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CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO DI VICENZA
EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE SITUAZIONI A RISCHIO INFETTIVO MALATTIE INFETTIVE E NORME DI PREVENZIONE. AUTOPROTEZIONE E RISCHI EVOLUTIVI. LA DISINFEZIONE VDS MARCON NIKI Istruttore PSTI Gruppo di Montecchio Maggiore
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OBBIETTIVI INDIVIDUARE LE SITUAZIONI A RISCHIO INFETTIVO
IDENTIFICARE I MECCANISMI DI TRASMISSIONE AUTOPROTEZIONE E PREVENZIONE
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COSA DOBBIAMO… SAPERE: DOBBIAMO CONOSCERE LE DIVERSE MALATTIE INFETTIVE E RICONOSCERE LE EVENTUALI SITUAZIONI A RISCHIO. SAPER FARE:DOBBIAMO SAPER SVOLGERE CORRETTAMENTE TUTTE LE MANOVRE IN RELAZIONE AI PROTOCOLLI PRESTABILITI. SAPER ESSERE:DOBBIAMO SAPER ESSERE DEI VOLONTARI IN GRADO DI COMPRENDERE LE PROBLEMATICHE DEL PAZIENTE E SAPER AGIRE NEL MODO CORRETTO.
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EPIDEMIOLOGIA E’ LA DISCIPLINA BIOMEDICA CHE SI OCCUPA DELLO STUDIO DELLA DISTRIBUZIONE E DELLA FREQUENZA DI MALATTIE E DI EVENTI DI RILEVANZA SANITARIA NELLA POPOLAZIONE. ANALIZZA LE CAUSE, IL DECORSO E LE CONSEGUENZE DELLE MALATTIE
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CON CHE SCOPO…. DETERMINARE L’ORIGINE DI UNA MALATTIA LA CUI CAUSA E’ CONOSCIUTA. STUDIARE E CONTROLLARE UNA MALATTIA LA CUI CAUSA E’ SCONOSCIUTA O POCO NOTA ACQUISIRE INFORMAZIONI SULLA STORIA NATURALE DELLA MALATTIA PROGRAMMARE E ATTIVARE I PIANI DI CONTROLLO E DI MONITORAGGIO DELLA MALATTIA
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? DOMANDE???
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MALATTIA INFETTIVA CONDIZIONE NELLA QUALE UN AGENTE PATOGENOSI MOLTIPLICA ALL’INTERNO DELL’OSPITE PROVOCANDO ALTERAZIONI LOCALI O GENERALI
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AGENTI PATOGENI?? BATTERI VIRUS FUNGHI
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VIRUS ORGANISMI VIVENTI ACELLULARI COSTITUITI DA UNA CAPSULA PROTEICA CHE CONTIENE MATERIALE GENETICO, NON CRESCONO NON HANNO METABOLISMO PROPRIO E POSSONO RESPLICARSI SOLO ALL’INTERNO DI UNA CELLULA CHE HANNO INFETTATO.
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BATTERI E FUNGHI ORGANISMI VIVENTI CON CARATTERISTICHE DIVERSISSIME E SONO COSTITUITI DA UNA SOLA CELLULA
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? DOMANDE???
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COME VENGONO TRASMESSE??
TRASMISSIONE PER VIA AEREA TRASMISSIONE PER VIA PARENTERALE
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VIA AEREA MALATTIE TRASMESSE ATTAVERSO GOCCIOLINE DI FLUGGE PROVENIENTI DALLE VIE RESPIRATORIE E CONTENENTI MICRORGANISMI. MODALITA’ DI TRASMISSIONE DI INFEZIONI PIU’ FREQUENTE
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INFLUENZA MALATTIA INFETTIVA CAUSATA DAI VIRUS INFLUENZALI. L’EVOLUZIONE CLINICA È DIVISA IN DUE PERIODI: PERIODO DI INCUBAZIONE(DURATA ORE) ASSENZA DI SINTOMI PERIODO DEI SEGNI E DEI SINTOMI COMPARSA DEI PRIMI SINTOMI.
