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PubblicatoRomilda Brunelli Modificato 10 anni fa
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GRUPPO POLLICINO D.S.A.
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Alcune domande ……. Quali sono le differenze tra i Disturbi Specifici dell’Apprendimento ( D.S.A.) e le difficoltà di apprendimento? Da cosa vi potete accorgere che vi trovate di fronte ad un bambino con D.S.A.? Quali accorgimenti didattici potete attuare per aiutare un bambino con D.S.A.?
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Disturbi Evolutivi Specifici
DSA Disturbi Evolutivi Specifici Di Apprendimento
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Negli ultimi trent’anni, grazie alla ricerca scientifica e all’affinamento delle tecniche di indagine diagnostica, si è realizzato un importante avanzamento delle conoscenze rispetto ai DSA tanto da poter condividerne la definizione e la classificazione tra professionisti e/o specialisti di diversa formazione (psicologi, neuropsichiatri, logopedisti, pedagogisti)
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RACCOMANDAZIONI PER LA PRATICA CLINICA
Definite con il metodo della Consensus Conference (Milano, gennaio 2007) sono state elaborate da ben 10 associazioni e società scientifiche di studiosi e professionisti esperti: Definizione comune dei DSA Criteri diagnostici Eziologia Procedure d’indagine Segni precoci con evoluzione e prognosi Epidemiologia Comorbilità Trattamento
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IL TERMINE ”DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO”
si riferisce ad una ben precisa categoria diagnostica identificata da criteri oggettivi e valutabili e va distinto dalla più generica espressione “difficoltà d’apprendimento”
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DIFFICOLTA’ DELL’APPRENDIMENTO
D.S.A. Sono di tanti tipi Non hanno una specifica causa organica Si possono evolvere spontaneamente Sono dovute al concorso di molti fattori: individuali ambientali sociali familiari qualità e quantità dell’ istruzione Sono dominio specifici Sono legati a fattori costituzionali Necessitano di trattamenti abilitativi e riabilitativi specifici Si diagnosticano quando le condizioni socio-ambientali sono adeguate e quando le abilità cognitive di base sono nella norma 7
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Disturbi di apprendimento in età evolutiva
DSA DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DNSA DISTURBI NON SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
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DNSA Si riferiscono alla disabilità ad acquisire nuove conoscenze e competenze scolastiche, ma estesa a più settori. Il ritardo mentale, il livello cognitivo borderline, il ddai, l’autismo ad alto funzionamento, i disturbi d’ansia e alcuni quadri distimici sono alcune tra le categorie o entità diagnostiche che causano o possono causare disturbi non specifici di apprendimento
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ad uno specifico dominio di abilità
Il DSA è un disturbo che si riferisce ad uno specifico dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto mentre rimane intatto il funzionamento intellettivo generale
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COSA SONO I DISTURBI SPECIFICI DELL’ APPRENDIMENTO (DSA)?
Altri criteri per la definizione dei DSA sono: Il carattere “evolutivo” di questi disturbi e la diversa espressività nelle diverse fasi La quasi costante associazione ad altri disturbi (comorbilità) Il carattere neurobiologico delle anomalie processuali che caratterizzano i DSA Il disturbo specifico deve comportare un impatto significativo e negativo per l’adattamento scolastico e/o per le attività della vita quotidiana
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DSM-IV (APA,1994) sono inquadrati nell’asse I come disturbi della lettura, dell’espressione scritta e del calcolo ICD-10 (OMS, 1994) vengono inseriti all’interno dei disturbi dello sviluppo psicologico con il termine di disturbi specifici delle abilità scolastiche (disturbi specifici di lettura, di compitazione, delle abilità aritmetiche e disturbo specifico misto)
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DSA Tali disturbi, denominati
DISLESSIA (dominio specifico è la lettura) DISORTOGRAFIA (scrittura-ortografia) DISGRAFIA (scrittura-grafia) DISCALCULIA (numero,calcolo) DISTURBO MISTO sono sottesi da specifiche disfunzioni neuropsicologiche, isolate o combinate che non favoriscono l’apprendimento automatico di queste specifiche abilità
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DISLESSIA specifico disturbo nella velocità e/o nella correttezza della lettura DISORTOGRAFIA specifico disturbo nella correttezza della scrittura DISGRAFIA specifica difficoltà nella realizzazione manuale dei grafemi DISCALCULIA debolezza nella strutturazione delle componenti di cognizione numerica (intelligenza numerica basale: subitizing, meccanismi di quantificazione, comparazione, seriazione, strategie di calcolo a mente) e/o difficoltà nelle procedure esecutive (lettura, scrittura emessa in colonna dei numeri) e/o difficoltà nel calcolo (fatti numerici e algoritmi del calcolo scritto)
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QUALI SONO I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO?
