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IL SISTEMA DI BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI
Le politiche di finanza pubblica Dott. Paolo Longoni
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IL SISTEMA DI BILANCIO Il sistema di bilancio a livello preventivo include : il bilancio annuale di previsione di competenza; la relazione previsionale e programmatica; l bilancio pluriennale; il piano esecutivo di gestione; gli allegati al bilancio di previsione.
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GLI STRUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE
la Relazione Previsionale e Programmatica è un primo documento da redigere nel processo di formazione del bilancio, in quanto, definisce gli obiettivi generali da raggiungere nel medio termine e le risorse disponibili (pianificazione strategica); si riferisce ad un arco temporale uguale a quello del bilancio pluriennale (periodo non inferiore a tre anni).
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Gli strumenti della programmazione: relazione previsionale e programmatica
Schematicamente, le caratteristiche principali della Relazione previsionale e programmatica possono essere riassunte nelle seguenti: a) ha carattere generale, in quanto illustra le caratteristiche della popolazione, del territorio, dell’economia insediata e dei servizi dell'ente, precisandone risorse umane, strumentali e tecnologiche; b) contiene la motivata dimostrazione delle variazioni intervenute rispetto all’esercizio precedente; c) indica, per gli organismi gestionali dell’ente, gli obiettivi che si intendono raggiungere, sia in termini di bilancio che in termini di efficacia, efficienza ed economicità del servizio;
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IL BILANCIO PLURIENNALE
Il bilancio pluriennale è redatto per titoli, funzioni, servizi ed interventi Il bilancio pluriennale comprende il quadro dei mezzi finanziari da impiegare per ciascuno degli anni considerati e per la parte spesa è redatto per programmi e progetti.
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Bilancio pluriennale …(segue)
Il bilancio pluriennale è autorizzatorio ed espone separatamente: l’andamento delle entrate e delle spese derivanti da decisioni amministrative già assunte (bilancio pluriennale consolidato o a sistema decisionale invariato);
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Bilancio pluriennale (segue)
le previsioni sull’andamento delle entrate e delle spese tenendo conto degli effetti degli indirizzi programmatici di cui al Piano generale di sviluppo e alla Relazione Previsionale e Programmatica (bilancio pluriennale programmatico); la realizzazione dei lavori pubblici, sulla base di un programma triennale e di aggiornamenti annuali predisposti dagli uffici tecnici con l’elenco dei lavori da realizzare nell’anno in osservanza dell’art. 14 della L n. 109 e successive integrazioni.
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IL BILANCIO ANNUALE Il bilancio è ripartito, nella parte entrata, per titoli, categorie e risorse, in relazione, rispettivamente, alla fonte di provenienza,alla tipologia e alla specifica individuazione dell’oggetto dell’entrata. La parte spesa è ordinata per titoli, funzioni, servizi ed interventi, in relazione, rispettivamente, ai principali aggregati economici, alle funzioni degli enti, ai singoli uffici che gestiscono un complesso di attività r alla natura economica dei fattori produttivi nell’ambito di ciascun servizio. Il Bilancio ha contenuto autorizzatorio e si riferisce agli strumenti di programmazione strategica e d’indirizzo.
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Struttura delle Entrate
TITOLO I - Entrate tributarie Categoria 1° Imposte Categoria 2° Tasse Categoria 3° Tributi speciali ed altre entrate tributarie proprie
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Struttura delle Entrate
TITOLO II - Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e di altri Enti pubblici anche in rapporto all’esercizio di funzioni delegate dalla Regione Categoria 1° Contributi e trasferimenti correnti dallo Stato Categoria 2° Contributi e trasferimenti correnti dalla Regione Categoria 3° Contributi e trasferimenti dalla Regione per funzioni delegate Categoria 4° Contributi e trasferimenti da parte di organismi comunitari e internazionali Categoria 5° Contributi e trasferimenti correnti da altri enti del settore pubblico
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Struttura delle Entrate
TITOLO III - Entrate extratributarie Categoria 1° Proventi dei servizi pubblici Categoria 2° Proventi dei beni dell’Ente Categoria 3° Interessi su anticipazioni e crediti Categoria 4° Utili netti delle aziende speciali e partecipate,dividendi di società Categoria 5° Proventi diversi
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Struttura delle Entrate
TITOLO IV - Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti Categoria 1° Alienazione di beni patrimoniali Categoria 2° Trasferimenti di capitale dallo Stato Categoria 3° Trasferimenti di capitale dalla Regione Categoria 4° Trasferimenti di capitale da altri enti del settore pubblico Categoria 5° Trasferimenti di capitale da altri soggetti Categoria 6° Riscossione di crediti
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Struttura delle Entrate
TITOLO V - Entrate derivanti da accensioni di prestiti Categoria 1° Anticipazioni di cassa Categoria 2° Finanziamenti a breve termine Categoria 3° Assunzione di mutui e prestiti Categoria 4° Emissione di prestiti obbligazionari TITOLO VI - Entrate da servizi per conto di terzi
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IL PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE
Il bilancio gestionale è denominato PEG in cui le risorse di entrata e gli interventi di spesa sono ripartiti in capitoli ed eventuali articoli, quali unità elementari ai fini della gestione e della rendicontazione. I servizi sono, invece, ripartiti in centri di costo. Il piano esecutivo di gestione è approvato dalla Giunta dopo l’approvazione del bilancio annuale, pluriennale, relazione previsionale e programmatica e relativi allegati. Contiene gli obiettivi gestionali affidati ai responsabili dei servizi, unitamente alle dotazioni necessarie.
