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PubblicatoGerardo Graziani Modificato 11 anni fa
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Ministero dellIstruzione, dellUniversità, della Ricerca Organizzare la qualita dellintegrazione scolastica degli alunni con disabilità Il contesto La transizione Esigenze Proposte
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Un quadro di complessità Lintegrazione scolastica è parte integrante di un quadro complesso, in cui interagiscono molte figure professionali con competenze diverse, che devono organizzare insieme le risposte alle problematiche del contesto scolastico. La scuola è inserita in un sistema più ampio e deve tener conto di diversi contesti educativi e interagire con Enti diversi. Di qui la necessità di promuovere e valorizzare il lavoro in rete, da cui dipende la riuscita del progetto di vita della persona con disabilità. MIUR
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La complessità dei bisogni dellalunno disabile richiede una strategia da percorrere insieme ad altri soggetti, con competenze che si devono armonizzare. Questo processo è particolarmente delicato nellattuale fase di transizione. Le strutture di supporto allintegrazione scolastica vanno riorganizzate, anche alla luce delle ultime disposizioni di carattere giuridico, amministrativo e didattico: Il nuovo contesto MIUR Legge 15 /3/ 1997, n. 59; D.lgs 31/3/1998, n. 112; DPR 18/6/1998, n.233; D.lgs 30/7/1999, n 300 DPR 8/3/1999 n. 275; Legge 8/11/2000, n. 328; D.I. 1/2/2001, n. 44; Legge cost. 18/10/2001, n. 3; Legge 28/3/2003, n. 53.
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In questa fase si stanno rielaborando a livello territoriale diverse proposte organizzative, che tengono conto delle nuove funzioni e competenze assegnate agli organismi centrali e territoriali, al fine di raggiungere un nuovo equilibrio che possa portare allottimizzazione degli interventi destinati agli alunni disabili. Il quadro dinsieme, assai variegato e vitale, richiede unanalisi complessa e capillare sul territorio; accanto al lavoro costante di monitoraggio avviato dal MIUR attraverso gli USR e alle iniziative di studio, è opportuno avvalersi anche della collaborazione delle Associazioni, che possono integrare le nostre conoscenze, permettendoci di intervenire in modo più tempestivo e mirato. Gestire la transizione MIUR
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Il seminario di studio e produzione MIUR Per mettere a fuoco le elaborazioni in corso e individuare strategie utili al miglioramento della qualità, attraverso la riorganizzazione dei servizi nel territorio, è stato organizzato un Seminario Nazionale articolato in due fasi: la prima si è svolta a IMOLA il 10-11-12 Nov. 2003; la seconda, dedicata allintegrazione in classe, si svolgerà in data da destinarsi. Lanalisi del nuovo assetto territoriale punta a una migliore organizzazione, che elimini sovrapposizioni e fornisca un supporto più efficiente alle istituzioni scolastiche. I partecipanti sono stati chiamati a formulare delle proposte condivise, concernenti gli organismi e le modalità di realizzazione di relazioni interistituzionali, necessari per organizzare la qualità dellintegrazione scolastica.
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Linee di tendenza emerse Dal confronto delle esperienze emerse nel seminario, è apparsa una situazione variegata, in cui la spinta autonomistica ha favorito una pluralità di risposte. Le realtà locali stanno affrontando questa fase di transizione in maniera, per la maggior parte dei casi, inedita, accedendo anche a spazi nuovi non ancora previsti dalla normativa e a mezzi e risorse diversificati, compatibili con le esigenze emergenti. Le linee di tendenza comuni sono: il ricorso ordinario ai GLH distituto e ai GLH provinciali, lindividuazione di scuole polo e la costituzione di Centri Territoriali per lintegrazione. MIUR
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I punti di forza Punti di forza Costituzione di tavoli di negoziazione interistituzionale ai vari livelli Promozione di reti di scuole Costituzione di centri di documentazione e informazione E stata sottolineata la necessità di affrontare il problema dellintegrazione non solo mediante il ricorso allinsegnante di sostegno, ma anche a tutte le altre risorse esistenti sul territorio, che sono da mobilitare e coordinare. MIUR
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I punti critici Tendenza alla frammentazione ai vari livelli e mancanza di stabili relazioni interistituzionali. Problematicità dei rapporti tra la scuola e gli altri soggetti. Calo di specializzati tra i docenti di sostegno e carente formazione dei docenti curricolari. Sfasature nella tempistica delle procedure, dallindividuazione dellhandicap alla stesura del PEI. Discontinuità degli insegnanti di sostegno e fuga dei docenti dallattività di sostegno. Inadempienza rispetto ad alcune norme da parte di alcuni soggetti coinvolti nellintegrazione. Distanza tra scuola legale e scuola reale. MIUR
