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Massimo Lenti INFN-Firenze 2009
Violazione di CP Massimo Lenti INFN-Firenze 2009
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Sommario L’angolo di Cabibbo La matrice CKM Le Simmetrie P, C, T
La violazione di CP Il sistema K0 K0 La violazione indiretta di CP: e La violazione diretta di CP: e´/e I triangoli di unitarietà Il sistema B0 B0 Misura di sin2b, misura di sin2a, misura di g Oscillazioni BSBS , D0D0 Fit al triangolo di unitarietà Oscillazioni dei neutrini (cenni) Conclusioni
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L’angolo di Cabibbo Le transizioni con cambiamento di stranezza sono molto soppresse L0gpe-ne, DS = 1 ngpe-ne, DS = 0 K+gm+nm, DS = 1 p+gm+nm, DS = 0 K+gp0e+ne, DS = 1 p+gp0e+ne, DS = 0 La soppressione è circa 1/20 (corretta per lo spazio delle fasi) Angolo di Cabibbo: l’autostato debole del quark di carica –1/3 è: d´ = cosq d + sinq s, 0.23
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Meccanismo GIM La conseguenza dell’angolo di Cabibbo per le correnti neutre sarebbe però: mentre sperimentalmente sono molto soppresse le correnti neutre con cambiamento di stranezza (es. K0→m+m-). Occorre allora introdurre un altro quark di carica +2/3, il c Ed un altro autostato debole di carica –1/3: s´ = cosq s - sinq d si cancellano le correnti neutre con cambiamento di stranezza
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È stata poi scoperta la terza famiglia di quark: t e b
La cancellazione (parziale) delle transizioni di corrente neutra con cambiamento di stranezza è presente anche al secondo ordine (es. K0gm+m- BR 6.84×10-9): s W m+ u n d W m- Se le masse dei quark fossero uguali si avrebbe una cancellazione completa delle SCNC È stata poi scoperta la terza famiglia di quark: t e b Generalizzazione dell’angolo di Cabibbo
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La lagrangiana d’interazione per le correnti cariche deboli si può scrivere:
dove rappresenta uno dei tre doppietti left-handed dei quark Il settore di massa della lagrangiana non è in generale diagonale: e sono due matrici 3×3:
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Diagonalizzando con Uu e Ud matrici unitarie 3×3. Gli autostati di massa saranno allora: La lagrangiana d’interazione assumerà quindi la forma: dove
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La matrice CKM Sperimentalmente sono osservabili le masse mu, mc, mt, md, ms, mb e la matrice unitaria: I moduli degli elementi della VCKM si possono misurare da larghezze parziali di decadimento o da sezioni d’urto (nel seguito la fonte è PDG2008
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|Vud| n ne e- e- W- W- d u m- nm u u n p d d | Vud | dal decadimento beta dei nuclei (decadimenti “superallowed” 0+→0+) o direttamente del neutrone (ngpe-ne) confrontati con il decadimento del leptone m: | Vud | = Importante anche p+→p0e+n ma limitato statisticamente
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|Vus| n e+ W+ s u K+ u u p0 | Vus | dal decadimento Ke3 (K+gp0e+ne , KLgp-e+ne e analogo del KS) e Km3: | Vus | = utilizzando il form factor f+(q2=0)=0.961±0.008 dalla teoria
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|Vcd| n e- W d c | Vcd | dalla produzione di charm per interazione di fasci di neutrini sui quark d di valenza del bersaglio: | Vcd | = 0.011 Decadimenti semileptonici di mesoni con charm sono limitati dalla conoscenza dei fattori di forma
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|Vcs| n e+ W+ c s D0 u u K- | Vcs | dal decadimento semileptonico di mesoni con charm in mesoni con strange e dal decadimento puramente leptonico: | Vcs | = 1.04±0.06
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|Vcb| n e+ W+ b c B+ D0 u u | Vcb | dai decadimenti semileptonici dei mesoni con bottom in un mesone con charm (B+gD0*e+ne oppure BdgD-*e+ne) e dai decadimenti semileptonici “inclusivi” del quark b nel quark c (in cui stato iniziale e finale sono ricostruiti solo parzialmente): | Vcb | =
