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PSICOLOGIA SOCIALE DELLA COMUNICAZIONE

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Presentazione sul tema: "PSICOLOGIA SOCIALE DELLA COMUNICAZIONE"— Transcript della presentazione:

1 PSICOLOGIA SOCIALE DELLA COMUNICAZIONE
Modulo 2 – DALLA COMUNICAZIONE ALLA CONVERSAZIONE Prof. Carlo GALIMBERTI Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

2 Due oggetti: Metodi qualitativi per la ricerca nelle produzioni discorsive: il caso dell’Analisi delle Conversazioni Metodi qualitativi per la ricerca nell’interazione: il caso dell’interazione on-line (nel cyberspazio) Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

3 L’analisi delle conversazioni
Un approccio qualitativo all’interazione psico-sociale che utilizza teorie, metodi e tecniche provenienti da: pragmalinguistica etnometodologia psicologia sociale Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

4 Dalla comunicazione alla conversazione
L’Analisi delle Conversazioni: una pratica di ricerca psicosociale Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

5 Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

6 Argomenti della lezione
La comunicazione Il modello di Shannon e Weaver Interazionismo sommario Interazionismo comunicativo Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

7 La Comunicazione Dal modello del codice alla costruzione congiunta dei processi comunicativi L’ approccio “pragmatico-inferenziale-aperto” dell’interazione comunicativa Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

8 Comunicazione è: …Cum – munus, ovvero ricchezza comune da mettere in circolazione …Cum – mœnia, ovvero costruzione di barriere a difesa del “proprio” patrimonio …Cum – humus, ovvero terreno fertile di riferimento comune Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

9 Modello di Shannon e Weaver
Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

10 contesto Rumore Ricevente Emittente Fonte Decodif. Codif. Mess.
Destinatario Rumore Ricevente Emittente Feedback contesto Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

11 Caratteristiche del modello
Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

12 comunicazione come passaggio di informazioni
messaggio in forma di segnale da una sorgente ad un destinatario attraverso la mediazione di un’emittente e di un ricevente trasferimento influenzato da fenomeni intervenienti, “rumori” Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

13 Limiti del modello Lingua come codice
Alternanza tra emittente e ricevente Soggetti disincarnati Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

14 La lingua non è solo un codice
Mancanza di: processi di costruzione dei significati processi inferenziali Alternanza: i soggetti sono sempre contemporaneamente attivi Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

15 Esempi Piedini “Impero” o “in pero” = ambiguità fonica
“Organizzazione e conduzione delle riunioni” = ambiguità semantica/ pragmatica Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

16 Interazionismo sommario
Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

17 Interazionismo sommario
Interazione: azione (o reazione) che passa da un soggetto (S1) all’altro (S2); è un’influenza retroattiva reciproca che ogni soggetto esercita sulle azioni verbali dell’altro Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

18 Interazionismo sommario
L’interazione è un susseguirsi di comportamenti caratterizzati da una relazione d’ordine, una sorta di “modello dell’alternanza” Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

19 Interazionismo comunicativo
Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

20 Interazionismo comunicativo
Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

21 Interazionismo comunicativo
Attorno al circuito che lega i due interlocutori viene a delinearsi un sistema d’ordine superiore rispetto alla coppia S1 e S2 tendente a mantenere caratteristiche autonome e una propria organizzazione (SR) Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

22 Interazionismo comunicativo
Le parole pronunciate da ciascun attore sono indirizzate sia a sé sia all’altro, dando luogo ad un fenomeno di doppio ascolto: significare e comprendere non sono più azioni indipendenti Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

23 “Io ti presto l’ascolto della mia parola”
F. Jacques, 1982 Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

24 La comunicazione è intesa come situazione caratterizzata da:
una posta in gioco un gioco di reciprocità un’attività congiunta finalizzata alla costruzione di mondi possibili Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

25 La comunicazione secondo Rodolphe Ghiglione
Comunicare è co-costruire una realtà con l’aiuto di sistemi di segni accettando un certo numero di principi che permettono lo scambio e un certo numero di regole che lo gestiscono Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

26 La comunicazione secondo Rodolphe Ghiglione
I tre sistemi di segni – verbale, non verbale, paraverbale – sono in continua interazione tra loro nel lavoro di co-produzione del senso e co-costruzione del processo interlocutorio messo in atto dagli interlocutori Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

27 Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

28 Argomenti della lezione
Le funzioni del linguaggio La conversazione Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

29 La comunicazione Codice + Sistema di inferenze
Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

30 La comunicazione La comunicazione non è un trasferimento di informazioni ma: una relazione psicosociale una complessa attività congiunta Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

31 La comunicazione un evento generatore di uno spazio dialogico
inserito in un tessuto relazionale orientato alla costruzione della realtà sociale Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

32 I soggetti sono co-enunciatori
sono interlocutori impegnati in un’azione comunicativa comune di cui sono corresponsabili non più “emittenti” o “riceventi”, non solo “locutori-allocutori” Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

33 Le potenzialità La lingua è costituita da: un codice
un sistema di inferenze Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

34 Le potenzialità La comunicazione è frutto di un’attività congiunta
I soggetti sono incarnati Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

35 Le 3 + 1 funzioni del linguaggio
Referenziale Espressiva Relazionale + Argomentativa Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