La Consensus Conference accoglie l’invito a considerare il Disturbo di Comprensione come un possibile disturbo specifico di apprendimento sottolineando la necessità di studiarlo meglio Vi è inoltre una generale propensione nell’escludere dalla diagnosi dei disturbi specifici del calcolo le difficoltà di soluzione dei problemi
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Caratteristiche dei DSA
Specificità disturbo che interessa uno specifico dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale Discrepanza tra abilità nel dominio specifico (deficitario) e intelligenza generale (adeguata)
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Implicazioni sul piano diagnostico
Necessità di test standardizzati sia per misurare l’intelligenza generale che le abilità specifiche Necessità di escludere la presenza di altre condizioni come menomazioni sensoriali e neurologiche gravi, disturbi significativi della sfera emotiva e situazioni di svantaggio socio-culturale (attenzione ai falsi positivi e ai falsi negativi)
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Criterio della discrepanza
Compromissione delle abilità specifica deve essere significativa cioè inferiore a -2ds dai valori normativi attesi per l’età e la classe frequentata. Il livello intellettivo deve essere nei limiti della norma cioè un QI non inferiore a -1ds equivalente a un valore di 85 rispetto ai valori medi attesi per l’età
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INCIDENZA stimabile intorno al 3-4% a seconda dell’età e degli strumenti utilizzati, in media un alunno per classe circa l’80% dei bambini con problemi di apprendimento presentano anche problematiche di tipo relazionale
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la diagnosi CHI? Psicologo Neuropsichiatra infantile
Logopedista (su alcune aree specifiche) QUANDO? Dislessia, disgrafia e disortografia: fine 2° elementare, anche se già in 1° elementare possono essere rilevati, come indicatori di rischio, segni importanti di discrepanza tra le competenze cognitive generali e l’apprendimento della lettura e scrittura Discalculia: 3° elementare, anche se già nel primo ciclo elementare possono essere rilevate discrepanze tra le capacità cognitive globali e l’apprendimento del calcolo numerico
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Tali disturbi non sono “guaribili” in quanto dipendono da fattori congeniti non modificabili ma si riducono notevolmente con adeguati interventi abilitativi e corrette procedure educative (vedi circolare ministeriale dell’ottobre 2004)
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CHI PUO’ FARE DIAGNOSI DI DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO?
Professionista Funzione Come contattarlo Psicologo (Specializzato in disturbi dell’apprendimento) Colloquio con i genitori, colloquio clinico con il bambino, somministrazione dei test di intelligenza, test specifici per i disturbi dell’apprendimento, contatto con le insegnanti Servizio Saniario di base Privato Neuropsichiatra infantile Individua casi clinici di patologie cerebrali o sofferenza neonatale Logopedista Si occupa dell’abilitazione delle difficoltà di linguaggio scritto e orale, fornisce programmi con esercizi specifici sia informatici che cartacei Audiometrista e Optometrista Il primo si occupa della misurazione delle funzioni uditive e il secondo di quelle visive Psicomotricista Si occupa delle difficoltà nella motricità fine e grossolana, coordinazione e fornisce programmi con esercizi specifici Famiglia Adestarti adeguatamente dai professionisti per l’esercizio quotidiano con i softwer
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COMORBILITA’ Contemporanea presenza di due condizioni patologiche che possono essere di origine diversa , o l’una causa dell’altra Disturbi d’ansia (attacchi di panico, disturbo di ansia da separazione, fobia sociale, fobia semplice) Disturbi del comportamento ( disturbo oppositivo-provocatorio, disturbo della condotta) Disturbi dell’umore (abbassamento del tono dell’umore) ADHD ( deficit dell’attenzione e iperattività) Disturbi di carattere somatico (dolori addominali, vomito, cefalee, ecc.)
