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PubblicatoLalia Casadei Modificato 10 anni fa
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Istituto Nazionale di Economia Agraria Regione Marche Andrea Arzeni Lattuazione della legge regionale sui Distretti Alcune ipotesi di lavoro
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Il progetto di ricerca Analisi normativa Analisi normativa Definizione larticolato generale della proposta di legge attraverso unanalisi comparata delle normative regionali in vigore. Selezione delle metodologie e analisi degli scenari territoriali Selezione delle metodologie e analisi degli scenari territoriali Selezione delle metodiche di analisi del territorio capaci di evidenziare e misurare le caratteristiche da associare alle due differenti tipologie distrettuali (DR e DAQ) Analisi di coerenza Analisi di coerenza Valutazione delle possibilità offerte dalla politica di sviluppo rurale, in particolare degli strumenti di governance locale (GAL e Asse IV) e di organizzazione territoriale produttiva (progetti integrati di filiera)
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Dallarticolato al regolamento Legge regionale (indicazioni generali) Legge regionale (indicazioni generali) principi e obiettivi definizioni ed ambiti modalità e funzioni Regolamento attuativo (specifiche) Regolamento attuativo (specifiche) coerenza con altri strumenti di programmazione caratteristiche territoriali per il riconoscimento qualità delle produzioni soggetto che rappresenta il distretto contenuto delle proposte modalità di organizzazione supporto operativo contenuto progetto esecutivo (piano di distretto) monitoraggio e valutazione dei risultati
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La definizione normativa Dlgs n. 228/2001 art 13 (Orientamento e modernizzazione del settore agricolo) Dlgs n. 228/2001 art 13 (Orientamento e modernizzazione del settore agricolo) Si definiscono distretti rurali i sistemi produttivi locali (…) caratterizzati da un'identità storica e territoriale omogenea derivante dall'integrazione fra attività agricole e altre attività locali, nonché dalla produzione di beni o servizi di particolare specificità, coerenti con le tradizioni e le vocazioni naturali e territoriali. Si definiscono distretti agroalimentari di qualità i sistemi produttivi locali, anche a carattere interregionale, caratterizzati da significativa presenza economica e da interrelazione e interdipendenza produttiva delle imprese agricole e agroalimentari, nonché da una o più produzioni certificate e tutelate ai sensi della vigente normativa comunitaria o nazionale, oppure da produzioni tradizionali o tipiche. Le regioni provvedono all'individuazione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari. Molteplici le declinazioni e le varianti inserite nelle norme regionali Molteplici le declinazioni e le varianti inserite nelle norme regionali
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Oltre la definizione normativa I Distretti hanno caratteristiche non solo quantitative ma soprattutto qualitative per cui non è opportuno delimitarli preliminarmente con una zonizzazione I Distretti hanno caratteristiche non solo quantitative ma soprattutto qualitative per cui non è opportuno delimitarli preliminarmente con una zonizzazione Il Distretto è uno strumento di concertazione per potenziare lofferta territoriale e per perseguire obiettivi coerenti e condivisi Il Distretto è uno strumento di concertazione per potenziare lofferta territoriale e per perseguire obiettivi coerenti e condivisi E opportuno che lapproccio distrettuale porti a concreti vantaggi per il territorio che intende essere riconosciuto, in quanto le risorse interne non sono solitamente sufficienti ad innescare questo processo E opportuno che lapproccio distrettuale porti a concreti vantaggi per il territorio che intende essere riconosciuto, in quanto le risorse interne non sono solitamente sufficienti ad innescare questo processo
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Caratteristiche distrettuali Caratteristiche attese in un DR Caratteristiche attese in un DR presenza di una agricoltura attiva e multiforme (multifunzionalità) economia locale diversificata e stabile capacità di governance Caratteristiche attese in un DAQ Caratteristiche attese in un DAQ presenza di una agricoltura attiva e specializzata economia locale orientata verso le produzioni agroalimentari di qualità (filiere) capacità di governance Come identificarli? Come identificarli? capacità progettuali indicatori quantitativi e qualitativi come riscontro
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Valutare il capitale territoriale Il capitale territoriale è il complesso degli elementi (materiali e immateriali) a disposizione del territorio, i quali possono costituire punti di forza o veri e propri vincoli a seconda degli aspetti presi in considerazione Il capitale territoriale è il complesso degli elementi (materiali e immateriali) a disposizione del territorio, i quali possono costituire punti di forza o veri e propri vincoli a seconda degli aspetti presi in considerazione Lidentificazione e la valutazione interna del capitale territoriale rappresenta un esame di maturità dellarea che si propone come Distretto. Se questa capacità non si manifesta significa che gli stimoli e le opportunità per lo sviluppo locale devono essere indotti prevalentemente dallesterno.