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|Vub| e- n W- b u | Vub | dai decadimenti semileptonici inclusivi del quark b (in cui l’impulso del leptone è superiore a quello permesso da un decadimento con un quark c associato) e da alcuni decadimenti esclusivi: | Vub | =
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|Vtd| b t d Bd W W Bd d t b | Vtd | dalle oscillazioni dei mesoni BdBd: la frequenza di oscillazione DMBd= ps-1 dipende dal prodotto Vtb* Vtd attraverso un diagramma a box con il quark top | Vtd | = usando fBd2 BBd = ((223±8±16) MeV)2
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|Vts| |Vts| = 0.0387±0.0023 e per confronto con D MBd Bs Bs
W W Bs s t b | Vts | dalle oscillazioni dei mesoni Bs Bs: la frequenza di oscillazione DMBs= 17.77±0.10±0.07 ps-1 con fBs2 BBs =((275±7±15) MeV)2 |Vts| = ±0.0023 e per confronto con D MBd | Vtd / Vts | = 0.209±0.001exp±0.006theor usando (fBd2 BBd) / (fBs2 BBs) = (1.23±0.02±0.03)2
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|Vtb| | Vtb | dalla sezione d’urto di produzione singola di quark top
W- t b | Vtb | dalla sezione d’urto di produzione singola di quark top | Vtb |> al 95% CL
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Con le misure indipendenti si può controllare l’unitarietà
Dalle misure fatte ed imponendo il vincolo di unitarietà (ed assumendo solo tre famiglie di quark), i moduli degli elementi della matrice CKM sono: Con le misure indipendenti si può controllare l’unitarietà
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La matrice CKM: parametrizzazione
La matrice CKM è una matrice 3 x 3 unitaria in generale complessa Su 18 parametri liberi iniziali le 9 condizioni di unitarietà portano a 9 parametri indipendenti Una matrice unitaria 3 x 3 reale ha 3 parametri liberi (rotazioni in tre dimensioni g 3 angoli di Eulero). Gli altri 6 parametri liberi della matrice CKM possono quindi essere scelti come fasi complesse ( eifj ). Le funzioni d’onda dei quark sono definite a meno di una fase: la fisica deve essere invariante per trasformazioni q g eifq q Ridefiniamo le funzioni d’onda di ciascun quark con una fase, diversa per ciascun quark:
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Gli autostati deboli trasformeranno allora come:
e questo equivale a trasformare la matrice CKM in: Possiamo fattorizzare una fase, per esempio e-ifu, ottenendo:
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Una fase globale per tutta la matrice non comporta alcun vincolo per i parametri della matrice CKM
Le altre 5 fasi possono essere scelte arbitrariamente e tolgono altri 5 parametri liberi alla matrice CKM I parametri indipendenti di VCKM sono allora 4: tre reali (angoli) ed una fase complessa Nel caso di n famiglie di quark, con il vincolo di unitarietà restano n2 parametri liberi Una rotazione in uno spazio n-dimensionale può essere parametrizzata con n(n-1)/2 angoli 2n-1 fasi possono essere riassorbite dalla ridefinizione delle funzioni d’onda dei quark Restano quindi (n-1)(n-2)/2 fasi complesse libere
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Una matrice ortogonale può sempre essere scritta come il prodotto di tre matrici R12, R23 e R31:
Vi sono 12 combinazioni di prodotti per generare la generica matrice ortogonale
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Vi sono 6 combinazioni con due rotazioni nello stesso piano (non consecutive)
Vi sono 6 combinazioni con tutte e tre le rotazioni R = R12(q) R23(s) R12(q’) R = R12(q) R31(t) R12(q’) R = R23(s) R12(q) R23(s’) R = R23(s) R31(t) R23(s’) R = R31(t) R12(q) R31(t’) R = R31(t) R23(s) R31(t’) R = R12(q) R23(s) R31(t) R = R12(q) R31(t) R23(s) R = R23(s) R12(q) R31(t) R = R23(s) R31(t) R12(q) R = R31(t) R12(q) R23(s) R = R31(t) R23(s) R12(q)
