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PubblicatoTonia D angelo Modificato 11 anni fa
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RISCONTRO OCCASIONALE DI COLELITIASI Revisione anamnestica
ASINTOMATICA COLELITIASI SINTOMATICA
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RISCONTRO OCCASIONALE DI COLELITIASI
La diagnosi di colelitiasi potrà essere posta durante esami eseguiti per altri motivi; questa patologia è presente nel % della popolazione adulta RISCONTRO OCCASIONALE DI COLELITIASI
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Il % dei portatori di colelitiasi è asintomatico; ogni anno anno il 3% diventerà sintomatico (20-40% in 10 anni). Un altro 5-18% richiederà una colecistectomia d’urgenza per complicanze della colelitiasi. Se un’attenta revisione anamnestica conferma l’assenza di sintomatologia, non è indicato nessun trattamento (eventuale sorveglianza ecografica periodica). COLELITIASI ASINTOMATICA
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COLELITIASI ASINTOMATICA Pazienti normali Pazienti a rischio Sorveglieanza COLECISTECTOMIA LAPAROSCOPICA
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Una colecistectomia profilattica potrà essere proposta in pazienti asintomatici a rischio: colecisti a porcellana o calcoli > 3 cm (maggior rischio di comparsa di carcinoma della colecisti); colelitiasi secondarie ad anemie emolitiche; pazienti che si trovano spesso in zone con scarsa assistenza chirurgica. Il diabete non è più considerato poiché non aumenta il rischio di complicazioni. COLECISTECTOMIA LAPAROSCOPICA
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L’incidenza di colelitiasi negli Stati Uniti è di 600
L’incidenza di colelitiasi negli Stati Uniti è di nuovi casi/anno. Ogni anno vengono eseguiti circa interventi di colecistectomia. L’incidenza della colelitiasi aumenta con l’età. La maggior parte dei calcooli (75%) è composta da una miscela di colesterolo e pigmenti biliari; i calcoli puri sono rari. I calcoli pigmentari (10%) possono essere causati da una malattia emolitica. I calcoli misti sono causati da una concomitanza di fattori: bile sovrassatura in colesterolo, stasi biliare nella colecisti, laterata nucleazione. COLELITIASI
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FEBBRE, DOLORE IPOCONDRIO DX, LEUCOCITOSI
COLICA BILIARE FEBBRE, DOLORE IPOCONDRIO DX, LEUCOCITOSI L’ ecografia è l’indagine più semplice ed affidabile (sensibilità 95-99%, specificità 95%); se positiva non sono richieste altre indagini; se negativa può eventualmente essere eseguita una Rx colecistografia (sensibilità 85-95%, specificità 80-90%); in presenza di sintomatologia atipica vanno comunque escluse altre patologie a carico del tubo digerente (ulcera peptica; reflusso gastroesofageo; sindrome da colon irritabile; ecc.) Ecografia (Rx colecistografia)
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La colica biliare è il quadro tipico della colelitiasi: dolore crampiforme costante all’epigastrio o all’ipocondrio destro; irradiato al dorso o alla spalla, che compare nelle ore notturne o 30-60’ dopo i pasti e risponde bene agli antispastici. COLICA BILIARE
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FEBBRE, DOLORE IPOCONDRIO DX, LEUCOCITOSI
COLICA BILIARE Ecografia (Rx colecistografia) COLELITIASI SINTOMATICA ALTRE PATOLOGIE COLECISTITE ACUTA PANCREATITE BILIARE
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Nei pazienti sintomatici è indicata una terapia (ogni anno l’1-2% di essi sviluppa delle complicanze). In quelli ad elevato rischio chirurgico si possono proporre TERAPIE CONSERVATIVE (rimozione o dissoluzione dei calcoli lasciando in situ la colecisti); in tutti gli altri casi va sempre proposta la COLECISTECTOMIA. COLELITIASI SINTOMATICA
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Valutazione rischio chirurgico
COLELITIASI SINTOMATICA Valutazione rischio chirurgico Alto Normale COLECISTECTOMIA LAPAROSCOPICA
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LAPAROSCOPICA O TRADIZIONALE
La colecistectomia assicura una terapia radicale della malattia e una scomparsa dei sintomi preoperatori in oltre il 95% dei casi con una bassa morbilità (2-4 %) e mortalità (0.1 %). La colecistectomia laparoscopica offre numerosi vantaggi (riduzione del dolore, dell’ileo e della degenza postoperatori; assenza della cicatrice laparotomica); nel giro di pochi anni è diventata la procedura standard. Il paziente dovrebbe essere avvertito della possibilità che l’intervento debba essere convertito in laparotomia (3-5% dei casi) e del maggior rischio di lesioni della via biliare ( % vs %). Controindicazioni alla colecistectomia laparoscopica sono: grave insufficienza cardiorespiratoria; gravidanza al terzo trimestre (rischio di lesioni all’utero); cirrosi con ipertensione portale; peritonite; fistola colecisto-enterica. La sempre maggiore esperienza sta progressivamente riducendo queste controindicazioni. COLECISTECTOMIA LAPAROSCOPICA O TRADIZIONALE
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COLECISTECTOMIA LAPAROSCOPICA
Se si sospetta una coledocolitiasi (dilatazione del coledoco; pregressi ittero, colangite o pancreatite; aumento degli enzimi di stasi; microlitiasi) andrà completata con una Rx colangiografia intraoperatoria NO SI Coledocolitiasi Fine dell’intervento Bonifica
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Valutazione rischio chirurgico
COLELITIASI SINTOMATICA Valutazione rischio chirurgico Alto
