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PubblicatoMariano Pandolfi Modificato 10 anni fa
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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PERUGIA Facoltà di Scienze Politiche
Corso di Laurea in Scienze Sociali e del Servizio Sociale Anno Accademico 2010/2011 Insegnamento: MEDICINA SOCIALE – 6 CFU Docenti: Liliana Minelli (Modulo 1), Patrizia Cecchetti (Modulo 2) Supporto alla didattica: Manuela Chiavarini Orario lezioni: Mercoledì: Giovedì Informazioni sull’organizzazione didattica Lezioni frontali; attività didattica di supporto; una prova in itinere Testi di riferimento - Appunti delle lezioni. - Marello G., Chellini R.: Medicina sociale ed igiene, NIS Editore, 1991. Per approfondimenti: Comodo N., Maciocco G.:Igiene e Sanità Pubblica. Carocci Faber Editore, 2011 Mete R. e Sedita L.: Il Distretto . Società Editrice Universo, 2000.
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Obiettivi del corso Conoscere i principi e i metodi fondamentali per prevenire le malattie e migliorare lo stato di salute nei singoli e nella collettività, nell’ambito della integrazione sociale e sanitaria. Conoscere i principi della comunicazione ed educazione sanitaria. Apprendere la metodologia epidemiologica per acquisire conoscenze nella Sanità Pubblica e valutare i relativi interventi. Conoscere i principi della legislazione, programmazione, organizzazione e gestione dei servizi sanitari.
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Programma MODULO 1 La Salute: i determinanti della salute/malattia; i modelli di malattia. Promozione della salute e prevenzione delle malattie: prevenzione primaria e prevenzione secondaria; medicina preventiva e diagnosi precoce. Comunicazione ed educazione sanitaria: principi e metodi. 2) La conoscenza dei fenomeni sanitari: il metodo epidemiologico; epidemiologia descrittiva, analitica, sperimentale. Gli strumenti della conoscenza: progettazione di uno studio; gli indicatori socio-sanitari (demografici e sanitari; di efficacia; di efficienza). 3) Le malattie cronico-degenerative: epidemiologia e prevenzione. Epidemiologia e prevenzione dei tumori; epidemiologia e prevenzione delle malattie cardiovascolari. 4) Le malattie infettive: epidemiologia e profilassi. Il processo immunitario. Le vaccinazioni. 5) La protezione materno-infantile: mortalità infantile. Contraccezione. Aborto. Igiene dell’età evolutiva. 6) Il Servizio Sanitario Nazionale: livelli organizzativi e funzionali.
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Programma MODULO 2 Integrazione socio-sanitaria nell’area della disabilità con particolare riferimento alla salute mentale: 1. Concetto di disabilità e handicap 2. Dall’approccio assistenziale al lavoro per progetti di integrazione sociale 3. Mappa dei servizi territoriali, Strutture alternative alla istituzionalizzazione 4. Percorsi di accompagnamento, protezione e tutela
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SALUTE: Stato di perfetto equilibrio dell’organismo in piena efficienza funzionale, fisica e psichica e integrato nel suo ambiente sociale ART. 32 della COSTITUZIONE ITALIANA: “ La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività…” PREAMBOLO dell’O.M.S.: “ E’ un diritto fondamentale di ogni essere umano il possesso del miglior stato di salute che ciascuno è capace di raggiungere, intendendosi per salute non solo l’assenza di malattia o infermità, ma uno stato di benessere fisico, psicologico, sociale.”
