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PubblicatoTeodosio Giuliani Modificato 10 anni fa
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PIANO PROVINCIALE PROGRAMMAZIONE RETE SCOLASTICA A.S. 2012/2013
Provincia di Ancona Settore III° Istruzione Formazione Rendicontazione e Lavoro PIANO PROVINCIALE PROGRAMMAZIONE RETE SCOLASTICA A.S. 2012/2013 ASSESSORE SISTEMA FORMATIVO: Avv.to Novelli Mario DIRIGENTE III SETTORE: Dr.ssa Meri Mengoni NOVEMBRE 2011 Realizzazione: Dr. Burattini Riccardo
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NORMATIVA ATTUALMENTE APPLICABILE
D.P.R. n. 223/1998 “regolamento recante norme per il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche e per la determinazione degli organici funzionali dei singoli istituti; D.I. n. 176/1997 “Disposizioni riguardanti la riorganizzazione della rete scolastica”; D.L. 98/2011, art. 39, “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria” convertito con modificazioni in legge 15 luglio 2011, n. 111; D.A.C.R. n. 30/2011 linee guida regionali;
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NORMATIVA IN FASE DI DEFINIZIONE:
Schema regolamento Centri d’istruzione per gli adulti; Schema decreto interministeriale ad oggetto opzioni ulteriori rispetto a quelle previste nei regolamenti dei tecnici, professionali, licei (a vaglio M.E.F.); Schema regolamento disposizione per razionalizzazione ed accorpamento classi di concorso (in fase di concertazione);
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SENTENZA CORTE COSTITUZIONALE 200 DEL 02-07-2009
PRIVA DI FONDAMENTO IL D.P.R. 81/2009 CHE RINVIA A SUCCESSIVO REGOLAMENTO LA DEFINIZIONE DEI PARAMETRI DI DIMENSIONAMENTO, CHE DOVRANNO ESSERE APPROVATI IN SEDE DI ACCORDO STATO-REGIONI. SARA’ LA REGIONE MARCHE A DOVER IN FUTURO DEFINIRE I REQUISITI DIMENSIONALI PER LA CHIUSURA DEI PICCOLI PLESSI E PER LE SITUAZIONI DI PLURICLASSE. IL PROGRAMMA DI GOVERNO DELLE RIFORMA GELMINI PREVEDEVA: SOPPRESSIONE PLESSI SOTTO I 50 ALUNNI; SOPPRESSIONE SEDI DISTACCATE SECONDARIE SOTTO I 100 ALUNNI;
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Aumenta i parametri per il primo ciclo:
LE NOVITA’ DELL’ART. 19 DEL D.L. 98/2011: Aumenta i parametri per il primo ciclo: - Obbliga, a decorrere dall’a.s , ad aggregare in istituti comprensivi la scuola infanzia, primaria e secondaria I grado; - Gli istituti comprensivi per acquisire l’autonomia devono essere costituiti con almeno alunni, ridotti a 500 se in comuni montani.
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COME INTERPRETARE L’ART. 19 DEL D.L. 98/2011:
I nuovi parametri per il primo ciclo si applicano agli istituti comprensivi già costituiti e senza una gradualità già a partire dall’a.s ?
