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Presentazione sul tema: ""— Transcript della presentazione:

183 FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA
Argomento: Giochi di gruppo UNITÀ 55 OBIETTIVO SPECIFICO : Portare il bambino a scoprire l’importanza e la necessità di saper collaborare nelle attività di gioco Obiettivo intermedio : Avviare i bambini a saper partecipare in modo attivo a semplici giochi di gruppo Metodo o tecnica : Gioco: ruba colori Materiale : Dischetti colorati o carte colorate; qualunque materiale colorato che possa essere ripartito tra i bambini, almeno cinque colori FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA I bambini vengono suddivisi in sottogruppi di 4 o 5 bambini. In ogni caso tanti quanti sono i colori del materiale. Giocheranno due squadre alla volta che saranno poste frontalmente su due linee contrapposte. Il gioco è l stesso del ruba bandiera con la variante dei colori. Ogni bambino della squadra dovrà avere tre carte o dischetti dello stesso colore. I bambini delle due squadre, che si sfidano e hanno lo stesso colore, si metteranno uno di fronte all’altro e saranno avversari diretti.

184 UNITÀ 55 Argomento: Giochi di gruppo
Al centro del campo si mette l’insegnante con un fazzoletto teso in avanti. A turno e in modo casuale l’insegnante chiamerà i bambini per colore: Pronti, il rosso!!! I due bambini chiamati per colore dovranno cercare di strappare la bandiera dalla mano della maestra, il bambino che la strappa per primo, guadagnerà un gettone dal bambino avversario. Ho preso il fazzoletto, dammi il gettone Tieni!! Vincerà la squadra che avrà guadagnato tutti i gettoni Una variante del gioco potrà essere l’utilizzo di carte con forme geometriche anziché colori

185 FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA
Argomento: Giochi di gruppo UNITÀ 56 OBIETTIVO SPECIFICO : Portare il bambino a scoprire l’importanza e la necessità di saper collaborare nelle attività di gioco Obiettivo intermedio : Avviare i bambini a saper partecipare in modo attivo a semplici giochi di gruppo Metodo o tecnica : Gioco: palla volante Materiale : palloncini gonfiabili FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA L’insegnante preparerà il campo da gioco secondo lo schema sotto riportato Campo 1 Campo 2 Il campo sarà identico a quello utilizzato per la palla prigioniera. I bambini saranno suddivisi in due squadre A e B Per giocare sarà necessario un palloncino di quelli gonfiabili. Fuori campo 1 Fuori campo 2 Le due squadre si schiereranno nei due campi, la squadra A nel campo 1, la squadra B nel campo 2 1 2 Fuori campo 1 Fuori campo 2 A B

186 UNITÀ 56 Argomento: Giochi di gruppo
Al via l’insegnante lancerà il palloncino. I giocatori di ogni squadra dovranno cercare di spingere il pallone nella zona fuori campo della squadra avversaria. Ogni volta che una squadra spingerà la palla in tale zona segnerà un goal. La palla dovrà essere sospinta e passata senza mai trattenerla con le mani, ma lanciata con dei colpetti che dovranno tenere in aria sempre la palla. Se il palloncino dovesse toccare terra, dovrà essere rinviato dalla squadra avversaria a quella a cui appartiene il bambino che ha fatto cadere il pallone Vince la squadra che alla fine del tempo minuti avrà fatto più goal

187 FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA
Argomento: Giochi di gruppo UNITÀ 57 OBIETTIVO SPECIFICO : Portare il bambino a scoprire l’importanza e la necessità di saper collaborare nelle attività di gioco Obiettivo intermedio : Avviare i bambini a saper partecipare in modo attivo a semplici giochi di gruppo Metodo o tecnica : Gioco: palla prigioniera Materiale : Pallone di plastica leggero o di gomma piuma. FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA 3 m. L’insegnante dovrà preparare il campo da gioco come da schema. Il campo potrà essere tracciato utilizzando gesso o nastro colorato. La grandezza del campo e delle varie zone potrà essere adattata alla numerosità della classe. I bambini dovranno essere divisi in due sottogruppi che formeranno due squadre: la squadra A e la squadra B. Per il gioco sarà necessario un pallone leggero. 1,5 m 3 m Prigionieri squadra A campo gioco 1 squadra A campo gioco 2 squadra B Prigionieri squadra B Le due squadre prenderanno posizione nelle due zone ( campo da gioco) 1 e 2. Il pallone sarà assegnato a caso a una delle due squadre 2 1 PRIGIONIERI PRIGIONIERI

188 UNITÀ 57 Argomento: Giochi di gruppo PRIGIONE PRIGIONE B A B B A B A
La squadra lancia la palla dentro il campo avversario cercando di non farla prendere ai bambini della squadra B Se invece la palla viene presa, il bambino che l’ha trovata Presa!! Prigioniero Mi hai preso vado in prigione B A PRIGIONE PRIGIONE diventa prigioniero della squadra B e va nella prigione di questa squadra Le parti si invertono, è la squadra B a lanciare e quella A dovrà cercare di prendere il pallone. La squadra A potrà tirare la palla in modo tale da farla prendere al compagno prigioniero che se la prende,sarà libero di tornare nella sua squadra Prendi B A Bravo Il bambino prigioniero che ha afferrato la palla, tirata dai suoi compagni, torna al suo campo VINCERA’ la squadra che riesce a fare prigioniera tutta l’altra squadra o quella che in un certo tempo ha fatto più prigionieri Ho preso la palla, torno libero B A B A