36 Referenziale Denominare oggetti Indicare stati del mondo Deissi
Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

37 Espressiva Referenzialità rivolta al mondo interno
Come il linguaggio parla degli oggetti del mondo interno È studiata soprattutto dalla psicologia: rapporti tra linguaggio ed emozioni Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

38 Relazionale Creazione e alimentazione del legame sociale
Di grande interesse per la psicologia sociale Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

39 Argomentativa induzione: dal caso particolare alla regola generale
Passare da determinate premesse ad alcune conclusioni attraverso: induzione: dal caso particolare alla regola generale deduzione: dalla regola generale al caso particolare abduzione: da un caso particolare attraverso una regola generale ad un altro caso particolare Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

40 La conversazione Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

41 è un intreccio di attività svolte da due o più soggetti
che costruiscono congiuntamente il senso delle proprie azioni soggetti disponibili a comunicare portatori di conoscenze comuni e negoziate Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

42 alla risoluzione dell’indecibilità dei loro messaggi
La conversazione diviene il congegno deputato alla “conferma delle inferenze” operate dagli interlocutori e alla risoluzione dell’indecibilità dei loro messaggi Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

43 Il principio di cooperazione
Fornire un contributo così come è richiesto, al momento opportuno, dagli scopi o dall’orientamento del discorso in cui si è impegnati (Grice) Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

44 Le massime di Grice non dire nulla di meno, nulla di più di quanto richiesto dalla situazione (massima di quantità) non dire nulla di cui non sei sicuro (massima di qualità) Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

45 Le massime di Grice parla a proposito (massima di pertinenza)
scegli la modalità giusta per dire ciò che intendi (massima di modo) Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

46 Chi parla a chi Io soggetto fisico (io enunciatore)
Tu soggetto fisico (tu interpretante) Io percepito/costruito dall’altro (io enunciatario) Tu costruito da chi parla (tu destinatario) Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

47 “Quando mi dici qualcosa, io verifico di aver compreso il tuo messaggio ripetendolo con parole mie, perché se lo ripetessi con le tue parole tu potresti dubitare che io abbia capito” Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

48 David Lodge, Small world
“Ma se uso le mie parole il risultato è che cambio il tuo significato, anche se solo di poco… La conversazione è come giocare a tennis con una palla fatta di gomma semiliquida, che ha una forma diversa ogni volta che attraversa la rete” David Lodge, Small world Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

49 Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

50 Argomenti della lezione
Esempi di conversazione: i tre turni di parola Analisi del Contenuto Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

51 La comunicazione è composta da
Modulo verbale, orale e scritto Modulo non verbale Modulo para-verbale Modulo prossemico: gestione dello spazio (fondamentale per la qualità dell’interazione) Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

52 La conversazione diviene il congegno deputato alla “conferma delle inferenze” operate dagli interlocutori e alla risoluzione dell’indecibilità dei loro messaggi Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

53 Esempio G1: “In questa stanza c’è una corrente d’aria”
(asserzione valutativa): Atto iniziativa S1: chiude la porta = “mi sembra che lei stia facendo una richiesta” (attribuzione a G1 di un’intenzione veicolata da un atto indiretto): Interpretazione in atto di G1 Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

54 Ratifica (o non ratifica) dell’interpretazione in atto
G2: “Grazie” Ratifica (o non ratifica) dell’interpretazione in atto S2: “Prego” Conferma della ricezione della ratifica dell’interpretazione in atto Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

55 È possibile avere tre tipi di inferenze diverse per questo scambio comunicativo = INDECIDIBILITÀ DEL LINGUAGGIO Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

56 “Poiché fa caldo, lasciate aperte porta e finestra per tenere attiva la corrente d’aria”
“Poiché ho freddo, chiudete porta e/o finestra per interrompere la corrente d’aria” “Questo è un esempio: la sua comprensione non richiede alcuna azione da parte vostra” Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

57 È possibile capire che:
Sono necessari tre turni di parola per comprendere cosa avviene nel corso di una conversazione Il terzo turno serve per comprendere come le persone interpretano quanto viene detto dai loro interlocutori Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

58 Esiste una differenza fra studio linguistico e pragmalinguistico delle conversazioni
L’ Analisi della Conversazione è nata per studiare le coppie adiacenti e le trasformazioni operate da un’intervento sul precedente Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

59 La conversazione funziona per approssimazione per difetto: bisogna stare attenti agli indicatori di problema e di difficoltà che mettono in evidenza i rapporti fra i soggetti e il modo in cui si costruisce l’interazione Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

60 La comunicazione non è solo un fenomeno linguistico ma soprattutto un fenomeno sociale
La conferma delle inferenze è un lavoro che i soggetti fanno sugli atti linguistici Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

61 La Conversazione Interfaccia fra cognitivo e sociale
Ogni situazione sociale organizzata per turni e caratterizzata da scambi verbali e fenomeni extraverbali in cui i comunicanti fanno ricorso ad un codice condiviso e mettono in atto processi inferenziali Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

62 Analisi di contenuto Nasce storicamente dall’esegesi dei testi sacri
Anni ’20-’30: prime tecniche di analisi di Contenuto Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione

63 Oggetto: studio di messaggi scritti
Caratteristiche: prevede una griglia di categorie da applicare al corpus per far emergere i temi di un testo Critica: arbitrarietà delle categorie usate Modulo 2 – Dalla comunicazione alla conversazione


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