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Sono intervenute due decisive e recenti risposte:
- Circolare Miur , prot : Si applicano i requisiti più restrittivi con possibilità di deroga in quelle province che hanno un numero ideale di istituti comprensivi in rapporto alla popolazione scolastica del primo ciclo (comuni montani popolazione duplicata); - La Conferenza delle Regioni, invece, ha elaborato una proposta unitaria al Governo in data che prevede: - aggregazione direzioni didattiche entro l’a.s ; - valutazione dei parametri di 1.000/500 come media regionale e non come parametri per singole autonomie scolastiche del 1 ciclo;
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Numero ideale istituti comprensivi rispetto alunni
Situazione positiva per Prov. An.: due autonomie in meno rispetto al numero ideale Prov. N. comprensivi Numero ideale istituti comprensivi rispetto alunni Scarto situazione attuale/ numero ideale AN 48 50 -2 AP 37 +11 MC 42 36 +6 PU 41 44 -3
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LE NOVITA’ DELLA DACR 30/2011 FISSA IL MANTENIMENTO DELL’AUTONOMIA SCOLASTICA ALLE SCUOLE CON POPOLAZIONE TRA ALUNNI MA CON RIFERIMENTO AL TRIENNIO PRECEDENTE E ALLE PREVISIONI PER IL BIENNIO SUCCESSIVO; OBBLIGA I COMUNI A VERIFICARE SE CHIUDERE I PICCOLI PLESSI O LE PLURICLASSI, SENZA PERO’ FISSARE PARAMETRI PIU’ RESTRITTIVI (è obbligatoria solo la verifica); RENDE FACOLTATIVA LA CONVOCAZIONE DEL C.A.L. A LIVELLO PROVINCIALE IN QUANTO SARA’ TENUTO A LIVELLO DI DIMENSIONAMENTO REGIONALE;
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…SEGUE: LE NOVITA’ DELLA DACR 30/2011
RESTRINGE LE POSSIBILITA’ DI ISTITUIRE NUOVI INDIRIZZI NELLE SECONDARIE SUPERIORI: Non si possono istituire indirizzi esistenti nel bacino funzionale; Le scuole con più di 900 alunni devono sopprimere un indirizzo se ne vogliono uno nuovo; Nei bacini sopra i abitanti si possono istituire indirizzi esistenti; L’istituzione di un nuovo indirizzo richiede, comunque, una analisi molto puntuale da parte della scuola e della Provincia (esperienze di alternanza scuola lavoro, accordi con stakeholders e provincia, raccordi con altre province, analisi popolazione scolastica, laboratori, ecc.);
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LA PROPOSTA DI DELIBERA DI CONSIGLIO PROVINCIALE COSA PREVEDE?
PARTE GENERALE: Si richiedono criteri di riparto dei tagli di organico e/o di riconoscimento di personale in deroga o aggiuntivo che tengano conto del contributo che ciascuna realtà territoriale ha prodotto per la stabilità del sistema educativo marchigiano, evitando che chi è stato più virtuoso venga penalizzato rispetto a chi non si è adeguato ai parametri di legge (riferimento ai corsi per adulti); Si invita la Regione Marche, nel definire i parametri per i plessi del primo ciclo, a salvaguardare le scuole dell’infanzia quale servizio capillarmente diffuso;
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LA PROPOSTA DI DELIBERA DI CONSIGLIO PROVINCIALE COSA PREVEDE?
…segue: PARTE GENERALE: Si dà atto che la Provincia ha un numero ideale di istituti comprensivi rispetto al numero ideale individuato dal Miur; Si richiede il mantenimento autonomie scolastiche del primo ciclo al di sotto del parametro dei alunni/500 comuni montani;
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PRIMO CICLO: Le proposte accolte
-Comune di Ancona: ok Aggregazione l’IC Natalucci al Novelli e creazione sul proprio territorio n. 8 autonomie sopra i alunni ridistribuendo alcuni plessi (posto dirigenza vacante e con una aggregazione si adeguano n. 4 autonomie); - Comune di Sassoferrato: ok aggregazione plesso di scuola dell’infanzia (4 alunni) e plesso di scuola primaria con pluriclasse (9 alunni) ad altri plessi dello stesso IC, con consenso degli interessati;
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PRIMO CICLO: Le proposte accolte
-PIANO COMUNALE FILOTTRANO: Accolta fusione-aggregazione di due scuole dell’infanzia in un unico plesso dell’ICS di Filottrano con trasferimento presso l’edificio di via Italia per ragioni di rispondenza a norme tecniche di edilizia scolastica;
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PRIMO CICLO: Le proposte accolte
-indirizzi musicali alle secondarie di 1 grado: -ok ICS Monte San Vito; -ok ICS Chiaravalle; -ok ICS San Francesco di Jesi; (ok nei limiti di organico assegnato) -No ICS Bruno da Osimo in quanto non è contemplato nel piano comunale l’indirizzo musicale.
