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Diocesi di Brescia Ufficio per le Comunicazioni sociali Corso per animatori della comunicazione e della cultura “IERI BOLLETTINO PARROCCHIALE, DOMANI.

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Presentazione sul tema: "Diocesi di Brescia Ufficio per le Comunicazioni sociali Corso per animatori della comunicazione e della cultura “IERI BOLLETTINO PARROCCHIALE, DOMANI."— Transcript della presentazione:

1 Diocesi di Brescia Ufficio per le Comunicazioni sociali Corso per animatori della comunicazione e della cultura “IERI BOLLETTINO PARROCCHIALE, DOMANI GIORNALE DELLA COMUNITÁ” Incontri del secondo modulo: LA REALIZZAZIONE ottobre – novembre 2010

2 IN PRINCIPIO ERA IL CAOS…

3 Anche quelli della comunità, come tutti i giornali, devono darsi alcune regole…
Curiamo con grande attenzione la liturgia, verificando che tutto si svolga secondo quanto prestabilito… Anche la realizzazione del giornale della comunità può diventare una sorta di liturgia?

4 Se la risposta è No Possiamo continuare con i bollettini parrocchiali

5 Se la risposta, invece, è SI…
Possiamo iniziare a parlare di giornali della comunità

6 Come fare un giornale della comunità
Come fare un giornale della comunità? Bastano alcune semplici regole e un metodo di lavoro condiviso per ottenere un prodotto che ambisca a comunicare. Perché se è facile mettere alcuni testi in una serie di pagine, stampare un certo numero di copie del tutto, richiede un po’ di attenzione e qualche conoscenza tecnica riuscire a realizzare un prodotto che valga gli sforzi profusi e i costi sostenuti

7 LA REDAZIONE L’ABC DEL GIORNALE DELLA COMUNITÁ

8 COMPOSIZIONE DELLA REDAZIONE
DIRETTORE: parroco o un suo delegato (visto che il parroco ha sempre molti altri impegni!) REDATTORI: un gruppo non troppo numeroso formato da persone che, OVVIAMENTE, vivano e conoscano la parrocchia e la comunità che devono raccontare dalle pagine del giornale. COLLABORATORI: gruppo di persone a cui affidare la realizzazione di articoli o servizi da pubblicare.

9 Compiti della redazione
La redazione deve stilare il calendario da cui dipende l’organizzazione del lavoro per la realizzazione del giornale della comunità Riunione per progettare il giornale: argomenti da trattare, spazi da assegnare a ogni argomento, individuazione di redattori o collaboratori a cui affidare la realizzazione degli articoli, definizione dei tempi per la consegna dei materiali commissionati Riunione per “controllo di qualità” articoli commissionati e rispondenza degli stessi agli spazi assegnati. Ok definitivo per la stampa

10 Sarebbe “cosa buona e giusta”…
Che la tempistica ricordata VENISSE RISPETTATA! Che direttore e redazione potessero operare una scelta anche del materiale iconografico (fotografie, infografiche, etc.) a corredo degli articoli pubblicati Che direttore e redazione svolgessero un ultimo controllo sulle bozze prima dell’invio definitivo del giornale alla stampa onde evitare “piccoli errori” che si nascondono tra le righe di ogni pubblicazione Che in occasione della successiva riunione programmatoria la redazione svolgesse anche una verifica del giornale precedente

11 IL GIORNALE L’ABC DEL GIORNALE DELLA COMUNITÁ sp

12 PROGETTARE IL GIORNALE
Anche il giornale della comunità non può essere frutto dell’improvvisazione e cambiare aspetto di numero in numero. Serve un progetto che evidenzi in modo stabile le sezioni del giornale. Un giornale “ordinato”, rispettoso del suo progetto contribuisce a “fidelizzare” i lettori Un giornale è ordinato non solo quando si presenta strutturato in sezioni facilmente identificabili, ma anche quando non è vittima dell’effetto “fisarmonica”

13 LE SEZIONI DEL GIORNALE
Direttore e redazione devono, preventivamente, pensare a quello che dovrà essere il progetto stabile del giornale. Quali sezioni attivare, il loro ordine Quale spazio (numero di pagine) riservare a ogni sezione Quanti articoli inserire in ogni pagina, tenendo conto che le più moderne “regole” grafiche tendono a ridurre sempre di più il numero delle battute per articolo, ampliando la parte iconografica (fotografie, infografiche, etc.)

14 QUALI SEZIONI? Prima pagina: “vetrina del giornale”, è già una notizia! Editoriale: solitamente la parola del parroco (meglio se condensata in una sola pagina e corredata con una bella immagine) Vita della Chiesa: universale, italiana, diocesana (magari cercando possibili ricadute sulla comunità) Vita della parrocchia: pensare al numero di pagine anche in relazione alla composizione stessa della comunità. È importante che, complessivamente, dalla sezione emerga l’idea di comunità e non la sommatoria di tante realtà

15 Pubblicità: eventuale spazi da dare alle inserzioni pubblicitarie
Vita della comunità : il giornale può anche interrogarsi sulle vicende della comunità in cui è inserita la parrocchia Cronaca: spazio in cui dare conto delle diverse iniziative promosse dalla parrocchia o di quelle della comunità che possono coinvolgere la dimensione parrochiale (sport, cultura, etc.) Pagine di servizio: spazio per l’anagrafe parrocchiale, per la presentazione di bilanci (entrate, uscite, progetti futuri, stato di avanzamento di quelli in corso, etc.) Pubblicità: eventuale spazi da dare alle inserzioni pubblicitarie sp

16 RACCOMANDAZIONI L’ABC DEL GIORNALE DELLA COMUNITÁ sp

17 1. RISPETTO TASSATIVO DEL PROGETTO GRAFICO 2
1 . RISPETTO TASSATIVO DEL PROGETTO GRAFICO 2. RISPETTO DELL’ORGANIZZAZIONE DI OGNI SEZIONE 3. RISPETTO DELLE GABBIE (NUMERO BATTUTE ARTICOLI) 4. RISPETTO PROPORZIONE TESTO-IMMAGINE

18 5. SCELTA DI IMMAGINI COERENTI CON IL TESTO 6
5. SCELTA DI IMMAGINI COERENTI CON IL TESTO 6. RISPETTO ASSOLUTO DEI TEMPI STABILITI 7. RISPETTO DI QUANTO PREVISTO DALLA LEGGE: REGISTRAZIONE DELLA TESTATA PRESSO IL TRIBUNALE, ETC.


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