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PubblicatoLeandro Spada Modificato 10 anni fa
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ESAMI FEBBRAIO Lunedì 04/02/08 Lunedì 25/02/08 8:30-11:00 16:30-18:00
Prof Gianluca Perseghin 10 lezioni Esame orale a partire da Febbraio 2008 Libro di testo: Igiene Generale della Scuola e dello Sport di A Boccia e G Ricciardi Idelson-Gnocchi Ed ESAMI FEBBRAIO Lunedì 04/02/08 8:30-11:00 16:30-18:00 Recupero Giovedì 16:30-18:30 Venerdì 8:30-11:30 Lunedì 25/02/08
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CALENDARIO DELLE LEZIONI
1) 16/10/07 Definizione di Igiene e principi di Epidemiologia 2) 23/10/07 Epidemiologia malattie infettive 3) 30/10/07 Epidemiologia malattie cronico degenerative: Obesità 4) 6/11/07 Diabete 5) 13/11/07 Diabete e Malattie cardiovascolari 6) 20/11/07 Epidemiologia malattie cronico degenerative: Tumori 7) 27/11/07 Infortuni nello sport e osso 8) 4/12/07 Infortuni nello sport Alimentazione e sport 9) 11/12/07 Igiene negli impianti sportivi Impianti natatori artificiali 10) 18/12/07 Tutela sanitaria delle attività sportive e il doping nello sport
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Utilizzo del libro di testo
Capitolo IV: cenni di epidemiologia Capitolo VI: epidemiologia delle malattie infettive Capitolo VII: profilassi generale delle malattie infettive Capitolo IX: epidemiologia e prevenzione delle malattie cronico degenerative - Obesità (solo diapo) - Diabete mellito (da integrare con diapo) - Malattie cardio vascolari (da integrare con diapo) - Tumori (da integrare con diapo) Capitolo XIII: Igiene dello sport (tutto) - Epidemiologia malattie infettive nello sport - Alimentazione e sport (integrare con diapo) - Infortuni (integrare con diapo) - Impianti natatori artificiali - Trattamento dell’acqua - Tutela sanitaria dell’attività sportiva - Il doping
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Legge 626/94 (19 settembre) e successive modificazioni
Rischi di natura infortunistica (strutture, macchine, impianti elettrici, sostanze pericolose, incendi/esplosioni) Rischi di natura igienico/ambientali (biologici, fisici, chimici) Rischi di tipo trasversale (organizzazione del lavoro, fattori psicologici, condizioni di lavoro difficili)
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OMS: “Salute per il 21 secolo”
Obiettivo 3: salute per i bambini Obiettivo 4: salute per i giovani Obiettivo 9: riduzione delle lesioni dovute a violenze ed incidenti Obiettivo 11: promozione degli stili di vita Piano sanitario nazionale “Promuovere comportamenti e stili di vita per la salute” Obiettivo: aumentare del 10% gli individui che fanno regolarmente attività fisica
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Gli impianti sportivi all’aperto coperti o confinati Nucleo centrale: spazio dedicato all’attività fisica (sezione sportiva) Sezione dei servizi: supporto all’attività sportiva Spogliatoio Servizi igienici Deposito attrezzi Pronto soccorso Uffici amministrativi …… specifici
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Gli impianti sportivi Sezione pubblico: consente partecipazione visiva degli spettatori e funzioni integrative (ingresso, uscita) Sezione servizi ausiliari: attività collaterali (ristoro e relax) Sezione impianti tecnici: funzioni necessarie ad assicurare condizioni ambientali ed igieniche indispensabili per il buon funzionamento (centrale idrica, termica, elettrica, trattamento aria e acqua) Per tutti ci sono specificati requisiti strutturali, strumentali ed igienici
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Parametri di riferimento
Per tutti Orientamento Dimensione e sistemazione Accesso Illuminazione Sezione per il pubblico Servizi igienici Spogliatoi Docce Pronto soccorso Per i confinati Altezza locali Tipologia pareti Tipologia pavimenti Ventilazione Riscaldamento Cubatura Ricambi aria
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Ambienti sportivi confinati
Palestre (attività agonistica, ludica e riabilitativa), piscine, velodromi Legislazione DM 18 dicembre 1975 e successive modifiche che fissa gli standard di edilizia scolastica Linee guida del CONI e regolamento della Federazione Medico Sportiva Italiana (Legge 28 Dicembre 1050) per la tutela attività sportive
