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LE ORGANIZZAZIONI DI PRODUTTORI:
RUOLO, NORMATIVE E OPPORTUNITA’ Ugo MENESATTI Area Economico Normativa
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(Decreto regolazione dei mercati)
LE ORGANIZZAZIONI DEI PRODUTTORI DI TUTTI I SETTORI PRODUTTIVI (eccetto ortofrutta) sono disciplinate dal Decreto Legislativo 27 maggio 2005 n. 102 (Decreto regolazione dei mercati)
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Scopo principale e caratterizzante delle OP è quello di concentrare e commercializzare la produzione dei soci In sintesi gli altri scopi previsti dalla legge possono essere riassunti nei seguenti punti:
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Assicurare la programmazione e l’adeguamento della produzione alla domanda dal punto di vista quantitativo e qualitativo; ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi; promuovere pratiche e tecniche produttive ecocompatibili per migliorare la qualità dei prodotti e favorire la biodiversità; partecipare alla gestione delle crisi di mercato;
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realizzazione iniziative relative alla logistica;
adottare tecnologie innovative; costituire appositi fondi di esercizio per la realizzazione di specifici programmi operativi; adottare processi di rintracciabilità, ai fini degli obblighi previsti dal Reg. (CE) n. 178/02.
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Vincoli statutari Gli statuti delle Organizzazioni dei Produttori (OP) debbono prevedere Alcuni obblighi per i soci Alcune disposizioni tassative
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Obblighi dei soci Applicare in materia di produzione, commercializzazione e tutela ambientale le regole fissate dall’OP Aderire perla produzione oggetto dell’attività dell’OP solo ad una di esse Far vendere almeno il 75% della produzione direttamente all’OP (il 25% rimanente può essere venduta dai soci) Mantenere il vincolo associativo per almeno 3 anni e rispettare il preavviso di recesso fissato almeno 6 mesi prima dalla campagna di commercializzazione
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Disposizioni statutarie tassative
Regole per garantire ai soci il controllo democratico dell’OP e per evitare qualsiasi abuso di potere o di influenza di uno o più produttori Sanzioni in caso di inosservanza degli obblighi statutari Regole contabili e di bilancio necessarie per il funzionamento dell’OP
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Cos’è una OP, allora? Di fatto una OP è uguale ad una cooperativa
Una aggregazione di produttori agricoli per una gestione comune e democratica della produzione e della commercializzazione dei prodotti degli associati Di fatto una OP è uguale ad una cooperativa
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Forma giuridica Le OP debbono assumere una forma giuridica societaria tra le seguenti: 1. società cooperativa e loro consorzi 2. società di capitali il cui capitale sociale deve essere sottoscritto da soggetti agricoli (singoli o cooperative) 3. società consortile da soggetti agricoli (singoli o cooperative)
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Situazione riconoscimenti al 31 dicembre 2007
OP riconosciute n. 98 di cui - in forma cooperativa n. 90 - in forma società di capitali n. 2 - in forma consortile n. 6
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Le OP ai fini del riconoscimento debbono possedere due requisiti essenziali:
Un certo numero di soci Un determinato volume minimo di produzione espresso in fatturato Soggetto istituzionale preposto al riconoscimento e al controllo successivo: LE REGIONI
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Ruolo Regioni Riconoscimento OP operanti propri ambiti
possibilità di aumentare i requisiti di riconoscimento fissati nazionalmente controllo parametri nel tempo requisiti revoca dei riconoscimenti possibilità di erogare alle OP sostegni finanziari: a) aiuti di avviamento b) partecipazione ai fondi di esercizio delle OP
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Requisiti per riconoscimento (parte 1a)
Decreto Mi.P.A.A.F. n. 85/2007 Soci n. 5 con eccezioni Fatturato minimo o, in alternativa, una percentuale del 3% della PLV regionale