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SEGNI e SINTOMI COMPARSA DI FEBBRE CEFALEA MALESSERE GENERALE
DEBOLEZZA DOLORI MUSCOLARI TOSSE E MAL DI GOLA
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TUBERCOLOSI MALATTIA INFETTIVA CHE INTERESSA I POLMONI CAUSATA DAL BATTERE MYCOBACTERIUM TUBERCOLOSIS O BACILLO DI KOCK. EVOLUZIONE CLINICA SUDDIVISA I DUE PERIODI: TBC PRIMARIA TBC POST-PRIMARIA
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TBC PRIMARIA Non Critica
PERSONE CON NORMALE DIFESA IMMUNITARIA: ASINTOMATICA FEBBRICOLA SUDORAZIONI NOTTURNE PERDITA DI PESO DEBOLEZZA INAPPETENZA
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TBC PRIMARIA Critica PERSONE CON BASSA DIFESA IMMUNITARIA:
FEBBRE ELEVATA ALTERAZIONE DELLO STATO DI COSCIENZA DIFFICOLTÀ RESPIRATORIA INTERESSAMENTO DI ALTRI ORGANI( RENI, OSSA, MENINGI)
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TBC POST-PRIMARIA RIATTIVAZIONE DELL’INFEZIONE PRIMARIA IN RELAZIONE ALLE DIFESE IMMUNITARIE ANDAMENTO BENIGNO SE DIFESE IMMUNITARIE NORMALI ANDAMENTO CRITICO IN CASO DI DIFESE IMMUNITARIE BASSE
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MENINGITE MALATTIA INFIAMMATORIA DELLE MENINGI CAUSATA DA INFEZIONE VIRALE O BATTERIA. I MICRORGANISMI PROVOCANO UNA INIZIALE INFEZIONE DELLE VIE AEREE PER POI SPOSTARSI A LIVELLO DELLE MENINGI PER VIA EMATICA. EVOLUZIONE CLINICA: PERIODO D’INCUBAZIONE(DAI 2 AI 10 GIORNI) PERIODO DEI SEGNI E DEI SINTOMI
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SEGNI e SINTOMI COMPARSA BRUSCA DI FEBBRE ELEVATA MALESSERE GENERALE
CEFALEA NAUSEA E VOMITO RIGIDITA’ NUCALE DISTRURBI ALLA VISTA CONVULSIONI E ALTERAZIONI DELLA COSCIENZA
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DOMANDE??? ?
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VIA PARENTERALE MALATTIE TRASMESSE DA PERSONA A PERSONA PER CONTATTO DIRETTO CON LIQUIDI CORPOREI INFETTI.
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QUALI SONO QUESTI LIQUIDI….??
SANGUE URINE FECI SPERMA SECREZIONI VAGINALI
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EPATITE B e C MALATTIA INFIAMMATORIA DEL FEGATO CAUSATA DAL VIRUS DELL’EPATITE B (HBV) E DAL VIRUS DELL’EPATITE C (HCV). PERIODO DELL’INCUBAZIONE (DURATA 50 GIORNI SENZA SINTOMI) PERIODO DEI SEGNI E SINTOMI
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SEGNI E SINTOMI MALESSERE GENERALE DEBOLEZZA NAUSEA E VOMITO
DOLORE DEL QUADRANTE ADDOMINALE SUPERIORE DESTRO FEBBRE ITTERO E URINE MARSALATE
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AIDS MALATTIA CAUSATA DA UN VIRUS (HIV) CHE SI CONTRAE ATTRAVERSO I RAPPORTI SESSUALI O IL CONTATTO CON IL SNAGUE O ALTRI LIQUIDI BIOLOGICI CONTAMINATI DAL SANGUE INFETTO.
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EVOLUZIONE CLINICA PERIODO DI INFEZIONE ACUTA
PERIODO DI LATENZA CLINICA PERIODO DEI SEGNIE E SINTOMI PERIODO DELL’AIDS CONCLAMATO
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INFEZIONE ACUTA DOPO POCHE SETTIMANE SI HA LA COMPARSA DI SEGNI E SINTOMI SIMILI ALLO STATO INFLUENZALE.
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LATENZA CLINICA PUR ESSENDO CONTAGIATI (SIEROPOSITIVI) E‘ POSSIBILE VIVERE ANCHE PER ANNI SENZA SINTOMI.