189 EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Argomento: Educazione UNITÀ 58 OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: Fornire al bambino le prime conoscenze utili per una corretta gestione del proprio corpo, In modo da promuovere l’assunzione di positive attitudini igienico - sanitarie NOTA: l’educazione alla salute è divenuto uno degli argomenti di attualità in questi ultimi tempi. Le discussioni si sono incentrate sul come un tema così rilevante per la salute dell’uomo possa divenire oggetto di ordinaria “educazione” al fine di creare una naturale formazione alla prevenzione, alla difesa e se necessario, alla cura della propria e dell’altrui salute. . COSA SI DEVE INTENDERE PER EDUCAZIONE ALLA SALUTE L’espressione “educazione alla salute” deve essere intesa in modo allargato e non ristretta solo alla prevenzione delle malattie. Pertanto va interpretata in modo ampio e articolato. Schematizziamo. STATO DI SALUTE FISICA prevenzione, conservazione dello stato di salute fisica AMBIENTE PSICOLOGICO prevenzione e conservazione dello stato di salute psichico EDUCAZIONE ALLA SALUTE AMBIENTE ECOLOGICO prevenzione e conservazione di un ambiente fisico che sia in sintonia con i reali bisogni dell’uomo AMBIENTE SOCIALE prevenzione e conservazione di un ambiente sociale che sappia rispondere alle reali esigenze di vita dell’uomo In una società come la nostra si intuisce sempre più la stretta interrelazione esistente tra UOMO e AMBIENTI. La migliore cura, come spesso si dice, è la prevenzione. E la migliore prevenzione si realizza attraverso una naturale educazione, una permanente e spontanea abitudine a difendere e conservare gli ambienti in cui vive l’uomo. Ed è per questo che un vero intervento preventivo trova le basi fin dalla scuola dell’infanzia. Non si tratta solo di insegnare, informare, illustrate, si tratta soprattutto di introdurre nella prassi di vita quotidiana quelle minime regole comportamentali che portano ad assumere, a far proprie, come retaggio educativo-culturale, atteggiamenti di vera prevenzione e difesa della propria e dell’altrui salute. Vediamo quali possono essere i temi di interesse generale per i bambini della scuola dell’infanzia su cui l’educatore possa centrare il proprio interesse.

190 ARGOMENTI DI EDUCAZIONE SANITARIA PER I BAMBINI DAI 3 AI 6 ANNI
Argomento: Educazione UNITÀ 59 ARGOMENTI DI EDUCAZIONE SANITARIA PER I BAMBINI DAI 3 AI 6 ANNI igiene personale la pulizia Lavarsi le mani prima di mangiare, lavarsi i denti la mattina e dopo i pasti igiene alimentare il cibo Mangiare tutti i cibi, variare l’alimentazione, la masticazione, non mangiate eccessivamente difesa personale pericoli in casa pericoli in casa: dagli elettrodomestici, alla corrente elettrica, dalle finestre, al fuoco difesa personale pericoli in giardino I pericoli che, si possono creare nei giochi all’aperto: dallo scivolo all’altalena, dalla bici, ai sassi, dai cani alle siringhe educazione stradale I pericoli della strada: attraversare sempre con la mano e sulle strisce, non correre in mezzo alla strada educazione ecologica Conservare pulito l’ambiente dove si vive, rispettare le aiuole e i fiori nei giardini, non buttare carte in terra o nei boschi Saper rispettare gli altri, evitare scherzi e comportamenti pericolosi con i compagni, non tirare giocattoli, saper dare anche un piccolo aiuto ad un compagno: se si fa male, se piange, se vuole un bicchiere d’acqua educazione sociale la convivenza Nelle pagine che seguono sono proposte alcune unità didattiche, le relative schede di lavoro sono presenti sul CD-ROM nella sezione “Educazione alla salute”. Le schede potranno essere stampate per i bambini. NOTA: se possibile, sarebbe opportuno avere una serie di incontri con i genitori per discutere gli argomenti che via via l’educatore affronterà, sarà questo un modo per approfondire le diverse abitudini e comportamenti dei bambini nei diversi settori: alimentare, igienico, ecc. Si potrà chiedere agli operatori ASL, medico e psicologo, di avviare una serie di incontri con i genitori su temi di educazione sanitaria. Si ricorda che le ASL sono tenute per Legge a svolgere attività di educazione sanitaria nelle scuole.