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Le 12 combinazioni non sono tutte indipendenti:
R12(q) R31(t) R12(q’) = R12(q+p/2) R23(s=t) R12(q’-p/2) R23(s) R31(t) R23(s’) = R23(q-p/2) R12(q=t) R23(s’+p/2) R31(t) R23(s) R31(t’) = R31(t+p/2) R12(q=s) R31(t’-p/2) Vi sono 9 combinazioni indipendenti: 1., 3., 5., La fase complessa può essere introdotta in una matrice di rotazione in modo da ottenere una matrice unitaria Per esempio R12 può diventare: oppure oppure ed analogamente per R23 e R31. Scegliamo la seconda possibilità (le altre si ottengono da una ridefinizione delle fasi dei quark) Abbiamo quindi 9 parametrizzazioni possibili nelle quali la fase complessa è sempre posta in una sottomatrice 2 x 2 mentre gli altri parametri sono reali:
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P1: V = R12(q) R23(s,f) R12(q’)-1 =
P2: V = R23(s) R12(q,f) R23(s’)-1 = P3: V = R23(s) R31(t,f) R12(q) =
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P4: V = R12(q) R31(t,f) R23(s)-1 = P5: V = R31(t) R12(q,f) R31(t’)-1 = P6: V = R12(q) R23(s,f) R31(t) =
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P7: V = R23(s) R12(q,f) R31(t)-1 = P8: V = R31(t) R12(q,f) R23(s) = P9: V = R31(t) R23(s,f) R12(q)-1 =
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P3 con le trasformazioni c g c e-if, t g t e-if e b g b e-if è stata scelta dal Particle Data
Group come rappresentazione standard di VCKM: I simboli per gli angoli e la fase sono secondo il PDG. dal fit globale (vedi dopo)
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La matrice CKM: sviluppo di Wolfenstein
Sviluppiamo VCKM in serie di l s12 = 0.0010 Vcb ≈ s23 Al2, con A di O(1); Vub = s13e-d13 Al3(r - ih), con r e h di O(1) Trascurando elementi O(l4) (sufficienti per studi di CP nei B) otteniamo: Per la violazione di CP nei K occorre uno sviluppo fino a O(l5): Vud , Vus , Vcs , Vcb e Vtb sono praticamente reali, Vcd e Vts sono leggermente complessi Vtd e Vub sono complessi
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Sviluppo di Wolfenstein
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Gli operatori P, T, C In Fisica delle Particelle assumono particolare importanza gli operatori: Parità: Inversione Temporale: Coniugazione di Carica: dove y è la funzione d’onda
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Parità Inversione Spaziale: è un operatore unitario
Gli autovalori di P sono ±1 Funzione Pari Se y ha parità definita (è autostato di P) Funzione Dispari Esempi: Pari Dispari Non è autostato di P
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La Parità di un sistema si conserva se:
dove H è l’hamiltoniana del sistema Esempio: Funzioni d’onda dell’Atomo di Idrogeno Le armoniche sferiche hanno parità (-1)l
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Parità intrinseca delle particelle
I barioni p, n, … hanno P =+1 per convenzione (conservazione del numero barionico) I mesoni p , p0 , K , K0 , K0 hanno P =-1 (pseudoscalari) Vi sono mesoni: Scalari (JP= 0+): a0, f 0,… Pseudoscalari (JP= 0-): p , p0 , K , K0 , K0, h , h´ Vettori (JP= 1-): r , w , r0 , f, K* , K0* , K0* Vettori Assiali (JP= 1+): h1, b1,… Fermioni e Antifermioni hanno Parità opposta Bosoni e Antibosoni hanno Parità uguale
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Coniugazione di Carica
Gli autovalori di C sono ±1
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Esempio 3: stati quark-antiquark
Esempio 1: pioni non sono autostati di C Esempio 2: neutrini P vietato C CP vietato Esempio 3: stati quark-antiquark Scambio di fermioni: -1 Simmetria di scambio degli stati di spin: (-1)S+1 Inversione spaziale: (-1)L
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Inversione Temporale Antilineare: Antiunitario: antilineare e unitario
