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STILI COGNITIVI Stili cognitivi
Attitudini stabili, preferenze o strategie abituali caratteristiche del modo di percepire -pensare -ricordare -risolvere i problemi di una persona. Tendenza costante a far uso di una data strategia.
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STILI COGNITIVI Lo stile si stabilizza nel tempo : adottare lo stile preferito porta a risultati migliori che portano a riutilizzarlo. Gli stili cognitivi non si identificano con le abilità o l’intelligenza ma sul modo di farne uso.
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STILI COGNITIVI Verbale - preferenza per la parola detta o scritta, testi, riproduzioni sonore, con tendenza ad imparare per lettura e ripetizione; Visuale - preferenza per l’immagine, le figure dei libri, le rappresentazioni grafiche, le raffigurazioni in genere, con tendenza ad usarle per imparare. Sistematico- approccio alla formulazione di ipotesi con un procedere metodico di raccolta di indizi e del loro collegamento seguendo delle regole; Intuitivo - privilegiare la scoperta o l’invenzione personale per arrivare ad una spiegazione (ipotesi) che cerca conferme nei dati disponibili. Analitico - partire dai dettagli per costruire man mano il quadro generale, avendo a cura la descrizione minuziosa dei particolari; Globale - costruirsi una visione d’insieme di un argomento senza perdersi nei particolari, cercando di cogliere il concetto centrale o il senso generale.
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STILI COGNITIVI Riflessivo - nel cercare una risposta chiedersi quale sia la rilevanza degli elementi disponibili e sceglierli con attenzione, piuttosto che utilizzare i primi che vengono alla mente; Impulsivo - tendenza a rispondere prontamente quello che viene in mente per primo, senza pensarci sopra. Autonomo - le situazioni sono affrontate in maniera personale, evitando di ripetere comportamenti e risposte date da altri; Dipendente - lasciarsi influenzare dagli altri, ai quali ci si appoggia per affrontare le situazioni, preferendo risposte che sono già state date. Ottimista - riuscire a vedere sempre il lato positivo delle cose ed interpretare le avversità come accidentali, limitate e non dipendenti da sé; Pessimista - tendere a vedere sempre il lato negativo delle cose ed interpretare le avversità come permanenti e dipendenti da sé.
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GLI STILI DI APPRENDIMENTO
Differenze di stili GLI STILI DI APPRENDIMENTO dello studente dell’insegnante Condizionano la scelta e l’utilizzo di condizionano gli STRATEGIE DI APPRENDIMENTO STILI DI INSEGNAMENTO influenzano l’esecuzione di influenzano la scelta di COMPITI DI APPRENDIMENTO STRATEGIE DI INSEGNAMENTO Condizionano la scelta di con cui si gestiscono i STRATEGIE DI APPRENDIMENTO COMPITI DI APPRENDIMENTO Condizionano la scelta di STRATEGIE DI INSEGNAMENTO
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RELAZIONE TRA STILI Le relazioni tra le differenze si esplicitano in particolare tra: STILI DI APPRENDIMENTO E STILI DI INSEGNAMENTO: in che misura gli stili di insegnamento sono condizionati dagli stili di apprendimento? In che misura l’insegnante ne è conscio ed è disponibile alla flessibilità/al cambiamento? STRATEGIE DI APPRENDIMENTO E STRATEGIE DI INSEGNAMENTO: in che misura gli sforzi strategici dello studente si incontrano o si scontrano con gli sforzi strategici dell’insegnante? Quale negoziazione è possibile e auspicabile?
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RELAZIONE TRA STILI NECESSITA’ DI PERSEGUIRE L’INTEGRAZIONE E NON IL CONFLITTO TROVARE UN EQUILIBRIO TRA I PUNTI DI FORZA DI UNO STILE, ADATTANDO I COMPITI AGLI STUDENTI SVILUPPARE I PUNTI DEBOLI DELLO STESSO STILE, ADATTANDO GLI STUDENTI AI COMPITI
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RAPPORTO STUDENTI-COMPITI
ADATTARE GLI STUDENTI AI COMPITI ADATTARE I COMPITI AGLI STUDENTI ASSICURARE VARIETA’ E FLESSIBILITA’ RAFFORZARE GLI STUDENTI PROMOVENDO LE STRATEGIE DI APPRENDIMENTO ADATTARE I MATERIALI VALUTAZIONE LA GESTIONE DEI COMPITI CON COMPITI SPECIFICI NELLE ATTIVITA’ ORDINARIE PIANIFICAZIONE CONTROLLO VALUTAZIONE STRATEGIE DI INSEGNAMENTO
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