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Corso di Antropologia Culturale

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Presentazione sul tema: "Corso di Antropologia Culturale"— Transcript della presentazione:

1 Corso di Antropologia Culturale
DALLA MAGIA LUCANA AL TARANTISMO venerdì’ 16 marzo 2012

2 L’antropologia in Italia

3 ITALIA dal 1815 all’unificazione
interesse verso resti dell’antichità conservati nella tradizione popolare: inchieste su natura di usi, costumi, credenze, superstizioni 2 popolarismo romantico: nozione romantica di popolo, esaltazione autenticità culturale, esaltazione bontà del popolo interesse per la musica e la poesia popolare (N. Tommaseo, C. Nigra) 3

4 L’Italia dalla fine del 1800 alla prima guerra mondiale
predominano gli interessi per la poesia popolare 2 torna l’interesse per gli usi e i costumi 1893:nasce la Società Nazionale per le Tradizioni Popolari 3

5 Italia dopo la Prima Guerra Mondiale
con la Prima Guerra Mondiale, si scioglie la Società di Etnografia Italiana 1 gli studiosi italiani si occupano prevalentemente di tradizioni popolari: nasce la demologia 2 studia i fatti culturali della cultura materiale e immateriale degli strati popolari delle società complesse

6 figura anomala, non si lega a nessun indirizzo precedente
ERNESTO DE MARTINO figura di maggior rilievo nella tradizione italiana di studi demologici figura anomala, non si lega a nessun indirizzo precedente parte da un punto di vista filosofico che domina tra gli anni ‘30 e ‘40: storicismo idealista di Benedetto Croce Tra i suoi scritti: Il mondo magico (1948); Morte e pianto rituale (1958); Sud e Magia (1959); La terra del rimorso (1961); Furore Simbolo Valore (1962); La fine del mondo (1977, postumo).

7 Ernesto de Martino e La spedizione etnologica in Lucania (1952)
Obiettivo spedizione: studiare le sopravvivenze delle “più rozze pratiche di magia” al fine di capirne la struttura

8 Obiettivo analisi di de Martino:
Determinare la struttura delle tecniche magiche, la loro funzione psicologica, il loro perdurare Rapporti tra queste “sopravvivenze” e la forma egemonica di religione

9 Magia = fascinazione Malocchio, legatura, ostacolo
Fascinazione dei bambini Fascinazione del latte materno Fascinazione amorosa e/0 coniugale Precettare il tempo malattia Non riconducibile a cause scientifiche ma solo del “sentirsi agito da”

10 Malocchio, pigliata d’occhio, cosa fatta
Fascinazione Condizione fisica di impedimento, un essere agito e sottomesso da una forza ostile vittima carnefice Malocchio, pigliata d’occhio, cosa fatta

11 Le maciare Talvolta concepite come esseri immaginari che “visitano” le vittime di notte (esseri dell’incubo) 1 Talora donne in carne ed ossa che vivono nella comunità e che agiscono per invidia. Curatrici 2 Figure a metà tra proiezioni oniriche ed eventi reali. Similitudini con streghe e con le masche della tradizione piemontese 3

12 Ipotesi sulla natura degli episodi di fascinazione
Le vittime si procurano da sole i segni sul corpo, capelli tagliati, lividi da sole: episodi oniroidi vissuti però come reali Sono i parenti ad effettuare sulle vittime la fascinazione in una rappresentazione ai danni della vittima

13 Alcune conclusioni elaborate da de Martino
Conclusione più “articolata”: Pratiche magiche esistono perché hanno una funzione protettiva “La magia lucana è un insieme di tecniche SOCIALIZZATE e TRADIZIONALIZZATE rivolte a proteggere la presenza dalle crisi di “miseria psicologica” (E. de Martino, 1959) Conclusione più “superficiale”: Lucania è arretrata e le pratiche magiche esistono a causa della sua arretratezza

14 L’orizzonte della crisi
“essere agito da” Smarrimento della presenza, crisi della presenza individuale = sentimento di vuoto Esserci nel mondo = agire come capacità, possibilità di scelta

15 Senso di estraneità, lontananza
Sentimento di vuoto Idea di dominanza, di influenza “altra” Alterità occulta opposta alla presenza: es. del rubare l’anima Stati di possessione

16 La possessione in Lucania
Possessione totale Irruzione seconda personalità aberrante che si sostituisce alla coscienza storica Scomparsa totale dell’autonomia della presenza Possessione “lucida”

17 La crisi della presenza e il naufragio della presenza
Idea che in situazioni particolarmente drammatiche la presenza individuale si smarrisca (labilità della presenza). Potenza del negativo non riconducibile e misure umane Messa in atto delle pratiche magiche Magia come forma di partecipazione all’esistenza, alla vita culturale

18 Magia lucana e cattolicesimo meridionale
Chiesa cattolica Funzione di raccordo tra religiosità popolare e colta Importanza delle forme sincretiche di cattolicesimo popolare Magia lucana portatrice di valori cristiani Derivata in parte dalle influenze del clero

19 In conclusione: Magia lucana solo apparentemente combatte le manifestazioni del negativo, ma protegge la presenza individuale 1 Importanza del contesto sociale, mai considerare un fenomeno staccato dal suo contesto 2 3 Importanza rapporto e raccordo con classe/credo dominante


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