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PubblicatoErmete Lisa Modificato 11 anni fa
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SIVADIS BOLOGNA - Bongiovanni / Facchini Autovalutazione di Istituto III. Alcuni possibili campi di indagine
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SIVADIS BOLOGNA - Bongiovanni / Facchini Un possibile modello di auto-analisi Il funzionamento dell'istituto viene idealmente rappresentato attraverso un "processo" che si svolge all'interno di un ambiente (contesto) in cui avvengono scambi; questo processo agisce su di un "materiale in entrata" (input) e, al suo termine, produce dei risultati o prodotti (output). Il processo deve essere suddiviso in azioni di due tipi: I.interazioni dirette con gli studenti; II.II. interazioni di tipo organizzati vo- gestionale
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SIVADIS BOLOGNA - Bongiovanni / Facchini Valutazione del processo Il processo deve essere in qualche modo valutato e non solo descritto: se e nella misura in cui vengono soddisfatti determinati requisiti qualitativi di funzionalità (o fattori di qualità), si può dire che il processo avviene in modo soddisfacente dal punto di vista qualitativo.
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SIVADIS BOLOGNA - Bongiovanni / Facchini I fattori di qualità Al fine di verificare concretamente i fattori di qualità (che, come tali, non sono direttamente rilevabili) essi devono essere intesi come "dispositivi di allarme sugli aspetti essenziali del sistema scolastico, in grado di accertarne il regolare funzionamento e di segnalare eventuali disfunzioni " (definizione OCSE-CERI) In senso lato possono essere intesi come dei requisiti funzionali che consentono di distinguere una "buona scuola" da una scuola che "buona" non è; la loro scelta, com'è evidente, è tutt'altro che neutrale in termini teorici e valoriali.
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SIVADIS BOLOGNA - Bongiovanni / Facchini Individuazione dei campi dindagine contesto 1. contesto: modalità dinterazione fra scuola e ambiente esterno; input 2. input: strumenti e risorse di cui la scuola dispone allinizio della sua attività, compresa la qualità della "materia prima" su cui lavora; processi interni di interazione 3. processi interni di interazione: suddivisi in organizzativo-gestionali e propriamente didattici; output: 4. output: risultati formativi ottenuti, a breve e a lungo termine.
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SIVADIS BOLOGNA - Bongiovanni / Facchini Possibili campi dindagine dellautovalutazione / 1 La Dirigenza Direzione e coordinamento Relazioni esterne e interne Ricerca, sperimentazione e sviluppo offerta formativa Valorizzazione delle risorse umane Gestione delle risorse finanziarie Controllo di gestione Raggiungimento obiettivi
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SIVADIS BOLOGNA - Bongiovanni / Facchini Possibili campi dindagine dellautovalutazione / 2 Il Piano dellOfferta Formativa …documento fondamentale costitutivo dellidentità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche [che] esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nellambito della loro autonomia (art. 3 c. 1 del Regolamento sullautonomia).
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SIVADIS BOLOGNA - Bongiovanni / Facchini Livelli di valutazione del POF… Il POF come prodotto: ossia la qualità del documento progettuale elaborato dalla scuola ; · Il POF come processo: ossia la qualità dellattività progettuale avviata nella scuola in funzione del processo di elaborazione del Piano; · Il POF come progetto: ossia la qualità del servizio formativo erogato dalla scuola come concreta realizzazione degli intenti progettuali espressi nel Piano; · Il POF come esercizio dellautonomia: ossia la qualità delle risposte alle sfide poste dalla ridefinizione del sistema scolastico in chiave autonomistica.
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SIVADIS BOLOGNA - Bongiovanni / Facchini Il Pof come processo Criteri di qualità : Ø attenzione alla domanda formativa, intesa come ascolto e considerazione della domanda formativa emergente dalle famiglie e dal contesto ambientale; Ø condivisione interna, intesa come partecipazione e coinvolgimento degli operatori scolastici al processo elaborativo, realizzativo e valutativo; Ø progettualità, intesa come focalizzazione sul POF come strumento di orientamento progettuale; Ø flessibilità, intesa come considerazione della pluralità e della diversità delle proposte formative; Ø dinamicità, intesa come considerazione della dimensione evolutiva e di sviluppo del progetto; Ø verificabilità, intesa come definizione operativa di modalità e strumenti di valutazione degli esiti e dei processi; Ø comunicabilità, intesa come trasparenza e pubblicità delle scelte progettuali ai diversi interlocutori.
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