposta sarà stata un’accettazione passiva delle reiterate affermazioni dell’interlocutore, allora lei gli avrà definitivamente dato partita vinta. Si perde parte della propria autostima e si rinforza lo stile aggressivo dell’altro.
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TECNICA DELL’ASSERZIONE NEGATIVA
la persona criticata ammette l’errore e mostra disponibilità al cambiamento: “ Vedo che ho commesso numerosi errori”, “ E’ vero che ho difficoltà a studiare”; “ Mi piacerebbe proprio migliorare il mio metodo di studio.
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TECNICA DEL FOGGING Consiste nel prestare attenzione a ciò che l’interlocutore sta dicendo, non quindi a quanto pensiamo che lui stia pensando. I dati sono quindi le parole dell’altro, non i suoi pensieri. La risposta automatica sarebbe quella del contrattacco, oppure della risposta sarcastica e colpevolizzante
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TECNICA DELLO SMOKING Effetto fumo:
depista e allontana l’interlocutore da certi argomenti che non vorremmo discutere con lui ostacola curiosità malevoli impedisce di penetrare all’interno di argomenti che si vogliono tutelare
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L’INCHIESTA NEGATIVA Si chiede all’interlocutore di abbandonare la tonalità emotiva con cui le critiche vengono spesso condite per indicare con esattezza gli elementi su cui vi è disaccordo. depotenzia la carica deleteria presente in critiche che mirano solo a svilirci, senza fornirci un feedback adeguato
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INDICAZIONE DI UN’EVENTUALE DISCREPANZA
evidenziare il mancato rispetto di una consegna o di un accordo segnalando il proprio interessamento, volto a scoprirne le cause e a fornire un eventuale aiuto.
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“Alessandro eravamo d’accordo che avresti eseguito i compiti per casa che ti avevo assegnato. Vedo che in realtà non li hai eseguiti. Ci sono stati dei problemi? Degli ostacoli imprevisti?” “ Il dirigente ha deciso che una certa pratica gli sia consegnata da Mariella entro le Sono ora le e Mariella non si è ancora presentata. Ecco l’intervento: “Mariella, le avevo assegnato un’ora ben precisa per completare la pratica. Ci sono dei problemi imprevisti? Posso aiutarla?
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TIPOLOGIA DEI MESSAGGI ASSERTIVI
I messaggi assertivi particolarmente rilevanti sono: Formulare e ricevere complimenti Formulare e ricevere critiche
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TIPOLOGIA DEI MESSAGGI ASSERTIVI
FORMULARE E RICEVERE I COMPLIMENTI: Ha mai fatto caso? Tendiamo inesorabilmente ad esprimere sul conto degli altri critiche e commenti sgradevoli, piuttosto che ad evidenziare i meriti o gli aspetti positivi ed a renderli espliciti. Le ragioni? La competitività, l’educazione sociale che abbiamo ricevuto dalla famiglia, dalla scuola, dai mass media, ecc. Gratificarci l’un l’altro, quando i sentimenti che stanno alla base sono sinceri, è un modo davvero alla portata di tutti per migliorare sensibilmente la qualità della vita in famiglia, a scuola, nel mondo del lavoro, ecc. che si aspetta allora?
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TIPOLOGIA DEI MESSAGGI ASSERTIVI
Il complimento di “plastica”: valutazioni formalmente positive, ma che vengono espresse in un modo così svilente ed artificiale da trasformarle in oltraggio o quasi. Essi sono formulati da chi ha potere su altre persone: genitori, manager, dirigenti … espressi mentre l’emittente è occupato a sbrigare altre faccende, concedendo in tal modo un’attenzione del tutto fuggevole al destinatario dell’apprezzamento.
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TIPOLOGIA DEI MESSAGGI ASSERTIVI
Il complimento “al curry”, dolce all’inizio e intollerabile alla fine. “ Hai svolto bene il compito. Davvero non m’aspettavo tanto da te”. “Te la sei cavata piuttosto bene! Per uno come te “ E’ una duratura e latente disistima nei confronti dell’altro “non illuderti, oggi hai fatto bene, ma ai miei occhi vali sempre poco.
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Il complimento “assertivo”.
Alla sua base vi è il genuino apprezzamento nei confronti della prestazione o del comportamento dell’interlocutore e si esprime con parole precise e specifiche, es: ho completato la lettura del suo ultimo libro. Ho apprezzato la chiarezza con cui le sue idee vengono espresse, ho ammirato la sua capacità di mantenere elevato il mio interesse. Il complimento specifica cosa è piaciuto il libro e perché, non è generico che sa di adulazione.
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FORMULARE E RICEVERE CRITICHE
Saper criticare, è uno dei nuclei portanti Il formulare la critica in modo non adeguato produce conseguenze negative, che vanno dal risentimento alla frustrazione, da un peggioramento dell’autostima nella persona mal criticata al desiderio di vendetta
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FORMULARE E RICEVERE CRITICHE
Formulare critiche in modo corretto motiva la persona,ne migliora le prestazioni future e rendere più positivo il clima relazionale. La critica va focalizzata sulla prestazione e non sulla persona, che va pienamente rispettata. La critica è utile se permette di far identificare i punti sui quali l’interlocutore farebbe bene a riflettere ed a fornire l’aiuto necessario a far sì che allievo o collaboratore non cadano in quello stesso tipo di errori nelle loro future prestazioni. Si sottolinea la continua disponibilità a fornire aiuto e suggerimenti per eventuali difficoltà future.
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