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Ambienti sportivi confinati
Orientamento e forma Asse longitudinale: direzione est-ovest (escludere esposizione a nord); forma rettangolare e rapporto lato maggiore/lato minore 2 o 3/1 Sistemazione: dovrebbero essere sopra il livello del suolo - Escludere seminterrati senza finestre, i solai, e i capannoni; se al piano terreno, la pavimentazione deve essere provvista di apposita grigliatura sottostante - Se nel seminterrato linee guida CONI prevedono: non > 7,5 metri sotto il livello della strada e sia garantita illuminazione e ventilazione naturali
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Ambienti sportivi confinati
Accesso: ottimale l’accesso indipendente con atrio coperto e reception Altezza e superficie Altezza: non < 5,4 metri (tra i 5,4 e i 7 metri) Superficie: tipo A1: 200 mq + servizi (totale 330) tipo A2: altezza minima 7,2 metri e superficie netta 400 mq (630 mq con i servizi): dovrebbe consentire: sala stretching, pesi, aerobica, spinning, piscina, relax, sauna e bagno turco. Deve essere inseribile un campo da pallavolo o minibasket (18 x 9 m con spazio di sicurezza di almeno 2 m) tipo B1: altezza minima 7,2 metri e superficie netta 600 mq (830 mq con i servizi + eventuale 150 mq per il pubblico). Deve essere inseribile un campo da pallacanestro (26 x 14 m con spazio di sicurezza di almeno 2 m)
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Ambienti sportivi confinati
Cubatura/persona 20 mcubi/persona con 2 ricambi d’aria all’ora: ciò significa 40 mcubi/persona Potrebbe essere insufficiente per molte pratiche sportive in considerazione del dispendio energetico e intenso movimento); necessario quindi predisporre locali ad ampie superfici fenestrate con sistemi per attivare la ventilazione naturale e/o eventualmente artificiali (aspirazione e/o climatizzazione) Illuminazione Naturale (ottimale) il rapporto superficie fenestrata/pavimento deve essere 1/5. Artificiale con lampade a incandescenza o fluorescenza, alta e uniforme 120 lux per allenamenti; 200 lux per competizioni; 150 lux per spogliatoi e 80 lux per docce + mezzi emergenza
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Ambienti sportivi confinati
Tipologia pareti e pavimenti Pareti rivestite da materiale lavabile fino a 2 m e angoli smussati Pavimenti: negli ambienti coperti il materiale deve essere elastico (gomma, linoleum, sughero) e lavabile Negli ambienti all’aperto: Composizione chimica ben definita (materiali inorganici come argilla, silice, calcare o organici come torba, humus) Notevole permeabilità Eminenti proprietà elastiche Ottima resistenza meccanica Devono essere recintati da colture arboree e recinzioni per evitare che animali possano infettare il suolo (attenzioni alle feci dei cavalli ricche di spore tetaniche)
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Ambienti sportivi confinati
Spogliatoi Separati per sesso Vivibili anche nelle ore di max afflusso Armadietti a chiave Riscaldamento Rispettare le precedenti raccomandazioni per pavimenti e pareti Servizi igienici In rapporto al numero di persone (1/8) Lavabi = WC con acqua calda e fredda
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Ambienti sportivi all’aperto (anche con spazio coperto per spettatori)
Spazio per attività sportiva Zona spettatori Spazi e servizi accessori Spazi e servizi di supporto Dimensioni dipendono dal tipo di attività sportiva Deve essere consentito l’avvicinamento e la manovra dei mezzi di soccorso, nonché lo sfollamento e il deflusso Luogo fisico di coordinamento degli interventi di emergenza > 2000 spettatori: area annessa all’impianto con spazi scoperti delimitati ma liberi da ostacoli al deflusso in piano o con pendenza non > 12% e tale da garantire affollamento non > 2 persone/mq
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Ambienti sportivi all’aperto (anche con spazio coperto per spettatori)