191 Igiene personale pulizia FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA
Argomento: Igiene personale pulizia UNITÀ 60 OBIETTIVO SPECIFICO : Avviare il bambino a saper rispettare e mettere in atto quei comportamenti alimentari che garantisco una crescita sana e salvaguardano la propria salute. Mangiare tutti i cibi, variare l’alimentazione, la masticazione, non mangiate eccessivamente Obiettivo intermedio : Metodo o tecnica : Osservazioni, riflessioni, verbalizzazione, disegno Stampare schede da CD-ROM, SEZIONE EDUCAZIONI Materiale : FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA 1) L’insegnante leggerà il breve racconto riportato alla pagina appresso, mostrando, mentre racconta le figure ai bambini (le schede stampate dal CD-ROM e consegnate) 2) Terminato il racconto i bambini potranno colorare le vignette della storia. 3) Ultimata quest’ultima fase l’insegnante potrà far raccontare di nuovo la storia ai bambini in modo anche corale. il racconto potrà essere interrotto ogni tanto per chiedere ai bambini se a loro è mai capitato un fatto simile a quello della storia. 4) Si passerà all’uso della scheda su “BAMBINO PASTICCIONE” Ogni bambino dovrà avere le schede stampate dal CD-ROM. Ogni vignetta dovrà essere analizzata e descritta. Quindi si farà una riflessione sulla opportunità o meno di fare alcune azioni. I bambini più grandi potranno ripassare la scritta SI o NO con un pennarello rosso, mentre tutti potranno cerchiare di rosso l’oggetto o l’azione pericolosa. 5) Il lavoro proseguirà con la riflessione fatta con le schede CHE SUCCEDE SE, di cui i bambini dovranno avere la copia (stampata dal CD-ROM) In questo caso dopo un’attenta descrizione dell’azione pericolosa, si passerà a riflettere sulle conseguenze che si possono avere. I bambini dovranno colorare il disegno che descrive l’azione e la vignetta che ne illustra le conseguenze. 6) Per lasciare una testimonianza percettiva del lavoro fatto, l’insegnante potrà preparare un grande cartellone su cui potrà ritagliare e incollare le vignette delle schede.

192 Igiene personale pulizia
Argomento: Igiene personale pulizia UNITÀ 60 Racconto delle vignette su “BAMBINO PASTICCIONE” VIGNETTA 1 Marco ama molto pitturare, tutto vuol scarabocchiare VIGNETTA 2 Se un bambino gli va vicino, lo dipinge da Arlecchino.. VIGNETTA 3 Crede che per diventare pittori bisogna mangiare pennelli e colori VIGNETTA 4 …e la minestra è più saporita se con il giallo viene condita. VIGNETTA 5 Ma che succede? A Marco è venuta una strana malattia: il morbillo del pasticcione.” ha pieno il viso di ogni colore”. VIGNETTA 6 Il medico lo visita bene, e segna la cura per farlo guarire: “Dovrai lavarti per tre anni interi : le mani i denti e pure il sedere!”

193 Igiene personale pulizia
Argomento: Igiene personale pulizia SCHEDA OPERATIVA UNITÀ 60 BAMBINO PASTICCIONE STAMPA DA FOTOCOPIARE

194 Igiene alimentare il cibo FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA
Argomento: Igiene alimentare il cibo UNITÀ 61 OBIETTIVO SPECIFICO : Avviare il bambino a saper rispettare e mettere in atto quei comportamenti che garantiscono l’igiene e la pulizia del proprio corpo come salvaguardia della propria salute. Lavarsi le mani prima di mangiare, lavarsi i denti la mattina e dopo i pasti Obiettivo intermedio : Metodo o tecnica : Osservazioni, riflessioni, verbalizzazione, disegno Stampare schede da CD-ROM, SEZIONE EDUCAZIONI Materiale : FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA 1) L’insegnante leggerà il breve racconto riportato alla pagina appresso, mostrandolo, mentre racconta le figure ai bambini (le schede stampate dal CD-ROM e consegnate) 2) Terminato il racconto i bambini potranno colorare le vignette della storia. 3) Ultimata quest’ultima fase l’insegnante potrà far raccontare di nuovo la storia ai bambini in modo anche corale. Il racconto potrà essere interrotto ogni tanto per chiedere ai bambini se a loro è mai capitato un fatto simile a quello della storia. 4) Si passerà all’uso della scheda sul “BAMBINO PORCELLO” Ogni bambino dovrà avere le schede stampate dal CD-ROM. Ogni vignetta dovrà essere analizzata e descritta. Quindi si farà una riflessione sulla opportunità o meno di fare alcune azioni. I bambini più grandi potranno ripassare la scritta SI o NO con un pennarello rosso, mentre tutti potranno cerchiare di rosso l’oggetto o l’azione pericolosa. 5) Il lavoro proseguirà con la riflessione fatta con le schede CHE SUCCEDE SE, di cui i bambini dovranno avere la copia (stampata dal CD-ROM) In questo caso dopo un’attenta descrizione dell’azione pericolosa, si passerà a riflettere sulle conseguenze che si possono avere. I bambini dovranno colorare il disegno che descrive l’azione e la vignetta che ne illustra le conseguenze. 6) Per lasciare una testimonianza percettiva del lavoro fatto, l’insegnante potrà preparare un grande cartellone su cui potrà ritagliare e incollare le vignette delle schede.

195 Igiene alimentare il cibo
Argomento: Igiene alimentare il cibo UNITÀ 61 Racconto delle vignette sul “BAMBINO PORCELLO” VIGNETTA 1 Un tal bambino, chiamato Porcellino, mangiava con le mani il suo budino. VIGNETTA 2 Quando mangiava il minestrone faceva più rumore di un motore. VIGNETTA 3 Il muso strofinava su tutto quello che incontrava. VIGNETTA 4 “Non è un bambino, è un animale, nel trogolo del maiale deve mangiare”. VIGNETTA 5 “Come trasformare Porcellino in un educato bambino?” VIGNETTA 6 Magìa! Con qualche piccola ripetizione imparò l’educazione.

