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PubblicatoRodolfo Rota Modificato 10 anni fa
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Comunichiamo…per l ultima volta Dott. Ferrari Francesco 9 ottobre 2008
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Gioco del fax QUANTO è ALTO ALFRED?
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LASCOLTO Siamo liberi di assegnare qualsiasi significato a una comunicazione. Chi ascolta ha il potere di contribuire a definire la qualitá dellinterazione. L'ascolto non è una dimensione passiva, ma è: -Accoglimento non giudicante, -Un processo unico, indivisibile, dinamico, consapevole e strategico. Si deve evitare la costruzione di barriere psicologiche ed emotive, rileggere il contesto.
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LASCOLTO Per ascoltare è necessaria: -Attenzione, disponibilità, volontà di proiettarsi verso l'altro, sospendendo temporaneamente il giudizio; -Percezione, ricevere un messaggio, accettarlo, decodificandolo e comprendendolo; se c'è collusione, difficilmente ci sarà cambiamento; -Elaborazione, approfondire il contenuto, per comprendere ciò che sente e vive linterlocutore; -Restituzione, offrire risposte adeguate, con la sistematica riformulazione della domanda.
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LAscolto è influenzato da: 1. Barriere - emotive e sociali; 2. Condizioni di stress; 3. Interesse personale elevato; 4. Inclinazioni e aspettative; 5. Interferenze - fisiche, telefono; 6. Aspetti psicologici - tensione, ansia; 7. Pregiudizi - idee preconcette che impediscono il processo di accettazione 8. Difficoltà a gestire sentimenti negativi nei confronti della persona che si ascolta;
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LAscolto è influenzato da: 10.Mancanza di feed back sensibile, difficoltà a comunicare allaltro che lo stiamo ascoltando e comprendendo; 11. Disattenzione e distrazione, interruzioni frequenti, uso di termini impropri. 12. Difficoltà a essere empatici - penetrare nel vissuto emotivo dellaltro 13. Uso di risposte interpretative, valutative, indagatorie; 14. Mancanza di volontà allascolto
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Alcune nozioni di gruppo Enciclopedia delle Scienze Sociali Treccani, insieme di individui tra i quali esistono delle interazioni sociali riconosciute come tali da essi e da altri. Dizionario di Psicologia, Galimberti = insieme dinamico, costituito da individui che si percepiscono parte di un sistema e vicendevolmente come più o meno interdipendenti per qualche aspetto che si influenzano reciprocamente e che condividono più o meno consapevolmente, interessi, scopi, caratteristiche e norme comportamentali.
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Caratteristiche del gruppo 1. interdipendenza tra i suoi membri; 2. conoscenza e reciproco riconoscimento; 3. scopo comune; 4. interazione relativamente continua nel tempo; 5. senso di appartenenza
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La comunicazione nei gruppi La comunicazione si esprime sia nelle relazioni a due sia in quelle di gruppo: è qualcosa di più o, per meglio dire, qualcosa di diverso dalla somma dei suoi membri: ha una struttura propria e relazioni particolari con altri gruppi. Quel che ne costituisce lessenza non è la somiglianza o la dissomiglianza tra i suoi membri, bensì la loro interdipendenza. Esso può definirsi come una totalità dinamica. Ciò significa che un cambiamento di stato, di una parte o frazione qualsiasi, interessa lo stato di tutte le altre. Il grado di interdipendenza delle frazioni del gruppo, varia da una massa indefinita a un unità compatta. Dipende, tra gli altri fattori, dallampiezza, dallorganizzazione e dalla coesione del gruppo.
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La comunicazione nei gruppi Una 2° definizione integra la prima considerando limportanza dei pensieri e delle emozioni che il gruppo sviluppa come unità e sottolinea come alla base della costruzione dello stesso vi siano gli affetti e le motivazioni psicologiche dei singoli partecipanti.
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La comunicazione nei gruppi Al gruppo si applicano due livelli di lettura che vanno considerati come assunti di base per comprenderlo: uno è quello definito di realtà ed è relativo allattività razionale del gruppo e a ciò che il gruppo fa; laltro, definito emotivo, è relativo agli affetti e alle relazioni tra i partecipanti. I due livelli concorrono alla vita del gruppo: lassunto razionale viene utilizzato per raggiungere gli obiettivi concordati ma aiuta anche a gestire le emozioni che emergono nel gruppo e che possono ostacolare il suo operare.