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Requisiti per riconoscimento (parte 2a)
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Altre norme applicative dal Decreto Mi.P.A.A.F. n. 85/2007
1. Nel caso una OP abbia soci in più Regioni, la Regione competente al riconoscimento è quella dove l’OP realizza il maggior volume di produzione 2. Le OP possono essere: a) Universali se trattano tutti i prodotti di un intero settore b) Specializzate: se trattano solo uno o più prodotti dell’intero settore
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Altre norme applicative dal Decreto Mi.P.A.A.F. n. 85/2007
3. I soci possono essere: a) Diretti (socio produttore singolo) b) Indiretti (socio di cooperativa o altra società) 4. L’obbligo per ciascun socio di far vendere all’OP almeno il 75% del proprio prodotto deve essere raggiunto entro 3 anni (37,5% entro il secondo anno) 5. Ai fini del riconoscimento la produzione commercializzata è data dalla media del fatturato realizzato nell’ultimo triennio
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Integrazione OP Le OP riconosciute possono costituire una “organizzazione comune” (OC) secondo le forme giuridico-societarie previste per le OP Le OP riconosciute possono costituire una “organizzazione comune” (OC) secondo le forme giuridico-societarie previste per le OP Quali scopi perseguono le OC? 1. concentrare e valorizzare la produzione agricola anche con la sottoscrizione dei contratti-quadro; 2. gestire le crisi di mercato; 3. costituire fondi di esercizio; 4. realizzare servizi per associati; 5. Svolgere azioni di supporto alle attività commerciali dei soci
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Requisiti OC Le OP associate debbono complessivamente commercializzare un volume minimo di produzione pari a 60 milioni di euro Si presume che una OC può costituirsi fra almeno due OP Riconoscimento OC Le OC sono riconosciute, controllate ed eventualmente revocate dal Mi.P.A.A.F.
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Fondi di esercizio Il Fondo di esercizio è una invenzione comunitaria (modello ortofrutticolo) Le OP e le OC possono costituire un FDE cofinanziato (soci e finanziamento pubblico) al fine di realizzare Programmi Operativi (PO) rivolti al raggiungimento di 3 obiettivi: Azioni per miglioramento qualitativo ed alla valorizzazione commerciale dei prodotti, promozione, certificazione, tracciabilità, ecc. Favorire l’uso, da parte dei soci, di tecniche rispettose dell’ambienteAzioni volte alla sottoscrizione dei contratti-quadro
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Gestione crisi di mercato
Le OP e le OC che hanno costituito un FDE, in presenza di squilibri di mercato, possono non commercializzare (volumi e periodo da fissare) la produzione degli associati Le OP e le OC possono, in caso i crisi di mercato, versare agli associati una indennità di ritiro (utilizzando il FDS) fino ad un quantitativo massimo del 20% del volume commercializzato Le OP e le OC, da sole o con AGEA, possono attivare altre forme di sostegno al reddito degli associati
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Conclusioni COOPERATIVA = OP
Questo è il cuore della nostra politica sindacale dal 1992 che ha portato al superamento delle vecchie associazioni dei produttori (AP) e fare largo alle nuove organizzazioni dei produttori (OP)
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Conclusioni La cooperativa deve sempre rimanere tale ma è opportuno che assuma una funzione (riconoscimento) in più con lievi modifiche statutarie che non snaturano il modello cooperativo
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Conclusioni Qual è il problema dell’agricoltura italiana?
Aggregare i produttori in forme societarie per valorizzare i prodotti sul mercato Noi proponiamo il modello cooperativo Automaticamente le cooperative dovrebbero essere riconosciute come OP
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Conclusioni A due sistemi paralleli Cooperazione NO Associazionismo
A un sistema imprenditoriale diffuso basato sulle regole della società (Codice Societario Riformato) SI In agricoltura il modello cooperativo è quello più diffuso in Europa, più democratico, più adatto alla realtà produttiva italiana ma siamo aperti anche ad altre forme
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