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Scafati 3 febbraio 2011.

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Presentazione sul tema: "Scafati 3 febbraio 2011."— Transcript della presentazione:

1 Scafati 3 febbraio 2011

2 Una fede che ama la terra Scafati 3 febbraio 2011
Osservatorio Cittadino “Vittorio Bachelet” di Pomigliano d’Arco

3 Perché l’Osservatorio?
L’Osservatorio Bachelet è frutto del cammino interparrocchiale fatto da adulti e giovani adulti della città di Pomigliano d’Arco. Impegnarsi a conoscere e far conoscere i principi e i valori espressi nella Dottrina sociale della Chiesa Essere partecipi della costruzione della nostra città Pensare la città come luogo di ricostruzione della speranza Costruire una città dell’uomo a misura d’uomo Promuovere il Bene comune

4 L’Osservatorio …….. in attività
Formazione Cittadinanza attiva Indagine conoscitiva sulla partecipazione alla vita della città Decalogo del buon amministratore e del buon cittadino Periferie …….. Al Verde Reportage fotografico con spunti di riflessione

5 Una fede che ama la terra Scafati 3 febbraio 2011
Azienda agricola “antichi Sapori Vesuviani” Spesa a Km0

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17 Una fede che ama la terra Scafati 3 febbraio 2011
Cammino Neocatecumenale I Gruppi di acquisto solidale (G.A.S.)

18 sono gruppi di acquisto che partono da un approccio critico al consumo e che vogliono applicare il principio di equità e solidarietà ai propri acquisti. I criteri che guidano la scelta dei fornitori (pur differenti da gruppo a gruppo) in genere sono all'insegna della qualità del prodotto, dell'impatto ambientale totale (prodotti locali, alimenti da agricoltura biologica od equivalenti, imballaggi a rendere). Il concetto base dei GAS non è quello del risparmio ma quello della solidarietà. Tuttavia è molto comune che, accorciando la filiera di distribuzione ( si passa quindi solitamente direttamente dal produttore al consumatore) i prezzi subiscano un sensibile taglio. Va notato comunque che a parità di prezzo la qualità e’ sensibilmente migliore.

19 Un gruppo d’acquisto diventa solidale nel momento in cui decide di utilizzare il concetto di solidarietà come criterio guida nella scelta dei prodotti. Solidarietà che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori che forniscono i prodotti, al rispetto dell’ambiente, ai popoli del sud del mondo e a coloro che a causa della ingiusta ripartizione delle ricchezze subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo. PRODOTTI LOCALI per ridurre l’inquinamento e lo spreco energetico dovuti al trasporto della merce su e giù per il pianeta (e viaggiando di meno, arriva più fresca e non richiede conservanti!); si possono conoscere i produttori, verificare il loro comportamento, apprezzare la “storia” di ogni prodotto. PICCOLI PRODUTTORI perché e’ più facile conoscerli e perché lavorano con più intensità di manodopera che non di capitale: cosi i soldi che si spendono finanziano l’occupazione, e non gli azionisti. PRODOTTI BIOLOGICI perché non utilizzano pesticidi, diserbanti, concimi chimici, che inquinano e consumano energia, ma invece rispettano la terra (per inquinare ci vuole un attimo, per bonificare decenni). Cosi possiamo anche mangiare cose naturali, recuperandone i sapori.

20 www.retegas.org www.gas-web.it www.gruppiacquistosolidale.com/gas

21 Una fede che ama la terra Scafati 3 febbraio 2011
Ordine Francescano Secolare d’Italia Una busta mi basta

22 Ma allora cos’è il CEMIOFS ?
E’ il luogo di comunione, nel quale si elaborano , si coordinano, si sviluppano e si condividono, i percorsi formativi ed esperienziali comuni delle varie realtà missionarie regionali e locali, per il rinnovato impegno di evangelizzazione della Fraternità dell’Ordine Francescano d’Italia (art.4 T. e S.)

23 Il Ce.Mi.OFS opera con 4 gruppi di lavoro o settori:
-Animazione/Cooperazione -Volontariato -Laicato Missionario -Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato (GPSC) Il Centro Missionario ha una sua struttura organizzativa centrale NAZIONALEe viene riproposta in modo identico a livello regionale.