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PRIMO CICLO: Le proposte non accolte
-PIANO COMUNALE CORINALDO E OSTRA VETERE: - Vogliono annettere i plessi dell’ICS di Ostra, solo quelli che sono nel comune di Barbara che appartengono all’ICS Corinaldo, senza sentire il comune di Barbara, l’ICS di Ostra e non ponendosi il problema della destinazione dei plessi rimanenti dell’istituto comprensivo ulteriormente ridotto;
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PRIMO CICLO: Le proposte non accolte
-PIANO COMUNALE DI CERRETO D’ESI- - Richiede aggregazione plessi Albacina dell’ICS di Fabriano Aldo Moro all’ICS Cerreto d’Esi senza pronuncia del Comune di Fabriano e l’ICS interessato
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PRIMO CICLO: Le proposte non accolte
-Città di Osimo: non accolta l’attribuzione alla Bruno da Osimo di due plessi di Borgo San Giacomo dell’IC Cesare (una scuola dell’infanzia, una scuola primaria): -Gli Istituti Comprensivi hanno più di alunni e non sono necessarie ridistribuzioni; -L’IC Bruno da Osimo che ha nello stesso edificio pochi alunni di una scuola dell’infanzia (San Giuseppe da Copertino) vedrebbe attribuiti due plessi sostanziosi della Caio senza contropartita, mentre gli alunni del Borgo si iscrivono alle medie del Trillini; -La proposta comunale considera solo un’operazione di dimensionamento numerica mentre in atti risultano proposte territoriali che possono consentire una più efficace operazione complessiva che coinvolga i tre istituti comprensivi osimani, non approfondita dal comune; -Opportunità, quindi, di rinviare l’operazione di ridistribuzione dei plessi tra i comprensivi;
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Il piano edifici di Piazzale Bellini
-Il problema di Piazzale Bellini con due scuole medie nello stesso edificio e il conflitto di competenza tra ICS Caio, Bruno da Osimo, Comune di Osimo (la scuola media della Bruno ufficiale è a Stazione d’Osimo): - Il comune adotta un nuovo piano edifici specifico separando con un muro le due scuole con ingressi separati;
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Piazzale Bellini Osimo: nuovo parere
-La Provincia con D.G.P. 316/2011 aveva risolto il conflitto tra Caio e Bruno da Osimo come segue: - Per l’a.s , la Caio può occupare alcune classi nel piano della Bruno da Osimo per un ordinato inizio dell’anno scolastico; - Viene considerato vincolante l’accordo del 2005 tra le scuole, che attuava il dimensionamento 2004, che stabiliva le parti comuni e quelle di uso esclusivo dell’edificio (sebbene non del tutto chiaro in merito al secondo piano dell’edificio); - Invito al Comune e ai dirigenti di raggiungere una intesa per razionalizzare gli spazi e liberare aule per gli allievi delle due scuole;
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Motivi contesa: OBIETTIVI DEI CONTENDENTI:
-LA CAIO continua a volere spazi per 18 classi come quest’anno anziché per 16; -La Bruno da Osimo vuole 6 classi anziché le 4 a disposizione per le 3 classi attualmente riconosciute; SITUAZIONE DI CONFLITTO: 2 PIANO, la Bruno si afferma titolare di tutto il piano, compresa ala nord e rivuole alcune aule, la Caio che ha più iscritti vuole continuare a raccogliere le iscrizioni e occupare l’ala nord;
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La soluzione della Provincia