196 Igiene alimentare il cibo
Argomento: Igiene alimentare il cibo SCHEDA OPERATIVA UNITÀ 61 BAMBINO PORCELLO SCHEDA DA FOTOCOPIARE

197 FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA
Argomento: I pericoli della casa UNITÀ 62 Avviare il bambino a percepire, conoscere, avere coscienza evitare e prevenire tutte quelle cause ed eventi che possono procurare danno, dolore, malattia al proprio corpo e abituarlo a creare le condizioni che facilitano il mantenimento e la protezione della propria e altrui salute. OBIETTIVO SPECIFICO : Avviare il bambino a saper percepire, riconoscere avere coscienza, a evitare e prevenire tutti i pericoli casalinghi Obiettivo intermedio : Metodo o tecnica : Osservazioni, riflessioni, verbalizzazione, disegno Stampare schede da CD-ROM, SEZIONE EDUCAZIONI Materiale : FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA 1) L’insegnante leggerà il breve racconto riportato alla pagina appresso, mostrando, mentre racconta, le figure ai bambini (le schede stampate dal CD-ROM e consegnate) 2) Terminato il racconto i bambini potranno colorare le vignette della storia. 3) Ultimata quest’ultima fase l’insegnante potrà far raccontare di nuovo la storia ai bambini in modo anche corale. Il racconto potrà essere interrotto ogni tanto per chiedere ai bambini se a loro è mai capitato un fatto simile a quello della storia. 4) Si passerà all’uso della scheda sui PERICOLI DELLA CASA Ogni bambino dovrà avere le schede stampate dal CD-ROM. Ogni vignetta dovrà essere analizzata e descritta. Quindi si farà una riflessione sulla opportunità o meno di fare alcune azioni. I bambini più grandi potranno ripassare la scritta SI o NO con un pennarello rosso, mentre tutti potranno cerchiare di rosso l’oggetto o l’azione pericolosa. 5) Il lavoro proseguirà con la riflessione fatta con le schede CHE SUCCEDE SE, di cui i bambini dovranno avere la copia (stampata dal CD-ROM) In questo caso dopo un’attenta descrizione dell’azione pericolosa, si passerà a riflettere sulle conseguenze che si possono avere. I bambini dovranno colorare il disegno che descrive l’azione e la vignetta che ne illustra le conseguenze. 6) Per lasciare una testimonianza percettiva del lavoro fatto, l’insegnante potrà preparare un grande cartellone su cui potrà ritagliare e incollare le vignette delle schede.

198 UNITÀ 62 Argomento: I pericoli della casa
Racconto delle vignette su “I PERICOLI DI CASA” VIGNETTA 1 I bambini sono stati sempre molto curiosi, gli piace toccare, guardare, osservare; ma la cosa che preferiscono di più è FARE LE COSE QUANDO NESSUNO LI GUARDA. Così pensano di essere grandi e scoprire chissà quale meraviglia. Chiedere ai bambini: “Quali sono le cose che vi piace fare mentre nessuno vi guarda? Cosa vi piacerebbe fare, ma non lo fate per paura? (sollecitare tutti i bambini a parlare) In questo disegno, vediamo il bambino Leo che, con grande curiosità vuole scoprire cosa c’è dentro una presa elettrica. Guardate cosa ha preso: un piccolo bastoncino di ferro. Sta facendo un cosa PERICOLOSISSIMA! Dentro le prese elettriche c’è proprio la corrente elettrica, e l’elettricità è terribile! Se una persona un bambino, una bambina, il papà o la mamma, la toccano si possono bruciare le dita e possono avere un dolore terribile. NON SI DEVE MAI, PROPRIO MAI, INFILARE QUALCOSA O LE DITA NELLE PRESE ELETTRICHE O TOCCARE LE LAMPADE; E’ PERICOLOSISSIMO. VIGNETTA 2 Leo pensa di essere un pompiere alla rovescia, anziché spegnere lui il fuoco, lo appicca. Guardate cosa sta facendo. Ha preso un cerino e sta dando fuoco ad un pezzo di carta, Sicuramente lui pensa di fare una grande scoperta; ma il fuoco può essere pericoloso. Leo potrebbe bruciarsi una mano, oppure la carta potrebbe finire su un tappeto, su di una poltrona, su una tenda della finestre e appiccare il fuoco a tutta la casa che verrebbe distrutta con tutte le persone che ci sono dentro. Con il fuoco non si gioca mai: né in casa ne all’aperto (parlare degli incendi nei boschi) VIGNETTA 3 “Uhm, che bel fuoco! Che bella pentola! Cosa ci sarà dentro?” La curiosità di Leo è arrivata alle stelle sicuramente vorrebbe dare una sbirciatina dentro la pentola e scoprire cos’è che fa uscire tutto quel vapore. Speriamo che non lo faccia mai! Se Leo prendesse la pentola si potrebbe bruciare anche tutto il corpo. E sì, perché nella pentola c’è l’acqua bollente e se questa cade sulla pelle la brucia tutta. VIGNETTA 4 Qui Leo, visto che la pentola non c’è, vuole scoprire come si accende il fuoco dei fornelli a gas. Guardate la smorfia di curiosità del viso! Guai se aprisse il gas muovendo la chiavetta! Il gas uscirebbe dal fornello e tutta la casa si riempirebbe di velenoso gas metano. Il gas è pericoloso perché se una persona, ma anche qualsiasi animale, lo respira, può morire. VIGNETTA 5 “Chissà cosa si vede dalla finestra!” E così Leo cerca di arrampicarsi sul davanzale per dare un’occhiatina giù. Se siete curiosi di guardare dalla finestra chiedetelo a mamma o a papà, che sicuramente vi faranno dare un’occhiatina in strada o nel cortile. Ma MAI farlo da soli: Non vi dovete mai affacciare da soli alle finestre o dai balconi, o arrampicarvi sui davanzali: potreste precipitare nel vuoto e cadere e sbattere con il corpo giù in strada. VIGNETTA 6 Eccolo pronto a tentare un’altra impresa: Leo questa volta vuole fare lo scalatore di mobili, anziché di monti. La mamma gli ha nascosto un giocattolo proprio là in alto, nella libreria, e lui vorrebbe riprenderlo. Un bel problema! lui è basso e non arriva. E allora ecco l’idea di arrampicarsi sui piani della libreria. Purtroppo anche questa idea non è molto buona perché la libreria, con il peso di Leo, potrebbe precipitare giù e cadere sul corpo di Leo, facendogli molto male.