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I punti condivisi La logica dellintegrazione è irreversibile e quindi va sostenuta con forza. Interventi e programmi devono garantire margini di flessibilità, nel rispetto dellautonomia scolastica, che ha anche rilevanza costituzionale. Il coordinamento delle integrazioni realizzate dai diversi soggetti rappresenta la nuova frontiera dellintegrazione Le scuole devono dialogare maggiormente con gli Enti Locali e con gli altri soggetti coinvolti nellintegrazione. È importante valorizzare la memoria storica del processo educativo, attraverso i vari gradi di istruzione. Lintegrazione scolastica è il presupposto della futura integrazione sociale e della qualità della vita della persona disabile. MIUR
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Gli orientamenti per la riorganizzazione Organizzazione di un sistema di interazioni istituzionali, capace di armonizzare gli interventi tra i diversi organismi, dal livello locale a quello nazionale. Predisposizione, ai livelli regionali e locali, di due tipologie di coordinamento, una politica e una tecnica, per consentire luguaglianza delle opportunità e degli esiti dellintegrazione, in modo da personalizzare le risposte concrete ai bisogni individuali, allinterno di quadri di riferimento unitari sui territori. MIUR
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Le esigenze espresse Rafforzare linteristituzionalità rivitalizzando i GLIP e i GLH provinciali prevedendo un GLIR favorendo osservatori interistituzionali a livello regionale prevedendo la formazione integrata tra tutti gli operatori Sostenere lautonomia delle risposte locali Facilitando la nascita e lo sviluppo di reti, centri di documentazione, scuole polo Destinando più risorse a risposte di tipo integrato MIUR
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Le proposte elaborate La riorganizzazione dei servizi si realizza attraverso: La Conferenza unificata-Stato-Regioni-Enti Locali, a livello nazionale Il Coordinamento interistituzionale politico e tecnico, a livello regionale I GLIP eventualmente unificati con i GLH provinciali, a livello provinciale Il Tavolo permanente di concertazione, a livello di zona MIUR
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Proposte di riorganizzazione a livello nazionale Organo competenteFunzioni CONFERENZA UNIFICATA STATO- REGIONI- ENTI LOCALI Individuazione dei livelli essenziali di prestazione per lintegrazione scolastica Elaborazione di linee guida, con indicatori di qualità, di struttura, di processo, di risultato MIUR
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Proposte di riorganizzazione a livello regionale Organo competenteComposizioneFunzioni Coordinamento interistituzionale dei decisori politici Direttore regionale USR Direttori regionali ASL e ANCI Assessori regionali, provinciali Rappres.Associazioni e Sindacati Elaborazione della politica scolastica dintegrazione Promozione della cultura dellintegrazione Elaborazione accordi di programma-quadro Coordinamento interistituzionale di tipo tecnico Rappresentanti dei GLIP Consulenza e proposte ai decisori politici e amministrativi Formulazione di linee guida su modi e tempi Indirizzi sullassegn. di risorse e monitoraggio Da costituire MIUR
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Proposte di riorganizzazione a livello provinciale Organo competente ComposizioneFunzioni GLIP eventualmente unificato con il GLH provinciale Rappresentanti designati dalle varie istituzioni Coordinamento dei livelli di zona Raccordo tra livello di zona e regionale Consulenza al al responsabile del CSA Elaborazione di accordi di programma provinciali Da modificare MIUR
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Proposte di riorganizzazione a livello di zona Organo competenteComposizioneFunzioni Tavolo permanente di concertazione a struttura variabile Variabile in relazione alle problematiche da affrontare e ai problemi da risolvere Elaborazione, attuazione e verifica dei piani di zona Da costituire MIUR
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I lavori del Seminario La continuità di presenza, la rigorosa analisi delle esperienze presentate e la loro comparazione, presentata allinterno di linee di tendenza comuni, la ricca elaborazione di proposte, costituiscono lindicatore di qualità del grado di interesse suscitato e del livello di partecipazione espresso. Le modalità di svolgimento dei lavori, con il largo spazio lasciato ai lavori di gruppo e allintervento anche di rappresentanti di AUSL ed Enti Locali, ha permesso di valorizzare il contributo delle esperienze di tutti i partecipanti. La seconda fase del seminario, che sarà dedicata alle problematiche dellintegrazione allinterno della scuola, completerà positivamente questo percorso.
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