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PubblicatoEmilio Poletti Modificato 9 anni fa
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Proveniente da una vita ordinaria, varco la soglia dello studio di questo artista e mi trovo immersa in un’atmosfera soffusa, orientaleggiante, nella penombra appena diradata da luci rosse che filtrano un po’ dovunque.
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Ho di fronte un artista insolito: mi chiede di spogliarmi e muovermi liberamente nella stanza, come se fossi sola
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Lo scorgo appena ma sento il suo sguardo penetrante su di me: occhi come antenne che captano l’essenza più intima di me stessa
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sento che mi scruta, mentre mi torna in mente un canto orientale di cui ricordo solo poche parole…
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“Sabbia bruciante, venti di desiderio oasi mirabili riflettono un fuoco alimentato all’interno del mio cuore accogliendoti al mio harem…”
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“Canta per me in una canzone il volto della vita canta per me un’aria del miraggio dell’amore…”
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“sonno profondo di desideri incalcolabili bisbiglia quell’eco il deserto della mia anima”
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“e la tua promessa orientale chiusa nel mio cuore accogliendoti al mio harem…”
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L’artista mi fa cenno di fermarmi: ha trovato la sua ispirazione e dipinge velocemente, con ansia febbrile… A dorso nudo, come la sua anima in questo momento magico e unico…
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Cattura energie sottili che, muovendosi, creano chiaroscuri di emozioni impresse sulla tela
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I colori e i pennelli sembrano obbedire soltanto all’estro: come avessero una volontà propria e indipendente si imprimono da soli … rivelando le mie sensazioni e le sue…
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“Canta per me in una canzone il volto della vita canta per me un’aria del miraggio dell’amore…
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“Tempo di cambiamento l’uomo è scioccamente schiavo del tempo ma non restano tracce sulla sabbia del passaggio del tempo”
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“Conservo in me la tua promessa orientale, vicino al cuore, accogliendoti al mio harem…”
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Estro, fantasia, ispirazione e chissà quali altre energie diffuse nell’aria guidano la mano dell’artista quando crea… Forse tra i colori e la tela c’è già il sogno che non chiede altro che essere rivelato forse anche questo momento è un sogno…
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…eppure quei segni rimasti sulla tela sono una confessione… … e questa strana canzone che non vuole lasciarmi…
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E’ spesso molto sottile la soglia che separa il reale dall’irreale
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… soltanto un passo dentro o fuori da quella porta tutto cambia. Tra realtà e fantasia c’è sempre una porta che fa la differenza: noi stessi!
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Opere originali di Silvestro Migliorini Contatti: www.silvestromigliorini.it E- Mail: migliorini.silvestro@tele2.it Pagine internazionali: http://www.slideshare.net/Migliorini http://ppsmania.net/Sylvestropps.htm Testo, grafica e realizzazione: GiEffebis@alice.it
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