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Il Teorema CPT Una simmetria S è conservata se: l’operatore S commuta con l’hamiltoniana: [H,S] = 0 lascia invariante la lagrangiana: S L = L lo stato iniziale e finale hanno lo stesso autovalore di S Le interazioni e.m. e forti conservano sia P che C che T Le interazioni deboli violano sia P che C Si è osservata la violazione di CP nel sistema K0K0 e B0 B0 Teorema CPT: tutte le interazioni sono invarianti sotto la successione di C, P, T applicate in qualunque ordine Conseguenze del teorema CPT: particella e antiparticella devono avere la stessa massa e la stessa vita media
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La violazione di CP Nel Modello Standard delle interazioni elettrodeboli la violazione di CP è spiegata dalla fase complessa della matrice CKM: Per ottenere il coniugato hermitiano: mentre applicando CP: CP è conservata se e solo se V = V* ossia se VCKM è reale
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Diagrammi di Feynman Se il quark di tipo d è nello stato iniziale → VCKM Se il quark di tipo d è nello stato finale → (VCKM)* Se il quark di tipo d è nello stato iniziale → (VCKM)* Se il quark di tipo u è nello stato iniziale → (VCKM)*
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I mesoni K S I3
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Il sistema K0 K0 Il K0(ds) ha stranezza +1, il K0(sd) ha stranezza -1
K0 e K0 sono distinguibili solo dalla stranezza (conservata nelle interazioni e.m. e forti, non in quelle deboli) K0 e K0 hanno canali di decadimento comuni: un K0 si può trasformare in un K0 e viceversa K0 g 2p, 3p g K0 L’equazione di evoluzione di un sistema di K0 e K0 è: dove H è l’hamiltoniana efficace del sistema. dove ora H è una matrice 2 x 2 non hermitiana dove M e G sono hermitiane ossia: M21 = M12*, G21 = G12*, mentre M11, M22, G11, G11 sono reali se CPT è conservata allora M11 = M22 = M0 e G11 = G22 = G0
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La soluzione dell’equazione di evoluzione è:
dove CS e CL sono delle costanti che dipendono dalle condizioni iniziali sono gli autovalori Gli autostati di massa e vita media sono:
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Sperimentalmente:
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Se per t = 0 abbiamo uno stato puro di :
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Violazione Indiretta di CP
Se l’Hamiltoniana commuta con CP: Se le due ampiezze sono invece diverse allora abbiamo violazione di CP, chiamata violazione indiretta o dovuta al mixing Definiamo il parametro e di violazione indiretta di CP: dove
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Riscriviamo gli autostati di massa:
dove K1 e K2 sono autostati di CP: con la convenzione: e è in generale complesso e la sua fase, con questa convenzione, risulta:
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Gli stati a due o tre pioni sono autostati di CP:
p0 p0 CP=+1; p+ p- CP=+1; p0 p0 p0 CP=-1; p+ p- p0 CP=-1 (tranne nel caso, soppresso, in cui il momento angolare tra coppie di pioni sia dispari) Se non vi è violazione di CP nel decadimento: da cui: mentre:
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CP di pp e ppp Gli stati a due o tre pioni sono autostati di CP:
p0 p0 CP=+1; a C p0 = +p0; p0ggg p+ p- CP=+1; a C(p+ p- ) = Scambio(p+ p- ) Pspaziale (p+ p- ) = (-1)I+L (-1)L I = isospin i pioni sono bosoni (simmetrici nello scambio) I+L pari, I+L = 2L P(p+p-) = (-1)(-1) Pspaziale(p+p-) CP(p+ p-) = (-1)2L = +1 p0 p0 p0 CP=-1; a L pari tra ogni coppia di p0 p+ p- p0 CP=-1 (tranne nel caso, soppresso, in cui il momento angolare tra coppie di pioni sia dispari) CP (p+ p- ) = (-1)2L CP (p0) = -1 Pspaziale((p+p-)p0) = (-1)L CP (p+ p- p0 ) = (-1)3L+1
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Sperimentalmente: Se CP è conservata nel decadimento: Sperimentalmente:
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Altre osservabili....: Nei decadimenti semileptonici del KL: Sperimentalmente: Nell’asimmetria angolare sull’angolo f tra il piano dei pp ed il piano ee nel decadimento KL→p+p-e+e-:
