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Fabrizio M. Pellegrini ©

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Presentazione sul tema: "Fabrizio M. Pellegrini ©"— Transcript della presentazione:

1 Fabrizio M. Pellegrini © 11.2009
QUELLI CHE INSEGNANO … ALLENANO A cura di Fabrizio M. Pellegrini ©

2 LA COESISTENZA DI DUE MODELLI
L’azione o se volete la prestazione sportiva che possiamo osservare in un nostro allievo, com’è noto, costituisce l’aspetto fenomenologico unitario e visibile del suo fare. Ma sappiamo che i meccanismi che sottendono la prestazione osservabile, appartengono a distinte categorie di fattori della motricità, abilità, schemi e capacità che fanno capo a due sistemi che rappresentano altrettanti modelli. quello cognitivo che governa l’apprendimento di abilità e di competenze quello funzionale che governa lo sviluppo di schemi e capacità ma significa anche che quello cognitivo è del tipo ” modello per competenze” quello funzionale è del tipo “modello per capacità”

3 PRIMO STEP: DUE SAPERI IMPORTANTI SAPER INSEGNARE SAPER ALLENARE

4 I RIFERIMENTI CONSEGUENTI
SAPER INSEGNARE SAPER ALLENARE TEORIA E METODOLOGIA DELL’INSEGNAMENTO TEORIA E METODOLOGIA DELL’ALLENAMENTO Si insegnano e si apprendono abilità e competenze motorie Si sviluppano e si allenano schemi e capacità motorie PROGRAMMARE L’INSEGNAMENTO PROGRAMMARE L’ALLENAMENTO …ma allora sono due azioni diverse ? …servono due tipi di competenze diverse ? …si tratta di due approcci diversi ?

5 DUE MODELLI DI PROGRAMMAZIONE A CONFRONTO
La programmazione dell’insegnamento e la programmazione dell’allenamento convivono nell’azione di chi insegna e allena. …MA… la prima risponde ad un ad una concezione cognitivista secondo la quale è importante individuare quali abilità e competenze l’allievo deve apprendere e specializzare (ad esempio i fondamentali tecnici e quelli di gioco) la seconda risponde ad una concezione funzionalista secondo la quale è importante individuare all’interno della tassonomia delle capacità motorie (coordinative e condizionali) quelle che si considerano come prerequisiti che l’allievo deve sviluppare e allenare assieme agli schemi motori in quanto fattori e prerequisiti della prestazione.

6 LE FASI DELLE DUE PROGRAMMAZIONI
Anche se i due approcci sono diversi (per competenze e per prerequisiti) le fasi dei due tipi di programmazione sono sostanzialmente le stesse e mi pare non sia il caso di tornarci sopra. Una delle fasi prevede in ambedue gli approcci la definizione e la scelta dei metodi; e qui si innestano delle differenze sostanziali. INFATTI Nella programmazione dell’insegnamento parleremo di stili e metodi d’insegnamento, sia di tipo deduttivo che induttivo. Nella programmazione dell’allenamento parleremo di metodi e metodiche dell’allenamento, di tipo prevalentemente se non esclusivamente deduttivo e prescrittivo.

7 ALTRI RAGGI DELLE DUE RUOTE
SECONDO STEP: ALTRI RAGGI DELLE DUE RUOTE PROGRAMMARE L’INSEGNAMENTO PROGRAMMARE L’ALLENAMENTO

8 LA PROGRAMMAZIONE: DAI MODELLI AI METODI
PROGRAMMARE L’INSEGNAMENTO PROGRAMMARE L’ALLENAMENTO MODELLO COGNITIVISTA MODELLO FUNZIONALISTA APPROCCIO PER COMPETENZE APPROCCIO PER CAPACITA’ APPRENDERE E SPECIALIZZARE abilità e competenze motorie SVILUPPARE E ALLENARE schemi e capacità motorie STILI & METODI D’INSEGNAMENTO METODI & METODICHE DI ALLENAMENTO

