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PubblicatoPaolino Tortora Modificato 11 anni fa
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COORDINAMENTO CONGIUNTO TECNICO - INFERMIERE IN RADIOLOGIA
STUDIA & LAVORA UNIVERSITA’ CARLO CATTANEO – LIUC LMN – LIUC MAGGIOLI MANAGEMENT Corso di Formazione Permanente “METODOLOGIE ORGANIZZATIVE IN AMBITO SANITARIO” Principi di Management e Coordinamento COORDINAMENTO CONGIUNTO TECNICO - INFERMIERE IN RADIOLOGIA Autore: Rosalba Nicosia Docente di progetto: Tiziana Venturini Anno 2004/2005
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COORDINAMENTO CONGIUNTO TECNICO - INFERMIERE IN RADIOLOGIA
La radiologia è diventata una punta avanzata dello sviluppo tecnologico, la domanda di prestazioni è molto elevata e differenziata per l’esplosivo aumento delle conoscenze medico scientifiche. L’offerta è poliedrica sia nella fase di diagnosi precoce, sia di diagnosi di lesioni “acute” e sia di monitoraggio post terapeutico, perciò è generalmente molto influente sull’iter clinico del paziente. L’equipe di radiologia non deve essere considerata, un insieme di supertecnici, ma un gruppo di collaboratori che partecipano al programma diagnostico-terapeutico, coinvolti, sempre più di frequente, in maniera attiva, a dare un alto contributo scientifico, nella realizzazione di lavori di ricerca clinica e di ricerca avanzata, sperimentale. R. NICOSIA 29 NOV. 2005
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COORDINAMENTO CONGIUNTO TECNICO - INFERMIERE IN RADIOLOGIA
Nei reparti di radiologia è ancora molto statica la gestione delle risorse umane: più di ogni altra cosa, prevale la carenza di dialogo interprofessionale e di conseguenza, difficoltà di gestione organizzativa, di scambio d’informazione con le unità operative esterne. Il merito delle istituzioni formative, specialmente in questi ultimi anni, è che si procede verso dei cambiamenti: lo sviluppo di una cultura professionale che si orienta verso valori che legano il gruppo. R. NICOSIA 29 NOV. 2005
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TSRM E INFERMIERE : ANALISI DEI RISPETTIVI PROFILI
CONCEZIONI CARATTERISTICHE TSRM INFERMIERE Approccio all’utente Visione più specialistica e settoriale dell’utente; necessità di comprensione rapida dei problemi in una interazione fugace Visione globale della persona assistita;interazione più prolungata e continuativa Atteso istituzionale numero di prestazioni elevate e di qualità prestazioni efficaci Tecnologia utilizzo sistematico di tecniche e tecnologie complesse ed in rapido mutamento strumentazione e tecnologie di complessità variabile da bassa a medio-alta Prestazioni celerità,precisione e discontinuità; attribuzione di competenze specifiche variabilità e sovrapposizione di attività; attribuzione di competenze e non Coinvolgimento emotivo alta emotività indotta dal rapporto tecnico/assistito implicazione variabile in relazione alla complessità dell’utente; condivisione di problemi e situazioni emotive con l’equipe Gruppo di lavoro attività prevalentemente individuale lavoro condiviso Visibilità delle prestazioni visibile in termini quali/quantitativi risultati meno visibili legati alla situazione clinico-assistenziale dell’utente; caratterizzato da diverse variabili
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VISIBILITA’ DELLE PRESTAZIONI DEL TSRM E DELL’ INFERMIERE: RIFLESSIONE SU UN DATO SIGNIFICATIVO EMERSO DALL’ANALISI DEI PROFILI PROFESSIONALI Il tecnico pur con le dovute difficoltà di adattamento a nuove tecnologie riesce, comunque, a rendere visibile la propria prestazione, perchè garantisce sempre, in termini quantitativi e qualitativi, un risultato finale. Il prodotto dell’infermiere è spesso meno visibile e non attribuibile ad un singolo gesto ( come accade per altri operatori sanitari). Tutto questo anche se in letteratura vengono sempre più di frequente pubblicati esempi che, dimostrano che è l’atmosfera che si crea intorno al paziente ad essere rilevante per gli esiti, oltre che naturalmente, al tipo di prestazione ricevuta. R. NICOSIA 29 NOV. 2005
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VISIBILITA’ DELLE PRESTAZIONI DEL TSRM E DELL’ INFERMIERE
il tecnico ha al centro del suo interesse la buona riuscita dell’esame! per l’infermiere il centro d’interesse è la “cura” del malato! R. NICOSIA 29 NOV. 2005
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COORDINAMENTO CONGIUNTO TECNICO - INFERMIERE IN RADIOLOGIA
La radiologia una unità organizzativa di particolare complessità, necessità di un coordinamento caratterizzato da un elevato grado di esperienza, autonomia gestionale ed organizzativa per lo svolgimento di attività con contenuti di alta professionalità e specializzazione. L’obiettivo di costituire un coordinamento congiunto tecnico e infermiere è quello di poter utilizzare e valorizzare le singole competenze, attitudini e specificità professionali. Un unico coordinatore non può soddisfare le richieste del ruolo che è chiamato a svolgere: c’è necessità di pianificare dei processi, di una organizzazione che favorisca tra gli operatori l’interazione; l’appartenenza sociale, un traguardo importante nella scala dei valori per il raggiungimento della soddisfazione dei bisogni. R. NICOSIA 29 NOV. 2005
