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PubblicatoVito Beretta Modificato 11 anni fa
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VERSO LA STRATEGIA NUCLEARE DELLITALIA Produzione di energia elettrica da centrali nucleari: gli aspetti ambientali e lesperienza francese Roma 22-23 settembre 2010 Corrado Clini direttore generale per lo Sviluppo Sostenibile, lEnergia e il Clima
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Il nucleare per decarbonizzare leconomia e la sicurezza energetica dellEuropa Tra le energie pulite il nucleare, insieme allefficienza energetica ed alle rinnovabili, ha un ruolo decisivo, perché è disponibile, è efficace, è la tecnologia avanzata di riferimento per le economie che si stanno muovendo con maggiore velocità verso la nuova green economy : la Cina, lIndia, la Corea del Sud, gli USA del presidente Obama, il Giappone, il Brasile, il SudAfrica. In aggiunta il nucleare è già oggi la tecnologia che consente allEuropa di avere basse emissioni di CO2 in rapporto al PIL. Se la Francia, la Gran Bretagna, la Germania, la Spagna, la Svezia, non avessero il nucleare le emissioni di CO2 nel settore energetico sarebbero superiori del 35% circa rispetto ai livelli attuali.
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La decisione dellItalia strategica per lEuropa Eppure, nonostante levidenza dei dati, per effetto della pressione politica di alcuni Stati membri (tra cui lItalia fino al 2008) lUnione Europea – nel negoziato internazionale sui cambiamenti climatici - continua a considerare lenergia nucleare al di fuori delle opzioni pulite per ridurre le emissioni globali di CO2 : la posizione dellEuropa sul nucleare è sintomatica di un approccio che fatica a definire una iniziativa in grado di affrontare la sfida tecnologica globale attraverso la valorizzazione di tutte le potenzialità e le competenze della nostra grande economia integrata. In questa prospettiva il nucleare è una questione strategica e urgente per lEuropa. Senza considerare che il nucleare contribuisce in modo significativo alla sicurezza energetica dellEuropa In questo contesto la ripresa del nucleare in Italia, così come la decisione della Germania di rivedere la decisione di phase-out, può dare una scossa a tutta lEuropa.
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La strategia nucleare dellItalia decreto legislativo n.31/2010
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Il contesto della strategia nucleare Gli scenari elettrici Consumi-domanda elettrica 2030 425 – 440 TWh + 40%- 45% rispetto al 2009 ( + 40%- 45% rispetto al 2009) Obiettivi della strategia energetica nazionale al 2030: 25% da fonti rinnovabili 25% da nucleare 50% fonti fossili il nucleare spiazza i combustibili fossili e le infrastrutture connesse
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Il contesto della strategia nucleare Le Norme La legge n.99 del 2009 e il decreto legislativo 31/10 prevedono ladozione di 34 provvedimenti per la definizione delle norme tecniche ed amministrative di regolamentazione della pianificazione, progettazione, autorizzazione ed esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica dal nucleare in Italia. Di regola i provvedimenti fanno capo alla responsabilità primaria del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dellAmbiente (MATTM) e la partecipazione, in relazione ai contenuti, di altri Ministeri: Università-Ricerca (MIUR),Economia-Finanze (MEF), Infrastrutture (MIT). Per alcuni provvedimenti è necessaria anche lapprovazione della Conferenza Unificata Stato-Regioni. LAgenzia per la Sicurezza Nucleare è istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
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Lo start up I passaggi chiave per lo start del programma nucleare: Istituzione dellAgenzia per la Sicurezza Nucleare Preparazione e approvazione del documento programmatico Strategia Nucleare (DPCM SN) Definizione e approvazione dei criteri, dei parametri e delle caratteristiche per lindividuazione delle aree potenzialmente destinate ad ospitare centrali nucleari (Schema parametri tecnici)
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LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA SNODO PER LA STRATEGIA NUCLEARE
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Le sfide ambientali e per la sicurezza della strategia nucleare I criteri di previsione e valutazione dei rischi ambientali e sanitari devono considerare i possibili fattori critici, che si presentano peraltro differenziati nelle diverse aree del paese : Elevata e diffusa densità demografica Fragilità idrogeologica del territorio e sismicità Variabilità della disponibilità stagionale di acqua per il raffreddamento degli impianti Caratteristiche dei corpi idrici recettori degli scarichi termici Le differenti configurazioni di questi fattori critici nelle diverse aree del paese condizionano lidoneità delle tipologie dei reattori ad acqua leggera, in particolare per dimensioni e consumi di acqua, ovvero non si può replicare lo stesso reattore in siti che hanno caratteristiche diverse.
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Le sfide ambientali e per la sicurezza della strategia nucleare (2) Sarà necessaria una ricognizione puntuale dei fattori critici nelle diverse aree del paese, al fine della individuazione dei siti idonei. Nello stesso tempo, considerando la priorità sia della protezione sanitaria delle popolazioni sia della protezione ambientale alle radiazioni ionizzanti, sarà necessario attuare da subito una campagna di monitoraggio, integrata da analisi epidemiologiche, nei possibili siti di localizzazione degli impianti ai fini della mappatura dello zero di riferimento per la valutazione dei rischi sanitari ed ambientali nella costruzione e nellesercizio degli impianti.
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Le sfide ambientali e per la sicurezza della strategia nucleare (3) I dati raccolti dalla ricognizione dei fattori critici, e dalla campagna di monitoraggio/analisi epidemiologiche, dovranno essere disponibili e pubblici sia in fase di VAS che di autorizzazione del singolo impianto. E considerando che queste informazioni, integrate da quelle specifiche sulle tecnologie dei diversi reattori, sono strategiche per la partecipazione delle autorità locali e delle popolazioni al processo di programmazione, individuazione dei siti ed autorizzazione degli impianti, è prioritario avviare con urgenza ricognizione e monitoraggio sulla base di protocolli che dovranno far parte dei criteri, parametri e caratteristiche per lindividuazione delle aree potenzialmente destinate ad ospitare centrali nucleari
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Dalla strategia nucleare allautorizzazione unica
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Autorizzazione Unica
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