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C. Ritossa, L. Giaretto, S. Lijoi, E. Malinverni G. Miccinesi,

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Presentazione sul tema: "C. Ritossa, L. Giaretto, S. Lijoi, E. Malinverni G. Miccinesi,"— Transcript della presentazione:

1 Pratica ed etica della sedazione alla fine della vita: uno studio italiano
C. Ritossa, L. Giaretto, S. Lijoi, E. Malinverni G. Miccinesi, C. Peruselli. P Morino, M Costantini, C. Borreani

2 Obiettivi 1 1) Chiarire definizione terminologica della sedazione esplorando le opinioni degli operatori sulle definizioni date in letteratura.. 2) Esplorare la percezione nei pazienti e nei familiari sul significato attribuito alla sedazione

3 Obiettivi 2 4) Verificare in un campione significativo italiano qual è la prevalenza della sedazione nella popolazione assistita a domicilio e in hospice, definirne le indicazioni cliniche e le scelte farmacologiche. 5) Analizzare con particolare attenzione le scelte cliniche ed etiche in caso di sintomi refrattari e/o sofferenza psicoesistenziale. 6) Verificare la presenza eventuale di linee-guida istituzionali per tali pratiche

4 A che punto siamo 4 riunioni di tutto il gruppo. Si sono aggiunti Massimo Costantini (IST Ge), Piero Morino( ASL Firenze), Claudia Borreani (INT) Chiariti i termini dell’indagine qualitativa, definito il protocollo definitivo , i moduli di consenso, le linee-guida delle interviste, risolti alcuni problemi amministrativi per il compenso agli intervistatori.

5 A che punto siamo Avviate le procedure per l’autorizzazione presso i comitati etici di ogni centro. Purtroppo le risposte sono prossime ad arrivare solo ora. Per tale ragione le interviste sono iniziate in un solo centro autorizzato.

6 Le novità del protocollo
Dalla letteratura sono assai ridotte le informazioni su quanto viene percepito come rilevante da operatori e familiari. E’ stato deciso di provare ad indagare sul tema senza alcun concetto pregiudiziale, lasciando cioè ai soggetti intervistati l’esposizione dei problemi attraverso una intervista con caratteristiche di narrazione guidata

7 Le novità del protocollo
Pertanto si è deciso di procedere dal punto di vista qualitativo con dodici interviste, ritenute sufficienti per esplorare le percezioni degli operatori e dei familiari. Primo obiettivo dello studio è indagare sulle percezioni senza ricerca di dati prefissati.

8 Le novità del protocollo
Gli altri obiettivi preliminari erano una ricerca sulle definizioni ed una ricerca accurata sulle linee guida esistenti in letteratura. Nella fase due dello studio infatti si propone di verificare l’esistenza di linee guida nei centri italiani e quanto esse corrispondono a linee guida internazionali

9 Definizioni I- terminologia
Sedazione terminale( Chater) Sedazione per distress intrattabile in pazienti prossimi alla morte (Furst, Krakauer) Sedazione totale (Peruselli,Committee on ethics of NHPCO) Nurses Association) Terapia di sedazione palliativa (Morita) Sedazione per il controllo di sintomi refrattari nel paziente morente (Chase Cancer Center) Sedazione nella fase terminale (Braun)

10 Definizioni I- terminologia
Intenzione di indurre deliberatamente un sonno da lieve a profondo temporaneo o permanente ma non di provocare deliberatamente la morte in paziente in stato di malattia terminale e sintomi refrattari (Rousseau)

11 Definizioni II Intenzione di abolire la coscienza (intenzione)
Per uno o più sintomi intrattabili (scopo) In pazienti prossimi alla morte (target di pazienti) Utilizzo di farmaci sedativi (procedura)

12 Problemi aperti Definire l’intenzione
Categorie : continua o intermittente, lieve o profonda Sintomi refrattari o sofferenza intollerabile ? Chi definisce la sofferenza intollerabile Quali principi etici : doppio effetto, autonomia, proporzionalità ? Proseguire o no idratazione e alimentazione può servire a valutare l’intenzione ? (Jansen) La dose di farmaco può indicare una intenzione ? (University of Toronto Guidelines)

13 Linee guida per la sedazione palliativa in ICU - Toronto University.
Scopo delle cure palliative in ICU Difficoltà a valutare il dolore in pazienti in ICU Vanno usate tecniche farmacologiche e non solo per sollevare dal dolore e dalla sofferenza Il dosaggio iniziale va valutato secondo le condizioni del malato, l’utilizzo precedente di oppiodi o altri farmaci sedativi, i segni di sofferenza l’agitazione