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SALUTE: Approccio funzionale
“La salute è uno stato di capacità ottimale di un individuo per un efficace svolgimento dei ruoli e dei compiti per i quali egli è stato socializzato” (Pearson 1972) “ La salute è determinata da una capacità di comportamento che include componenti biologiche e sociali per adempiere alle funzioni fondamentali” ( Bonnevie 1973) Approccio percettivo “ La salute non è semplicemente l’assenza di malattia, è qualcosa di positivo, un’attitudine felice alla vita ed una lieta accettazione delle responsabilità che la vita stessa comporta” ( Singerist 1941)
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Approccio adattativo “ La salute è il prodotto di una relazione armoniosa tra l’uomo e la sua ecologia” (Rossdale 1965) “ La salute è l’adattamento perfetto e continuo di un organismo al suo ambiente” (Wylie 1970) “ La salute è espressa da livelli di resistenza alla malattia” (Gordon 1953) “ La salute è il margine di tolleranza alle insidie dell’ambiente, è il volano regolatore delle possibilità di reazione; essere in buona salute e poter ammalarsi e guarire, è un lusso biologico” (Canguilhem 1966)
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Evoluzione del concetto di SALUTE
Assenza di malattia Benessere fisico e psichico Benessere fisico, mentale e sociale Definizione OMS: Stato di completo benessere fisico, psicologico, sociale e non solamente assenza di malattia
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DETERMINANTI DELLA SALUTE
Determinanti prossimali: hanno un diretto e relativamente immediato collegamento con un risultato di salute Determinanti distali: si collocano all’inizio di quella che può essere una lunga e complessa catena di cause
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DETERMINANTI DI SALUTE
Peso dei determinanti nel raggiungimento dell’età di 75 anni Accesso alle cure (10%) Genetico (20%) Ambiente (20%) Comportamenti (50%) Settore sanitario: 10-15% Patrimonio genetico: 20-30% Ecosistema: 20% Fattori socioeconomici: 40-50%
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FATTORI INDIVIDUALI ED AMBIENTALI CHE INFLUENZANO POSITIVAMENTE O NEGATIVAMENTE LA SALUTE
FATTORI FISICI: Temperatura Umidità Clima Radiazioni Elettricità Rumori Calamità naturali Traumi Ecc. FATTORI CHIMICI: Composti dei terreni Aria, Acqua Alimenti Inquinanti Alcol Fumo “Droghe” Veleni Farmaci Ecc, FATTORI BIOLOGICI: Batteri Virus Protozoi Macroparassiti Vaccini e sieri Ecc. FATTORI INDIVIDUALI: Età, Sesso, Razza, Caratteri genetici, Struttura fisica e psichica, Stato fisiologico, ecc. FATTORI SOCIALI: Sistema politico Organizzazione socio-sanitaria Organizzazione economica Cultura e tradizioni Organizzazione del lavoro e della scuola Ecc. FATTORI PSICHICI: Stimoli affettivi Occasioni di apprendimento Stress Relazioni interpersonali Ecc.
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Quadro eziologico fondamentale
FATTORI DETERMINANTI LA SALUTE “DIMENSIONE” della SALUTE FISICA MENTALE SOCIALE INDIVIDUALI SITUAZIONE FATTORIALE (Rischi/ Fattori positivi di benessere) FISICO-AMBIENTALI SOCIALI SITUAZIONE della “SALUTE” EZIOLOGIA
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fisica AMBIENTE ESTERNO mentale sociale EQUILIBRIO SALUTE: condizione di armonico equilibrio funzionale, fisico e psichico, dell’individuo dinamicamente integrato nel suo ambiente naturale e sociale (A.Seppilli)
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Health Feeling well Feeling ill Disease Function Illness
Disease: cambiamenti nella struttura e nelle funzioni di organi Illness: ciò che è generato dal soffrire e da altre esperienze della malattia (disease) Malattia fisica: è data dai cambiamenti nella struttura e nelle funzioni di organi Malessere mentale: è l’esperienza del disagio come sofferenza, ansietà e depressione Malattia sociale: è la rottura funzionale che colpisce le relazioni personali e lavorative
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Benessere- Malattia Il passaggio dallo stato di benessere (SALUTE) alla malattia avviene gradualmente attraverso diversi stadi. In ciascuno degli stadi evolutivi è possibile con una potenzialità protettiva variabile in funzione della precocità degli interventi disposti, non solo arrestare o comunque contenere il processo di danno, ma anche ricostruire e potenziare le condizioni di benessere.