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Gli equilibrio di bilancio
Durante la gestione e, conseguentemente, nelle variazioni di bilancio, devono essere rispettate le norme sugli equilibri sia della spesa corrente che della spesa di investimento. Dal dettato normativo emerge che ogni ente, a seconda delle scadenze che si è dato nel proprio regolamento di contabilità, effettua periodicamente un controllo finanziario finalizzato alla verifica della regolare gestione dei fondi di bilancio.
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Gli equilibrio di bilancio
Tale controllo è finalizzato a garantire il mantenimento degli equilibri di bilancio, pareggio finanziario ed equilibrio economico, nonché alla verifica del rispetto di tutti gli altri principi essenziali del bilancio (universalità, unicità, integrità) che non possono essere disattesi senza alterare la funzionalità del bilancio e della sua gestione.
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Saldo netto da finanziare o da impiegare
Avanzo d’amministrazione Disavanzo d’amministrazione Tit. I - Entrate tributarie Tit. I – Spese correnti Tit. II - Entrate da trasferimenti correnti Tit. III - Entrate extratributarie Tit. IV - Entrate da trasferimenti in c/capitale Tit. II – Spese in c/capitale
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Pareggio di bilancio ENTRATE SPESE Avanzo d’amministrazione
Disavanzo d’amministrazione Tit. I - Entrate tributarie Tit. I – Spese correnti Tit. II - Entrate da trasferimenti correnti Tit. II – Spese in c/capitale Tit. III - Entrate extratributarie Tit. III – Spese rimborso di prestiti Tit. IV - Entrate da trasferimenti di capitali Tit. IV - Spese per servizi c/terzi Tit. V - Entrate da accensioni di prestiti Tit. VI - Entrate servizi c/terzi
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Equilibri di bilancio (segue)
pareggio finanziario = Totale Entrate (titoli I, II, III, IV, V, VI) = Totale Spese (titoli I, II, III, IV) equilibrio economico = Tit. I + Tit. II + Tit.III Entrate > Tit. I + parte Tit. III Spesa
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Equilibrio corrente margine finanziario differenziale
Tit. I - Entrate tributarie Tit. I – Spese correnti Tit. II - Entrate da trasferimenti correnti Tit. III - Entrate extratributarie
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Equilibrio economico Avanzo d’amministrazione Tit. I – Spese correnti
+ parte del Tit. III – Spese per rimborso mutui e prestiti obbligazionari parte del Tit. II – Spese in c/capitale Tit. I - Entrate tributarie Tit. II - Entrate da trasferimenti correnti Tit. III - Entrate extratributarie
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LA GESTIONE DEL BILANCIO
Una adeguata gestione del bilancio presuppone: la tenuta della contabilità finanziaria ai fini autorizzatori e per la rilevazione dei flussi; l’accertamento che l’effetto economico derivante dalla spesa disposta sia opportunamente previsto tra i costi di competenza del centro di responsabilità interessato ; la rilevazione dei fatti gestionali sotto il profilo economico-patrimoniale (contabilità integrata); la tenuta di una contabilità analitica
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IL SISTEMA DI BILANCIO Il sistema di bilancio a livello di rendiconto include : il conto del bilancio; il conto del patrimonio; il conto economico; la relazione illustrativa della gestione; il bilancio consolidato (facoltativo).