-La Provincia di Ancona nel dimensionamento, pur dichiarandosi incompetente in materia di approvazione del piano edifici comunale, esprime un parere in continuità con la DGP 316/2011: la separazione dell’edificio modifica sostanzialmente e unilateralmente l’accordo del 2005 e ridefinisce l’attribuzione dei laboratori e spazi comuni in maniera del tutto nuova (nota: penalizzante per la Caio), con dubbia sicurezza dell’ingresso della Caio posto in un ballatoio al primo piano ; -Invito ai dirigenti scolastici a proposte di modifica accordo 2005 che tengano conto delle esigenze reciproche entro il , termine superato il quale il comune potrà adottare gli atti più opportuni; La Provincia formula una ipotesi di razionalizzazione edificio con verifica di fattibilità che consentirebbe 18 classi alla Caio e 6 alla Bruno da Osimo;
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SECONDO CICLO: IN GENERALE
-Mantenuta autonomia Liceo Mannucci in quanto normodimensionato rispetto alla DACR 30/2011; -Mantenuta sede distaccata sede di Arcevia all’IIS Padovano in quanto normodimensionata con 115 alunni e una classe con 21 alunni; -Costituiti due CPIA: 1) CPIA Fabriano Senigallia presso Liceo Volterra Fabriano; 2) CPIA Ancona Jesi presso IIS Podesti-Calzecchi Onesti;
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SECONDO CICLO: -AMBITO DI FABRIANO:
- No Alberghiero all’IIS Morea Vivarelli: cucina Convitto inadeguata e numerosi iscritti all’Istituto Varnelli di Recanati, con impegno di verificare possibilità di istituire rete di scuole o sede distaccata dell’IIS Panzini per dimensionamenti futuri al fine di agevolare frequenza studenti di Fabriano; Sì qualifica Operatore del Benessere IPSIA Padovano ad Arcevia; No Operatore impianti termoidraulici IPSIA Padovano ad Arcevia (manca l’indirizzo corrispondente Produzioni industriali);
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…segue AMBITO DI FABRIANO:
- Sì all’indirizzo Audiovisivo Multimedia al Liceo Artistico Mannucci sede di Fabriano in quanto vi è già l’indirizzo grafica analogo e due classi (una certa sostenibilità).
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SECONDO CICLO: -AMBITO DI ANCONA:
No tecnico sistema moda ISIS di Osimo (vocazione maschile istituto, pochi iscritti a produzioni industriali e alla qualifica operatore dell’abbigliamento, dati Excelsior 2011 con possibilità occupazionali non tali da giustificare indirizzo tecnico, rischio non attivazione Vanvitelli Stracca Angelini);
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… segue: AMBITO DI ANCONA:
Sì indirizzo meccanica, meccatronica ISIS di Osimo con impegno di avvalersi flessibilità per differenziare offerta formativa nella direzione delle specializzazione in minuteria, macchine utensili, stampaggio e tenuto conto che l’indirizzo informatica e telecomunicazione coesiste senza problemi sia all’ITIS E. Mattei che all’ITIS Meucci di Castelfidardo che a Torrette; l’impatto su altre autonomie appare sostenibile in rapporto ad un distretto plurisettoriale come quello di Osimo-Casteldifardo e ad un bacino molto amplio (OCCORRE SOTTOLINEARE CHE 11 RAGAZZI DA CASTELFIDARDO, LORETO E UNO SOLO DA OSIMO SI RECANO ALL’ITIS E. MATTEI DI RECANATI CON PARERE CONTRARIO PROVINCIA MC E ITIS DI RECANATI);
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-…segue: AMBITO DI ANCONA:
No indirizzo scenografia e indirizzo Grafica al Liceo Mannucci Sede di Ancona: hanno già 4 indirizzi con due sole classi; portare a 5 o 6 indirizzi significa non poter comunque attivare i due nuovi indirizzi ed illudere i liceali che si iscrivono a scenografia biennio comune e al terzo anno dovranno optare per uno degli altri 4 indirizzi rimasti effettivamente attivabili; la grafica comporta anche costi a carico del bilancio provinciale;
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SECONDO CICLO: … segue AMBITO DI ANCONA:
Non autorizzato Liceo Coreutico presso il Mannucci (manca convenzione Accademia Nazionale Danza);