24 UNA DELLE MISSIONI INTERNAZIONI: ONESTI (ROMANIA)

25 La legge n.113 del obbliga ogni comune d’Italia a porre a dimora un albero, nell’ambito del proprio territorio, per ciascun bambino nato, nel periodo di 12 mesi dalla registrazione anagrafica, con indicazione del luogo esatto dove è stato piantato l’albero sul relativo atto di nascita. E’ necessario sostenere l’impegno delle nostre fraternità locali nella divulgazione e nell’applicazione della normativa nei comuni di residenza, e nel proporre una festa o una giornata dell’albero, nel quale porre a dimora tanti alberi quanti bambini sono nati o sono stati adottati nel corso dell’anno. Viene proposta una campagna di sensibilizzazione al risparmio dell’acqua, quale prezioso ed insostituibile bene comune, impegnandosi nella formazione e nell’educazione nelle zone e nelle fraternità locali, affinchè si faccia un giusto uso della stessa

26 IL NOSTRO DECALOGO Ridurre i consumi energetici
Ridurre le emissioni di CO2 usando al minimo auto e moto Ridurre gli sprechi di acqua Ridurre l’uso di plastica (detersivi e saponi alla spina….) Curare la raccolta differenziata con cura e passione Evitare “ oggetti usa e getta” Limitare l’uso di confezioni spray Usare con parsimonia i prodotti chimici Riflettere prima di agire evitando fretta e comodità Acquistare quando possibile prodotti equo e solidali ed ecologici

27 OBIETTIVI E PROGETTI REGIONE CAMPANIA
CONOSCERE E DIFFONDERE IL SIGNIFICATO CONCRETO DELLA MISSIONARIETA’ NELLA FAMIGLIA FRANCESCANA INFORMANDO SUGLI SCOPI E SULLE MODALITA’ DI LAVORO DEL CE.MI.OFS-GIFRA REGIONALE; DEFINIRE E DESIGNARE ALL’INTERNO DI OGNI FRATERNITA’ OFS E GIFRA UN DELEGATO PER IL CEMIOFS-GIFRA, QUALE CANALE DI CONTATTO TRA LA COMMISSIONE E LE FRATERNITA’; CREARE UNA RETE DI TUTTE LE REALTA’ MISSIONARIE ESISTENTI NELLE VARIE FRATERNITA’ LOCALI ATTRAVERSO UN CENSIMENTO CHE ABBIAMO ATTIVATO. Vi invitiamo a fornire a mezzo il nominativo del delegato Cemiofs della Vs. fraternità e a comunicare le Vs iniziative missionarie locali.

28 PROGETTI : UNA BUSTA MI BASTA
Il 01/01/2011 (proroghe permettendo) scatta, anche in Italia, il divieto di utilizzo di sacchetti per la spesa non biodegradabili ( c.d sacchetti di plastica). Per tale motivo abbiamo pensato ad una borsa della spesa in cotone multiuso avente il logo della famiglia francescana e la dicitura: “ UNA BUSTA MI BASTA”

29 PROGETTI : A NATALE REGALA DIGNITA’
Offre la possibilità di regali natalizi originali, buoni per chi li produce e per chi li riceve, regali che sono testimoni di solidarietà tra i popoli, prodotti pagati a un prezzo equo concordato con il produttore che non portano in sé i meccanismi dello sfruttamento. IL CEMIOFS-GIFRA ha realizzato una proposta natalizia simpatica con prodotti e confezioni regalo ad un prezzo di € 10,00, con annessa la borsa solidale del progetto “Una Busta mi Basta” . Per informazioni e richieste potete contattare Giuseppe e Luciana Di Matteo e\o Aitella Angela,( cell – oppure inoltrando la vostra richiesta alla casella di posta regionale:

30 PROGETTI : COMINCIAMO A DIFFERENZIARCI
Il problema rifiuti è una piaga ed una emergenza reale e quotidiana, dobbiamo differenziarci. Attiviamo a livello zonale e poi locale giornate di informazione e di formazione sul tema, sensibilizzando le scuole e la cittadinanza. Proporremo con l’aiuto delle fraternità che hanno esperienze e materiale un piccolo vademecum, e attiveremo progetti zonali di raccolta plastica, privilegiando quella dei tappi già attivata in molte zone e fraternità. PER DIFFERENZIARE BASTANO TRE “R”: -RIDURRE -RIUSO -RICICLO