Spazio per attività sportiva Zona spettatori Spazi e servizi accessori Spazi e servizi di supporto Capienza = posti a sedere (numero degli elementi di seduta oppure sviluppo lineare in metri dei gradoni diviso 0.48) + posti in piedi (35 persone per 10 mq) Spazio dedicato all’attività sportiva deve essere connesso a spogliatoi e area esterna con percorsi diversi da quelli degli spettatori Se spettatori > 10,000 gli spazi devono essere divisi in settori con capienza non > 10,000; ogni settore deve avere 2 uscite e servizi ben indicati e chiaramente identificabili; se settore ha posti in piedi non > 500
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Ambienti sportivi all’aperto (anche con spazio coperto per spettatori)
Spazio per attività sportiva Zona spettatori Spazi e servizi accessori Spazi e servizi di supporto Vie di deflusso a seconda della capienza. Almeno 2 uscite e 1 ingresso per ogni settore senza alcun ostacolo. Larghezza > 1,2 m Servizi igienici separati per sesso con locali di disimpegno e si deve poter aprire verso l’esterno. Minima dotazione per impianti <500 spettatori è di 1 gabinetto uomini e 1 donne Posto di pronto soccorso Se > 10,000 spettatori necessario 1 presidio medico e 1 ambulanza
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IMPIANTI NATATORI ARTIFICIALI
Art 2 Circolare MS n 32 del 17 febbraio 1992 Atto di Intesa Stato Regioni ”un complesso attrezzato per la balneazione che comporti la presenza di uno o più bacini artificiali utilizzati per attività ricreative, formative, sportive e terapeutiche esercitate nell’acqua contenuta nei bacini stessi”
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IMPIANTI NATATORI ARTIFICIALI
Classificazione In base: alle caratteristiche strutturali ed ambientali utilizzazione destinazione
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IMPIANTI NATATORI ARTIFICIALI
alle caratteristiche strutturali ed ambientali Piscine scoperte Piscine coperte Piscine di tipo misto Piscine di tipo convertibile
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IMPIANTI NATATORI ARTIFICIALI 2) utilizzazione
Vasche per nuotatori ed addestramento al nuoto nel rispetto delle norme della FIN e FINA Vasche per tuffi ed attività subacquee Vasche per attività ricreative Gioco e balneazione Vasche per bambini Profondità ≤ 60 cm
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IMPIANTI NATATORI ARTIFICIALI 2) utilizzazione
Vasche polifunzionali nel rispetto delle norme della FIN e FINA Vasche ricreative attrezzate Onde, fondi mobili Vasche per usi riabilitativi Dotate di attrezzature specifiche Vasche per usi curativi e termali
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IMPIANTI NATATORI ARTIFICIALI
3) destinazione Pubbliche Private: facenti parte di unità abitative mono- o bi-familiari (max 5 unità abitative) il cui uso, sotto la responsabilità del proprietario/proprietari, sia limitato ai componenti della famiglia e loro ospiti
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IMPIANTI NATATORI ARTIFICIALI
Atto di Intesa Stato-Regioni relativo agli aspetti igienico-sanitari concernenti la costruzione, manutenzione e vigilanza delle piscine ad uso natatorio Area di insediamento: soleggiata, protetta da venti dominanti, lontana da cause di inquinamento atmosferico, idrico, suolo e rumori molesti Approvvigionamento idrico: sia per i sanitari che per le vasche deve essere assicurato da acquedotto pubblico o altre fonti che rispondono ai requisiti esclusa la temperatura
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IMPIANTI NATATORI ARTIFICIALI
Atto di Intesa Stato-Regioni relativo agli aspetti igienico-sanitari concenrnenti la costruzione, manutenzione e vigilanza delle piscine ad uso natatorio 3) Fabbisogno idrico giornaliero: 70 l per ogni frequentatore al giorno e calcolato per numero max visitatori 4) Allontanamento e smaltimento acque rifiuto: in conformità alle norme vigenti sull’inquinamento 5) Ampiezza area: non < 8 volte la superficie delle vasche
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IMPIANTI NATATORI ARTIFICIALI
Atto di Intesa Stato-Regioni relativo agli aspetti igienico-sanitari concenrnenti la costruzione, manutenzione e vigilanza delle piscine ad uso natatorio 6) Area di insediamento collegata a servizi di trasporto e scuole 7) Garantita l’accessibilità: ai mezzi di servizio e soccorso
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