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IL CONTO DEL BILANCIO Il conto del bilancio o rendiconto finanziario è il documento che dimostra i risultati finali della gestione finanziaria in esso sono evidenziate le spese impegnate, i pagamenti, le entrate accertate e gli incassi in riferimento alle previsioni contenute nel bilancio preventivo, sia per la gestione di competenza che per la gestione dei residui.
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COMPOSIZIONE DEL CONTO DEL BILANCIO INDICAZIONE DI ENTRATE ACCERTATE (RISCOSSE/DA RISCUOTERE) INDICAZIONE DELLE SPESE IMPEGNATE (PAGATE O DA PAGARE) RESIDUI ATTIVI E PASSIVI RIACCERTATI RISULTATO DI GESTIONE
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COMPOSIZIONE DEL CONTO DEL BILANCIO RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE PARAMETRI DI DEFICITARIETA’ PARAMETRI GESTIONALI ALTRI PARAMETRI DI EFFICIENZA E DI EFFICACIA
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LE FUNZIONI DEL CONTO DEL BILANCIO
VERIFICA DELLE RISORSE OTTENUTE E DEGLI INTERVENTI EFFETTUATI MISURAZIONE DELLE RISCOSSIONI E DEI PAGAMENTI EFFETTUATI MISURAZIONE DEI RESIDUI DA CONSERVARE
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Le informazioni desumibili dal conto del Bilancio
Competenza Cassa Riscossioni (+) Pagamenti (-) Residui attivi (+) Residui passivi (-) Risultato di gestione
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Le informazioni desumibili dal conto del Bilancio
Il risultato di gestione è dato dalla somma algebrica delle differenze tra riscossioni ed i pagamenti e residui attivi e passivi da riportare. In caso di risultato positivo AVANZO esso sarà disponibile solo per la parte non destinata al fondo ammortamento
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Le informazioni desumibili dal conto del Bilancio
Maggiori residui attivi (+) Minori residui attivi (-) Minori residui passivi (+) Risultato della gestione dei residui accertamenti (+) Impegni (-) Risultato della gestione di competenza Risultato di gestione
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Le informazioni desumibili dal conto del Bilancio
Il risultato di amministrazione sarà dato dal fondo di cassa finale, più i residui attivi, meno i residui passivi
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Le informazioni desumibili dal conto del Bilancio
Avanzo di amministrazione Un risultato di amministrazione positivo determina l’esistenza di un avanzo contabile di amministrazione deve essere distinto nelle sue diverse articolazioni in: fondi di ammortamento; fondi vincolati; fondi per il finanziamento delle spese in c/capitale; fondi non vincolati.
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Le informazioni desumibili dal conto del Bilancio
La quota accertata di avanzo di amministrazione non vincolata, può essere utilizzata in qualsiasi periodo dell’esercizio: per il reinvestimento delle quote accantonate per ammortamento; per la copertura dei debiti fuori bilancio o per i provvedimenti necessari per la salvaguardia degli equilibri di bilancio; per il finanziamento delle spese di funzionamento non ripetitive; per il finanziamento di spese di investimento
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Le informazioni desumibili dal conto del Bilancio
DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE L’eventuale disavanzo contabile di amministrazione, che può discendere: dalla negativa gestione dell’esercizio di competenza: dalla negativa gestione dei residui da entrambe opportunamente A esso va aggiunto le quote di ammortamento accantonate e non disponibili, dei fondi vincolati e dei fondi in conto capitale assorbiti dal negativo risultato della gestione.
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FONDO DI CASSA in c/residui in c/competenza totale
Fondo di cassa all’ _______ _________ + Riscossioni …………... - Pagamenti ……………. = Fondo di cassa al …………………………………….