31 DONARSI …..PER AMARSI Chi ama capisce meglio, capisce prima,
capisce di più. Certe notizie le dà solo il cuore Perché le persone non si istruiscono ma si comprendono. Solamente chi ama ha il diritto di educare; solamente chi abbraccia può essere guida PACE E BENE

32 Una fede che ama la terra Scafati 3 febbraio 2011
Comunione e Liberazione Banco Alimentare

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34 Una fede che ama la terra Scafati 3 febbraio 2011
Movimento dei Focolari Rete Fagotto

35 Questa condivisione consiste nel mettere a disposizione di chi ne avesse bisogno, tutti quegli oggetti che spesso ingombrano inutilmente le nostre case, le nostre cantine, i nostri garage

36 Gli scambi avvengono tra i diretti interessati, chi si iscrive riceve tutti gli annunci e chi non è iscritto può, comunque, fare richieste ed offerte.

37 In tempi di crisi economica valide risposte possono nascere da semplici iniziative popolari.
Sono numerose le testimonianze per questa iniziativa che, certamente non risolve tutti i problemi ed ha un numero di partecipanti limitato, ma è sorprendente per lo stile di vita che propone.

38 Una fede che ama la terra Scafati 3 febbraio 2011
Ac della parrocchia del SS. Rosario e Corpo di Cristo, Palma Campania Compostiera Domestica

39 Imitiamo la natura con il Compostaggio Domestico
Il Signore aveva chiamato i suoi discepoli perché, illuminati da Lui, vera ed eterna luce, divenissero anch'essi luce nelle tenebre.  Oggi i chiamati siamo noi. Ciascuno e tutti coinvolti per la salvaguardia del creato. Imitiamo la natura con il Compostaggio Domestico

40 Il sistema riciclo compostaggio
Nessuna discarica è necessaria a seguito di un ottimo conferimento dell’UMIDO In casa produciamo I nostri prodotti post consumo Li dobbiamo separare Impianto di Compostaggio Compostaggio Domestico Compost

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42 Il compostaggio domestico
Con il compostaggio si riproduce il processo naturale di decomposizione in modo più controllato e controllabile e soprattutto con tempi notevolmente ridotti. Il compostaggio domestico può essere fatto in diversi modi, i più classici sono il cumulo, la fossa e il composter. I consigli valgono per tutte le tipologie di compostaggio.

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44 Perché bisogna favorire compostaggio domestico
il compostaggio domestico Riduzione delle spese di trasporto dell’umido Riduzione dei problemi sanitari dovuti alla non raccolta Uso diretto del compost come ammendante dei suoli e come terriccio di impianto.

45 Attivazione del Compostaggio domestico
Il Comune di Palma Campania ha sensibilizzato i cittadini e l’Azione Cattolica è stata parte attiva coinvolgendo direttamente gli adulti di AC all’acquisto del composter domestico e ha svolto una campagna informativa per gli altri gruppi.

46 Quali strumenti per divulgare tra la gente
la consapevolezza della cura dell'AMBIENTE per quanto concerne ciò che consumiamo. Realizzare centri di diffusione culturale che abbiamo come obiettivo la miglior conservazione possibile del nostro ambiente attraverso la disseminazione di una cultura ambientale positiva. ad esempio: CEA (Centri di Educazione Ambientale) – Esso è presente a Palma Campania ed in molti altri paesi con il coinvolgimento di cittadini specialmente giovani; Gruppi di Azione Cattolica di Palma Campania che hanno seguito il lavoro del Comune e ne sono diventati promotori attivi in particolar modo per l’uso del composter domestico.

47 Informazioni dal comune www.comune.palmacampania.na.it
INDIRIZZI UTILI Informazioni dal comune Per comunicare con l’ufficio ecologia Telefono Il sito del CEA Sezione Per comunicare con il CEA Per comunicare con l’Azione Cattolica


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