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Il parametro e s t,c,u d K0 W W K0 d t,c,u s I diagrammi con u sono trascurabili (mu << mc, mt ) Diagramma con c e c: Diagramma con c e t: Diagramma con t e t: La parte reale è dominata dal diagramma con c e c Per la parte immaginaria i tre contributi sono paragonabili
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più precisamente… Il primo termine vale circa il 75%, il secondo il 37%, il terzo(negativo)il 12%
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Sperimentalmente:
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Violazione diretta di CP
CP puo’ essere violata anche nel decadimento: Se CPT è conservata la larghezza totale di decadimento del K0 deve essere uguale a quella del K0: e quindi Per simmetria di isospin: Se la violazione di CP è piccola: da cui:
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Teorema di Watson Se vale il teorema CPT
Se T è conservata nelle interazioni forti Allora per ogni decadimento debole di un adrone i a spin nullo in uno stato finale f : dove d è la fase dovuta alla diffusione elastica (causata dalle interazioni forti) tra gli adroni nello stato finale f
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Violazione diretta di CP (II)
Gli stati a due pioni possono essere scritti in funzione dell’isospin: Dal teorema di Watson: Da cui per KS e KL:
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La convenzione di Wu-Yang consiste nell’imporre
Definiamo: (dai rate sperimentali di decadimento di K0 e K+): Avremo:
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Analogamente: Con la convenzione di Wu-Yang: Abbiamo: R è chiamato il Doppio Rapporto
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Sperimentalmente:
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Se i 4 decadimenti vengono raccolti contemporaneamente e nello stesso volume fiduciale:
NA48 I fasci KS e KL sono prodotti dallo stesso fascio primario KS e KL sono distinti dal tempo di volo tra il Tagger ed i rivelatori Il volume fiduciale di decadimento é lo stesso: tra l’AKS e 3.5 vite medie del KS Lo spettro di energia selezionato é lo stesso: 70<E<170 GeV Schema dei fasci di NA48
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I rivelatori di NA48 KL,S p+ p- sono rivelati da uno spettrometro magnetico KL,S p0 p0 sono rivelati da un calorimetro a Kripton liquido i KL sono pesati, evento per evento, con il tempo proprio per rendere la distribuzione dei loro decadimenti simile a quella dei KS K
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Il BR è dominato dal primo diagramma:
u p+ d W W s u s u, c, t d p+ u g, g, Z K0 p- K0 u d d p- d d Il BR è dominato dal primo diagramma: e´ è dominato dal secondo diagramma con il top: In realtà i calcoli sono molto complicati I “pinguini” forti(B6) ed elettrodeboli (B8) tendono a cancellarsi
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NA48/2 Nel decadimento in 3 pioni:
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La matrice CKM alla Wolfenstein (richiamo)
Sviluppiamo VCKM in serie di l s12 = 0.0010 Vcb ≈ s23 Al2, con A di O(1); Vub = s13e-d13 Al3(r - ih), con r e h di O(1) Trascurando elementi O(l4) (sufficienti per studi di CP nei B) otteniamo: Per la violazione di CP nei K occorre uno sviluppo fino a O(l5): Vud , Vus , Vcs , Vcb e Vtb sono praticamente reali, Vcd e Vts sono leggermente complessi Vtd e Vub sono complessi
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Triangoli di Unitarietà
La Matrice CKM è unitaria a vi sono 6 relazioni che devono essere uguali a zero: Si rappresentano come triangoli nel piano complesso (triangoli di unitarietà) I lati e gli angoli sono misurabili sperimentalmente e sono vincolati dalla teoria Tutti i triangoli hanno area uguale: Questo valore viene dal fit globale....
