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Percorsi formativi per lautoimpreditorialità giovanile.

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Presentazione sul tema: "Percorsi formativi per lautoimpreditorialità giovanile."— Transcript della presentazione:

1 Percorsi formativi per lautoimpreditorialità giovanile

2 Dallidea allimpresa: le società no profit Prof. Romano Aula Caos – Potenza 21 Dicembre 2010, 11 Gennaio, 22 febbraio 2011

3 Il non profit

4 IL MONDO NON PROFIT Il non profit è un settore dai molti nomi e dalle molte anime. non for profit terzo settore economia civile economia sociale volontariato sociale associazionismo cooperative imprese sociali onlus

5 Il non profit è un sistema privato-sociale costituito da organizzazioni di differenti dimensioni e tipologia giuridica svolgenti compiti e funzioni di natura pubblico - sociale in diverse sfere della vita sociale su base privata ma non di profitto.

6 Il corpus eterogeneo e frammentato di leggi che regolano il non profit non consente una classificazione organica delle sue organizzazioni. Ai nostri fini di studio possiamo però distinguere: 1. associazioni di volontariato 2. cooperative sociali 3. ong - Organizzazioni Non Governative 4. associazioni di promozione sociale 5. fondazioni di origine bancaria 6. onlus - Organizzioni Non Lucrative di Utilità Sociale.

7 IL VOLONTARIATO Unassociazione è un gruppo di persone riunite per perseguire uno scopo comune, una finalità ideale a carattere non economico-commerciale, che si risolve in un beneficio ad altri, a terzi, al territorio.

8 Per volontariato si intende unazione libera, cioè di adesione totalmente volontaria, gratuita, senza ritorno economico, svolta a beneficio di altri soggetti disagiati comunità del territorio. Il volontariato è una delle espressioni più pure del dono, un atto che innesca processi di reciprocità e responsabilità.

9 Le associazioni di volontariato, istituite dalla Legge quadro sul volontariato 266/1991, sono organismi che si avvalgono in modo determinante e prevalente delle prestazioni personali volontarie e gratuite dei propri aderenti per svolgere servizi di utilità sociale.

10 Le parole dordine del volontariato: gratuità - attività non retribuita, al massimo rimborso spese - professionalità, - formazione, continuità del servizio - rete - collaborazione con altri soggetti -.

11 Il volontariato moderno è espressione di partecipazione, solidarietà, pluralismo per finalità di carattere sociale civile culturale individuate dal soggetto pubblico. È una risorsa preziosa per le politiche sociali. È la solidarietà intermedia tra pubblico privato.

12 Il volontariato è trasversale a tutto il non profit, perché i volontari lavorano, oltre che nelle associazioni di volontariato, in tutti gli altri enti non profit, accanto ad operatori variamente retribuiti.

13 I Centri di Servizio per il Volontariato, nati in attuazione dellarticolo 15 della Legge quadro sul volontariato 266/91, hanno lo scopo di sostenere e qualificare l'attività di volontariato. A tal fine erogano prestazioni sotto forma di servizi a favore delle organizzazioni di volontariato iscritte e non iscritte nei registri regionali.

14 Gli ambiti di attività dei Centri di Servizio per il Volontariato sono definiti dall'art. 4 del Decreto del Min. del Tesoro dell8/10/97: approntano strumenti e iniziative per la crescita della cultura della solidarietà, la promozione di nuove iniziative di volontariato e il rafforzamento di quelle esistenti; offrono consulenza e assistenza qualificata nonché strumenti per la progettazione, l'avvio e la realizzazione di specifiche attività; assumono iniziative di formazione e qualificazione nei confronti degli aderenti ad organizzazioni di volontariato; offrono informazioni, notizie, documentazione e dati sulle attività di volontariato locale e nazionale.

15 La filosofia operativa dei Centri di Servizio è quella di aggiungere valore alle risorse esistenti sul territorio, attraverso un lavoro a rete che permetta alle esperienze e al patrimonio del volontariato di valorizzarsi e diffondersi fra i gruppi e le associazioni. Le associazioni di volontariato possiedono infatti specifiche competenze, relativamente ai propri ambiti di intervento, che possono contribuire ad un reciproco arricchimento delle esperienze in corso.

16 Il CSVnet è il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato. Nasce l'11 gennaio 2003 per raccogliere, dare continuità e rafforzare l'esperienza del Collegamento Nazionale dei Centri di Servizio costituito nel 1999.

