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Area Programmazione e Controllo

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Presentazione sul tema: "Area Programmazione e Controllo"— Transcript della presentazione:

1 Area Programmazione e Controllo
REGIONE TOSCANA Gli strumenti della programmazione regionale Maria Chiara Montomoli Settore Strumenti della programmazione regionale e locale

2 I riferimenti normativi della programmazione regionale
Statuto regionale 12 /02/2005 L.R. 49/99 Norme in materia di programmazione regionale L.R. 61/2004 Modifiche L.R. 49/99 Regolamento regionale attuativo

3 Il ciclo della programmazione
Ri-programmazione * Analisi Definizione obiettivi e strategie Valutazione Monitoraggio e verifica Piani/programmi strategici Attuazione Specificazione Piani/programmi operativi

4 Gli strumenti della programmazione regionale (art. 5 L.R. 49/99)
Programma regionale di sviluppo (PRS) Documento di programmazione economica e finanziaria (DPEF) Leggi Bilanci Piani e programmi intersettoriali e settoriali Programmazione locale Patto per lo sviluppo locale - Pasl Strumenti di monitoraggio e valutazione

5 Il Programma regionale di sviluppo - Prs (art. 6)
Atto fondamentale di indirizzo dell’attività di governo della Regione Definisce: quadro analitico di riferimento (contesto strutturale) opzioni politiche e obiettivi prioritari strategie di sviluppo e politiche di intervento

6 Il Programma regionale di sviluppo - Prs (art. 6)
Validità: per l’intera legislatura (aggiornato annualmente con il Dpef) rielaborazioni in corso di legislatura? Approvazione: entro 9 mesi insediamento nuova GR

7 Il Programma regionale di sviluppo 2003-2005
Analisi Criteri direttori Obiettivi globali Progetti pilota integrati Programmi integrati Indicatori Piani/programmi

8 Società della conoscenza
Lisbona Goteborg Barcellona Coesione Sociale Innovazione Con Più Coesione Sostenibilità PRS Toscana Innovazione Società della conoscenza Buoni posti di lavoro Innovazione Con Meno Coesione Una economia e una società a forte dinamismo in Europa Difficoltà Rilancio

9 Federalismo, governance cooperativa
Il meta-obiettivo posto dal Governo regionale Si realizza attraverso l’assunzione degli obiettivi del vertice di Lisbona Vivere bene in Toscana Società della conoscenza Coesione sociale e pari opportunità Sviluppo innovativo e buoni posti di lavoro Presuppone il criterio direttore posto dal vertice di Goteborg Sviluppo sostenibile Pone alla base dell’attività del governo regionale il principio Federalismo, governance cooperativa e concertazione

10 Coesione sociale e pari opportunità Società della conoscenza
Favorire le politiche di inclusione dei soggetti più svantaggiati, sostenere i processi di convergenza sullo sviluppo e la qualità della vita delle diverse realtà territoriali e garantire pari opportunità di classe, di genere, di età e di razza nell’accesso ai servizi, al lavoro e alla cultura e formazione Coesione sociale e pari opportunità Aumentare il ruolo della conoscenza nella vita quotidiana dei cittadini e nelle attività produttive e organizzative delle imprese e delle istituzioni e favorire la diffusione della cultura e dell’utilizzo delle nuove tecnologie digitali e della comunicazione Società della conoscenza Rafforzare l’innovazione nei sistemi produttivi locali e nelle imprese, sia nelle funzioni gestionali che in quelle imprenditoriali, per consentire il posizionamento competitivo sulla fascia alta della qualità e garantire così la creazione e la diffusione di buoni posti di lavoro (orario, carriera, sicurezza, stabilità, formazione, relazioni industriali, partecipazione etc) Sviluppo innovativo e buoni posti di lavoro Garantire la sostenibilità ambientale, sociale ed economica allo sviluppo così da consentire una stabilità e una continuità nella crescita di lungo periodo tale da non compromettere le possibilità delle prossime generazioni in termini di risorse ambientali, finanziarie e di tenuta sociale Sviluppo sostenibile Federalismo governance cooperativa e concertazione Qualificare l’impianto federalistico della Regione, sulla base del processo avviato con la modifica del titolo V della Costituzione, sviluppando il principio di governance cooperativa con le altre istituzioni, con gli enti pubblici e con il mondo privato attraverso la pratica della concertazione

