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PubblicatoTeofilo Pala Modificato 10 anni fa
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Il decreto 626 La valutazione dei rischi
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La valutazione del rischio, grazie ad un approccio strutturato, permette di stimare il rischio e prendere coscienza dei fattori che lo influenzano in modo positivo o negativo. Ma accanto ai rischi di contaminazione degli alimenti, esistono anche rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori. E di ciò che si occupa il Decreto Legislativo 626 ! In un contesto alimentare, il rischio implica un potenziale impatto sui consumatori. I possibili pericoli alimentari possono essere causati da microrganismi patogeni;microrganismi patogeni; sostanze chimiche contaminanti (come i detersivi); sostanze chimiche contaminanti (come i detersivi); agenti fisici (ad esempio pezzi di vetro).agenti fisici (ad esempio pezzi di vetro).
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Una volta completata la valutazione dei rischi, in base ai risultati ottenuti, devono essere conseguentemente adottate tutte le misure necessarie a garantire la salute e la sicurezza sul posto di lavoro, intervenendo non solo su un piano tecnico (ad es. assicurando la sicurezza dei macchinari), ma anche su un piano organizzativo e procedurale. Secondo il decreto 626 è il datore di lavoro che deve provvedere, assieme ai suoi esperti di sicurezza, ad indagare fino a scoprire tutte le situazioni di rischio che possono essere presenti nellattività lavorativa.
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Larticolo 3 del decreto 626 individua, tra le altre, quali misure generali di tutela: la riduzione dei rischi alla fonte (cioè lì dove si originano); la sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è (o lo è meno); la sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è (o lo è meno); utilizzo il più limitato possibile di agenti chimici e fisici; utilizzo il più limitato possibile di agenti chimici e fisici; il controllo sanitario (visite mediche) dei lavoratori in base ai rischi a cui sono esposti; il controllo sanitario (visite mediche) dei lavoratori in base ai rischi a cui sono esposti; la predisposizione di piani di emergenza da attuarsi in caso di incendio o di infortunio sul lavoro; la predisposizione di piani di emergenza da attuarsi in caso di incendio o di infortunio sul lavoro; informare e formare i lavoratori sui temi della sicurezza sul lavoro. informare e formare i lavoratori sui temi della sicurezza sul lavoro.
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Collaborano con il datore di lavoro nella valutazione dei rischi: Collaborano con il datore di lavoro nella valutazione dei rischi: Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione dai rischi (RSPP) ovvero lesperto di sicurezza che lo stesso datore di lavoro si è scelto. Il Medico competente ovvero il medico incaricato dal datore di lavoro a svolgere le visite mediche ai lavoratori (sorveglianza sanitaria) Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) ha il diritto di essere consultato preliminarmente la valutazione dei rischi
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Elenco indicativo dei principali rischi per i lavoratori nelle attività di cucina: rischi meccanici dovuti alluso di macchinari (es. affettatrice) o utensili di lavoro (es. coltelli); rischio di ustione per contatto con materiali o vapori caldi; rischio di esposizione a liquidi e materiali di natura organica; rischio di scivolamento per la presenza di liquidi sui pavimenti; scompensi microclimatici provocati dallaccesso da locali caldi e umidi a celle frigo; rischio relativo alla movimentazione manuale dei carichi.
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Le attività di cucina e ristorazione comportano lesposizione a diverse tipologie di rischio; alcuni di questi riguardano la salute e la sicurezza dei lavoratori, altri riguardano la contaminazione degli alimenti e quindi la salute dei consumatori. Entreremo ora nella descrizione di alcuni di questi rischi, proponendo anche le possibili soluzioni.
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