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-AMBITO DI JESI: No SISTEMA MODA all’ITIS MARCONI (vocaz. Maschile, poche esperienze, dati Excelsior 2011 possibilità occupazionali non tali da giustificare indirizzo tecnico); Sì articolazione Automazione ed articolazione Telecomunicazioni ed articolazione Energia all’ITIS Marconi (iscrizioni numerose agli indirizzi); Sì qualifica triennale Operatore dell’abbigliamento all’IIS Egisto Pieralisi (esperienze adeguate e affinità servizi agricoltura);
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-AMBITO DI SENIGALLIA:
No SISTEMA MODA all’IIS Padovano (rischio di non attivare nemmeno l’indirizzo di Ancona); No elettronica ed elettrotecnica all’IIS Padovano: rischio di non attivare nessun corso nemmeno ad Ancona (ITIS Volterra Torrette in calo in elettronica ed ha tre articolazioni con una classe con 33 iscritti e 7 provengono da PU e Senigallia); No chimica e materiali: comparati due interessi importanti con prevalenza del secondo: utilizzo laboratori di microbiologia del Padovano e interesse ad avere almeno un corso di chimica nei bacini di Senigallia e Ancona in quanto a Torrette vi sono solo 23 alunni di cui 8 provenienti da Nord iscritti a chimica;
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SECONDO CICLO: …segue: AMBITO DI SENIGALLIA:
Sì qualifica triennale elettronico in produzione industriali all’IPSIA Padovano; Sì qualifica triennale elettrico in produzioni industriali all’IPSIA Padovano; Sì qualifica triennale operatore impianti termoidraulici in produzioni industriali a Senigallia (qui c’è l’indirizzo produzioni industriali a differenza di Arcevia);
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Considerazioni sull’a.s. 2011-2012: Popolazione scolastica
POPOLAZIONE SCOLASTICA PROVINCIALE : ALUNNI DISTRIBUITI IN 931 CLASSI LA PROGRAMMAZIONE VIENE GESTITA PER AMBITI FUNZIONALI CHE CORRISPONDONO A QUELLI DI RIFERIMENTO DEI CENTRI PER L’IMPIEGO (ANCONA, JESI, SENIGALLIA, FABRIANO). SI EVIDENZIA LA PARTICOLARITA’ DELL’AMBITO FUNZIONALE DI ANCONA CON UNA POPOLAZIONE DI STUDENTI PARI A QUASI LA META’ DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA
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AUTONOMIE SECONDO CICLO DISTRIBUZIONE POPOLAZIONE SCOLASTICA LICEI TECNICI PROFESSIONALI A.S
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DISTRIBUZIONE POPOLAZIONE SCUOLE SUPERIORI A.S. 2011-2012
Rispetto allo scorso anno: sono calati i licei da 8684 a di due punti percentuali; Sono aumentati i tecnici di 1% passando da a 8.050; Sono aumentati i professionali di 1% da a 4.985;
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CONSIDERAZIONE Con l’introduzione di nuovi indirizzi tecnici lo scorso anno, l’apertura di una nuova sede per il professionale di Ancona, la crisi economico-finanziaria, si registra una riduzione nei licei, seppure contenuta al 2%. L’introduzione di tecnici nei professionali non determina un effetto traghettamento immediato in quanto la Regione ha attivato le qualifiche triennali vera differenza tra le filiere dell’istruzione.
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MONITORIAGGIO REGIONALE QUALIFICHE TRIENNALI SUSSIDIARIETA’ INTEGRATIVA PRESSO I PROFESSIONALI
DRAMMATICO DATO ABBANDONI-RIPETENZE NELL’ISTRUZIONE PROFESSIONALE CON PICCO DELLA PROVINCIA DI ANCONA DEL 33,4% DI RIPETENZA TRA GLI ISCRITTI AI CORSI DI QUALIFICA TRIENNALE CON UNA MEDIA REGIONALE GIA’ ALTRA AL 29,8%. NELL’ATTO VIENE AUSPICATO APPROCCIO INTEGRATO ALLA DISPERSIONE E MESSA A REGIME DEL CONTRATTO DI APPRENDISTATO PER IL DIRITTO DOVERE ALL’ISTRUZIONE DI CUI AL NUOVO TESTO UNICO.