17 Riunisce e rappresenta oggi 71 Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) su 77 presenti in Italia, con l'obiettivo di rafforzare la collaborazione, lo scambio d'esperienze, di competenze e di servizi fra i Centri per meglio realizzarne le finalità istituzionali, nel rispetto della loro autonomia. È strumento di collaborazione e confronto permanente per le tematiche di impegno dei Centri. Fornisce servizi di formazione, consulenza, sostegno e accompagnamento ai CSV soci. CSVnet è governato dall'Assemblea dei Soci, dal Consiglio Direttivo e dal Comitato Esecutivo. CSVnet è socio del CEV - Centro Europeo per il Volontariato con sede a Bruxelles, dove ha un proprio sportello che fornisce servizi di informazione sui bandi e orientamento sui temi europei, oltre che supporto metodologico, formazione e assistenza tecnica ai CSV sui Fondi Strutturali Europei e sul programma comunitario Gioventù in Azione.

18 LE COOPERATIVE SOCIALI Le cooperative sociali, o imprese sociali, istituite con la legge sulla cooperazione sociale 381/1991, sono organizzazioni che perseguono linteresse generale della comunità alla promozione umana e alla solidarietà sociale mediante la gestione di servizi socio-sanitari educativi e attività che inseriscono le persone svantaggiate nel mondo del lavoro.

19 Le cooperative sociali di tipo A si occupano della gestione di servizi socio-sanitari e educativi. Le cooperative sociali di tipo B si distinguono perché almeno per il 30% del loro personale è costituito da soggetti svantaggiati.

20 LE ONG Le ong – organizzazioni non governative, istituite con le legge sulla cooperazione con i Paesi in via di sviluppo 49/1987, sono impegnate nella cooperazione allo sviluppo, ovvero perseguono la solidarietà tra i popoli e la piena realizzazione dei diritti fondamentali delluomo. Impegnate in progetti di rara difficoltà e soluzioni internazionali spinose, esse svolgono attività che sono parte integrante della politica estera del nostro Paese.

21 LE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE Le associazioni di promozione sociale, disciplinate dalle legge 383/2000, sono organizzazioni riconosciute e non riconosciute - federazioni e movimenti gruppi e loro coordinamenti - che svolgono attività diverse di utilità sociale senza finalità di lucro.

22 LE FONDAZIONI DI ORIGINE BANCARIA Una fondazione è unorganizzazione il cui statuto stabilisce un patrimonio dedicato al perseguimento di uno scopo specifico, di natura ideale.

23 Le fondazioni di erogazione amministrano un patrimonio per distribuire erogazioni a terzi. Le fondazioni operative svolgono attività direttamente mirate alle finalità dichiarate nel proprio statuto.

24 Le leggi Amato 218/1990 e 474/1994 e 461/1998 hanno obbligato le fondazioni bancarie a configurarsi come enti privati distinti dalle banche e a devolvere contributi in cause umanitarie.

25 LE ONLUS Onlus è unetichetta che individua una figura giuridico-fiscale. Stabilita dalla legge Zamagni 460/1997, questa etichetta, che si applica indistintamente a molti enti non profit, ha avuto il merito di distinguere nel mercato il settore non profit, e di porre la questione non profit al centro del dibattito italiano.

26 Onlus sono tutti gli enti non profit che, con o senza personalità giudirica, sono impegnati in attività di utilità sociale. Le onlus devono obbligatoriamente devolvere gli utili derivanti dalle attività dellorganizzazione nellassolvimento delle proprie finalità istituzionali.

27 IL NON PROFIT Il non profit è un mondo di soggetti privati che ideano, progettano, realizzano, erogano, comunicano, valutano servizi di pubblica utilità nei settori socio-sanitario, della cultura, dellistruzione e dellambiente, creano lavoro e promuovono la cultura della solidarietà.

28 Gli enti non profit operano nei seguenti settori: sanità e assistenza sociale, cultura, sport ricreazione, istruzione e ricerca, ambiente, cooperazione e solidarietà internazionale, sviluppo di economia e territorio, tutela di diritti e rappresentanza interessi, religione, promozione volontariato.

29 Il non profit produce capitale sociale, un bene immateriale, generato da relazioni intersoggettive, che, attivato, produce benefici per lindividuo e per la comunità.

30 Il non profit oggi in Italia è complementare e indispensabile allente pubblico nellerogazione di servizi sociali e di utilità pubblica.

31 Il non profit è lespressione dellinsopprimibile pluralismo della società civile.

32 Il non profit è un fiore allocchiello del nostro paese. Oltre alle grandi associazioni che hanno fatto la storia civile del nostro paese (Croce Rossa, Misericordia, Avis, etc.) la grande ricchezza dellitalia è quella di un tessuto di oltre 20.000 associazioni sparse e attive sul territorio.


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