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Triangolo di Unitarietà (1)
Im Non in scala Re
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Triangolo di Unitarietà (2)
Im Re
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Triangolo di Unitarietà (3)
Im Non in scala Re
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Triangolo di Unitarietà (4)
Im Non in scala Re
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Triangolo di Unitarietà (5)
Im Re
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Triangolo di Unitarietà (6)
Im Non in scala Re
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Il Triangolo di unitarietà può essere misurato anche usando solo i K
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KLgp0nn E’ il canale preferito per la violazione di CP
s d CP(p0) = -1, CP(nn) = +1 Pspaziale(p0 (nn) ) = -1L = -1 u, c, t K0 p0 W CP(p0 nn ) = +1 d d la violazione indiretta di CP è trascurabile il pinguino con il top è dominante:
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Il decadimento KS p0l+l- è stato studiato da NA48/1:
dove sperimentalmente: Il decadimento KS p0l+l- è stato studiato da NA48/1:
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NA62-P326: 80 eventi K+→p+nn dal
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I mesoni B B I3
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Il sistema Bd0 Bd0 Il sistema Bd0 Bd0 è analogo a quello K0 K0 ma:
dove gli autostati di massa e vita media sono Non possiamo cercare violazioni di CP come KLg2p Si possono confrontare i decadimenti del Bd0 e del Bd0 in uno stato finale fCP (che sia autostato di CP) in funzione del tempo:
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t=0 quando il Bd0 è stato “taggato” Vale se y≈0
dove Definiamo: ed assumiamo: Caveat: non confondere lfCP con l≈0.23 parametro della CKM....
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Vale se y≈0 L’asimmetria dipendente dal tempo sarà:
Se vi è un solo diagramma dominante nel decadimento: Infatti: dove HD commuta con CP e la parte che viola CP è contenuta nella fase debole di decadimento fD è l’autovalore ±1 di CP di ; da non confondere con h della CKM….
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Possiamo assumere che sia reale:
b t d Per la parte di mixing: Bd W W Bd d t b è la fase del mixing BdBd Quindi e:
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Il Triangolo di Unitarietà “standard”
Il triangolo di unitarietà (2) “normalizzato” è (Vtb, Vcd, Vcb, Vud sono reali) : Im Re Per l’altro triangolo non degenere (5) si usano i simboli a´, b´, g´≡ g + dg Si definiscono anche:
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J/y KS J/y L’fCP “d’oro” è J/y KS con hCP = -1 Bd
W Bd s CP J/y = + J/y (stessi numeri quantici del fotone) KS d d CP KS = + KS (e<<1) P lJ/y KS = -1 In realtà bisogna tener conto del mixing K0-K0 fD = 0 (diagrammi a pinguino trascurabili), fM=b
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J/y KL , J/y K* J/y KL ha hCP = +1
CP J/y = + J/y (stessi numeri quantici del fotone) CP KL = - KL (e<<1) P lJ/y KS = -1 J/y K*, con K*KSp0 può avere sia hCP = +1 che hCP = -1 CP K* = + K* (momento angolare tra KS e p0 = 1) P lJ/y K* = -1(l=1), +1(l=0,2) Dalle distribuzioni angolari dei decadimenti si può misurare cos(2b)
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Misura Sperimentale di sin2b
Dall’asimmetria nelle oscillazioni di Bd e Bd con decadimento in J/y KS ed altri: cos(2b)<0 è escluso al 97% CL da decadimenti tipo J/yK* e D0h0 con D0→KSp+p- e h0=p0,h,w
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p+ p- fCP = p+p- con hCP = +1 p+ fD = g Bd p-
u p+ d fD = g W b u Bd p- d d In realtà I diagrammi a pinguino non sono trascurabili
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Diagrammi a Pinguino W b u, c, t d p- u tpp concerne il diagramma ad albero Ma i pi sono quantità divergenti. Sfruttando l’unitarietà: g, g, Z Bd u p+ d d Ordine l3 Stessa fase debole del diagramma albero Fase debole diversa dal diagramma albero Per questo decadimento sarà in generale Non è lo stesso App di sopra!! (Lo usiamo solo per i risultati di Belle)
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Diagrammi a Pinguino (II)
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Diagrammi a Pinguino (III)
Possiamo misurare Spp e Cpp ma abbiamo 3 incognite: a, d e |P/T|....