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COMORBILITA’ Rapporto disturbi dell’apprendimento-disturbi psicopatologici: bidirezionale Un disturbo dell’apprendimento primitivo può far emergere un disturbo psicopatologico (depressione, ansia) OPPURE Un disturbo psicopatologico può determinare un’interferenza con i processi di apprendimento, determinando un disturbo dell’apprendimento secondario
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COMORBILITA’ Un disturbo psicopatologico può determinare un’interferenza con i processi di apprendimento attraverso: Ridotto interesse e motivazione Interferenza sui processi di memoria Interferenza sui processi di attenzione Interferenza sui processi metacognitivi di elaborazione del materiale da apprendere Interferenza sul ragionamento logico Possibile circolo vizioso di potenziamento reciproco
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PROGNOSI I fattori predittivi per un’ evoluzione favorevole sono:
Quoziente di lettura superiore a 75 Diagnosi alla fine della seconda classe elementare Trattamento tempestivo e idoneo Livello cognitivo superiore alla media Assenza di comorbilità psichiatrica
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Procedura diagnostica
Insieme dei processi necessari per la diagnosi clinica (classificazione nosografica) e per la diagnosi funzionale Diagnosi clinica Avviene in due fasi distinte, finalizzate a: Esame dei criteri diagnostici di inclusione; Esame dei criteri diagnostici di esclusione
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Diagnosi funzionale Approfondimento di altre abilità fondamentali o complementari (linguistiche, percettive, prassiche, visuomotorie, attentive, mnestiche); Approfondimento dei fattori ambientali e delle condizioni emotive e relazionali; Esame della comorbilità, intesa sia come co-occorrenza di altri disturbi specifici dell’apprendimento sia come compresenza di altri disturbi evolutivi (ADHD, disturbi del comportamento, dell’umore, ecc.); La predisposizione del profilo funzionale è essenziale per la presa in carico e per un progetto riabilitativo
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Gli strumenti di valutazione
Valutazione dell’intelligenza generale WPPSI WISC-R WAIS-R Scala Stanford-Binet
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WISC-R Finalità: Batteria, realizzata da Wechsler (1974), per la valutazione dell’intelligenza Soggetti: bambini e ragazzi dai 6 ai 16 anni Struttura: composta da 2 scale: Scala Verbale e Scala di Performance. La Scala Verbale è composta da 6 subtest (Informazione, Somiglianze, Aritmetica, Vocabolario, Comprensione, Memoria di Cifre), la Scala di Performance è composta da 6 subtest (Completamento di figure, Storie figurate, Disegno con i cubi, Riconoscimento di oggetti, Cifrario, Labirinti). Si ottengono quozienti intellettivi (QI) separatamente per le due Scale e uno totale. Somministrazione: Individuale (durata: 60 min. circa)
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Gli strumenti di valutazione
Per la lettura MT prove di lettura Batteria per la valutazione della dislessia e della disortografia. Per la matematica Prove oggettive di matematica per la scuola dell’obbligo Test ABCA valutazione delle abilità di calcolo aritmetico Per la scrittura Batteria per la valutazione della scrittura e delle competenze ortografiche.
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Scopo del trattamento Favorire la migliore evoluzione delle competenze in esame nonostante un deficit Fornire strumenti e strategie per poter apprendere attraverso strade alternative a quella deficitaria Gestire nel modo migliore la situazione di difficoltà Evitare che si sviluppino altre forme di disagio
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Quando un trattamento può considerarsi efficace?
Quando i risultati che produce sono superiori alla evoluzione naturale del disturbo La neuropsicologia cognitiva analizza ogni funzione cognitiva e processo di apprendimento nelle sue diverse componenti e consente di impostare un piano di trattamento mirato (tecniche specifiche che riducono il deficit, misure compensative, interventi metacognitivi)
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grazie per l’attenzione
Per Informazioni Dr.ssa Arianna Massini Gruppo Pollicino N° tel 36
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