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Giosuè Carducci
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Giosuè Carducci ( ) Nasce a Valdicastello in Versilia; trascorre la sua infanzia a Bolgheri, in Maremma dove il padre fa il medico. Dopo i moti del ‘48 essendo il padre di idee carbonare e temendo perciò persecuzioni si trasferisce a Firenze dove inizia lo studio degli autori classici.
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La vita Viene nominato senatore
1856 Frequenta la Scuola Normale di Pisa dove si laurea in lettere. Pubblica le sue prime opere 1860 Viene chiamato ad insegnare letteratura italiana presso l’ università di Bologna; in questa città trascorre poi la sua esistenza. 1890 Viene nominato senatore 1906 Riceve il premio Nobel per la letteratura (il primo Nobel assegnato ad un italiano)
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Il pensiero e la poetica
Il patriottismo giovanile E’ repubblicano e democratico Segue con entusiasmo le imprese garibaldine Cocente delusione per il compromesso monarchico e la Destra Storica Violenta opposizione al governo (sospensione dall’insegnamento) Sostenitore dei diritti del popolo (forza motrice della storia) Fu massone e anticlericale Trasformazione dopo il 1870 Nazionalista Colonialista Poeta ufficiale dell’Italia umbertina
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Il pensiero e la poetica
Carducci ritiene che il poeta debba svolgere la missione di confortare gli uomini, con le immagini dell’ armonia e del bello. Il poeta deve anche accendere gli animi agli ideali religiosi e patriottici: Carducci viene considerato per questa sua funzione, il poeta vate, il poeta simbolo della nazione italiana. Carducci sostiene il valore dei modelli classici contro i fautori della strofa e del verso libero.
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Il pensiero e la poetica
Il programma antiromantico Il poeta artiere Contrapposizione all’arte come espressione immediata e spontanea dei sentimenti Artisti non si nasce, non è sufficiente dare libero sfogo alla fantasia perché l’ispirazione giunga spontaneamente L’inclinazione naturale vale poco se non è: accompagnata dalla lettura, dallo studio attento ai grandi artisti del passato Dalla sperimentazione oggettiva di temi, motivi, tecniche Dalla costante revisione e miglioramento della resa espressiva Autarchia culturale (limite intellettuale) Opposizione alla tendenza di imitare le opere “forestiere” Definisce “vile” il suo secolo francesizzato, tedeschizzato, anglicizzato Difende l’italianità dell’arte Se si ha bisogno di maestri questi si trovano nella tradizione italiana imitare gli scrittori stranieri significa imbastardirla e privarla delle sue specifiche qualita. Proposizione di un modello poetico “maschio e virile” Carducci contrappone una poesia imperniata sul realismo tematico, senza cedimenti estetizzanti o sentimentalismi, al sentimentalismo edulcorato, svenevole e piagnucoloso o alla retorica del patriottismo eroico Netta preferenza per la scrittura in versi Disdegna i generi popolari e abbandona la prosa dei romanzi e della memorialistica tipica della letteratura del primo 800.
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Il pensiero e la poetica
Il ripiegamento intimo Analisi dei momenti di sconforto e tedio esistenziale Angoscia per l’incombere della morte Nostalgia dell’infanzia e della giovinezza Tendenza evasiva Influenza del classicismo del Secondo Impero (classici come paradiso perduto) Risente delle tematiche baudelairiane (spleen) Depressione, noia e disgusto per la vita moderna
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Ordinamento definitivo delle poesie voluto da Carducci
Juvenilia (Poesie giovanili) ( ) sei libri Levia gravia ( Poesie leggere e serie) ( ) due libri Le prime due sezioni raccolgono la produzione giovanile Esercizi di apprendistato poetico A satana (1863) Testo isolato che inaugura la sezione polemica Violento anticlericalismo Giambi ed epodi ( ) due libri Tema dominante e quello della politica giambi ed epodi sono poesia di satira violenta e invettiva contro una classe politica inetta e corrotta, un costume ipocrita e immorale e l’oscurantismo della Chiesa Intermezzo altro componimento isolato per segnare il passaggio alle due raccolte successive Rime nuove ( ) nove libri Spunti intimi e privati Forme tradizionali della lirica italiana (RIMA) Impressioni di lettura (Poeta professore) Odi barbare ( ) tre libri Sono le due raccolte della maturità che racchiudono il miglior Carducci Riprende i metri classici con il sistema accentuativo italiano “barbaro” Rievocazioni storiche e patriottiche, spunti intimi e autobiografici Tendenze evasive Rime e ritmi (1899) 29 poesie degli ultimi anni Grandi odi celebrative Poeta ufficiale dell’Italia umbertina Vicina alla lirica decadente Discorsi Epistolario
