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IL PROCESSO DI AZIENDALIZZAZIONE

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Presentazione sul tema: "IL PROCESSO DI AZIENDALIZZAZIONE"— Transcript della presentazione:

1 IL PROCESSO DI AZIENDALIZZAZIONE
Prima dell’avvio di tale processo, la Pubblica Amministrazione non aveva aziende? Prof. Franco Rubino

2 AZIENDE DI PRODUZIONE AZIENDE DI EROGAZIONE
LE AZIENDE PUBBLICHE RIENTRANO NELLE AZIENDE DI EROGAZIONE Prof. Franco Rubino

3 Producono per il mercato Ma che vuol dire produrre?
AZIENDE DI PRODUZIONE Producono per il mercato Ma che vuol dire produrre? Prof. Franco Rubino

4 LA DEFINIZIONE ECONOMICA DI PRODUZIONE
Produrre vuol dire CREARE UTILITA’ Prof. Franco Rubino

5 LA LOGICA DELL’AZIENDALIZZAZIONE
Ma se sono tutte aziende, in cosa consiste allora questa aziendalizzazione? Prof. Franco Rubino

6 STRUMENTI DI GESTIONE Viene introdotto l’utilizzo di strumenti gestionali tipici dell’azienda privata Ma perché? Prof. Franco Rubino

7 CONTENERE IL DISAVANZO
Se le spese sono superiori alle entrate ho un DISAVANZO Lo devo contenere. Come? Prof. Franco Rubino

8 EFFICIENZA ED EFFICACIA
L’obiettivo è quello del raggiungimento di maggiori livelli di efficienza e di efficacia Prof. Franco Rubino

9 EFFICIENZA Significa eliminare gli sprechi Prof. Franco Rubino

10 EFFICACIA Raggiungere gli obiettivi prefissati Prof. Franco Rubino

11 Far laureare chi si iscrive (essere efficace)
UNIVERSITA’ Far laureare chi si iscrive (essere efficace) Far laureare nel tempo “giusto” (essere efficiente) Prof. Franco Rubino

12 LA CONTABILITA’ ECONOMICO-PATRIMONIALE
E’ uno degli strumenti tipici dell’azienda privata che si vuole inserire in quella pubblica Prof. Franco Rubino

13 CONOSCERE PER AMMINISTRARE
Per RILEVAZIONE si intende il complesso dei criteri, metodi e strumenti attraverso i quali misurare, rappresentare ed interpretare i fenomeni che, in diversa misura e in diversa forma, vengono ad interessare la vita dell’impresa Prof. Franco Rubino

14 Necessaria sia nell’azienda pubblica che in quella privata
LA CONTABILITA’ Necessaria sia nell’azienda pubblica che in quella privata Consente di pervenire a dei risultati di sintesi per valutare l’andamento della gestione Riferirla ad un “periodo” Prof. Franco Rubino

15 Ha una struttura diversa per l’azienda pubblica e l’azienda privata
IL BILANCIO Il principale documento a cui la tenuta della contabilità consente di pervenire è il BILANCIO Ha una struttura diversa per l’azienda pubblica e l’azienda privata Prof. Franco Rubino

16 LE REGOLE DI REGISTRAZIONE
La contabilità va tenuta secondo delle regole ben precise Le regole sono diverse a seconda del tipo di contabilità Un insieme di regole è un metodo Prof. Franco Rubino

17 CONTABILITA’ FINANZIARIA CONTABILITA’ ECONOMICA
Contabilità finanziaria tipica degli enti pubblici Contabilità economica tipica delle aziende private Diverse le finalità Prof. Franco Rubino

18 Metodo e finalità della contabilità pubblica (finanziaria)
Metodo della partita semplice (rileva solo entrate ed uscite) Momento più rilevante è considerato quello “preventivo” Finalità di programmazione e di autorizzazione a spendere Prof. Franco Rubino

19 IL BILANCIO PREVENTIVO
Si compone di una parte di entrata e di una parte di spesa Ogni parte si articola in voci Per ogni voce c’è uno stanziamento Per ogni voce di spesa le uscite effettive non possono superare le uscite stanziate (vincolo autorizzativo) Esso deve essere approvato in pareggio Prof. Franco Rubino

20 Eventuali STORNI in corso d’anno
Le fasi della SPESA Stanziamento Impegno Liquidazione Ordinazione Pagamento Eventuali STORNI in corso d’anno Prof. Franco Rubino

21 Riscossione e versamento
Le fasi dell’ENTRATA Stanziamento Accertamento Riscossione e versamento Prof. Franco Rubino

22 I DUE MOMENTI DELLE ENTRATE E DELLE USCITE
Momento di diritto (accertamenti ed impegno) Momento dell’effettiva variazione di moneta (riscossioni e pagamenti) Prof. Franco Rubino

23 FINALITA’ DEL SISTEMA DI RILEVAZIONE FINANZIARIA
Riservare ai rappresentanti del popolo le scelte fondamentali di prelievo ed utilizzo delle risorse finanziarie Funzione di programmazione: migliore congruenza fra risorse impiegate e bisogni dei cittadini Funzione autorizzativa: imporre a priori un limite all’assunzione di impegni di spesa Prof. Franco Rubino

24 LA COMPETENZA FINANZIARIA
Occorre individuare l’anno a cui le entrate e le spese si riferiscono Residui attivi: entrate accertate ma non riscosse Residui passivi: spese impegnate ma non ancora pagate Prof. Franco Rubino

25 Risultato di amministrazione
I RISULTATI DI SINTESI Fondo cassa finale Risultato di amministrazione Risultato di gestione Prof. Franco Rubino

