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Metodi numerici per l’approssimazione

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Metodi numerici per lapprossimazione Laboratorio di Metodi Numerici a.a. 2008/2009 Prof. Maria Lucia Sampoli.

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Presentazione sul tema: "Metodi numerici per l’approssimazione"— Transcript della presentazione:

1 Metodi numerici per l’approssimazione
Laboratorio di Metodi Numerici a.a. 2009/2010 Prof. Maria Lucia Sampoli

2 Approssimazione In molti problemi matematici nasce l’esigenza di dover approssimare una funzione f(x), nota analiticamente oppure nota solo in un insieme discreto di punti, con una funzione più semplice, scelta in un insieme opportuno. La costruzione di tale funzione può avvenire secondo due approcci: DATI AFFETTI DA ERRORE : i dati vengono approssimati “nel loro insieme” migliore approssimazione DATI ESATTI: si cerca una funzione che passi per i valori assegnati interpolazione Classi di funzioni più usate per approssimare ed interpolare Polinomi Funzioni razionali Funzioni trigonometriche Funzioni polinomiali a tratti (funzioni splines)

3 Criteri possibili per misurare l’errore
10 CRITERIO (errore in norma 1) 20 CRITERIO (errore in norma infinito) 30 CRITERIO (errore in norma 2) Il polinomio di migliore approssimazione (m.a.) ai minimi quadrati è quel polinomio che minimizza l’errore in norma 2.

4 Polinomio di m.a. ai minimi quadrati
Si tratta di minimizzare Derivando rispetto ad a0, a1, …, am ed uguagliando a zero (sistema di equazioni normali) Si ottiene un sistema lineare

5 Polinomio di m.a. ai minimi quadrati (2)
In forma matriciale Ma=f La matrice M risulta Simmetrica per costruzione Invertibile e definita positiva Può essere malcondizionata

6 Osservazione Aumentando il grado del polinomio possono sorgere problemi dovuti all’oscillazione dei polinomi Si ricorre alle funzioni polinomiali a tratti (spline)

7 Interpolazione Dati (xi,fi), i=0,…,n con xi є[a,b], (xi sono chiamati punti fondamentali e sono assunti distinti xi≠xj per i ≠j) ed un insieme φj(x), j=0,…,n, definite in [a,b] e linearmente indipendenti, si tratta di determinare tali che condizioni di interpolazione La scelta della classe delle funzioni φj(x) dipende dalle applicazioni ed è molto importante Se si sceglie di utilizzare polinomi allora φj(x) =xj j=0,…,n,

8 Interpolazione polinomiale
Le condizioni di interpolazione conducono alla risoluzione di un sistema lineare nelle incognite α0, α1, …, αn, La matrice M risulta essere non singolare se e solo se ≠xj per i ≠j, essendo TEOREMA: Esiste un unico polinomio di grado massimo n che assume valori fi, i=0,…,n in corrispondenza di (n+1) punti distinti xi, i=0,…,n . Problemi di M: Malcondizionamento Punti “quasi coincidenti” (aritmetica finita)

9 Polinomio interpolante nella forma di Lagrange
Assegnati (xi,fi), i=0,…,n, si definiscono le basi di Lagrange , tali che ℓj(x) è un polinomio di grado n e Il polinomio di grado n definito dalle basi di Lagrange coincide con il polinomio interpolante Basi di Lagrange:

10 Esempio Assegnati i punti (-1,2), (1,1), (2,1), cerchiamo un polinomio del tipo Calcoliamo le funzioni fondamentali di Lagrange: In conclusione: Unicità polinomio interpolante

11 Errore Si tratta di stimare l’errore commesso nell’approssimazione con il polinomio interpolante fuori dai punti fondamentali

12 Esempio di Runge Costruiamo il polinomio interpolante su 6 10 e 15 punti equidistanti in [-1,1] Il comportamento del polinomio interpolante peggiora al crescere del grado infatti le derivate di f crescono rapidamente all’aumentare di n Se i nodi vengono scelti opportunamente il risultato migliora

13 Polinomiali a tratti IDEA: usare interpolanti polinomiali di grado basso, spezzando l’intervallo in considerazione in tanti sottointervalli ed interpolando in ciascun sottointervallo solo pochi punti. Non è necessario che gli estremi dei sottointervalli coincidano con punti di interpolazione. Se è cosi’ splines interpolanti nei nodi Caso più semplice lineare a tratti (polinomio di grado 1 in ciascun sottointervallo). A volte funziona meglio del polinomio interpolante!

14 Funzioni splines Assegnati l’intervallo [a,b] ed i nodi a=y0,…yn=b una funzione spline di grado m e nodi y è una funzione polinomiale a tratti tale che I parametri da determinare sono (m+1) n I vincoli da imporre per la regolarità (nei nodi interni) In totale abbiamo (m+1) n-m(n-1)=n+m (dimensione dello spazio delle splines di grado m, con continuità m-1 definite su n+1 nodi)

15 B-splines Base stabile per lo spazio delle splines (base usata in tutte le applicazioni industriali) Le funzioni di base possono essere definite per ricorrenza a partire dalla funzione Le B-spline sono funzioni tutte positive: Sono funzioni a supporto compatto: Formano una partizione dell’unità

16 Splines interpolanti nei nodi
In generale i nodi della spline possono non coincidere con i punti di interpolazione, se invece coincidono sottoinsieme delle splines interpolanti nei nodi (i.n.). In questo caso le n+1 condizioni di interpolazione riducono il numero dei parametri liberi : n+m-(n+1)=m-1 Tra le splines i.n. le più usate sono quelle cubiche per le quali restano da determinare due condizioni ulteriori. Le scelte più comuni: Spline naturali :s’’(a)=s”(b)=0. Spline periodiche: s’(a)=s’(b), s(a)=s(b). Spline “not a knot” (default Matlab): s(t1),s(tn-1) є C3.


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