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PubblicatoAlberto Izzo Modificato 10 anni fa
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Epidemiologia Lepidemiologia è lo studio della distribuzione e delle cause delle malattie e/o della mortalità nella popolazione umana. In tossicologia ambientale ed in tossicologia dellambiente di lavoro lepidemiologia si prefigge di determinare lassoiciazione tra lesposizione a sostanze chimiche e specifici effetti sulla salute delle popolazioni.
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Storia Water CompanyPopulation (1851) Cholera DeathsRate per 1000 Population Southwark Lambeth 67,654119,133844 18 5.0 0.9 Cholera Deaths in London (1984) by Water Supply Sources: Snow (1855); Beaglehole et al. (1993). 2000 anni fa Ippocrate osservava che fattori ambientali sono in grado di influenzare la comparsa di malattie Ma lo studio scientifico inizia nellottocento
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Gli studi epidemiologici hanno come oggetto popolazioni naturali, non manipolabili dallo sperimentatore, come è invece il caso per le popolazioni di animali da esperimento. La variabilità interindividuale nelle popolazioni su cui opera lepidemiologo è di solito molto grande. Inoltre, nella maggior parte dei casi,lesposizione non può essere indotta a piacere dallo sperimentatore, ma è invece naturale, e come tale non manipolabile.
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Il metodo epidemiologico, come quello sperimentale, si basa sul contrasto fra gruppi dindividui esposti e gruppi di non esposti ad un determinato fattore in studio. Nelle popolazioni umane questi gruppi di soggetti non differiscono solo per lesposizione in esame, ma anche per altri parametri: se questi a loro volta sono associati a malattia, non sarà facile capire il ruolo dellesposizione in studio nel determinare la stessa malattia; infatti, questo potrà essere confuso perché dipendente da cause diverse. Questo fenomeno, tipico degli studi depidemiologia osservazionale, prende il nome di confondimento, e deve essere risolto con tecniche statistiche complesse.
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I diversi tipi di studi epidemiologici Osservazionali 1-Descrittivii (si occupano della rilevazione di eventi patologici naturali in una popolazione): 2-Analitici (studiano le correlazioni tra esposizione a determinate noxae (chimiche, fisiche o biologiche) ed eventi di malattia.
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Nellepidemiologia la prova dellassociazione di un particolare tipo di eposizione con una particolare malattia è basato su una varietà di criteri differenti esposti per la prima volta da Hill nel 1965 Questi criteri includono: La relazione temporale La plausibilità La consistenza La stretta correlazione dose effetto La reversibilità e/o la prevenzione.
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Un esempio interessante di studi epidemiologici è rappresentato dai cosiddetti studi geografi ci nei quali si cerca di capire in una certa popolazione se un agente presente in quel territorio e non altrove è responsabile di una certa patologia Studi geografico : in uno studio geografico si studia la differenza di incidenza di una malattia in una popolazione esposta ad un agente X rispetto a controlli non esposti
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lesposizione a onde radio ad alta frequenza (la radio vaticana) in una zona intorno a Roma (Cesano, Lazio) dove era stata segnalata unalta incidenza di leucemia.
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Calcolo Casi attesi annualmente (calcolato in zona senza esposizione ma corrispondente): N° casi /N° individui zona controllo=frequenza attesa Casi attesi=Frequenza attesa x N° individui della zona con esposizione_ Calcolo Rischio relativo RR nelle zone con esposizione : N°casi osservati /N° casi attesi RR=1 = rischio inconsistente RR>1= Rischio tanto maggiore quanto il valore è>1
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RR= Rischio Relativo= casi osservati/casi attesi Zona 1 (0-Zona 1 (0-2 Zona 1(0-2 km) m)Z0-2 km)Zona 1 (0- 2ZZZona 1 (0-2 km) Zona 1 (0-2 km) Zona 1 (0-2 km) Casi di leucemia atteCasi di leucemia attesi si 0.16 0,16 Casi di leucemia osservati 1RR: 6.06 Zona 2 (2-4 km) Casi di leucemia attesi 0.86 Casi di leucemia osservati 2RR: 2.3 Zona 3 (4-6 km) Casi di leucemia attesi 2.6 Casi di leucemia osservati 5RR: 1.88
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Molto utilizzati sono gli studi di coorte, nei quali si seguono popolazioni nel tempo cercando di identificare effetti legati allesposizione ad un agente determinato, in riferimento ad una popolazione di controllo non esposta Studi Prospettici Studi retrospettivi
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Case–Control Data: Odds Ratio MALATTIA + – + A B Esposizione - C D Rate ratio = odds ratio = AD/BC
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casi (n=171). Soggetti colpiti da infarto controlli (n=171). Soggetti senza infarto, appaiati ai casi per le altre caratteristiche (età, sesso, fumo,classe sociale, residenza, ecc.
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Risultati dello studio di Martin Gonzales et al.: odd ratio di infarto (rapporto della frequenza di infarto nel gruppo a rischio (a, alta carne, bassa verdura) rispetto al gruppo b 0.55 (limiti di confi denza, CL, 0.42-0.73) il dato è significativo quando i CL non includono 1. se Odd ratio=1, non cè differenza di incidenza della malattia in funzione della variabile scelta
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