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Diagrammi a Pinguino (IV)
Possiamo anche scegliere il pinguino con il quark c (fD=0). |P/T| e d avranno valori diversi dal caso con il pinguino con quark t. E’ la convenzione usata da Babar, Belle e da Gronau e London.
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Misura Sperimentale di “sin2a”
Dall’asimmetria nelle oscillazioni di Bd e Bd con decadimento in p+p-: Belle
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Misura Sperimentale di “sin2a”(II)
E’ possibile ricavare a dall’analisi di isospin [M.Gronau e D.London PRL65(1990)3381]:
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Misura Sperimentale di “sin2a”(III)
Analogamente: Finora solo ”geometria”…. Nei diagrammi (elettrodeboli) ad albero vi sono operatori sia DI=3/2 che DI=1/2 Nei diagrammi (gluone dominante) a pinguino vi sono solo DI=1/2
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Misura Sperimentale di “sin2a”(IV)
Possiamo rappresentare queste relazioni come triangoli nel piano complesso: Misurando i lati dei triangoli si possono calcolare gli angoli
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Misura Sperimentale di “sin2a”(V)
Da queste equazioni può essere determinato θ e quindi a
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Misura Sperimentale di “sin2a”(VI)
Nel canale B→p0p0 non possono essere risolte sperimentalmente le oscillazioni. L’asimmetria integrata sul tempo permette comunque di misurare Cpp Dalle misure combinate di Belle e Babar:
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Misura Sperimentale di “sin2a”(VII)
Il canale B→r+r- risulta più vantaggioso: è analogo al canale pp (rr sono due vettori ma sperimentalmente sono in uno stato CP pari come pp) il pinguino è molto più soppresso: controllato con BR(B→r0r0) = (1.1±0.4)×10-6 rispetto a BR(B→r+r-) = (24.2±3.1)×10-6 e BR(B+→r+r0) = (18.0±4.0)×10-6
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Diagrammi a Pinguino(J/yKS)
c J/y c g, g, Z b s u, c, t Bd KS W Sfruttando l’unitarietà: d d Ordine l4 (trascurabile) Ordine l2 Fase debole diversa dal diagramma albero Stessa fase debole del diagramma albero Per questo decadimento con buona approssimazione come già trovato
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Misura di g Il B carico (B±) può decadere sia in D0 che in D0
D0 e D0 possono decadere negli stessi stati finali
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Misura di g (II) Studiando il Dalitz Plot di KSp+p- si può fittare l’angolo g La funzione f viene da un modello di decadimento e parzialmente controllata con altri dati Insieme ad altri canali di decadimento si ottiene (PDG08) Da tutte le misure degli angoli si ha (PDG08):
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La soppressione è del secondo termine rispetto al primo. Loop è dell’ordine di ; l=0.23 Termine dominante Termine secondario
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Violazione diretta di CP nei B
Il canale K+p- non è autostato di CP In questo canale si è trovata violazione diretta di CP
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Il sistema Bs0 Bs0 Vi è anche il sistema Bs Bs analogo a quello Bd Bd : b t s Bs W W Bs s t b sin2bs può essere misurato dalle oscillazioni: L’angolo g può essere misurato dalle oscillazioni:
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La relazione tra DMB e gli elementi della matrice CKM è:
Il rapporto tra il DMB del Bd e del Bs è: dove possiamo sostituire: e conosciamo con maggiore precisione il rapporto:
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DMBS results
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D0 e CDF 2008
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I mesoni D C I3
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Il sistema D0 D0 E’ analogo a Bs Bs , Bd Bd, K0K0, ma xD<<1, yD<<1 u s c D0 W W D0 c s u Il mixing è stato verificato sperimentalmente solo nel 2007 da BABAR e Belle in: Misurando la differenza di vita media tra decadimenti in stati a CP=+1 (pp e KK) e stati a CP non definita (Kp):
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Fit al Triangolo di Unitarietà