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Riscossioni in c/competenza (+) Pagamenti in c/competenza (-)
QUADRO RIASSUNTIVO DELLA GESTIONE DI COMPETENZA Riscossioni in c/competenza (+) Pagamenti in c/competenza (-) Quota fondo di cassa dalla gestione di competenza (=) Residui attivi formatisi in c/competenza (+) Residui passivi formatisi in c/competenza (-) Risultato della gestione di competenza (=) di cui fondo ammortamento Avanzo di gestione disponibile
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RISULTATO DELLA GESTIONE DI COMPETENZA
Accertamenti Impegni Risultato della gestione di competenza
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RISULTATO DELLA GESTIONE DEI RESIDUI
maggiori residui attivi minori residui attivi minori residui passivi Risultato della gestione dei residui
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RISULTATO DELLA GESTIONE PREGRESSA
Fondo di cassa iniziale (+) Riscossioni in c/residui (+) Pagamenti in c/residui (-) Quota fondo di cassa dalla gestione dei residui (=) Residui attivi riportati a nuovo (+) Residui passivi riportati a nuovo (- Differenza Risultato della gestione pregressa (=)
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IL CONTO DEL PATRIMONIO
Il conto del patrimonio rileva i risultati della gestione patrimoniale e riassume la consistenza del patrimonio all’inizio e al termine dell'esercizio, evidenziandone le variazioni intervenute, nel corso dello stesso esercizio. La consistenza netta della dotazione patrimoniale emerge dalla differenza tra il valore delle Attività a disposizione dell’ente e quello delle Passività ad esso facenti capo.
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LE FUNZIONI DEL CONTO DEL PATRIMONIO
INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI ELEMENTI DEL PATRIMONIO DELL’ENTE LOCALE MISURAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO MISURAZIONE DELLE VARIAZIONI SUBITE DAL PATRIMONIO NELL’ESERCIZIO
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IL CONTO ECONOMICO Il conto economico sintetizza i risultati della rendicontazione economica del budget ed è redatto secondo uno schema a struttura scalare, con le voci classificate secondo la loro natura e con la rilevazione di risultati parziali e del risultato economico finale.
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IL CONTO ECONOMICO Rappresenta, quindi, il conto di epilogo di tutti i componenti di reddito, positivi e negativi, che concorrono alla formazione del risultato economico dell’esercizio: in esso trovano, infatti, allocazione i saldi positivi o negativi di tutti i conti di reddito (proventi, costi ed oneri) riferibili al periodo. Il saldo di detto conto rappresenta il risultato economico dell’esercizio che, se di segno positivo, evidenzia l’utile della gestione, se di segno negativo, la perdita. Conto economico EE.LL.xls
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LE FUNZIONI DEL CONTO ECONOMICO
VALUTAZIONE DEL “VALORE PRODOTTO” E DEI COSTI DEI BENI E SERVIZI PRODOTTI DALL’ENTE LOCALE INDIVIDUAZIONE DI RISULTATI PARZIALI INDIVIDUAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO
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Metodi di determinazione del risultato economico
La determinazione del risultato economico della gestione dell’ente pubblico può essere ottenuto seguendo due approcci: metodo integrale che consiste nella introduzione e nello sviluppo concomitante di un sistema di contabilità economica parallelo a quello finanziario, tenuto con il metodo della partita doppia; metodo minimale che si limita, invece, a rettificare i valori finanziari a preventivo o a consuntivo, nel rispetto del principio della competenza economica, attraverso un’apposita procedura contabile
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Il prospetto di conciliazione
Il prospetto di conciliazione è un documento annesso al conto economico che consente di riconciliare le varie rilevazioni gestionali giungendo, al termine del lavoro, a ribaltare, nel rispetto del principio della competenza economica, i dati ottenuti nel Conto economico e nel Conto del Patrimonio. Pertanto, oltre a rettificare ed integrare i dati finanziari, esso si propone di discernere quei valori che misurano fatti permutativi della gestione da quelli che rilevano aspetti modificativi facendoli confluire nel Conto del Patrimonio e, soltanto i secondi, nel Conto Economico. EE.LL Prospetto di conciliazione.xls
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DI RETTIFICA E DI INTEGRAZIONE COMPONENTI STRAORDINARI
PRINCIPALI ELEMENTI DI RETTIFICA E DI INTEGRAZIONE RATEI E RISCONTI AMMORTAMENTI COSTI CAPITALIZZATI RIMANENZE COMPONENTI STRAORDINARI
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economico-patrimoniale
Contabilità finanziaria Metodo minimale Analisi economico-patrimoniale Conto del bilancio PROSPETTO DI CONCILIAZIONE CONTO DEL PATRIMONIO CONTO ECONOMICO
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Contabilità finanziaria Metodo P.D. CONTABILITA’ GENERALE Conto del bilancio CONTO DEL PATRIMONIO CONTO ECONOMICO
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LE RILEVAZIONI CONSUNTIVE nel processo di programmazione
MISURA DEI RISULTATI REALIZZATI GRADO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI BASE PER LA PROGRAMMAZIONE
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