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Competenza comunicativa nello sviluppo
Competenza come potenzialità Esistono competenze comunicative sia extralinguistiche che linguistiche La prima a manifestarsi è quella extra Le due vie si sviluppano in autonomia Entrambe sottostanno alle regole della comunicazione
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Teorie Modelli linguistici: autonomia ed innatezza della sintassi
Modelli cognitivi: dipende da cognizione generale (capacità di simbolizzare) e da schemi senso motori Modelli d’interazione sociale: il linguaggio è un’estensione specializzata dell’azione cooperativa Comunicazione è trasmissione di significati (azione-parole) I bambini sono sociali da subito
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Primitive e sviluppo Attenzione comune Intenzionalità comunicativa
A un mese presenza di contatti oculari, da due i contatti diventano prolungati A 3 mesi richiami attentivi su oggetto: triangolazione Da 8 mesi seguire lo sguardo Intenzionalità comunicativa Dalla nascita l’adulto legge come intenzionali le azioni del neonato 8-12 mesi compare la richiesta A 12 mesi intenzione in azione e imitazione Olofrase, prima gestuale e poi linguistica (Dore: atti linguistici primitivi) Adulto come strumento Adulto come agente (pointing richiestivo) Oggetto come mezzo per interagire con l’adulto
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Teoria della mente Cooperazione
Capacità di attribuire stati mentali agli altri, rappresentazioni non corrispondono esattamente al mondo (false credenze) Piena consapevolezza verso i 4 anni Cooperazione A 9 mesi rispetto dei turni (cucù…ma forse anche prima) Protoconversazioni, conversazioni senza oggetto Baby talk- linguaggio semplificato da parte del genitore A 4 anni anche i bambini modulano il loro linguaggio
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Fenomeni pragmatici e sviluppo
Fenomeni standard si sviluppano prima dei non standard Esiste uno sviluppo prevedibile da semplici a complessi Non esiste differenza evolutiva tra diretti ed indiretti (purchè semplici) La comprensione dei fenomeni è indipendente dalla modalità comunicativa
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Danni e plasticità Lesioni solo sinistre molto precoci possono non influenzare l’acquisizione del linguaggio (entro i tre anni) Acquisizione del linguaggio è un compito globale del cervello, lesioni anche nelle aree deputate ad una specifica area possono interferire
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Neuropragmatica Kasher: esistono competenze pragmatiche linguistiche (dell’emisfero sinistro) E competenze pragmatiche non linguistiche (dell’emisfero destro) Competenze pragmatiche non possono essere localizzate in uno specifico modulo, con una specifica localizzazione
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Trauma cranico (striamento assonale diffuso)
Alzheimer: decadimento che segue le linee di sviluppo della comunicazione Trauma cranico (striamento assonale diffuso) Stereotipie linguistiche Neologismi Discorso confuso e poco strutturato Afasia in produzione: Il paziente pianifica la risposta ma non riesce ad articolarla Riabilitazione potenzia gli altri canali comunicativi
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