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Osservazioni di Blazar con il LAT e srin 3 luglio 2007.

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Presentazione sul tema: "Osservazioni di Blazar con il LAT e srin 3 luglio 2007."— Transcript della presentazione:

1 Osservazioni di Blazar con il LAT e srin 3 luglio 2007

2 Analisi spettrale Variabilità Demografia

3 Analisi spettrale: indice spettrale

4 Analisi spettrale: curvatura

5 S(E)=S p 10 -(b*Log(E/Ep )^2) b: curvatura al picco E p : energia del picco S p : SED a E p F(E)=F 0 (E/E ) -(a+b*Log(E E )) b: curvatura al picco a: indice spettrale a E 0

6 Curvatura spettrale e accelerazione

7 La variabilità spettrale e i lunghi tempi di osservazione necessari tendono a degradare linformazione sulla curvatura

8 Analisi spettrale Informazioni sullindice spettrale medio limitate ad un piccolo campione di sorgenti in stato di alta intensità. Informazioni sulla curvatura: forse possibile solo in casi eccezionali, ma in generale non disponibile.

9 Variabilità Misura delle scale temporali (da ore a anni) Osservazioni coordinate in diverse bande e.m. (specialmente radio, visibile, X) Osservazioni episodiche: sono realmente utili? Forse no, ma saranno spesso le sole disponibili.

10 Variabilità LAT osserverà il cielo con continuità e permetterà di avere curve di luce con discreti campionamenti abbastanza uniformi (giorno, settimana, … ). Quante altre sorgenti potranno essere osservate con una continuità simile?

11 Sorgenti osservate con il VLBA a 43 GHz

12 Problemi antropologici Come organizzare la pubblicazione e lutilizzo di dati ottenuti in campagne multifrequenza? Singoli articoli con Nx100 autori o diversi articoli con Nx10 autori? Necessità di coordinare tempi e modi di diffusione dei dati. Utilità delle riviste elettroniche.

13 Demografia dei blazar Quanti blazar conosciamo? Quali classi e sottoclassi? Quanti si potranno osservare nei raggi ?

14 Roma BZ-CAT E. Massaro, P. Marchegiani, A. Maselli, S. Sclavi (Sapienza Un. Roma) P. Giommi, C. Leto, M. Perri (ASDC) S. Piranomonte (Oss. Astr. Roma)

15 Attualmente la tabella generale è disponibile in rete presso lASDC

16 Sorgenti catalogate BZB: BL Lac + BL Lac candidati 628 BZQ: Radio Quasar a spettro piatto 752 ( (1.4-5 GHz) < 0.5) BZU: sorgenti di class. incerta 130 Numero stimato di blazar 2 200 - 2 400

17 Previsioni per il LAT

18 Stecker & Salomon (1996): 10 000 Narumoto & Totani (2006): 3 000 – 5 000 Dermer (2006): 1000 – 3 000

19 PSF: a 300 MeV, 1.5 o

20 Distanza media tra sorgenti non confuse: circa 3 o, area di pertinenza di una singola sorgente: circa 9 oq Angolo solido esplorabile (sottraendo il disco galattico): circa 38 000 oq Numero massimo di sorgenti fuori del limite di confusione: circa 4 000.

21 Se fossero realmente rivelate 4 000 sorgenti solo una percentuale non superiore a circa il 25- 30% potrebbero essere associate con blazar noti Per la maggioranza delle eventuali sorgenti identificabili non si avrebbero dati simultanei o recenti, ma solo vecchie misure in cataloghi Per le sorgenti non identificabili....

22 Lo studio dei blazar potrebbe essere affrontato sulla base di campioni (es. 15- 20 sorgenti) selezionati per loro proprietà specifiche. L identificazione dei campioni dovrebbe essere fatta nei prossimi mesi in modo da essere pronti per il 2008.


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