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PubblicatoGiustino Albanese Modificato 10 anni fa
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Effetto serra L’importanza dell’effetto serra I gas serra
Il surriscaldamento globale Soluzioni applicabili Le previsioni
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L’importanza dell’effetto serra
Da milioni di anni la Terra è costantemente irraggiata dalle radiazioni elettromagnetiche provenienti dal Sole, che scaldano il nostro pianeta e danno origine alla vita. L'effetto serra è un principio naturale che si riferisce alla capacità di un pianeta di trattenere nella propria atmosfera parte del calore proveniente dal Sole. Quello che citiamo spesso come “il problema dell’effetto serra” è in realtà un fenomeno naturale da sempre presente sulla Terra. Dall’effetto serra deriva la temperatura terrestre. Senza l’effetto serra la temperatura del globo sarebbe in media 30° più fredda, ovvero oscillerebbe intorno ad una temperatura di -18°C. Infatti sul pianeta Marte, dove l’atmosfera è rarefatta, le temperature raggiungono -125°C la notte e non vi è acqua allo stato liquido. Anche un eccessivo effetto serra può però essere dannoso: è l’esempio di Venere, dove i gas sono talmente densi da intrappolare tutto il calore e le temperature raggiungono i 465°C. L’importanza dell’acqua allo stato liquido sul nostro pianeta Calotta polare di Marte, dove non vi è acqua.
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I gas serra Sono chiamati gas serra quei gas presenti in atmosfera che sono trasparenti alla radiazione solare in entrata sulla Terra, ma riescono a trattenere, in maniera consistente, la radiazione infrarossa emessa dalla superficie terrestre, dall'atmosfera e dalle nuvole. Questa loro proprietà causa il fenomeno noto come effetto serra. Il vapore acqueo (H₂O), il biossido di carbonio (CO₂), l'ossido di diazoto (N₄O) e il metano (C₄H) sono i gas serra principali nell'atmosfera terrestre, ma non contribuiscono tutti allo stesso modo per questo fenomeno: infatti molecole come quella di azoto (N₂) o ossigeno (O₂), che costituiscono il 98% della nostra atmosfera, non sono capaci di assorbire molta radiazione. I gas migliori per l'effetto serra sono quelli che hanno una struttura molecolare asimmetrica, come ad esempio il metano (CH₄), l’ozono (Oз), il vapore acqueo (H₂O), l’ossido nitroso (N₂O), i gas fluorurati sono buoni gas serra proprio perché hanno una struttura asimmetrica. Caso particolare è l’anidride carbonica (CO₂) che pur avendo non avendo un elevato “potenziale serra” a causa della sua struttura, è tuttavia molto più abbondante in atmosfera rispetto ad altri gas a maggior potenziale serra ed è per questo considerato uno dei maggiori responsabili dell’effetto serra. Esempio struttura molecolare della molecola di Metano
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Surriscaldamento globale
Secondo la teoria del surriscaldamento globale l'attuale riscaldamento del clima terrestre ha una parte naturale, poiché, a causa di fattori geologici dovuti alle normali variazioni climatiche e biologiche, la composizione dell’atmosfera è cambiata molto e di conseguenza è cambiata anche la capacità di questa di trattenere più o meno calore modificando il fenomeno dell’effetto serra sul pianeta. Ha, inoltre, una parte artificiale dovuta all'azione dell’uomo con le sue attività (respirazione, coltivazione, allevamento, consumo di energia, bonifica delle paludi, salvaguardia degli ecosistemi, risanamento dei suoli, cementificazione,…). Si ritiene infatti che l'uomo incida sull’atmosfera apportando un aumento eccessivo di CO₂ e metano (soltanto la metà della CO₂ prodotta viene assorbita dai mari) e proprio questo aumento di gas è ritenuto responsabile della parte artificiale nell'aumento della temperatura terrestre. Infatti una grande impennata nella concentrazione atmosferica di gas come CO₂ e metano si è registrata con l'utilizzo di combustibili fossili, che ha intaccato le riserve geologiche di carbonio alterandone il ciclo, e con la maggior produzione di metano dovuta ad un'esplosione dell'allevamento di bestiame (suini e bovini) e delle colture a sommersione (per esempio il riso). Anche prodotti di sintesi contribuiscono all'intensificazione dell'effetto serra.
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Soluzioni applicabili
Probabilmente bisognerà attuare una combinazione dei seguenti fattori: Ridurre le emissioni dei gas serra Per ridurre le emissioni di CO₂ (che abbiamo detto essere il gas più presente) bisogna aumentare la produzione di energia ottenuta attraverso fonti diverse dalla combustione. L’ideale sono l’energia solare ed eolica che non provocano danni o emettono scorie. Anche le biomasse potrebbero essere un opportunità; c’è chi invece sostiene il nucleare che però non è una soluzione da tutti approvata. Sviluppa i sistemi di cattura di CO₂ Gli scienziati hanno scoperto dei metodi per intercettare la CO₂ nei camini delle centrali termiche impedendone la dispersione nell’atmosfera ma è una tecnologia ancora da sviluppare per essere efficiente e inoltre non si saprebbe dove contenere la CO₂ catturata. Il dibattito su quest’ultimo argomento è molto acceso: c’è chi proporrebbe di metterla sotto terra negli anfratti lasciati liberi dall’estrazione del petrolio mentre altri vorrebbero pomparlo in fondo agli oceani. Un primo tentativo di limitare l'alterazione climatica indotta dall'uomo è il Trattato delle Nazioni Unite sul clima, stipulato nel 1992 a Rio. Esso vede nel Protocollo di Kyōto il primo strumento di attuazione di una politica ambientale più responsabile. Alcuni Paesi come gli Stati Uniti, pur avendo sottoscritto il Trattato hanno deciso di non aderire al Protocollo sostenendo, nel 2005, che l'economia americana non sarebbe pronta ad effettuare la transizione verso un minore impatto ambientale. L’ultimo atto della lotta all’emissioni di CO₂ si è avuto al G20 dell'Aquila in cui si è deciso che i paesi industrializzati dovranno assumere la guida del processo per contribuire in maniera determinante alla riduzione delle emissioni di CO₂ secondo una condivisione equilibrata delle responsabilità
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Le previsioni Se le soluzioni non verranno applicate gli scienziati hanno fatto alcune previsione su come potrebbe evolversi il paesaggio terrestre a causa dell’innalzamento della temperatura. Ecco due significative previsioni: Previsione “Scioglimento del ghiaccio artico”: le temperature dell’artico sono aumentate di oltre 2°C negli ultimi trent’anni ed è stato rilevato che ha perso il 40% del suo spessore di ghiaccio (Normalmente più di 3 metri);di questo passo il ghiaccio estivo andrà perduto entro il Altri ghiacciai si stanno ritirando abbastanza velocemente. Previsione gli oceani si riscalderanno e si espanderanno: L’espansione termica farà comunque crescere gli oceani anche se il riscaldamento globale verrà fermato entro il secolo poiché il calore raggiunge la profondità dell’oceano.
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Liceo Scientifico Wiligelmo, 1°E
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