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IL FUNZIONAMENTO GENERALE BSC

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Presentazione sul tema: "IL FUNZIONAMENTO GENERALE BSC"— Transcript della presentazione:

1 IL FUNZIONAMENTO GENERALE BSC
RISULTATI KPA KPI Azioni Obtv PROCESSI INTERNI DONATORI - RICEVENTI MISSION E STRATEGIA (VISION) KPA KPI Azioni Obtv KPA KPI Azioni Obtv CRESCITA E SVILUPPO KPA KPI Azioni Obtv Giorgio Casati

2 Le prospettive 1 Risultati: al fine di esprimere la capacità dell’azienda (o del Sistema) di perseguire, attraverso il raggiungimento di specifici traguardi, gli obiettivi strategici in coerenza con la propria missione; Clienti: con lo scopo di misurare, comprendere e modificare (orientare) la percezione che i clienti hanno dei risultati aziendali (o di Sistema). Nell’ambito dell’applicazione dello schema della BSC al Sistema Trasfusionale, tale prospettiva assume la denominazione di “Donatori e Riceventi”; Giorgio Casati

3 Le prospettive 2 Processi Interni: per misurare la capacità dell’azienda (o del Sistema) di eccellere nello svolgimento dei processi gestionali interni assicurandone l’appropriatezza economica, organizzativa e, nel caso di specie, clinico-assistenziale; Crescita e Sviluppo: in questa prospettiva sono definiti gli obiettivi aziendali (o di Sistema) che determinano le condizioni necessarie affinché i risultati non siano considerati come il traguardo annuale da raggiungere ma, bensì, come passaggio intermedio nella vita dell’azienda (o del Sistema) per poter perseguire risultati ancora migliori negli anni a venire. Sono identificate le azioni e le progettualità per lo sviluppo continuo del patrimonio professionale e, più in generale, per la crescita dell’azienda (o del Sistema). Giorgio Casati

4 Le Aree Chiave di Risultato (KPA)
Si tratta delle aree di intervento rispetto alle quali l’organizzazione (o il Sistema) non può assolutamente sbagliare se non a rischio di porre in discussione la possibilità di perseguire gli obiettivi strategici. Le KPA sono normalmente formalizzate con parole chiave o frasi estremamente sintetiche caratterizzate da verbi le qualificano in termini di azione. Questi verbi possono essere, a titolo puramente esemplificativo, “migliorare”, “incrementare” o “diminuire”. Giorgio Casati

5 Gli Indicatori Chiave di Risultato (KPI)
Gli Indicatori Chiave sono utilizzati allo scopo di misurare e, quindi, verificare la capacità dell’organizzazione (o del Sistema) di presidiare le Aree Chiave di Risultato. I KPI possono essere riferiti a variabili normalmente espresse in forma quantitativa o a variabili di valenza progettuale e non sempre descrivibili attraverso un numero. Giorgio Casati

6 Mappa Strategica Assicurare l’autosufficienza regionale (emocomponenti e emoderivati) e contribuire autosufficienza nazionale PROSPETTIVA DEI RISULTATI Assicurare la produzione programmata Governare i consumi PROSPETTIVA DEL DONATORE E DEL RICEVENTE Promuovere la donazione Sicurezza PROSPETTIVA DEI PROCESSI INTERNI Orientare la raccolta Adeguare e razionalizzare organizzazione Adeguare e razionalizzare i processi Buon Uso Evoluzione dono Governo clinico PROSPETTIVA CRESCITA E SVILUPPO Coordinamento, gestione e organizzazione Svil. continuo patrimonio professionale Giorgio Casati

7 Giorgio Casati

8 Il lavoro nei gruppi Definizione dell’oggetto di studio;
Validazione delle Aree Chiave di Risultato (KPA); Validazione degli Indicatori Chiave di Risultato (KPI). Giorgio Casati

9 INDICATORI CHIAVE DI RISULTATO
La scheda DENOMINAZIONE: RAZIONALE (specificare il legame con uno più indirizzi strategici): AZIONI O PROGRAMMI INDICATORI CHIAVE DI RISULTATO Giorgio Casati


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