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Teoria e metodologia dell’allenamento
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Allenare = rendere atto con l’esercizio
Allenare = rendere atto con l’esercizio. (“rendere qualcuno per mezzo di idonei esercizi più esperto in una attività fisica o intellettuale”) Preparare, rinvigorire, preparare ad una competizione sportiva. Nei vocabolari il riferimento allo sport è importante ma non l’unico. Spesso è l’ultimo.
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1) gradualità dell’incremento dei carichi;
Mateveev 1) gradualità dell’incremento dei carichi; 2) andamento ondulatorio dei carichi (alternanza carico/scarico); 3) specializzazione in relazione alla disciplina praticata; 4) individualizzazione dell’allenamento; 5) ricerca della prestazione in periodi precisi; 6) attribuzione di pari importanza a: preparazione generale e preparazione speciale, 7) variabilità della preparazione in funzione delle caratteristiche del soggetto e della specialità praticata.
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Il problema di fondo è sintetizzabile in 4 domande:
1) cosa allenare? 2) come allenare? 3) quando allenare? 4) quanto allenare
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Cosa allenare Dipende dal soggetto (età, sesso, bisogni del soggetto stesso etc.) Bisogna cercare di colmare lacune e migliorare le abilità
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Si fa riferimento al: Tipo di esercitazione Carico delle esercitazioni
Come allenare Si fa riferimento al: Tipo di esercitazione Carico delle esercitazioni
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Quando allenare Fa riferimento non solo al lasso di tempo dei soggetti evoluti, ma anche e soprattutto al periodo di tempo dei soggetti in fase evolutiva. E’ indispensabile definire il periodo di lavoro per il quale somministrare allenamenti che abbiano particolare effetto sui soggetti stessi
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Quanto allenare Indica la quantificazione del carico di lavoro in base alle esigenze dello stesso ed allo stato di forma degli “atleti”
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Cosa, come, quando e quanto allenare, se somministrati in maniera corretta ed in relazione alle esigenze dei soggetti, portano gli “atleti” al miglioramento delle caratteristiche fisiche, psicologiche, tecniche e tattiche
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Carico esterno Il carico esterno è rappresentato dalla quantificazione di dati oggettivi (tipo il numero delle ripetizioni, l’intensità e il tempo di recupero)
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Carico interno Il carico interno è dato dalla somma degli stress che l’organismo subisce quando è sottoposto ad un carico esterno. Il carico interno quindi è determinato non solo dalle caratteristiche degli stimoli esterni ma anche dalle condizioni psicofisiche dell’organismo che viene sottoposto a tali stimoli
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Parametri del carico Quantità Intensità Densità
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rappresenta la modalità fondamentale per realizzare:
Quantità rappresenta la modalità fondamentale per realizzare: Nel breve e medio termine, la formazione dell’atleta nella sua globalità sia nel senso funzionale che tecnico (o la preparazione di base per chi si avvicina alle attività motorie); Nel lungo termine, la stabilizzazione della prestazione nel periodo competitivo per chi pratica sport (o il mantenimento dei livelli raggiunti per chi pratica fitness).
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Intensità non è sempre collegata a un elevato costo energetico ma è sempre riferibile a una modalità di impegno (che per l’atleta è intesa a simulare il modello di attenzione della situazione agonistica: In alcune situazioni si tratta di impegno di concentrazione (attività ad alto contenuto tecnico come la ginnastica artistica, i tuffi, il biliardo…..); In altre situazioni si tratta di elevato dispendio metabolico (maratona, ciclismo, canottaggio….); In altre situazioni si tratta di elevato impegno tecnico-tattico (giochi di squadra).
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Densità Il terzo parametro si può definire come il livello di concentrazione degli altri due. Un determinato volume di lavoro di intensità x può essere svolto ad una intensità y in un certo tempo. Se lo stesso carico viene svolto in un tempo minore o maggiore varia la sua densità comportando una variazione del carico interno. La densità rappresenta quindi un ulteriore strumento di modulazione del carico.
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Principi dell’adattamento
1- principio della specificità; 2- principio della frequenza; 3- principio della progressività; 4- principio della continuità; 5- principio della varietà; 6- principio della individualizzazione.
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specificità dei carichi
L’adattamento che consegue a un carico di lavoro è sempre strettamente correlato a quest’ultimo. La reazione adattativa si manifesta principalmente negli organi, negli apparati e nei sistemi interessati dal carico proposto. (Nei soggetti allenati, l’adattamento è prevalentemente specifico; nei soggetti non allenati l’adattamento è generalizzato)
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La durata degli intervalli è condizionata da: - tipo di lavoro,
Frequenza dei carichi Si riferisce alla necessità di stimolare ripetutamente, in maniera specifica, un sistema o un apparato a intervalli tali da consentire la più efficace sommazione degli effetti prodotti dalla singola stimolazione. La durata degli intervalli è condizionata da: - tipo di lavoro, - livello di qualificazione del soggetto, - livello delle attività motorie praticate dal soggetto.
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Frequenza dei carichi La condizione imprescindibile per migliorare è quella della continua e ininterrotta crescita dei carichi di lavoro fisico (a patto che venga rispettato il principio della varietà e della multilateralità dei carichi di lavoro) tale crescita non deve essere intesa nel senso meramente quantitativo, la modifica del carico può e deve essere anche qualitativa.
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Continuità nella somministrazione dei carichi
Il processo di allenamento non deve essere interrotto nel suo divenire ciclico. Questo principio è riconducibile alla legge fondamentale di adattamento per la quale sono da prevedersi risposte di crescita quando cresce il carico di lavoro e di perdita (detraining) quando il carico diminuisce o si annulla. In sostanza l’organismo è in grado di adattarsi al non-movimento
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Varietà dei carichi In virtù della interrelazione esistente tra le diverse funzioni dell’organismo umano qualsiasi processo di allenamento deve essere impostato in modo da interessare oltre la/le capacità cui è indirizzato il training anche tutte le altre che delle prime costituiscono il sostegno e il completamento.
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Varietà dei carichi 2 Multilateralità estensiva o generale: ha come obiettivo quello di allargare il più possibile il coinvolgimento delle capacità interessate (riferita ai giovani e ai non atleti), Multilateralità intensiva o speciale: ha come obiettivo quello di utilizzare il maggior numero di mezzi per innalzare ai massimi livelli le capacità prestative (riferita agli atleti)
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Individualizzazione dei carichi
Rappresenta la logica conseguenza della unicità e irripetibilità delle caratteristiche di ogni essere vivente. I carichi di lavoro vanno predisposti e somministrati in modo tale da assicurare il più efficace ritorno, in termini di adattamento, a ciascuno dei soggetti interessati. (Giovane, adulto, anziano, maschi, femmina, atleta evoluto, soggetto praticante sport, soggetto che riprende dopo infortunio non sono assimilabili)
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Individualizzazione dei carichi 2
Per poter individualizzare il carico è necessario: 1) conoscere le caratteristiche del soggetto (anche attraverso test di ingresso), 2) conoscere la meccanica e il costo energetico dell’attività motoria o dello sport da praticare
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