9 CONFESSO DI NON ESSERE UN ALLENATORE
Sono tuttavia in grado, in considerazione dei campi di conoscenza e dei campi d’esperienza maturati, di proporvi una seria riflessione sullo sviluppo e sull’allenamento di uno dei fattori della motricità scarsamente esplorati nell’ambito della teoria e metodologia dell’allenamento: GLI SCHEMI MOTORI “Essa si basa sul rapporto tra filogenesi ed ontogenesi come chiave di lettura delle teorie sullo sviluppo motorio, sull’ apprendimento motorio e sull’allenamento” (N.A.Bernstein)

10 ATTIVITA’ LUDICO-MOTORIE & GIOCOSPORT
ABILITA’ MOTORIE CAPACITA’ COORDINATIVE CAPACITA’ CONDIZIONALI SCHEMI MOTORI E POSTURALI SISTEMA SENSOMOTORIO (CAP. SENSOPERCETTIVE) F U N Z I O N I COGNITIVE ORGANICHE EMOTIVE AFFETTIVE SOCIALI (Sotgiu/Pellegrini 1985)

11 DAGLI SCHEMI MOTORI ALLE ABILITA' MOTORIE
COSTITUISCONO IL REPERTORIO FILOGENETICO SCHEMI MOTORI SONO TRASMESSI PER VIA EREDITARIA MATURANO E SI SVILUPPANO IL LORO USO, ESERCIZIO, COMBINAZIONE E ALLENAMENTO GENERA COSTUISCONO IL REPERTORIO ONTOGENETICO ABILITA' MOTORIE SONO INFLUENZATE DALLE CULTURE SI APPRENDONO E SI SPECIALIZZANO

12 GLI SCHEMI MOTORI ABILITA' MOTORIE FONDAMENTALI SPORTIVI
DAGLI SCHEMI ALLE ABILITA’ AI FONDAMENTALI GLI SCHEMI MOTORI (REPERTORIO MOTORIO GENETICO PREESISTENTE) GENERANO ABILITA' MOTORIE (REPERTORIO MOTORIO APPRESO CON L'USO E L'ESERCIZIO) CHE A LORO VOLTA GENERANO FONDAMENTALI SPORTIVI (REPERTORIO MOTORIO SPECIALIZZATO CON L'ALLENAMENTO).

13 SVILUPPARE E ALLENARE GLI SCHEMI ATTRAVERSO LE VARIABILI ESECUTIVE
DI TIPO SPAZIALE AVANTI-DIETRO / DESTRA-SINISTRA VICINO-LONTANO / DENTRO-FUORI SOPRA-SOTTO / LUNGO-CORTO ALTO-BASSO / LARGO-STRETTO RIFERITO A MOVIMENTI IN RELAZIONE A : PERSONE, OGGETTI, CORPO PROPRIO, STIMOLI SENSORIALI, SPAZI, DIREZIONI, TRAIETTORIE, MISURE, DISTANZE, CAMPO, AREA, SUPERFICI, SETTORI, CORSIE, GRUPPI, SCHIERAMENTI, SITUAZIONI DI GIOCO, COMPAGNI, AVVERSARI, ECCETERA DI TIPO TEMPORALE PRIMA-DOPO CONTEMPORANEAMENTE VELOCE-LENTO DI TIPO QUANTITATIVO TANTO-POCO TUTTO-PARTE DI TIPO QUALITATIVO PESANTE-LEGGERO DURO-MORBIDO RUVIDO-LISCIO DI TIPO TATTICO FINTARE MARCARE ANTICIPARE RITARDARE F.M.Pellegrini – Ed.Motoria di Base IEI 1986

14 LE DIMENSIONI D’INTERVENTO SUGLI SCHEMI MOTORI
Sono sostanzialmente due: La dimensione orizzontale (dello sviluppo degli schemi) Esercitando tutti gli schemi motori per una più ampia migliore base motoria e coordinativa Molto adatto e raccomandabile fino ai 7/8 anni La dimensione verticale (dell’allenamento degli schemi) Combinando ed allenando attraverso le variabili esecutive quegli schemi le cui combinazioni e specializzazioni costituiscono le matrici generatrici dei fondamentali di gioco Indispensabile dopo gli 8 anni