14 Linee guida per la sedazione palliativa in ICU - Toronto University
Non esiste una dose massima per i farmaci definita a priori Documentare i passaggi: intenzione, condizioni del malato le modalità d’uso dei farmaci Ogni deviazione dagli standard dev’essere giustificata

15 Calgary Regional Health Authority. Clinical guidelines
Scopo delle linee guida Definizione di Palliative Sedation (Chater ‘96) Definizione di sintomo intrattabile (caratteristiche del sintomo intrattabile: interventi incapaci di dare sollievo o associati a eccessiva o intollerabile comorbidità o incapaci di risolvere in un tempo accettabile

16 Contenuto delle linee guida
Razionale Criteri per iniziare (Esiste una condizione di terminalità, esiste un sintomo refrattario) La morte è imminente (giorni) Un DNR è in atto Processo ….

17 …processo Assicurarsi che il paziente sia valutato da medico esperto in trattamento dei sintomi Consulto con paziente e famiglia Se viene accettato da paziente o proxy si documenta il consenso Il medico esperto inizia la sedazione ed il monitoraggio Tutto viene documentato

18 Linee guida I (WEIN) La malattia è irreversibile e la morte è attesa a breve, in termini di ore o giorni I sintomi del paziente sono realmente refrattari Gli scopi e l’esito atteso della sedazione sono spiegati apertamente e compresi Il consenso informato è ottenuto dal paziente o dal proxy

19 Linee guida I (WEIN) Un DNR va posto in atto quando non lo sia già
Va cercato un consulto con uno specialista di cure palliative esperto in sedazione Lo staff responsabile della cura del paziente va informato e coinvolto I membri della famiglia vanno coinvolti I dati della sedazione e della risposta vanno documentati

20 Linee guida II EPERC (da Rousseau)
Il paziente deve avere una malattia terminale Tutti i trattamenti palliativi devono essere esauriti, compresi i trattamenti per la depressione, l’ansia, il delirio Dev’essere condotta una valutazione psicologica Dev’essere fatta una valutazione spirituale Un DNR dev’essere in atto ed il consenso ottenuto e documentato Gli aspetti di idratazione/nutrizione vanno valutati e decisi prima della sedazione.

21 Linee guida III Edmonton guidelines
Sedazione palliativa , indurre il sonno profondo per sollevare da sintomi refrattari. Varie modalità, intermittente, leggera, profonda, totale, di sollievo… Si intende qui la sedazione profonda continua Lo scopo è esclusivamente sollevare dai sintomi

22 Linee guida III Edmonton
Presenza di sintomi refrattari Morte attesa entro ore o giorni (meno di una settimana) Consenso informato paziente o proxy Obiettivo condiviso di sollevare dal sintomo DNR order Raccomandazioni

23 HPNA position statement
Si afferma il valore delle cure di fine vita e del trattamento aggressivo dei sintomi Si afferma l’uso della sedazione palliativa per i sintomi refrattari in pazienti prossimi alla morte Si afferma che le nurses devono avere sufficienti competenze sulla sedazione palliativa così da informare pazienti e famiglie sulle decisioni Si oppone a eutanasia e suicidio assistito Una nurse che sceglie di non partecipare alla sedazione continua la sua presenza fino a trasferimento della responsabilità ad altra nurse

24 Linee guida IV Royal Dutch Medical Association ( KNMG 2005)
“Palliative sedation” Ridurre il livello di coscienza nell’ultima fase della vita Obiettivo : sollevare dalla sofferenza Due modalità :fino al decesso o in modo intermittente. Linee guida per la modalità della sedazione continua

25 Linee guida IV Royal Dutch Medical Association ( KNMG 2005)
Sintomo refrattario e precondizione morte prevedibile a breve (una due settimane) In questo caso non è previsto che si prosegua a somministrare liquidi. Chi propone: curanti, paziente, famiglia La decisione dev’essere condivisa, documentata, specificando l’obiettivo, la modalità, i farmaci e le dosi, il consenso e l modalità del colloquio con paziente e famiglia Il peso per la famiglia e l’èquipe, “prendersi cura di chi cura”

26 Linee guida conclusione
Avviata fase conoscitiva su linee guida in Italia Invio lettera a uocp italiane per avere notizie su linee guida interne, per raccogliere almeno i seguenti dati:

27 Contenuto eventuale linee guida
Indicazioni Esistenza o meno di criteri di previsione del decesso prima di iniziare il programma Consenso Farmaci utilizzati e dosi previste Previsione o meno di idratazione o nutrizione durante la sedazione Presenza o meno di direttive anticipate , seppure non ufficiali


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