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Reti o strutture comunicative Le reti o strutture comunicative sono indispensabili per definire come si svolge la comunicazione allinterno del gruppo e di conseguenza quale ruolo ha ogni individuo nel processo decisionale. La rete di comunicazione è strettamente legata ai canali che permettono lo scambio di opinioni necessario alla presa di decisioni e quindi allazione del gruppo.
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Reti o strutture comunicative Alcuni studiosi hanno individuato alcuni indici quantitativi che consentono di descrivere i diversi tipi di reti comunicative, tra i quali i principali sono lindice di distanza e quello di centralità: Indice di distanza numero minimo di legami di comunicazione che un membro del gruppo deve attraversare per comunicare con un altro individuo. Indice di centralità è la misura di quanto il flusso di informazioni nel gruppo è centralizzato su una persona o è disperso in maniera più o meno uniforme tra i membri.
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Reti o strutture comunicative Considerando la rete a Y la persona che si trova nella posizione centrale è legata a tre individui con la distanza di 1 e con la distanza di 2 alla persona che si trova alla base della rete.
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Reti o strutture comunicative Nella rete a RUOTA il grado di centralizzazione è massimo poiché lindividuo al centro può comunicare a una distanza di 1 con gli altri membri del gruppo i quali però possono comunicare tra loro solo tramite lindividuo centrale.
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Reti o strutture comunicative
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Risultati ottenuti: In un compito semplice il gruppo centralizzato ottiene risultati migliori ma in compiti complessi, come ad esempio la risoluzione di problemi aritmetici, i gruppi organizzati secondo reti decentralizzate hanno prestazioni migliori.
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Reti o strutture comunicative Quali sono i motivi di tali risultati? dove è necessario integrare più conoscenze per la risoluzione del compito, laccentrarsi di tutte le informazioni su un solo individuo può creare sovraccarico cognitivo controproducente e diminuire la prestazione di tutto il gruppo; inoltre le prestazioni possono essere scadenti a causa di un calo della motivazione dei componenti che difficilmente si sentono coinvolti nel compito
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Reti o strutture comunicative Conoscere e riconoscere la rete di comunicazione che caratterizza il processo decisionale del proprio gruppo può essere importante per capire se tale struttura è la più funzionale ed eventualmente modificarla se non garantisce una comunicazione realmente efficace per gli scopi prefissi.
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Dinamica di gruppo La dinamica comprende i processi che riguardano la vita del gruppo. Gli elementi principali che la caratterizzano sono 7: 1.Coesione, facilita la costruzione di legami tra le persone, leccessiva coesione può però determinare pressione verso luniformità, creando una falsa mentalità di gruppo; 2.Conformismo: atteggiamento che orienta i membri a porre e condividere le regole per creare un clima collaborativo ;
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Dinamica di gruppo 3.Interazione tra membri: veicolo attraverso cui avvengono scambio e acquisizione di conoscenze; 4. Distribuzione dei ruoli: conduttore, in grado di guidare e tenereil gruppo; nuovo arrivato, ansioso, dipendente, conformista, passivo, disposto ad ascoltare ed apprendere le regole del gruppo; capro espiatorio, attraverso il proprio comportamento, esprime e simbolizza il conflitto nel gruppo; loyes man, personaggio che non contrasta mai le opinioni del capo e vive sotto il suo cono di luce. 5.Status: posizione occupata dal soggetto nel gruppo
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Dinamica di gruppo 6.Leadership; influenza che il comportamento di un membro genera sugli altri. Può essere gerarchica, del membro più anziano, più autorevole; socioemotiva, dei soggetti con maggiori capacità espressive, relazionali, protettive e di accoglienza; tecnica, dei membri con maggiori conoscenze e competenze sul fenomeno trattato. 7.Componente socioaffettiva: genera dinamiche relazionali significative ed effetti sul comportamento individuale che si esprimono attraverso sentimenti positivi (accettazione, affetto, comprensione, accoglienza) e negativi (rabbia, dolore disaccordo, conflitto, opposizione
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Valutazione e autovalutazione
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