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Storia della stapedioplastica
P.Bruschini Storia della stapedioplastica 1735 – VALSALVA : Prima descrizione della anchilosi stapedo-ovalare nell’autopsia di un sordo 1857 – TOYNBEE : riconosce l’anchilosi stapedo-ovalare come causa frequente di sordità 1861 – VON TROELTSCH: E’ il primo ad attribuire l’anchilosi stapedo-ovalare ad una malattia sclerosante della mucosa timpanica, esito di una forma catarrale cronica a cui dà il nome di otosclerosi.
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1878 – KESSEL : Prima mobilizzazione della staffa
P.Bruschini Storia della stapedioplastica, prime esperienze chirurgiche: La mobilizzazione della staffa 1878 – KESSEL : Prima mobilizzazione della staffa 1888 – BOUCHERON, MIOT: Riportano casistiche di mobilizzazione 1893 – POLITZER: Riconosce l’anchilosi stapedo-ovalare come malattia primitiva della capsula labirintica 1898 – POLITZER : Nel Congresso Internazionale di Roma si oppone alla chirurgia della otosclerosi. 1900 – Anche nel Congresso Internazionale di Parigi si rinnova la condanna accademica della chirurgia della sordità, indicata come “una falsa strada della otologia moderna”
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1913 – JENKINS : fenestrazione del canale semicircolare laterale
P.Bruschini Storia della stapedioplastica: La tecnica di fenestrazione dei canali semicircolari 1910 – BARANY : attua la fenestrazione del canale semicircolare posteriore. 1913 – JENKINS : fenestrazione del canale semicircolare laterale 1917 – HOLMGERN: fenestrazione del canale semicircolare superiore (prime utilizzazioni del microscopio chirurgico) 1929 – SOURDILLE: La timpano-labirinto-pessia (fenestrazione del canale semicircolare laterale) in 3 tempi operatori. 1937 – LEMPERT: Definisce la tecnica di fenestrazione del canale semicircolare laterale in un tempo operatorio (grazie all’introduzione della Penicillina)
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P.Bruschini Storia della stapedioplastica: evoluzione degli studi anatomopatologici e clinici. 1922 – MANASSE : Precisa l’istogenesi dei focolai otosclerotici 1944 – GUILD: dimostra la presenza dei focolai otosclerotici nella coclea di soggetti senza manifestazioni cliniche (reperti istopatologici autoptici) 1948 – BAST e ANSON: sottolineano l’importanza nella patogenesi delle isole di cartilagine embrionaria residua della “fissula ante fenestram” – CARHART: precisa gli aspetti audiometrici della malattia. – SHAMBAUGH: introduce il concetto della “otosclerosi cocleare”
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Storia della stapedioplastica : la stapedectomia
P.Bruschini Storia della stapedioplastica : la stapedectomia 1953 – ROSEN : Riprende la tecnica di mobilizzazione della staffa 1958 – SHEA: attua per primo la stapedectomia con interposizione di vena e tubetto di teflon 1960 – HOUGH: propone la stapedectomia parziale 1962 – HOUSE: stapedectomia con protesi di acciaio e gelfoam SCHUKNECHT, ARMSTRONG : protesi di acciaio e gelfoam SHEA, ROBINSON : protesi in teflon od in acciaio con “coppetta per la connessione con l’incudine SHEEHY, SCHUKNECHT: protesi per la connessione diretta al martello
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Storia della stapedioplastica : la stapedotomia
P.Bruschini Storia della stapedioplastica : la stapedotomia 1962 – SHEA: propone la stapedotomia con pistone di teflon con o senza interposizione di vena. 1980 – PERKINS: la stapedotomia con tecnica laser
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