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Valutazione rischio chirurgico Rx colecistografia (TAC)
COLELITIASI SINTOMATICA Valutazione rischio chirurgico Alto Rx colecistografia (TAC)
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Valutazione rischio chirurgico Rx colecistografia (TAC)
Se si decide una terapia conservativa (pazienti ad alto rischio chirurgico: cirrotici, recente infarto miocardico, ecc.) occorrerà eseguire una Rx colecistografia (se già non eseguita): se si osserva una colecisti funzionante con cistico pervio e calcoli non calcificati sarà possibile procedere, altrimenti occorrerà rivalutare il rischio chirurgico con quello del mancato intervento, e decidere per una eventuale colecistectomia. Se non si è certi dell’assenza di calcificazioni si può eseguire una TAC. COLELITIASI SINTOMATICA Valutazione rischio chirurgico Alto Rx colecistografia (TAC)
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Rx colecistografia (TAC)
Colecisti funzionante Calcoli Rx-trasparenti Colecisti non funzionante Calcoli Rx-opachi
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Colecisti funzionante Calcoli Rx-trasparenti
Calcoli piccoli e multipli Calcoli grossi, numero < 5 Calcoli grossi, numero > 5 Litolisi orale MTBE ESWL + Litolisi orale
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Calcoli < 2 cm possono essere trattati con terapia litolitica con acidi biliari (ursodesossicolico, 10 mg/kg/die; urso- e chenodesossicolico in associazione, mg/kg/die); la dissoluzione si ottiene nel 50% dei casi dopo mesi; il tasso di recidiuve è del 50% dopo 5 anni. Litolisi orale
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La litotrissia extracorporea (ESWL) è indicata per calcoli colesterinici sino a 3 cm, in numero non superiore a 3-5; deve essere associata ad una terapia litolitica orale (l’ESWL disgrega il calcolo in frammenti che saranno poi dissolti dalla terapia litolitica). Solo il 20-30% dei pazienti può essere sottoposto a questa terapia; la dissoluzione si fa nel 75% dei casi dopo 2 anni di terapia orale. Il passaggio dei frammenti dei calcoli nella via biliare può causare coliche biliarui (30% dei casi), ittero e pancreatite (2-3% dei casi). ESWL + Litolisi orale
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Il ter-butil-metil-etere (MTBE), introdotto nella colecisti per via percutanea (o per via endoscopica, tramite sondino naso-biliare inserito in corso di ERCP), è in grado di dissolvere il 95% dei calcoli colesterinici, anche miltipli e di qualsiasi dimensione. L’invasività, la complessità della procedura, gli effetti collaterali (dolore, sensazione di sapore cattivo, nause, vomito, ecc.). e il tasso di recidive (50% dopo 5 anni) hanno reso sempre meno proponibile tale procedura nei confronti dell’intervento laparoscopico. MTBE
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Se insuccesso o recidive, rivalutare il rischio
Litolisi orale MTBE ESWL + Litolisi orale Se insuccesso o recidive, rivalutare il rischio Nel caso di fallimento o di recidiva dei trattamenti conserativi, si potrà procedere ad un nuovo ciclo terapeutico; infine, dovrà essere preso in considerazione l’intervento.
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Se insuccesso o recidive, rivalutare il rischio
Litolisi orale MTBE ESWL + Litolisi orale Se insuccesso o recidive, rivalutare il rischio Rischio operatorio > rischio complicanze Rischio operatorio < rischio complicanze Sorveglianza, eventuale ripetizione trattamento COLECISTECTOMIA LAPAROSCOPICA
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Colecisti non funzionante Calcoli Rx-opachi
Rivalutare il rischio Rischio operatorio < rischio complicanze Rischio operatorio > rischio complicanze COLECISTECTOMIA LAPAROSCOPICA Sorveglianza
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Programmare intervento in elezione
COLECISTITE ACUTA Terapia medica - ev - s. n. g. - analgesici - antibiotici NO SI Risoluzione entro 24 h Programmare intervento in elezione COLECISTECTOMIA D’ URGENZA
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La presenza di febbre, dolore costante all’ipocondrio destro e provocato dalla palpazione (segno di Murphy) e di leucocitosi è suggestiva per una colecistite acuta, con possibile evoluzione ad empiema, ittero, colangite, pancreatite. Transaminasi e bilirubina possono essere normali; l’ecografia può evidenziare una distenzione della colecisti con ispessimento delle pareti. E’ indicata una terapia medica (idratazione; antibiotici; sondino naso-gastrico; analgesici). Se il quadro non si risolve entro 24 h o se compaiono segni settici occorre procedere ad una colecistectomia d’urgenza (anche per via laparoscopica), altrimenti si programmerà l’intervento in elezione dopo 2-3 mesi. La colecistite alitiasica (5%) rappresenta spesso una complicanza in corso di patologie gravi, e in alcuni costituisce uno degli eventi costituenti un’insufficienza multiorgano (MOF). Un possibile rischio della colecistite acuta, associata o meno a colelitiasi, è la perforazione. COLECISTITE ACUTA
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L’amilasemia è spesso elevata in corso di colecistite acuta
L’amilasemia è spesso elevata in corso di colecistite acuta. I valori ritornano prontamente alla norma nella maggior parte dei pazienti. In una minoranza dei casi, la migrazione di un calcolo nella via biliarte causa una pancreatite sintomatica. PANCREATITE BILIARE
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