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PubblicatoUmfredo Mereu Modificato 11 anni fa
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Progetto SpIMiP Implicazioni economiche della qualità totale: le Specie Ittiche Minori in Puglia RS: Prof.ssa A. Tartaglia – Università di Bari Comportamenti di consumo e qualità dei prodotti ittici: il ruolo e le potenzialità delle specie minori in Puglia Angelo Belliggiano DiSTAAM - Università degli Studi del Molise Convegno SIDEA Assisi – 8 Settembre 2006 Gruppo Economia e Politica del Settore Ittico Coord. Prof.ssa G. Trevisan – Università Ca Foscari
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Premessa Dicotomia funzionale degli alimenti: cibo nutrizione/cibo soddisfazione Domanda alimentare nelle economie di sazietà Prodotti strumentali qualità vs quantità Prodotti espressiviProdotti elitari differenziazione funzionalità relazionalità tutela Obiettivo: Verifica dellapplicabilità degli strumenti teorici di analisi dei prodotti tipici al problema della valorizzazione economica delle specie ittiche minori Articolazione dello studio: 1) Analisi dei consumi ittici (osservatorio ISMEA); 2) identificazione delle specie ittiche minori (analisi empirica in Puglia); 3) verifica delle potenzialità di valorizzazione
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Consumi ittici in Italia Prodotti ittici Tout Court Fresco e decong. SFUSO Fresco e decong. SFUSO - preparato Congelato SFUSO Cong./Surg. CONFEZIONATOCons./Semicon. CONF. + Secco, aff.salato SF.
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Consumi ittici nelle Circoscrizioni territoriali Prodotti ittici Tout Court - Volumi Prodotti ittici Tout Court - Valori Distribuzione territoriale per categoriaDistribuzione delle categorie TAVM
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Consumi ittici nel Mezzogiorno Distribuzione spesa per categoria Distribuzione spesa per tipologia
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Fonti di acquisto Distribuzione per categoria Prodotti ittici Tout Court Altre fonti di acquisto
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Consumi ittici domestici Recessione dei consumi, in particolare del fresco sfuso e del congelato/surgelato confezionato Debole crescita della spesa Maggiore interesse per il prodotto preparato, fresco e congelato, sfuso Stabilità dei consumi di conserve e semiconserve, che crescono significativamente in termini di spesa Consumi in recessione soprattutto al S e NE, in ripresa al C, sostanzialmente stabili al NO Maggiore incidenza dei consumi di prodotti ittici confezionati al C ed al NE, mentre, di quelli sfusi al S ed al NO Oltre la metà della spesa ittica del S riguarda il fresco ed il decongelato sfuso, in particolare il pesce (p. spada, orate, merluzzi, alici e spigole) ed i molluschi (Vongole, calamari, polpi, seppie e mitili). Il preparato - sfuso e confezionato - ha evidenziato interessanti indici di crescita Straordinarie dinamiche di crescita hanno riguardato le fonti non istituzionali della distribuzione (produzione propria), pur movimentando piccoli volumi di prodotto
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Valore delle specie ittiche minori Identità culturale di specifici gruppi sociali riconosciuta e comunicata attraverso il prodotto Storia locale evocata dal prodotto, espressione del sistema socio-economico ad esso sotteso Cultura gastronomica, intimamente connessa al prodotto ed espressione specifica delle consuetudini alimentari del territorio Diversità biologica interpretabile, sia come valore culturale connesso alla diffusione della conoscenza della varietà biologica del mare - presupposto della tutela e della conservazione - sia come possibilità di limitare limpoverimento delle risorse alieutiche maggiormente richieste dal mercato Ambiente e paesaggio: azione positiva generata dalla diversificazione dei redditi degli addetti alla pesca, che con lestensificazione dei processi di cattura, svolgono positive azioni di presidio del mare e della costa, contribuendo alla conservazione del paesaggio Mantenimento e sviluppo delloccupazione attraverso forme integrate di valorizzazione territoriale, in particolare, attraverso lo sviluppo di forme di turismo tematico
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Le specie ittiche minori della Puglia Attraverso unindagine empirica svolta su un campione di imprese ittiche delle marinerie di Manfredonia (FG) e Molfetta (BA), sono state individuate le principali specie ittiche minori della zona. Operativamente si è proceduto mediante la somministrazione di uno specifico questionario articolato nelle seguenti sezioni: 1) Struttura fisica ed organizzativa delle aziende; 2) Definizione ed indentificazione delle specie minori; 3) Incidenza fisica ed economica delle specie minori sulla produzione totale; 4) Destinazione commerciale prevalente.
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La valorizzazione delle specie ittiche minori Identificazione univoca delle risorse materiali originarie, la cui specificità svolge un ruolo decisivo nella differenziazione del prodotto, determinante nella generazione del valore delle specie minori Disponibilità della materia prima, sovente subordinata allintroduzione di specifiche operazioni di selezione e di destinazione di produzioni normalmente accessorie Mantenimento e miglioramento delle infrastrutture di supporto alla produzione ed allo scambio della produzione primaria Considerazione dellimportanza strategica della componente tecnologica e delle problematiche innescate dalle potenziali innovazioni di processo (miglioramento non modificativo) Introduzione di modalità gestionali ed organizzative più adeguate alla proto-filiera delle specie minori Miglioramento del trasferimento interpersonale ed intergenerazionale delle conoscenze e delle competenze Cura della fase distributiva nella quale trova compimento la combinazione tra valore duso e valore di costo delle specie minori (introduzione di forme innovative di vendita e sviluppo della promozione integrata ad altre espressioni del territorio) Equità distributiva del valore aggiunto producibile
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Considerazioni conclusive Tali presupposti indicano lutilità di unazione pubblica finalizzata alla valorizzazione commerciale delle specie ittiche minori, la cui efficacia potrebbe travalicare lobiettivo specifico, producendo, sia un sostegno alla multifunzionalità della pesca, sia un effetto volano sugli auspicabili processi di diversificazione produttiva delle imprese del settore, sia, infine, laumento significativo dellattrattività del territorio in chiave turistica Losservazione dei consumi domestici dei prodotti ittici ha evidenziato: 1.Il crescente interesse dei consumatori verso il prodotto ittico preparato (fresco o congelato) 2.La stabilità dei consumi delle conserve e semiconserve, con dinamiche di spesa crescenti 3.Limportanza dei canali distributivi non istituzionali, caratterizzati da forte crescita tendenziale, che sottende, anche per il prodotto ittico, valenze esplorative e ludiche presenti nel moderno processo di consumo alimentare. Tale condizione risulta particolarmente significativa per la valorizzazione delle specie minori Bibliografia Barberis C. (1985) Le due agricolture: teoria e problemi Berni P., D. Begalli (a cura di) (1996), I prodotti agroalimentari di qualità Caiati G., 1995, Strumenti per la garanzia istituzionale della qualità Endrighi E. (1999) La valorizzazione delle produzioni tipiche locali. Dal concetto di valore alle indicazioni operative Malassis L., G. Ghersi (1995), Introduzione alleconomia agroalimentare
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