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PubblicatoNestore Lai Modificato 11 anni fa
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Circolo Didattico di Spoltore Documento Finale commissione area 5 2012-2013 Referente Ins. Febbo Maria Docenti componenti: - Albano Filomena - De Luca Giuseppina - Miglio Mariarosa - Monaco Carla - Santalucia Maria A. - Zingaro Marialuisa LA BUONA COMUNICAZIONE: PRESUPPOSTO PER LA COSTRUZIONE DI POSITIVE RELAZIONI SOCIALI
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Lo sviluppo di una comunicazione efficace è determinante per la qualità della relazione. Per sviluppare una comunicazione efficace abbiamo bisogno dellascolto che si nutre di interesse partecipe, di neutralità, di accettazione e non si impone in modo direttivo. Lascolto è un modo comunicativo efficace perché: invita la persona a parlare di sentimenti; facilita la liberazione delle sue emozioni; favorisce la conversazione; favorisce lesplorazione profonda. Esistono modi diversi per ascoltare e aiutare in maniera efficace: Ascolto di sè : capacità di rendersi consapevole delle proprie emozioni, dei propri pensieri, dei propri sentimenti, affinchè questi diventino uno strumento di conoscenza e non un ostacolo alla relazione; Ascolto dellaltro: capacità di essere ricettivi di fronte alla molteplicità dei segni che pervengono dalla persona che si ha di fronte (accettare laltro nella sua apparente incomprensibilità) Lascolto di sé presuppone unosservazione del processo di pensiero e unosservazione del processo emotivo. ASCOLTO ATTIVOASCOLTO ATTIVO ASCOLTO PASSIVOASCOLTO PASSIVO
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LESPLORAZIONE E LA CONSAPEVOLEZZA NELLINDIVIDUARE POSSIBILI CAMBIAMENTI La consapevolezza è essenziale per un maggior senso di comprensione di sé e per assumere responsabilità appropriate sulle proprie azioni, pensieri e sentimenti. Una maggiore consapevolezza del proprio comportamento rende possibile il cambiamento. Avere una spiegazione per i sentimenti ed i comportamenti nei confronti delle persone, aiuta a sviluppare un senso di responsabilità e di controllo sulle proprie azioni. Utile in questo caso è la tecnica del brainstorming che aiuta la persona (con il supporto di un professionista) a costruire nuovi scenari narrativi della sua realtà. Lesperienza stessa della relazione costituisce il fulcro per lapprendimento e per il cambiamento. Parte di ciò che accade nelle relazioni interpersonali avviene a livello inconscio. Impariamo sin dai primi anni di vita a inibire sentimenti, sensazioni, pensieri e reazioni quando non sono accettate dallambiente, suscitano risposte avversive o provocano dispiacere agli altri. E fondamentale, identificare, sperimentare e accettare pienamente i propri sentimenti, anche quelli ritenuti inaccettabili e inaccessibili. Latmosfera empatica e laccettazione costituiscono elementi essenziali per favorire un cambiamento degli atteggiamenti e dei comportamenti. E proprio il livello di fiducia individuale che permette di superare gli atteggiamenti difensivi promuovendo così un cambiamento.
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Un fattore essenziale nella costruzione di un clima relazionale è l intelligenza empatica. Erappresentata da quelle modalità con cui ci mettiamo in relazione con gli altri attraverso le molteplici espressioni sensibili dellintelligenza. L intelligenza empatica consiste nellabilità di: differenziare i propri stati interni (emotivi e cognitivi) da quelli degli altri attraverso lauto consapevolezza ; mobilitare un circuito dinamico tra pensieri ed emozioni in sé e negli altri per potenziare lapprendimento; dimostrare entusiasmo, competenza e abilità nellincontro con lAltro; lavorare creativamente basandosi sullosservazione, la sintonizzazione e la capacità adattiva.
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RAPPORTO TRA LA COMUNICAZIONE VERBALE E NON VERBALE Uno studio condotto da Alber Mehrabian ha dimostrato che in un messaggio vocale il come prevale sul che cosa : La comunicazione è un processo integrato, formato da tre componenti: Verbale Quello che dico Paraverbale Come lo dico Non verbale Cosa faccio Di conseguenza, in alcuni casi la CNV può sostituire quella verbale e comunque contribuisce alla sintassi in tutti i casi di comunicazione interpersonale. I vari ruoli dei comportamenti non verbali nella comunicazione umana si possono definire in cinque funzioni generali specifiche del comportamento non verbale in rapporto alla comunicazione verbale. Di queste cinque funzioni, la più ovvia è forse la ripetizione, in cui il gesto ripete il significato della parola; i comportamenti non verbali possono tuttavia anche contraddirsi con quelli verbali, come nel caso di una lode verbale data con un tono di voce sarcastico, possono essere complementari a quelli verbali, come quando una lode è accompagnata da un sorriso, possono accentuare la verbalizzazione, ad esempio toccando affettuosamente l'interlocutore…
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Lapprendimento non è acquisizione di informazioni trasmesse dallinsegnante allalunno, si configura piuttosto come unattività congiunta di negoziazione di significati allinterno di una relazione. Basata sul linguaggio verbale orale e su numerosi espedienti extralinguistici e non- verbali, la conversazione si configura infatti come il risultato di un complesso intreccio di attività svolte da due o più soggetti che, interagendo, costruiscono congiuntamente il senso delle proprie azioni, sulla base di una disponibilità alla comunicazione e di un bagaglio di conoscenze comuni o comunque oggetto di negoziazione. RELAZIONI A SCUOLA La scuola non è solo un luogo di studio, ma anche un ambiente dove si creano e si vivono relazioni: tra compagni di classe; tra docenti e alunni; tra insegnanti e genitori tra docenti.
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ESPERIENZE DI INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI ALL'INTERNO DEL CIRCOLO La presenza di alunni di origine straniera nelle nostre scuole è ormai un fenomeno altamente diffuso e si verifica spesso anche ad anno scolastico in corso. La scuola, nel suo ruolo di agenzia educativa e luogo dove i bambini trascorrono la maggior parte del loro tempo, ha l'importante funzione di individuare le difficoltà incontrate dai bambini e comprendere l'evoluzione del processo di apprendimento come L2 per evitare che la diversità linguistica generi un divario tra il loro rendimento scolastico e quello dei loro compagni italiani. Esperienza nella Scuola dellInfanzia Esperienza nella Scuola Primaria
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