15 SVILUPPO & ALLENAMENTO DEGLI SCHEMI MOTORI
11 Allenamento degli schemi 10 9 Sviluppo degli schemi 8 7 6 5 CAM COR SAL LAN AFF ROT ARR STR

16 A POPOSITO DI VALUTAZIONE DEI FONDAMENTALI DI GIOCO

17 A POPOSITO DI VALUTAZIONE
ALCUNI TEST

18 A POPOSITO DI VALUTAZIONE
ISTRUZIONI PER L’USO

19 IL PENSIERO DI UNO A CASO
“ Da tutto questo deriva una cosa molto semplice: Esiste un modo giusto ed uno sbagliato di imparare a tirare a canestro. Tu ti puoi allenare a tirare 8 ore al giorno, ma se lo fai sempre allo stesso modo, tutto quello che diventerai è che sarai bravissimo a tirare in quella sola maniera. Impara bene il fondamentale del tiro ma fallo nelle più diverse situazioni possibili ed il livello di tutto ciò che farai crescerà, stanne certo !” Michael Jordan

20 ALCUNE FONTI BIBLIOGRAFICHE

21 ALCUNE FONTI BIBLIOGRAFICHE

22 ALCUNE FONTI BIBLIOGRAFICHE

23 SE NON DOVESSE BASTARE M.Pieron – Metodologia dell’insegnamento sportivo – Soc.Stampa Sportiva – Roma F.M.Pellegrini – P.Sotgiu – Attività motorie e processo educativo – Soc.Stampa Sportiva – Roma AA.VV. – Guida tecnica generale dei C.A.S. – Soc. Stampa Sportiva – Roma AA.VV. – Educazione Motoria di Base – Istituto Enciclopedia Italiana – Roma L.Calabrese – Linee comparate di teoria e metodologia – Soc.Stampa Sportiva – Roma R.Manno – Fondamenti dell’allenamento sportivo – Zanichelli – Bologna P.Bellotti – A.Donati – L’organizzazione dell’allenamento sportivo – Soc. Stampa Sportiva – Roma AA.VV. – Corpo Movimento Prestazione – Istit.Enciclopedia Italiana – Roma AA.VV – Il Minibasket – Guida didattica – Emozione scoperta gioco – FIP –Roma R.A.Schmidt-C.A.Wrisberg – Apprendimento motorio e prestazione –SSS Roma

24 CONCLUSIONI Ho cercato di rappresentare come l’approccio cognitivista e quello funzionalista intendano spiegare aspetti diversi (sviluppo e apprendimento) di uno stesso fenomeno, cioè la prestazione motoria e sportiva e come perciò le procedure metodologico-didattiche da applicare sono certamente diverse ma integrate nell’azione di chi insegna & allena. …QUINDI… BISOGNA ALLO STESSO TEMPO SAPER INSEGNARE E SAPER ALLENARE OCCORE SAPER INTEGRARE QUESTE DUE IRRINUNCIABILI COMPETENZE I CAMPI IN CUI AVVIENE QUESTA INTEGRAZIONE SONO I CAMPI DI CONOSCENZE ED I CAMPI DI ESPERIENZE IN AMBEDUE I CAMPI SI MISURANO LE COMPETENZE GENERALI DI CHI VUOLE INSEGNARE ED ALLENARE CHE SONO SAPERE INSEGNARE & ALLENARE  (le conoscenze scientifiche) SAPER ESSERE INSEGNANTE & ALLENATORE  (la relazione pedagogica) SAPER FARE L’INSEGNANTE & L’ALLENATORE  (le competenze tecniche)

25 … mentre il futuro me lo immagino così … F.M.Pellegrini novembre 2009
PER CONCLUDERE … Io, il presente degli schemi motori e delle abilità motorie lo vivo così … … mentre il futuro me lo immagino così … … a chi ha altri punti di vista in merito consiglio di applicarsi di più nei campi di conoscenza ed in quelli di esperienza … oppure, con tutto il rispetto, di stare ad ascoltare … perché ci sono elementi fondanti che non sono negoziabili … F.M.Pellegrini novembre 2009


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