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SEGNI E SINTOMI GRAVE ASTENIA FEBBRE PERSISTENTE CALO PONDERALE
DIARREA PERSISTENTE CANDIDOSI AUMENTO VOLUME DEI LINFONODI ERUZIONI CUTANEE
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PERIODO CONCLAMATO CONPARSA DELLE INFEZIONI E DEI TUMORI CHE PORTANO IL MALATO ALLA MORTE
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? DOMANDE???
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COME COMPORTARSI DURANTE IL SOCCORSO
OLTRE ALLA POSSIBILITA’ DI EFFETTUARE DEI VACINI, LA PREVENZIONE E LA PROPRIA PROTEZIONE DANNO VITA AL TERMINE AUTOPROTEZIONE.
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AUTOPROTEZIONE ACCORTEZZA CHE IL SOCCORRITORE DEVE PORRE ALLA PROPRIA SICUREZZA A QUELLA DELLA SQUADRA E A QUELLA DEL PAZIENTE. STRADE GAS LUQUIDI INFIAMMABILI ….
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COME MI PROTEGGO..?? INDOSSARE I GUANTI (VINILE, LATTICE)
MASCHERE ED OCCHIALI PROTETTIVI ABBIGLIAMENTO AD ALTA VISIBILITA’ GESTIRE CON ATTENZIONE AGHI E OGGETTI TAGLIENTI GESTIRE CON ATTENZIONE OGGETTI O BIANCHERIA INFETTI
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COME MI PROTEGGO..??(2) DURANTE IL SOCCORSO MAI PORTARE LE MANI ALLA BOCCA LAVARSI LE MANI OGNI VOLTA CHE VENGONO RIMOSSI I GUANTI
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PREVENZIONE E’ L’INSIEME DELLE AZIONI DELLE AZIONI FINALIZZATE A RIDURRE O IMPEDIRE CHE SI VERIFICHINI EVENTI NON DESIDERATI IN MEDICINA SI INDICA COME PREVENZIONE L’ATTIVITA’ CHE RIDUCE LA MORTALITA’ O LA FREQUENZA DI MORTALITA’ DOVUTA AD UNA CERTA MALATTIA
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TIPI DI PREVENZIONE PRIMARIA: ATTIVITA’ CHE CERCANO DI EVITARE O RIDURRE L’INSORGENZA DI UNA MALATTIA(CAMPAGNA ANTIFUMO) SECONDARIA: PUNTA AD UNA DIAGNOSI PRECOCE DI UNA PATOLOGIA NASCENTE AUMENTANDO LE OPPORTUNITA’ DI INTERVENTO (PAP-TEST NELLE DONNE SANE) TERZIARIA: RIDUCE L’IMPATTO NEGATIVO DI UNA PATOLOGIA GIA’ IN ATTO. RIPRISTINANDO LE FUNZIONI E RIDUCENDO LE PROBABILITA’ RECIDIVE
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? DOMANDE???
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COMPORTAMENTO DEI VOLONTARI DEL SOCCORSO
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MISURE PREVENTIVE (1) INDOSSARE SEMPRE I GUANTI
INDOSSARE LA MASCHERINA NEL SOSPETTO DI MALATTIE A TRASMISSIONE AEREA INDOSSARE I GUANTI, MASCHERINA, ED OCCHIALI DI PROTEZIONE IN CASO DI EMORAGGIE GRAVI. EVITARE DI TOCCARSI GLI OCCHI O LA BOCCA DURANTE IL SOCCORSO MANEGGIARE CON CURA GLI OGGETI TAGLIENTI O APPUNTITI(AGHI, BISTRURI, RASOI..) USATI DURANTE I SOCCORSO
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MISURE PREVENTIVE (2) BUTTARE SUBITO NEI RACCOGLITORI APPOSITI I PRESIDI TAGLIENTI NON ROMPERE INCAUTAMENTE LE FIALE DEI FARMACI ELIMINARE IL MATERIALE CONTAMINATO NEGLI APPOSITI CONTENITORI LAVARE LE MANI SUBITO DOPO LA RIMOZIONE DEI GUANTI DI PROTEZIONE
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VACCINO MISURA PREVENTIVA SPECIALE CHE CONSISTE NELL’INIETTARE UNA QUANTITA’ DEL MICRORGANISMO UCCISO ALL’INTERNO DEL CORPO IN MODO DA STIMOLARE LA PRODUZIONE DI ANTICORPI.
