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PubblicatoTecla Pinto Modificato 10 anni fa
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Sindromi corticali Disturbi del linguaggio Lesione del lobo frontale
Lesione del lobo parietale Lesione del lobo temporale Lesione del lobo occipitale
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Disturbi del linguaggio
Linguaggio: codice comunicativo Afasia: perdita completa o parziale (disfasia) del linguaggio Quasi interamente localizzato nell’emisfero dominante nel ceppo caucasico
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Afasia espressiva Lesione localizzata nella parte posteriore (piede) della III circonvoluzione frontale ascendente, nella corteccia motoria e nell’insula. Linguaggio spontaneo rallentato, sforzato (soprattutto l’inizio). Spesso limitato ai sostantivi e perciò ricco di significato anche se le parole usate sono poche e ripetute (perseverazione). Handicap vissuto con frustrazione ed ira. Persistenza di fonemi (che-che, ten-ten) e parole stereotipate. La comprensione è conservata, anche se comandi più complessi possono non essere eseguiti. Spesso associata ad emiparesi destra. Frequente aprassia bucco-linguale.
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Afasia recettiva Lesione localizzata nella parte posteriore del giro temporale superiore. Afasia fluente, con normale prosodia e costruzione, ma con parafasie fonemiche e semantiche, neologismi fino alla gergoafasia. Comprensione sempre compromessa. Assenza di coscienza dell’handicap.
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Afasia di conduzione Alessia o dislessia
Afasia fluente con parafasie fonemiche e semantiche, anomie, comprensione conservata ma scarsa capacità ripetitiva. Originariamente imputata a lesione delle fibre arcuate, è invece osservabile anche per lesioni posteriori. Alessia o dislessia Dovuta a lesione dell’area del giro angolare dell’emisfero dominante. L’alessia pura senza agrafia si verifica per lesioni del lobo occipitale dominante e dello splenio del corpo calloso
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corteccia prefrontale
Sindrome prefrontale disturbi psichici moria, disinteresse, disattenzione, puerilismo deficit VII centrale afasia espressiva aprassia frontale riflessi arcaici s. di Forster-Kennedy crisi frontali corteccia prefrontale 9, 10, 45, 46
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Sindrome frontale giro precentrale lobulo paracentrale
deficit f.b.c. controlaterale crisi parziali motorie lobulo paracentrale deficit crurale controlaterale crisi parziali motorie paraparesi
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Sindrome temporale Laterale Mesiale Afasia sensoriale
ELO, quadrantopsia Crisi parziali complesse Deficit VII centrale Paralisi dissociata del III Mesiale Crisi uncinate Dreamy state Sintomi vegetativi
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Sindrome parietale emianestesia epicritica ELO paresi controlaterale
crisi parziali sensitive crisi parziali motorie Emisfero non dominante neglect somatoagnosia Emisfero dominante acalculia, agnosia digitale agrafia, alessia
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Sindrome occipitale deficit campimetrici crisi occipitali papilledema
quadrantopsia emianopsia laterale omonima (ELO) crisi occipitali papilledema
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FUNZIONI COGNITIVE Memoria Linguaggio Orientamento Prassie Attenzione
Elementi più “alti” del funzionamento del SNC Difficili da identificare, definire e da studiare “Ponte” tra neurologia e psicologia Necessario restringere il campo ed esplorarle in maniera “non eretica” Memoria Linguaggio Orientamento Prassie Attenzione Gnosie
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ATTENZIONE: DEFINIZIONE
Gli stimoli afferenti e le rappresentazioni interne sono in numero maggiore a quelli processabili. Il processing degli stimoli endogeni può limitare la capacità di processing degli stimoli afferenti. Dal momento che la capacità di processing è limitata è necessario che il sistema nervoso centrale operi attivamente un selezione degli stimoli (endogeni e esogeni). Possiamo definire l’attenzione come il processo mentale che consente il triage degli stimoli.
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ATTENZIONE: TEORIE EFFERENT GATING: LOOP CORTICO-RETICOLARE:
Il sistema nervoso centrale invia fibre efferenti alle porzioni periferiche dei sistemi sensitivo-sensoriali, con funzione regolatoria sull’input afferente al SNC. Non è in grado di spiegare la capacità di riconoscere e processare on-line stimoli improvvisi. LOOP CORTICO-RETICOLARE: Gli stimoli afferenti sono processati dalla corteccia, che decide se attivare la SRA, nel caso in cui lo stimolo rivesta caratteristiche di novità. Non spiega la attenzione selettiva e la “top-down attention” (attesa di uno stimolo per motivazioni volizionali e il suo significato a lungo termine). LOOP CORTICO-LIMBICO-RETICOLARE: Sistema modulare, attivato in parallelo, che comprende: Corteccia parietale (soprattutto dx). Porzione ventrale del lobo temporale. Porzione dorsale del lobo temporale. Sostanza reticolare attivante.
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MEMORIA Capacità di immagazzinare nuove informazioni e di richiamarle in un secondo tempo SECONDI MINUTI/ORE MESI/ANNI IMMEDIATA A BREVE TERMINE PERMANENTE TEMPI Acquisizione Capacità di imparare Capacità di immagazzinare Capacità di richiamare le informazioni apprese Retrieval Storaggio FASI Dichiarativa Procedurale Episodica Semantica Abilità Priming Condizionamento TIPI
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ORIENTAMENTO Coscienza del proprio “esserci” nel contesto spazio-temporale Non valutabile in caso di modificazione del contenuto di coscienza (amenza o delirium degli anglosassoni) Spaziale: informazioni relative al contesto in cui si svolge la visita (località, piano dell’Ospedale, reparto, ecc.) Temporale: informazioni di interesse contestuale (data, ora) e relative alla biografia del soggetto o a eventi storici importanti
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PRASSIE Organizzazione di sequenze motorie complesse e di comportamenti motori finalizzati appresi. Le aree coinvolte sono costituite dalla corteccia associativa prefrontale e parietale e dai fasci che le collegano (poco studiati). La aprassia è sempre indicativa di lesione o disfunzione della corteccia associativa. Gesti: Salutare con la mano Manipolazioni: Aprire la porta con la chiave Usare un martello Aprassia bucco-linguale: Protrusione della lingua Bacio Atti seriali: Piegare un foglio Inserirlo in una busta Applicare un francobollo Aprassia ideomotoria: Lavaggio dei denti Uso di un martello
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GNOSIE Capacità di riconoscere il significato delle informazioni apprese attraverso i canali sensitivo-sensoriali Agnosia visiva, uditiva, digitale ecc. Frequente nelle demenze la prosopoagnosia (volti dei familiari) e la auto-prosopoagnosia (mancato riconoscimento della propria immagine)
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