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COORDINAMENTO CONGIUNTO TECNICO - INFERMIERE IN RADIOLOGIA
La proposta di un coordinamento congiunto tecnico e infermiere, si può realizzare soltanto in un reparto di radiologia che si avvale di un modello organizzativo di tipo “clinico”. Organizzazione adeguata a reparti di radiologia di grandi ospedali, specie quelli con funzioni di insegnamento e che contengono numerose unità operative specialistiche, ma anche a piccole realtà operative dove si vuole realizzare aree funzionali omogenee I fattori che indicano la complessità di questo tipo di organizzazione sono tanti, e questa caratteristica deriva da due elementi fondamentali: la specializzazione(differenziazione) e la necessità di coordinamento (integrazione). Tanto più le attività di un operatore sono differenziate, tanto maggiore sarà la necessità di integrazione, aumentando così il carico di lavoro gestionale. R. NICOSIA 29 NOV. 2005
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COORDINAMENTO CONGIUNTO TECNICO - INFERMIERE IN RADIOLOGIA STRATEGIA: LA SOLUZIONE DEL PROBLEMA “INTEGRAZIONE” Permette di porre in comune le informazioni, le idee, le opinioni e le esperienze con sicuro guadagno sulle competenze individuali. Uno strumento per superare assieme le difficoltà al cambiamento derivanti dal nuovo tipo di organizzazione sanitaria. Si può realizzare a più livelli: istituzionale: intesa come obiettivi individuati e perseguiti dalle aziende sanitarie e scelte allocative di risorse umane messe a disposizione; organizzativo: come ricerca di meccanismi concreti di collaborazione, di individuazione di funzioni/figure di collegamento per la presa in carico di situazioni problematiche; culturale: graduale creazione di logiche e riferimenti comuni per poter dar luogo a strategie operative condivise. Il primo punto risente indubbiamente delle politiche aziendali, il terzo punto si può realizzare con il contributo dell’istituzioni formative. Per il secondo, che riguarda l’organizzazione, la soluzione potrebbe essere una scelta innovativa : coordinamento congiunto tecnico e infermiere per avere una equipe di reparto capace di realizzare un sistema integrato. Ovvero, unire, far interagire due professioni per la valorizzazione delle competenze finalizzate ad un risultato comune. R. NICOSIA 29 NOV. 2005
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COORDINAMENTO CONGIUNTO TECNICO - INFERMIERE IN RADIOLOGIA DUE MANDATI UN UNICO FINE
MANDATO COORDINATORE 1 (TSRM): Ruolo gestionale - organizzativo Far funzionare meglio lo strumento organizzazione al fine di migliorare il risultato delle prestazioni erogate MANDATO COORDINATORE 2 (INFERMIERE): Ruolo gestionale - clinico Migliorare i risultati che l’organizzazione persegue al fine di migliorare i risultati di assistenza e di cura R. NICOSIA 29 NOV. 2005
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MANDATO 1 TSRM VARIABILE MANDATO 2 INFERMIERE far funzionare meglio lo strumento organizzazione Mission migliorare i risultati che lo strumento “organizzazione” persegue obiettivi e risultati tecnici utilizzo di modelli, processi e strumenti organizzativi Focus funzioni obiettivi e risultati di cura utilizzo di modelli, processi e strumenti assistenziali miglioramento della qualità tecnica – creare condizioni efficaci di lavoro Obiettivi definire, sviluppare e migliorare l’assistenza – creare condizioni efficaci di lavoro visione più specialistica e settoriale Competenze visione più globale di project management Strumenti riferiti a performance organizzative e sugli esiti (incremento del numero di prestazioni) Criteri ed indicatori di risultato (prestazioni più efficaci)
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MANDATO MANDATO 2 TSRM INFERMIERE Far funzionare Per migliorare bene la “macchina” la “qualità” Obiettivi di efficacia ed Obiettivi di efficacia e di efficienza organizzativa qualità dell’assistenza Raggiungere l’eccellenza dell’assistenza sanitaria R. NICOSIA 29 NOV. 2005
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CONCLUSIONI La coscienza professionale invita a cercare di migliorare sempre di più la nostra professionalità e contribuire a migliorare l’intero sistema, proponendo soluzioni innovative a partire dalla nostra esperienza. Per far ciò si devono mettere continuamente in discussione le abitudini consolidate, malgrado la sicurezza che danno, vedendo i problemi non come ostacoli, bensì come opportunità di miglioramento. Rispettare e valorizzare nel luogo di lavoro le diversità culturali di cui sono portatori i diversi professionisti con competenze tecnico-specialistiche e manageriali. L’interagire delle due figure professionali coinvolte, il tecnico e l’infermiere, può contribuire a realizzare un elevato standard di assistenza attraverso la creazione di un ambiente in cui possa svilupparsi l’eccellenza dell’assistenza sanitaria. R. NICOSIA 29 NOV. 2005
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