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Juvenilia (carmina) Versi giovanili di Carducci - Sei libri
Programma essenzialmente classicistico Derivazione dalla “società dei pedanti” Fiera lotta contro il romanticismo sentimentale e le mode straniere Ispirazione lirica italiana delle origini, seria e giocosa Classici più recenti Alfieri, Parini, Monti, Foscolo, Leopardi Forme classicheggianti ma anche sentimento romantico già presente nelle esperienze del classicismo e del neoclassicismo sette-ottocentesco Versi d’ispirazione risorgimentale e politica Radicali e anticlericali
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Levia gravia 1861-1871 No sono diversi per ispirazione e forme
Mescolano temi seri e gravi e versi celebrativi di nozze o donne il libro II° racchide versi d’ispirazione politica legati all’attualità di quegli anni (Roma o morte, Dopo Aspromonte) Nel complesso risultato mediocre
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Inno a Satana (1863, pubblicato 1865)
Carducci fino a quel momento era moderato nella scelta di motivi e forme si fa ora cantore di Satana Satana è il simbolo della scienza libera della ragione L’anticlericalismo di Carducci si configura come affermazione di una nuova etica fondata sulla ragione Disdegno della superstizione religiosa
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Giambi ed epodi 1867-1879 Raccolta politica polemica
Il nome deriva da due forme metriche antiche, spesso dedicate alla satira politica e di costume, all’invettiva al sarcasmo Il giambo era il verso per eccellenza della poesia d’invettiva L’epodo era un’ode a carattere politico-satirico o morale Poesia corposamente realistica Con reminiscenze classiche e romantiche Il nucleo centrale Irosa insofferenza Le poesie del periodo anni di partecipazione politica del poeta La delusione per gli sviluppi politici e militari ingloriosi dopo l’unità d’Italia Il ritorno di un nuovo clericalismo Propongono rievocazioni storiche di tempi eroici come ad esempio la Rivoluzione francese secondo Carducci tradita da Napoleone III, ormai diventato protettore della Santa Sede
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I bersagli della critica carducciana
La chiesa ed il clero La Chiesa ha due gravi colpe Aver ostacolato il processo di unificazione Aver ostacolato la diffusione della cultura e di nuove idee affinché il popolo fosse mantenuto nel fatalismo e nella superstizione Napoleone III Per Carducci traditore ed assassino perché una volta eletto presidente ha voluto restaurare l’Impero La nuova classe dirigente italiana Secondo Carducci è composta da burocrati che con la loro miopia hanno defraudato l’Italia del destino di gloria e di grande potenza cui aveva diritto per natura e storia
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Raccolte della maturità artistica
Intermezzo Raccolta senza fisionomia unitaria Rime nuove Distacco dalla tematica risorgimentale Crisi del poeta vate Rifiuto del presente e rifugio in una dimensione ideale che può essere: Il mondo antico (tematiche amorose nella figura di Lina (Carolina Cristofori Piva)) La Maremma, paesaggio dell’infanzia (Traversando la maremma toscana, davanti San Guido, Idillio maremmano) Il passato tardo medievale (il comune rustico) Componimenti per la morte del figlio Funere mersit acerbo, Pianto antico Odi barbare (ed.definitiva 1893) Coprono la fase centrale della produzione carducciana Suddivise in due libri Primo libro: liriche storiche, letterarie, mitologiche Secondo libro: prevalenza di liriche su memorie private e meditazioni personali sul tempo e sulla morte Nuova la concezione metrica Sono barbare in quanto anche se realizzati con una lingua moderna e dunque accentuativa, si sforzano di imitare andamenti e ritmi della poesia classica espressa invece con una lingua quantitativa (che distingue sillabe lunghe e brevi) Sono il più grande esempio di classicismo carducciano e punto di passaggio dala poesia tradizionale a quella del Novecento
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Claude Monet Impression, soleil levant. 1872 Parigi, Musée Marmottan Monet
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Claude Monet Gli scogli di Belle Ile, 1886 ca Parigi, Musée d’Orsay Claude Monet La passeggiata. Camille Monet con il figlio sulla collina, 1875 Washington, National Gallery of Art
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Camille Pissarro Avenue de l'Opéra, soleil, matinée d'hiver, 1898 Rheims, Museum of Fine Arts
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Claude Monet La stazione Saint Lazare, 1877 Cambridge, (Massachussets) Fogg Art Museum
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