26 + Riscossioni c/competenza + Riscossioni c/residui
FONDO CASSA FINALE Fondo cassa iniziale + Riscossioni c/competenza + Riscossioni c/residui - Pagamenti c/competenza - Pagamenti c/residui Prof. Franco Rubino

27 RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE
Fondo cassa finale + Residui attivi finali - Residui passivi finali Prof. Franco Rubino

28 RISULTATO DELLA GESTIONE
TOTALE DELLE ENTRATE ACCERTATE NELL’ANNO MENO TOTALE DELLE SPESE IMPEGNATE NELL’ANNO Prof. Franco Rubino

29 INCONVENIENTI DELLA CONTABILITA’ FINANZIARIA
Il risultato della gestione espresso in termini esclusivamente finanziari Risultato di amministrazione limitata valenza informativa a seguito di improprie previsioni di residui attivi e passivi Manca collegamento diretto con il conto del patrimonio Prof. Franco Rubino

30 Acquisto un computer per euro 900 nel 2006
CONSIDERAZIONE Acquisto un computer per euro 900 nel 2006 E’ previsto nel bilancio di previsione Registro una spesa Quel computer non viene mai usato Qual è il rendimento di questo investimento? Prof. Franco Rubino

31 CONTABILITA’ GENERALE (AZIENDE PRIVATE)
Metodo utilizzato: partita doppia Oggetto di rilevazione: capitale e reddito dell’azienda Bilancio: Stato patrimoniale, Conto economico, Nota integrativa Prof. Franco Rubino

32 L’attenzione si focalizza su COSTI e RICAVI
Costo: utilizzazione di un fattore produttivo=distruzione di ricchezza Ricavo: realizzazione di un prodotto = creazione di ricchezza Reddito d’esercizio: Ricavi d’esercizio – Costi d’esercizio Prof. Franco Rubino

33 ESEMPIO Costo: 100 Kg di farina Ricavo: 90 Kg di pane
Ho guadagnato o perso? Prof. Franco Rubino

34 LA MISURAZIONE DEL VALORE
Costo: 100 Kg di farina = 1000 euro (uscita monetaria) Ricavo: 90 Kg di pane = 1200 euro (entrata monetaria) Reddito = Utile = 200 euro L’uscita misura il valore di costo, l’entrata quello del ricavo Prof. Franco Rubino

35 Il REDDITO E’ UNA QUANTITA’ ECONOMICA NON MONETARIA
L’attenzione è rivolta all’utilizzazione del fattore produttivo (costo) per valutarne il rendimento (ricavo). Conseguenza: anche se c’è la spesa, essa non incide sul reddito se il fattore produttivo non è utilizzato Prof. Franco Rubino

36 LA LOGICA ECONOMICA In altri termini l’attenzione è rivolta al risultato ottenuto dall’impiego di quel fattore produttivo indipendentemente da quando lo si è acquistato e si è registrata l’uscita monetaria Prof. Franco Rubino

37 Computer acquistato nel 2006, ma non utilizzato in quest’anno
ESEMPIO Computer acquistato nel 2006, ma non utilizzato in quest’anno In una logica economica esso non incide sul risultato della gestione di quest’anno Inciderà nell’anno di utilizzazione (costo sospeso) Prof. Franco Rubino

38 CONSIDERAZIONE Nella contabilità finanziaria scarsa attenzione ai risultati e, quindi, all’efficienza ed efficacia dell’azione gestionale Prof. Franco Rubino

39 DIFFICOLTA’ DI MISURAZIONE
Come misurare il valore dei servizi prodotti dalla P.A.? Non c’è il mercato Non c’è il voto del mercato, cioè il reddito D’altra parte l’obiettivo della P.A. è il pareggio del bilancio e non il profitto Studiare una serie di indicatori di efficienza e di efficacia Prof. Franco Rubino

40 ALTRI STRUMENTI MANAGERIALI
La CONTABILITA’ ANALITICA Il BUDGET Prof. Franco Rubino

41 CONTABILITA’ ANALITICA
Contabilità dei costi Centri di responsabilità Centri di costo Prof. Franco Rubino

42 Budget Elemento essenziale del controllo di gestione
Traduce in termini quantitativo-monetari gli indirizzi strategici Prof. Franco Rubino

43 Esempio Indirizzo generale: contenere i costi
Budget: deve contenere obiettivi precisi e misurabili Prof. Franco Rubino

44 Organizzazione Budget in sé serve a poco se non si innesta in un processo globale E’ uno strumento: occorre individuare chi deve usarlo e come Prof. Franco Rubino

45 La motivazione Affinché gli obiettivi assegnati vengano raggiunti occorre motivare le persone ed ognuno deve saper fare ciò che il suo ruolo richiede Prof. Franco Rubino

46 Ad ognuno il suo compito….
L’impegno dei singoli non basta a conseguire cambiamenti duraturi Il Rettore, ad esempio, sarà bravissimo, ma da solo non basta Occorrono validi collaboratori nell’organizzazione Prof. Franco Rubino

47 Gli incentivi Incentivare il raggiungimento degli obiettivi fissati nel budget Indennità di risultato Prof. Franco Rubino

48 Le informazioni Altro elemento essenziale del processo di pianificazione e controllo è un buon sistema informativo Prof. Franco Rubino

49 IL controllo di gestione
In diverse aziende pubbliche il controllo di gestione è stato introdotto E’ un processo che va migliorato e completato Prof. Franco Rubino

50 Benchmarking Prendere come modello di riferimento un’azienda dove il controllo di gestione è stato introdotto con successo Fare come e meglio di quell’azienda Prof. Franco Rubino


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