11 PROGETTI PILOTA INTEGRATI Indicatori OBIETTIVI GLOBALI
CRITERI DIRETTORI Coesione sociale Società della conoscenza Sviluppo innovativo buoni posti di lavoro Sviluppo sostenibile Federalismo, governance cooperativa concertazione PROGRAMMI INTEGRATI Diritti di cittadinanza, coesione sociale e qualità della vita Competenze e occupabilità Competitività dei territori e delle imprese Governo delle risorse naturali e tutela della sostenibilità del modello di sviluppo E-Government, innovazione istituzionale e amministrativa, modello di governance. PROGETTI PILOTA INTEGRATI Indicatori

12 di valutazione e monitoraggio
PRS Meta-obiettivo Obiettivi strategici Strumenti di intervento (programmi integrati e funzioni obiettivo) GR/C/CR Legislatura Revisione Obiettivi Strategici “Pesatura Obiettivi” Manovra finanziaria Programmi integrati: funzioni obiettivo e azioni principali DPEF GR/C/CR Annuale Bilancio Struttura finanziaria degli obiettivi (Fo), delle azioni (Upb) e dei singoli capitoli GR/C/CR Annuale Piano di indirizzo GR/C/CR Legislatura Articolazione del Prs Piano operativo Articolazione del Dpef Articolazione operativa GR/C Annuale GR/C/CR Annuale Documento di valutazione e monitoraggio Verifica delle politiche

13 Indirizzi per le modalità di intervento regionale
Integrazione Aumentare l’effetto moltiplicativo Favorire l’effetto additivo rispetto alle tendenze spontanee Partecipazione (concertazione, procedure negoziali etc.) Valutazione Valorizzazione sviluppo sostenibile

14 Il Documento di programmazione economica e finanziaria - Dpef (art. 9)
Atto di indirizzo programmatico, economico e finanziario dell’attività di governo annuale con proiezione triennale finalità: aggiornamento PRS e raccordo programmazione/bilancio tempi approvazione: Giunta regionale (31/5)

15 Fasi processo elaborazione Dpef (1)
Richiesta materiale tematico alle DG regionali (fine gennaio) CTP + referenti progr. DG Raccolta/coordinamento materiale (febbraio/marzo) 1^ approvazione GR (fine marzo)

16 Fasi processo elaborazione Dpef (2)
1^ approvazione GR (marzo) Soggetti economico- sociali ed istituzionali Confronto Passaggio al CR entro il 31/05 2^ approvazione GR (maggio) Approvazione CR

17 Risorse organizzative utilizzate
2 Dirigenti 1 Posizione organizzativa 1 Assistente amministrativa Coordinamento con altre DG

18 La struttura del DPEF 2005 Introduzione PRS FO 2003-2005 Analisi
Risorse Unione Europea Stato Regione Altri PRS FO Programmi integrati e nuovo patto per lo sviluppo e l’occupazione FO - risorse Azioni/progetti/ investimenti Manovra finanziaria e Indirizzi per la formazione del bilancio Tabelle Risultati riferiti all’anno precedente

19 La struttura del DPEF 2005 (segue)
Documenti a corredo Rapporto Irpet (consuntivo 2003 e previsioni ) Aggiornamento indicatori PRS

20 Un DPEF per e della Toscana
Regione Stato Unione Europea Risorse DPEF Enti locali Fondazioni bancarie Privati Enti e aziende pubbliche Strumenti della programmazione Programmazione locale Comunitaria Regionale Negoziata

21 I riferimenti normativi della contabilità regionale
D.Lgs. 76/2000 L.R. 49/99 Norme in materia di programmazione regionale L.R. 36/2001 Ordinamento contabile della Regione Toscana Regolamento regionale 61/2001

22 La struttura dei nuovi bilanci regionali (L.R. 36/2001)
Le entrate La spesa Bilancio “politico” Programmi integrati Titoli Categorie Funzioni obiettivo Unità previsionali di base Bilancio gestionale Capitoli

23 (segue) La struttura dei nuovi bilanci regionali
Bilancio annuale Bilanci pluriennali (triennali) non autorizzatorio articolato in capitoli solo se prenotazioni di spesa pluriennali (Piani /programmi regionali) a legislazione vigente programmatici per competenza Autorizzatorio Articolato anche in capitoli per competenza e per cassa

24 Il raccordo tra PRS, DPEF e i bilanci regionali
Programmi integrati FO DPEF UPB Azioni/ interventi Indicazioni quali-quantitative F O risorse Adozione GR 30/04 Bilancio annuale e pluriennale UPB risorse Azioni/ interventi Quantificazione e distribuzione delle risorse per Capitoli F O risorse Adozione GR 31/10

25 Pagina web “strumenti della programmazione”
Approfondimenti Pagina web “strumenti della programmazione” Link: Irpet Controllo di gestione/monitoraggio Bilancio Statistica Riferimenti organizzativi: Area Programmazione e controllo - Settore Strumenti della programmazione regionale e locale e mail:


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