199 SCHEDA OPERATIVA UNITÀ 62 Argomento: I pericoli della casa
SCHEDA DA FOTOCOPIARE

200 I pericoli della strada FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA
Argomento: I pericoli della strada UNITÀ 63 Avviare il bambino a percepire, conoscere, avere coscienza evitare e prevenire tutte quelle cause ed eventi che possono procurare danno, dolore, malattia al proprio corpo e abituarlo a creare le condizioni che facilitano il mantenimento e la protezione della propria e altrui salute. Avviare il bambino a saper percepire, riconoscere avere coscienza, a evitare e prevenire tutti i pericoli della strada Obiettivo intermedio : Metodo o tecnica : Osservazioni, riflessioni, verbalizzazione, disegno Stampare schede da CD-ROMA, SEZIONE EDUCAZIONI Materiale : FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA 1) L’insegnante leggerà il breve racconto riportato alla pagina appresso, mostrando, mentre racconta le figure ai bambini (le schede stampate dal CD-ROM e consegnate) 2) Terminato il racconto i bambini potranno colorare le vignette della storia. 3) Ultimata quest’ultima fase l’insegnante potrà far raccontare di nuovo la storia ai bambini in modo anche corale. il racconto potrà essere interrotto ogni tanto per chiedere ai bambini se a loro è mai capitato un fatto simile a quello della storia. 4) Si passerà all’uso della scheda sull’ EDUCAZIONE STRADALE Ogni bambino dovrà avere le schede stampate dal CD-ROM. Ogni vignetta dovrà essere analizzata e descritta. Quindi si farà una riflessione sulla opportunità o meno di fare alcune azioni. I bambini più grandi potranno ripassare la scritta SI o NO con un pennarello rosso, mentre tutti potranno cerchiare di rosso l’oggetto o l’azione pericolosa. 5) Il lavoro proseguirà con la riflessione fatta con le schede CHE SUCCEDE SE, di cui i bambini dovranno avere la copia (stampata dal CD-ROM) In questo caso dopo un’attenta descrizione dell’azione pericolosa, si passerà a riflettere sulle conseguenze che si possono avere. I bambini dovranno colorare il disegno che descrive l’azione e la vignetta che ne illustra le conseguenze. 6) Per lasciare una testimonianza percettiva del lavoro fatto, l’insegnante potrà preparare un grande cartellone su cui potrà ritagliare e incollare le vignette delle schede.

201 I pericoli della strada
Argomento: I pericoli della strada UNITÀ 63 Racconto delle vignette su “EDUCAZIONE STRADALE” VIGNETTA 1 Attraversare la strada in città è diventato molto pericoloso: le automobili sfrecciano da tutte le parti, le moto ci sfiorano rombando. E’ come essere in una giungla con tanti MOTORI FEROCI. Allora per stare più sicuri bisogna imparare a rispettare i segnali stradali e fare le cose con molta calma. Leo deve attraversare la strada; il semaforo però è rosso, la scritta dice “ALT”, vietato attraversare: Leo ancora non è molto esperto e non sa leggere. Cosa farà? Speriamo che non attraversi con il rosso! potrebbe anche essere investito da un autoveicolo. VIGNETTA 2 Leo sta attraversando la strada, però se guardi bene sta facendo una cosa che non va fatta: attraversa la strada senza passare sulle strisce pedonali. E’ molto importante attraversare sempre dove c’è un semaforo per i pedoni o dove ci sono le strisce pedonali; infatti gli automobilisti e i motociclisti solo in questi punti sono più prudenti e rispettano i pedoni. VIGNETTA 3 Cosa sta facendo Leo? Attraversa la strada correndo in mezzo alle automobili in corsa. Che cosa pericolosa sta facendo! Per nessun motivo si deve attraversare la strada in questo modo, si corre il rischio di venire investiti dalle automobili, o da qualche moto. VIGNETTA 4 Qualche volta capita che mentre si gioca a palla, il pallone finisce in mezzo alla strada; naturalmente i bambini senza pensarci due volte si precipitano a raccoglierlo. Così sta facendo anche Leo. Se anche il pallone finisce in mezzo alla strada non si deve mai andare a raccoglierlo. E’ meglio perdere un pallone, che finire sotto una macchina. VIGNETTA 5 Anche qui Leo ha mandato il pallone in mezzo alla strada, proprio dietro una macchina che si sta muovendo a marcia indietro. Brrr! Che cosa pericolosa! Mai e poi mai mettersi dietro ad una automobile. VIGNETTA 6 Molte volte andrete in auto con i vostri genitori. In macchina di solito i bambini sono sempre un po’ scalmanati: si muovono, si alzano, vogliono aprire i finestrini, poi li vogliono chiudere; mettono le mani fuori, fanno dei versacci alle persone che passano, insomma sono dei veri e propri monelli. A Leo, in questo disegno, è venuta proprio una cattivissima idea: quella di aprire lo sportello della macchina mentre l’automobile si muove ancora. Non si deve mai fare: potrebbe precipitare dall’auto e finire sotto le ruote, e sbattere sulla strada. Certo che Leo è un bambino proprio un po’ birichino! Ma è anche un bambino intelligente e saggio. Adesso che sa come ci si deve comportare non sbaglia più, e non fa più cose pericolose: ha capito che farsi male è molto doloroso e pericoloso.

