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Metafisica e autocoscienza

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Presentazione sul tema: "Metafisica e autocoscienza"— Transcript della presentazione:

1 Metafisica e autocoscienza
Tommaso Campanella Metafisica e autocoscienza

2 Sensibilità, autocoscienza: pilastri della metafisica.
Tutta la conoscenza si risolve nella sensibilità. Ma per ogni attività c’è un soggetto che sarà l’anima,che conosce attraverso il “sentire” le cose e, “sente” in forma innata(sapere originario) se stessa; quanto detto è la condizione di ogni conoscenza;

3 Conoscenza originaria
Le cose esterne producono nell’anima modificazioni, che l’anima riesce a conoscere solo grazie ad un sapere che originariamente pone all’interno dell’anima tali modificazioni. Questa conoscenza originaria è propria non solo dell’anima umana, ma appartiene a tutte le cose naturali.

4 Conoscenza acquisita:
La conoscenza innata è offuscata dalla conoscenza acquisita(illata) che è il prodotto dell’azione delle cose esterne sull’anima;

5 I principi fondamentali della realtà:
Il sapere originario (autocoscienza) oltre a essere il fondamento della conoscenza porta a sentire le 3 primalità dell’essere: Potere; Sapere; Amore;

6 Primalità del non essere:
La potenza, la sapienza e l’amore sono limitate alle cose finite, le quali hanno l’essere ma anche il non essere, queste sono: Impotenza; Insipienza; Odio;

7 Utilizzo delle tre primalità:
Attraverso le tre primalità Dio crea il mondo e lo governa, in particolare: Dalla potenza fa si che nessuna cosa può essere o agire diversamente da come prescrive la sua natura; Dalla sapienza deriva il fato che è la catena della cause naturali; Dall’amore deriva l’armonia dalla quale tutte le cose sono indirizzate al fine supremo;

8 Ideale di uno stato teologico universale.
Nella città del Sole, scritta nel 1602, emerge il proprio ideale metafisico-teologico. Il quale si configura non solo come un rinnovamento religioso ma anche politico. In questa opera troviamo amalgamati elementi astrologici, di fede cristiana e di aspirazione alla libertà. Tutte sfaccettature dell’animo di Campanella.

9 La Città del sole: L’inquadramento fantastico dell’opera è costituito dal racconto fatto dal nocchiero genovese della nave Colombo al cavaliere dell’Ordine degli Ospitalieri, riguardo al contatto avuto con una popolazione, che lo conduce alla Città del Sole. Tale città sorge su un colle, è suddivisa in sette gironi, ognuno dei quali ha il nome di un pianeta. Vi si può accedere attraverso 4 porte, che indicano i 4 punti cardinali. Di particolare interesse sono le istituzioni proprie dell’isola, che appaiono come riflesso dell’armonia del cosmo, di cui ogni aspetto dell’esistenza degli abitanti è rigidamente organizzato.

10 “Il sole è capo di tutti in spirituale e temporale”
A capo della città è il Sole o Metafisico, che detiene il potere spirituale e temporale, religioso e politico. Con lui cooperano tre principi, chiamati Pon, Sin e Mor, cioè: Politica; Sapienza; Amore;

11 Dagli scritti di Campanella:
“Gli enti sono, non solo perché possono essere e sanno l’essere, ma anche perché amano l’essere”


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