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IGIENE: si occupa dei problemi inerenti la difesa e la promozione della salute individuale e collettiva. Essa studia i fattori condizionanti lo stato di salute (FATTORI DI RISCHIO e FATTORI PROTETTIVI) e concorre con altre discipline ad individuare gli strumenti per Modificare opportunamente l’ambiente Aumentare le capacità di resistenza dell’organismo all’azione delle cause offensive esterne
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Fattore di rischio: Sostanza o abitudine esterna all’individuo (modificabile) che aumenta la probabilità d’insorgenza di alcune patologie nelle persone esposte. Es. fumo, alimentazione, vita sedentaria, alcool, droghe… Condizione di rischio: Condizione strutturale dell’individuo che aumenta la probabilità d’insorgenza di alcune patologie. Es. Ipercolesterolemia, sesso, età, polimorfismi genetici…. Fattore protettivo: Sostanza o abitudine esterna all’individuo che diminuisce la probabilità d’insorgenza di alcune patologie nelle persone esposte. Es. alimentazione, attività fisica…
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IGIENE È la scienza che si propone il fine di conservare e promuovere lo stato di salute La promozione della salute viene perseguita individuando e potenziando i fattori di benessere La protezione della salute è ottenuta individuando e rimuovendo i fattori e le condizioni di rischio e attuando l’accertamento diagnostico precoce delle malattie. L’ambito d’intervento dell’igiene interessa fondamentalmente la popolazione o segmenti di essa e non è limitato solo all’uomo bensì anche all’ambiente fisico e sociale nel quale esso si trova inserito
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PREVENZIONE Azioni ed interventi per aumentare la resistenza individuale ai fattori di rischio ambientali, per impedire l’insorgenza e la progressione delle malattie
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Prevenzione primaria (a livello eziologico).
Agisce sui determinanti di salute per evitare o diminuire l’esposizione o la probabilità di esposizione a fattori di malattia. Si attua a livello del singolo e delle comunità. Ha lo scopo di EVITARE le malattie rimuovendo le cause che determinano o favoriscono l’insorgenza delle stesse (controllo dell’ambiente fisico-sociale e dello stile di vita). Prevenzione secondaria (a livello patogenetico). Agisce per evitare o limitare la progressione di processi patogenetici prima dell’instaurarsi della malattia. Si attua a livello del singolo. Ha lo scopo di scoprire nella popolazione condizioni o malattie (già presenti nel soggetto) in stadio precoce o asintomatico, per poi attuare un adeguato trattamento (correzioni delle condizioni di rischio già presenti nei soggetti; diagnosi precoce). Prevenzione terziaria (a livello clinico-riabilitativo-sociale) Agisce per evitare complicanze, recidive ed invalidità, per far acquisire funzioni perdute e per reinserire i soggetti nella società (famiglia, lavoro…). Ha lo scopo di alleviare le complicanze di una malattia già clinicamente instaurata (spesso cronico-degenerativa), aumentando la sopravvivenza o migliorando la qualità della vita.
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Prevenzione PRIMARIA Informare, formare ed educare
Se necessario: obbligare, proibire Contrastare l’azione dell’ambiente di vita e di lavoro degli agenti eziologici e dei fattori di rischio Favorire la realizzazione di favorevoli condizioni ambientali, culturali, sociali ed economiche Identificare i soggetti con comportamenti a rischio Aumentare le resistenze e le difese individuali Favorire la realizzazione dei “prerequisiti per la salute” (pace, alloggio, educazione, cibo, reddito, ambiente sicuro di vita, ecosistema stabile, risorse sostenibili, giustizia sociale ed equità)
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Prevenzione SECONDARIA
Si attua nel periodo di latenza o di incubazione È di fondamentale importanza quando: È fallita o mancata la prevenzione primaria Non esiste prevenzione primaria efficace e/o attuabile Programmi di SCREENING per la prevenzione SECONDARIA Screening = Vaglio, Separazione Sani con elementi di avvenuta esposizione Sani Malati asintomatici PREVENZIONE PRIMARIA PREVENZIONE SECONDARIA Diagnosi precoce TERAPIA
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PREREQUISITI dei programmi di SCREENING