202 I pericoli della strada
Argomento: I pericoli della strada SCHEDA OPERATIVA UNITÀ 63 EDUCAZIONE STRADALE SCHEDA DA FOTOCOPIARE

203 FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA
Argomento: I pericoli nel parco UNITÀ 64 OBIETTIVO SPECIFICO : Avviare il bambino a percepire, conoscere, avere coscienza evitare e prevenire tutte quelle cause ed eventi che possono procurare danno, dolore, malattia al proprio corpo e abituarlo a creare le condizioni che facilitano il mantenimento e la protezione della propria e altrui salute. Avviare il bambino a saper percepire, riconoscere avere coscienza, a evitare e prevenire tutti i pericoli che si possono presentare nel parco giochi Obiettivo intermedio : Metodo o tecnica : Osservazioni, riflessioni, verbalizzazione, disegno Materiale : Stampare schede da CD-ROMA, SEZIONE EDUCAZIONI FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA 1) L’insegnante leggerà il breve racconto riportato alla pagina appresso, mostrando, mentre racconta, le figure ai bambini (le schede stampate dal CD-ROM e consegnate) 2) Terminato il racconto i bambini potranno colorare le vignette della storia. 3) Ultimata quest’ultima fase l’insegnante potrà far raccontare di nuovo la storia ai bambini in modo anche corale. Il racconto potrà essere interrotto ogni tanto per chiedere ai bambini se a loro è mai capitato un fatto simile a quello della storia. 4) Si passerà all’uso della scheda sui PERICOLI NEL PARCO GIOCHI. Ogni bambino dovrà avere le schede stampate dal CD-ROM. Ogni vignetta dovrà essere analizzata e descritta. Quindi si farà una riflessione sulla opportunità o meno di fare alcune azioni. I bambini più grandi potranno ripassare la scritta SI o NO con un pennarello rosso, mentre tutti potranno cerchiare di rosso l’oggetto o l’azione pericolosa. 5) Il lavoro proseguirà con la riflessione fatta con le schede CHE SUCCEDE SE, di cui i bambini dovranno avere la copia (stampata dal CD-ROM) In questo caso dopo un’attenta descrizione dell’azione pericolosa, si passerà a riflettere sulle conseguenze che si possono avere. I bambini dovranno colorare il disegno che descrive l’azione e la vignetta che ne illustra le conseguenze. 6) Per lasciare una testimonianza percettiva del lavoro fatto, l’insegnante potrà preparare un grande cartellone su cui potrà ritagliare e incollare le vignette delle schede.