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Identificare la strategia portante Le componenti del capitale territoriale sono: Le componenti del capitale territoriale sono: le risorse fisiche e la loro gestione; la cultura e lidentità del territorio; le risorse umane; il know-how e le competenze; le istituzioni e le amministrazioni locali; le attività economiche e le imprese; i mercati e le relazioni con lesterno; limmagine e la percezione del territorio. La valutazione quali-quantitativa di queste componenti porta a identificare un obiettivo di fondo ed una strategia per raggiungerlo La valutazione quali-quantitativa di queste componenti porta a identificare un obiettivo di fondo ed una strategia per raggiungerlo Analisi dinamica Analisi dinamica
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Identificare i caratteri distrettuali Nelle Marche non esistono caratteri tali da identificare un territorio (es. identità linguistica o religiosa) e anche i legami storici si sono indeboliti Nelle Marche non esistono caratteri tali da identificare un territorio (es. identità linguistica o religiosa) e anche i legami storici si sono indeboliti La logica con la quale saranno individuati i caratteri riprende i concetti base su cui poggia la definizione normativa ovvero: La logica con la quale saranno individuati i caratteri riprende i concetti base su cui poggia la definizione normativa ovvero: la diversificazione produttiva o lintegrazione di filiera; la qualità e la sostenibilità delle produzioni; la presenza di un sistema locale.
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Sistema locale Rete relazionale tra operatori economici e società locale, tra pubblico e privato Rete relazionale tra operatori economici e società locale, tra pubblico e privato Sistema produttivo territoriale di dimensioni significative Sistema produttivo territoriale di dimensioni significative Volontà della comunità locale di perseguire obiettivi condivisi Volontà della comunità locale di perseguire obiettivi condivisi Capacità della comunità locale di gestire le risorse interne per attuare le strategie di sviluppo integrato del territorio Capacità della comunità locale di gestire le risorse interne per attuare le strategie di sviluppo integrato del territorio
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La selezione delle proposte Candidatura del territorio -> presentazione di una proposta alla Regione Candidatura del territorio -> presentazione di una proposta alla Regione La valutazione delle proposte potrebbe comportare una gradualità dei giudizi: La valutazione delle proposte potrebbe comportare una gradualità dei giudizi: assenza di caratteri distrettuali; presenza di un contesto socio-economico debolmente interconnesso; presenza di un sistema locale parzialmente organizzato; presenza di un sistema locale integrato e attivo. In questo modo possono essere modulati gli interventi a seconda del livello di potenzialità distrettuali In questo modo possono essere modulati gli interventi a seconda del livello di potenzialità distrettuali Proposta accolta -> progetto esecutivo (Piano di Distretto) Proposta accolta -> progetto esecutivo (Piano di Distretto) assunzione delle responsabilità ed impegni vincolanti
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Il riconoscimento di un Distretto Perché aspirare a questo riconoscimento? Perché aspirare a questo riconoscimento? Può esistere un chiaro vantaggio se il termine Distretto porta a benefici misurabili (es. agevolazioni fiscali) Non è sufficiente che sia solo uno strumento di marketing territoriale perché senza unampia base di condivisione delle strategie di sviluppo che comprendano soggetti non-economici gli obiettivi saranno difficilmente raggiungibili/sostenibili La spendibilità del Distretto è legata al coinvolgimento dei principali stakeholders e alla loro capacità di conoscere e utilizzare le risorse locali per caratterizzare unofferta di territorio nel contesto competitivo globale Il Distretto non può essere solo unetichetta da inserire nel materiale promozionale, ma deve richiamare un metodo di lavoro e un approccio auto-organizzativo che consente al territorio di essere soggetto attivo nel guidare il processo di sviluppo locale
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Grazie per lattenzione! OAM – Osservatorio Agroalimentare Marche OAM – Osservatorio Agroalimentare Marche >Regione Marche - Servizio Agricoltura tel. 071 8063678 >email OAM@Assam.Marche.itOAM@Assam.Marche.it >http://www.agri.marche.it/osservatorio/default.htmhttp://www.agri.marche.it/osservatorio/default.htm INEA – sede regionale per le Marche INEA – sede regionale per le Marche >c/o ASSAM Tel. 071 808235 Fax 071 85979 >email INEA.Marche@INEA.itINEA.Marche@INEA.it >http://www.inea.it/sedi_regionali/marche/it/index.phphttp://www.inea.it/sedi_regionali/marche/it/index.php
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