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AMBITO DI ANCONA n. 9.635 ALUNNI a.s. 2011-2012
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AMBITO DI SENIGALLIA: ALUNNI n. 4396 a.s. 2011-2012
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AMBITO DI FABRIANO: N. 2.578 alunni a.s. 2011-2012
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AMBITO DI JESI: N. 4.747 ALUNNI A.S. 2011-2012
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CONCLUSIONI RELATIVE ALL’APPROCCIO AL DIMENSIONAMENTO DI QUEST’ANNO
PER IL PRIMO CICLO: DARE ATTO DELLA SITUAZIONE VIRTUOSA DELLA PROVINCIA E ACCOGLIERE RICHIESTE DI AGGREGAZIONE CONDIVISE E OPPORTUNE: ESEMPIO: L’AGGREGAZIONE DEL NATALUCCI DI ANCONA E LA DISTRIBUZIONE DI PLESSI CONSENTE DI RIDURRE 4 AUTONOMIE SOTTODIMENSIONATE CON UNA SOLA AGGREGAZIONE
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SECONDO CICLO: AMBITO DI ANCONA
APRIRE AD UN INDIRIZZO TECNICO NEL BACINO DI ANCONA PER LA VOCAZIONE PLURIMA DEL DISTRETTO OSIMO CASTELFIDARDO (DATI EXCELSIOR 2011, OCCUPAZIONE FIGURE SPECIALIZZATE) E PER L’ADEGUATEZZA DELL’AMBITO DI ANCONA CHE DIMOSTRA LA POSSIBILITA’ DI PIU’ INDIRIZZI TECNOLOGICI (CASO INFORMATICA PRESSO ITIS E. MATTEI DI RECANATI, ITIS VOLTERRA E ISIS DI OSIMO).
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AMBITO DI SENIGALLIA NON APRIRE AD INDIRIZZI TECNOLOGICI CHE POTREBBERO METTERE A REPENTAGLIO GLI INDIRIZZI DELL’IIS VOLTERRA DI TORRETTE (STRANO FORTE CALO INDIRIZZO ELETTRONICA VOLTERRA ELIA: FORSE CONCORRENZA PROFESSIONALE CON NUOVA SEDE) E NON ESSERE COMUNQUE ATTIVATI FACILMENTE, PREFERENDO VALORIZZARE QUALIFICHE PROFESSIONALI IN PRODUZIONI INDUSTRIALI COME TAPPA A BREVE TERMINE (CASO PADOVANO), NELLE MORE DI VERIFICARE CON IL PROSSIMO ANNO DELL’ANDAMENTO DELLE ISCRIZIONI AL SECONDO BIENNIO.
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AMBITO DI FABRIANO VALORIZZARE LA SEDE DI ARCEVIA CON UNA QUALIFICA TRIENNALE CHE RAFFORZI L’UNICO INDIRIZZO QUINQUENNALE PROFESSIONALE; NON ATTIVARE UN INDIRIZZO ALBERGHIERO CON TRE ARTICOLAZIONI SENZA UNA SEDE IDONEA, PREFERENDO VERIFICARE PER IL FUTURO ATTRAVERSO UNA RETE DI SCUOLE O L’INDIVIDUAZIONE DI UNA SEDE DISTACCATA LA POSSIBILITA’ DI INCARDINARE UN’ARTICOLAZIONE DELL’ALBERGHIERO SU QUESTO TERRITORIO
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AMBITO DI JESI POTENZIARE OFFERTA PROFESSIONALI PER LE DONNE CON RICONOSCIMENTO QUALIFICA ALL’EGISTO PIERALISI DI OPERATORE DELL’ABBIGLIAMENTO; VALORIZZARE L’OFFERTA FORMATIVA DELL’ITIS MARCONI CHE HA DIMOSTRATO UN FORTE INCREMENTO ISCRIZIONI SOPRATTUTTO NELL’INDIRIZZO ELETTRONICA E NELL’INDIRIZZO INFORMATICA CON NUOVE ARTICOLAZIONI SOSTENIBILI IN BASE ALLE ISCRIZIONI
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L’ASSESSORATO E L’U.O.S. ISTRUZIONE
SI RINGRAZIA PER L’ATTENZIONE
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