204 UNITÀ 64 Argomento: I pericoli nel parco OBIETTIVO SPECIFICO :
Racconto delle vignette su “I PERICOLI NEL PARCO GIOCHI” VIGNETTA 1 Ai bambini il parco piace proprio tanto. A voi? (lasciar parlare i bambini) Naturalmente i giochi che si possono fare in un bel parco con tanto di alberi, di giochi, di pista per la bici, sono veramente tanti. La fantasia dei bambini è libera di inventare qualunque gioco, anche il più fantastico. Naturalmente occorre sempre essere prudenti. Leo oggi è andato nel parco con due suoi amici di classe. Loro non lo conoscono, ma lui subito gli fa capire che ama i giochi molto pericolosi, che fanno tremare anche i bambini più spericolati. Guardate dove è finito Leo, sul ramo di un albero. Un bambino può anche arrampicarsi su di un albero, ma deve stare sempre molto attento, non deve mai assolutamente mettersi a cavalcioni sulla punta di un ramo: questo potrebbe spezzarsi e Leo precipiterebbe in terra. Si potrebbe fare molto male. VIGNETTA 2 Lo scivolo è la passione di Leo; qui può far vedere ai suoi compagni quanto sia bravo a restare in equilibrio scivolando in piedi. Sapete che è vietato fare queste cose al parco? E’ pericoloso sia per se stessi sia per gli altri. Infatti Leo potrebbe scivolare, perdere l’equilibrio e cadere sopra qualche altro bambino che sta scivolando, e lui stesso potrebbe battere la testa. VIGNETTA 3 Mentre gioca Leo corre di qua e di là, sta per andare a prendere la bicicletta, e mentre corre non si rende conto che sta passando davanti a un’altalena con sopra una bambina che dondola. E’ pericoloso passare davanti a un’altalena con un bambino, perché mentre dondola ti potrebbe colpire con i piedi e farti molto male, e lo stesso bambino che dondola potrebbe finire in terra e fare qualche brutta caduta. VIGNETTA 4 Leo ha preso la sua bici, ci salta su, e via come un fulmine a correre. Ma con tanta strada va a finire proprio in mezzo a un viottolo con tanti sassi. Le ruote della bici sui sassi non girano bene e potrebbero bloccarsi, oppure la bici potrebbe capovolgersi all’improvviso e Leo potrebbe finire con il corpo su tutti quei sassi, facendosi delle dolorose sbucciature alle gambe e alle mani. VIGNETTA 5 Nel giardino, dove va Leo, c’è anche un bel laghetto con dei pesciolini rossi dentro. Nel disegno si vede un bambino che si sporge sull’orlo del laghetto. Ma che fa? Cerca di prendere i pesci con le mani. Ma che birba! E se cade dentro? Si farebbe un bagno vestito, per fortuna l’acqua non è molto alta. I pesciolini saranno terrorizzarti da questo pescatore senza canna da pesca. A proposito, se un vigile urbano lo scopre gli farà una multa molto salata, perché nei giardini pubblici è vietato pescare pesci, calpestare fiori, distruggere gli alberi. VIGNETTA 6 Toh! Che fa questo bambino? Tira un sasso! E’ un gesto molto pericoloso, perché può colpire la testa, il viso, di una persona e ferirla, anche gravemente. VIGNETTA 7 Un altro scherzo che non va mai fatto: dare una spinta ad un bambino che sta per fare lo scivolo; potrebbe precipitare in malo modo e farsi male. VIGNETTA 8 Anche andare su dei pattini a rotelle su una strada con sassi. Si deve pattinare solo su strade e piste ben lisce.

205 SCHEDA OPERATIVA 1 UNITÀ 64 Argomento: I pericoli nel parco
OBIETTIVO SPECIFICO : I PERICOLI DEL PARCO SCHEDA DA FOTOCOPIARE Attento, è un ramo sottile! Attento ai sassi!! Attento!!

206 SCHEDA OPERATIVA 2 UNITÀ 64 Argomento: I pericoli nel parco
I PERICOLI DEL PARCO. SCHEDA DA FOTOCOPIARE Aiuto!!

207 Educazione sociale: la convivenza FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA
Argomento: Educazione sociale: la convivenza UNITÀ 65 OBIETTIVO SPECIFICO : Avviare il bambino a saper assumere comportamenti ed atteggiamenti educati e rispettosi nei confronti degli altri bambini e delle persone in genere. Saper rispettare gli altri, evitare scherzi e comportamenti pericolosi con i compagni, non tirare giocattoli, saper dare anche un piccolo aiuto ad un compagno: se si fa male, se piange, se vuole un bicchiere d’acqua Obiettivo intermedio : Metodo o tecnica : Osservazioni, riflessioni, verbalizzazione, disegno Materiale : Stampare schede da CD-ROM, SEZIONE EDUCAZIONI FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA 1) L’insegnante leggerà il breve racconto riportato alla pagina appresso, mostrando, mentre racconta le figure ai bambini (le schede stampate dal CD-ROM e consegnate) 2) Terminato il racconto i bambini potranno colorare le vignette della storia. 3) Ultimata quest’ultima fase l’insegnante potrà far raccontare di nuovo la storia ai bambini in modo anche corale. Il racconto potrà essere interrotto ogni tanto per chiedere ai bambini se a loro è mai capitato un fatto simile a quello della storia. 4) Si passerà all’uso della scheda BAMBINA DISPETTOSA. Ogni bambino dovrà avere le schede stampate dal CD-ROM. Ogni vignetta dovrà essere analizzata e descritta. Quindi si farà una riflessione sulla opportunità o meno di fare alcune azioni. I bambini più grandi potranno ripassare la scritta SI o NO con un pennarello rosso, mentre tutti potranno cerchiare di rosso l’oggetto o l’azione pericolosa. 5) Il lavoro proseguirà con la riflessione fatta con le schede CHE SUCCEDE SE, di cui i bambini dovranno avere la copia (stampata dal CD-ROM) In questo caso dopo un’attenta descrizione dell’azione pericolosa, si passerà a riflettere sulle conseguenze che si possono avere. I bambini dovranno colorare il disegno che descrive l’azione e la vignetta che ne illustra le conseguenze. 6) Per lasciare una testimonianza percettiva del lavoro fatto, l’insegnante potrà preparare un grande cartellone su cui potrà ritagliare e incollare le vignette delle schede.