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TIPI DI VACCINO VACCINO ANTINFLUENZALE VACCINO ANTITUBERCOLARE
VACCINO ANTIMENINGOCOCCO VACCINO ANTIPNEUMOCOCCO
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RICORDA….. LA VACINOPROFILASSI DELLE MALATTIE TRASMESSE PER CONTATTO DIRETTO DISPONE SOLTANTO QUELLO PER L’EPATITE B. EPATITE C E HIV NON POSSIEDONO VACINO MA SOLTANTO LE MISURE PREVENTIVE GENERALI
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COSA DEVO FARE SE…?? IN CASO DI CONTATTO STRETTO CON UNA PERSONA AFFETTA DA TBC O MENINGITE SONO: DENUNCIARE IL CONTATTO ALLA CENTRALE OPERATIVA DI RIFERIMENTO PER L’INSTAURAZIONE DELLA TERAPIA FARMACOLOGICA COMUNICARE L’EVENTO AL RESPONSABILE SANITARIO DALLA CROCE ROSSA ITALIANA
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COSA DEVO FARE SE…?? IN CASO DI CONTATTO ACCIDENTALE CON LIQUIDI CORPOREI: LAVARE CON ACQUA CORRENTE IN CASO DI ESPOSIZIONE CON CUTE INTEGRA FAR SANGUINARE LA FERITA, LAVARE CON ACQUA E SAPONE DISINFETTARE CON AMUCHINA 5-10% IN CASO DI PUNTURA O TAGLIO DENUNCIARE L’INFORTUNIO ALLA CENTRALE OERATIVA PER L’ATTIVAZIONE DEL TRATTAMENTO E DELLA SORVEGLIANZA POST-ESPOSIZIONE COMUNICARE L’EVENTO AL RESPONSABILE SANITARIO DALLA CROCE ROSSA ITALIANA
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DISINFEZIONE PRATICA CHE HA COME FINE LA DISTRUZIONE DEI MICROBI SU DI UNA SUPERFICE O IN UN AMBIENTE. NON ESISTE UN DISINFETTANTE IDEALE MA UN DISINFETTANTE APPROPRIATO AD ESEMPIO: IPOCLORITO DI SODIO IN CONCENTRAZIONE DI 20ML/LT PER SUPERFICI NON CONTAMINATE IPOCLORITO DI SODIO IN CONCENTRAZIONE DI 100ML/LT PER SUPERFICI CONTAMINATE.
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TECNICA DI DISINFEZIONE
APPLICARE LA SOLUZIONE DISINFETTANTE SU SUPERFICIE PULITA ED ASCIUTA PER EVITARE LA DILUIZIONE DEL PRODOTTO DISINFETTARE ATTREZZATURE, SUPERFICI E PAVIMENTO CON UN PANNO IMBEUTO DALLA SOLUZIONE IPOCLORITO DI SODIO. NON RISCIACQUARE E NON ASCIUGARE, PER CONSENTIRE AL DISINFETTATNTE DI SVOLGERE LA SUA AZIONE “RESIDUA”. AREARE LA CELLULA SANITARIA.
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?
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CONCLUDENDO e RIASUSMENDO
DEFINIZIONE DI EPIDEMIOLOGIA TIPOLOGIA DI MALATTIE INFETTIVE TIPOLOGIA DI TRASMISSIONE DEI MICROORGANISMI INFETTI COMPORTAMENTO DEL VOLONTARIO DEFINIZIONE E FUNZIONE DELLA DISINFEZIONE
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BIBLIOGRAFIA PRONTO SOCCORSO E INTERVENTI DI EMERGENZA
Limmer O’fKeefe McGrawHill MANUALE PER LA FORMAZIONE DEL VOLONTARIO DEL SOCCORSO CRI Dott . Giorgio di Domenico
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!
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