Rilevanza sociale (diffusione o gravità) della patologia oggetto di screening Disponibilità di trattamenti efficaci Disponibilità di servizi di 2° livello per approfondimento diagnostico Esistenza di uno stadio pre-clinico individuabile Disponibilità di un test attuabile e a rischio accettabile Accettabilità del test da parte della popolazione Definizione di parametri di normalità Rapporto favorevole costi-benefici Attuazione continuativa del programma
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Principali caratteristiche della patologia infettiva e della patologia cronico-degenerativa
CRONICA-DEGENERATIVA FATTORI causali e di rischio Naturali, unici, specifici, in genere ad azione rapida Ambientali,comportamentali, multipli, aspecifici, in genere ad azione lenta Durata del periodo di latenza Per lo più breve (giorni o settimane) Per lo più lunga (anni o decenni) Esordio Per lo più clamoroso Spesso subdolo e lento Decorso Acuto Cronico Esito Favorevole (in genere) Sfavorevole (in genere) Terapia Abbrevia il decorso (è risolutiva) Allunga il decorso (più malati)
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AGENTE EZIOLOGICO: è necessario per la comparsa della malattia (sine qua non)
FATTORE DI RISCHIO: non è necessario per la comparsa della malattia; tuttavia l’esposizione ad esso aumenta la probabilità di comparsa della malattia L’esposizione ad agenti eziologici o a fattori di rischio non costituisce condizione sufficiente per la comparsa di malattia
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Modulazioni ambientali
Entità, durata, frequenza diversa di azione dei fattori di rischio F M Aspecificità Molteplicità * Inibizioni o potenziamenti reciproci tra fattori di rischio F1 * Malattia A F2 Malattia B * F3 * Malattia C F4 Modulazioni ambientali Fattori dell’ospite FATTORI DI RISCHIO ASPECIFICI MODULAZIONI EFFETTO MULTIPLO
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Completo stato di benessere fisico, psichico, sociale
PROMOZIONE Prevenzione PRIMARIA Normale stato di benessere Esposizione Prevenzione SECONDARIA Medicina clinica Medicina preventiva MALATTIA Diagnosi precoce Diagnosi Complicanze, recidive Terapia Riabilitazione Invalidità Assistenza terminale Decesso
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Caratteristiche delle malattie sociali
1) Larga diffusione nella popolazione (cd alta incidenza) e continuità di alta frequenza, 2) gravi ripercussioni di ordine economico e sociale determinati da queste popolazioni 3) gravità di danni che provocano nel singolo individuo colpito (es meningite) La malattie dono definite sociali in seguito ad approvazione del Parlamento e sono quindi inserite in tabella 29
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- Classificazione delle malattie sociali
RD 27 luglio 1934 n.1265: provvedimenti contro le malattie infettive e sociali DM 20 dicembre 1961 prevede: - Classificazione delle malattie sociali Tumori, malattie reumatiche, malattie cardiovascolari, disturbi dismetabolici, tossicosi da stupefacenti e sostanze psicoattive .... - Istituzione dei centri per le malattie infettive DM 12 giugno 1972 Epilessia Anomalie muscolari Legge 123/05 n.123 Celiachia In discussione: endometriosi 30
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Tumori: Malattia ad eziologia non certa, di cui si conoscono i Fattori di rischio: agenti fisici, agenti chimici, agenti virali ed ormonali Malattia reumatica: malattia delle articolazioni rilevante danno economico per il singolo poiché colpisce in età lavorativa. Malattie cardiovascolari: ereditarietà, fattori genetici, sesso, alti tassi di colesterolo e trigliceridi. Fattori di rischio: alterate abitudini alimentari, fumo e riduzione attività fisica Stati dismetabolici: obesità, alto indice di mortalita e le malattie correlate Fattori di rischio: scorretta abitudine alimentare
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Tossicosi da stupefacenti: stato di intossicazione periodica e cronica nociva all’individuo e alla società causata da droga naturale o sintetica (OMS) la cui causa è individuata nella costituzione psicologica del tossicodipendente e nell’ambiente in cui vive Uso e abuso di alcool: forma di bere che nella sua estensione eccede il tradizionale ed abituale uso dietetico o la sua condiscendenza alle abitudini sociali di bere della comunità (OMS) causa malattie collegate e problemi sociali Tabagismo: responsabile del 30% dei tumori totali e 80% di quelli polmonari. Uso legato al comportamento individuale. Provvedimenti legislativi: divieto di propaganda pubblicitaria, divieto di vendita ai minori di 14 anni, divieto di fumo nei luoghi pubblici
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