208 Educazione sociale: la convivenza
Argomento: Educazione sociale: la convivenza UNITÀ 65 Racconto delle vignette: “BAMBINA DISPETTOSA” VIGNETTA 1 Lia era una bambina burbera, scontrosa. Non diceva mai a nessuno “Per cortesia”. Ma prendeva, arraffava e scappava via. VIGNETTA 2 Se un compagno le si avvicinava per darle un bacino, lei gli dava una spinta sul pancino. Se un altro la invitava a giocare, gli faceva uno sgambetto e lo faceva ruzzolare. VIGNETTA 3 Non diceva grazie mai,neppure a Natale, quando riceveva un regalo speciale. VIGNETTA 4 Ma i compagni, un giorno, stanchi di tanta maleducazione, trovarono un sistema per darle una bella lezione: “Noi non ti guarderemo più finché, chiedendo per cortesia, non ce lo chiederai tu!” VIGNETTA 5 Lia per due giorni riuscì a sopportare, ma poi capì che soli si sta proprio male. VIGNETTA 6 E allora, seppure a malincuore, disse ai compagni: “Per cortesia, per gentilezza, ho tanto bisogno della vostra amicizia.”

209 Educazione sociale: la convivenza
Argomento: Educazione sociale: la convivenza SCHEDA OPERATIVA UNITÀ 65 SCHEDA DA FOTOCOPIARE BAMBINA DISPETTOSA

210 Educazione sociale: la convivenza FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA
Argomento: Educazione sociale: la convivenza UNITÀ 66 OBIETTIVO SPECIFICO : Avviare il bambino a saper assumere comportamenti ed atteggiamenti rispettosi e di salvaguardia dei diversi ambienti: città, campagna, mare, animali. Obiettivo intermedio : Saper rispettare gli ambienti naturali (campagna, mare, monti) e artificiali, creati dall’uomo (città, giardini, ecc.). Osservazioni, riflessioni, verbalizzazione, disegno Metodo o tecnica : Materiale : Stampare schede da CD-ROM, SEZIONE EDUCAZIONI FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA 1) L’insegnante leggerà il breve racconto riportato alla pagina appresso, mostrando, mentre racconta, le figure ai bambini (stampare le schede dal CD-ROM SEZIONE EDUCAZIONI) 2) Terminato il racconto i bambini potranno colorare le vignette della storia. 3) Ultimata quest’ultima fase l’insegnante potrà far raccontare di nuovo la storia ai bambini in modo anche corale. Il racconto potrà essere interrotto ogni tanto per chiedere ai bambini se a loro è mai capitato un fatto simile a quello della storia. 4) Si passerà all’uso delle schede: “LE MANI CHE SPORCANO” Ogni bambino dovrà avere le schede stampate dal CD-ROM. Ogni vignetta dovrà essere analizzata e descritta. Quindi si farà una riflessione sulla opportunità o meno di fare alcune azioni. I bambini più grandi potranno ripassare la scritta SI o NO con un pennarello rosso, mentre tutti potranno cerchiare di rosso l’oggetto o l’azione pericolosa. 5) Il lavoro proseguirà con la riflessione fatta con le schede CHE SUCCEDE SE, di cui i bambini dovranno avere la copia (stampata dal CD-ROM) In questo caso dopo un’attenta descrizione dell’azione pericolosa, si passerà a riflettere sulle conseguenze che si possono avere. I bambini dovranno colorare il disegno che descrive l’azione e la vignetta che ne illustra le conseguenze. 6) Per lasciare una testimonianza percettiva del lavoro fatto, l’insegnante potrà preparare un grande cartellone su cui potrà ritagliare e incollare le vignette delle schede.

211 Educazione sociale: la convivenza
Argomento: Educazione sociale: la convivenza UNITÀ 66 Racconto delle vignette: “LE MANI CHE SPORCANO” Un giorno, una certa Fata fece un magico scherzetto a un bambino pulitino. Gli cambiò in fretta in fretta, con la magica bacchetta, il talento delle mani: anziché mettere a posto rovesciano sul posto tutto quel che capitava. Questo è il nome del bambino: FLIC-FLO dispettosino. Diventò così monello che gli fecero un fumetto con le scritte un po’ rimate delle grosse birbonate che faceva alla natura. Ve le leggo con paura, son talmente impressionata che ho paura di incontrarlo; mi potrebbe mettere in testa una insalata di ministra. VIGNETTA 1 Il bambino FLIC-FLO quando mangia sporca un po’; le lattine di aranciata lui le lancia sulla strada. VIGNETTA 2 Quando fa una gita al parco lui per primo lo fa sporco. VIGNETTA 3 Poi con gran divertimento strappa foglie come il vento. VIGNETTA 4 E per completare i giochi giocherella con i fuochi. VIGNETTA 5 E se vede un uccellino lui gli tira un sassolino. VIGNETTA 6 Ma la cosa che più piace al bambino FLIC-FLO é vedere galleggiare la sporcizia fino al Po. Un bambino un po’ monello! Detto fatto un certo gatto richiamò la fata in terra, minacciandola con una scodella, il bambino sistemò. La magia, grazie al gatto, fu lavata dalle mani del bambino FLIC-FLO. Che pentito veramente tutto il mondo sistemò. Mise in ordine le cose, profumò fiori e mimose, e per chiedere perdono si arruolò nei netturbini; diventò così famoso che adottò tutti i gattini.

212 Educazione sociale: la convivenza
Argomento: Educazione sociale: la convivenza SCHEDA OPERATIVA 1 UNITÀ 65 SCHEDA DA FOTOCOPIARE LE MANI CHE SPORCANO


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