(input: Vub, Vcb, DMBd, DMBS, sin(2b), e):
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Fit al Triangolo di Unitarietà
PDG2008
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LHCb funzionerà al collider LHC
a partire dal 2009 E’ stato progettato per misurare i lati e gli angoli dei triangoli di unitarietà con grande precisione utilizzando i decadimenti dei mesoni B
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Neutrino Mixing Anche nel settore leptonico abbiamo:
dove la- = e-, m-, t-, mentre ni sono gli autostati di massa dei neutrini. Per i quarks ed i leptoni carichi gli stati osservabili sono gli autostati di massa Per i neutrini gli stati osservabili sono (prevalentemente) gli autostati deboli dove na= ne , nm , nt sono gli autostati deboli
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La matrice PMNS La matrice U è detta matrice di Pontecorvo-Maki-Nakagawa-Sakata ed è l’analogo leptonico della matrice CKM E’ la stessa parametrizzazione della matrice CKM. La matrice diagonale moltiplicativa si ha se i neutrini sono particelle di Majorana: non ha effetto sulle oscillazioni di neutrini e verrà trascurata nel seguito
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La matrice PMNS(II) Dalle misure sull’oscillazione dei neutrini risulta: dove c=c12 e s=s12 con s≈0.56 e c≈0.83
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La matrice PMNS(III) Esplicitando abbiamo: Trascurando s13 si ha:
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La matrice PMNS(IV) La struttura della matrice PMNS è molto diversa da quella della CKM: non ha una struttura gerarchica tutti gli elementi tranne uno sono dello stesso ordine di grandezza vi è (almeno) una fase libera: possibilità di violazione di CP i triangoli di unitarietà sono tutti degeneri la violazione di CP dipende da quanto piccolo è s13
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Le masse dei neutrini Le oscillazioni dei neutrini permettono di stimare le differenze delle masse quadrate: verde→ne , rosso→nm , blu→nt
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Oscillazione dei neutrini
Il neutrino na sia prodotto in associazione al leptone carico la Eq.di Scroedinger per un autostato di massa ni nel suo sistema di riposo: Il fattore di fase Lorentz-invariante diventa nel laboratorio: Assumiamo che l’autostato debole na sia stato prodotto con momento definito p
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Oscillazione dei neutrini(II)
Il neutrino nato come na dopo una distanza L diventa: Dopo una distanza L è quindi una sovrapposizione di stati. Possiamo calcolare: Assumendo la conservazione di CPT Se U non è reale è possibile che vi sia Violazione di CP
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Oscillazione dei neutrini(III)
Se le differenze di massa sono molto diverse, le oscillazioni si disaccoppiano e ci riduciamo al caso di due neutrini Neutrini solari (anti-n da reattori): Kamland Neutrini atmosferici: SuperKamiokande
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SNO
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KamLAND antineutrini da circa 20 reattori in Giappone e Corea
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Neutrini atmosferici 2
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SuperKamiokande
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Neutrini da acceleratori
PDG2008: 112 osservati 158.1 attesi senza oscillazioni Ratio: 0.71±0.08 250 Km En~ 1 GeV PDG2008: 215 osservati 336 attesi senza oscillazioni Ratio: 0.64±0.05 MINOS 735 KM En~3-10 GeV
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Conclusioni La violazione di CP è stata osservata nei sistemi K0 K0 e Bd Bd Nel modello standard è generata dalla fase complessa nella matrice CKM La violazione di CP nei K0 K0 è giunta inaspettata La violazione di CP nei Bd Bdè stata predetta con notevole precisione Interrogativi aperti: Vi sono altre sorgenti di violazione di CP? La violazione di CP osservata è sufficiente per spiegare l’asimmetria barionica nell’Universo? La matrice di mescolamento dei neutrini (matrice PMNS) può produrre violazione di CP nel settore leptonico?
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