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la Collisione sinistri marittimi Angelo Trotta
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PROBLEMA GEOMETRICO DELLA COLLISIONE
A e B due navi con R e V costanti. Le due traiettorie si incontrano in C. E’collisione se la congiungente AB le due navi si mantiene parallela a se stessa. Ovvero il rilevamento polare di A su B è costante nel tempo. Condizione per la collisione in C. Per procedere fare click col mause
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Per i tempi risulta : TAC = TBC Quindi:
EQUAZIONE DELLA COLLISIONE (1) RA, VA; RB, VB. Per i tempi risulta : TAC = TBC 1. AC = VA T 2. BC = VB T (1) Per procedere fare click col mause Quindi: Il rapporto dei percorsi delle due navi sino al punto C è uguale al rapporto delle loro velocità.
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T. dei Seni (ABC) EQUAZIONE DELLA COLLISIONE (2) e per le (1) :
Per procedere fare click col mause Condizione per la collisione è che il Ril. Pol. sia costante al variare del tempo e che, per un dato angolo di convergenza “α”, il rapporto delle velocità sia costante.
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α = angolo di convergenza delle due rotte
dimostriamo che : α = RA - RB Per procedere fare click col mause c.v.d.
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PROBLEMA CINEMATICO DELLA COLLISIONE
Se si considera la nave B ferma, il moto di A sarà influenzato da VA e da (–VB). A si sposterà secondo la risultante delle due velocità con “velocità relativa VR” la cui direzione è AB (congiungente le due navi) ed è detta indicatrice di moto. Per procedere fare click col mause INDICATRICE DI MOTO = traiettoria seguita dal bersaglio sullo schermo PPI con velocità VR.
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COLREG. 72 - REG. 5 SERVIZIO di VEDETTA
Ogni nave deve mantenere sempre un appropriato servizio di vedetta visivo ed auditivo, utilizzando tutti i mezzi a disposizione adatti alle circostanze ed alle condizioni esistenti, in modo da consentire una completa valutazione della situazione e del rischio di collisione. Per procedere fare click col mause
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COLREG. 72 - REG. 6 VELOCITA’ di SICUREZZA
Ogni nave deve sempre procedere a velocità di sicurezza per poter agire in modo appropriato ed efficiente per evitare collisioni ed essere arrestata per una distanza adeguata. Nel determinare la velocità di sicurezza si considerano i fattori: Per tutte le navi: la visibilità; la densità del traffico; la manovrabilità della nave; di notte: la presenza di sfondo luminoso come quello generato dalle luci costiere o dal bagliore delle proprie luci; lo stato del vento, del mare, della corrente o la presenza di pericoli per la navigazione; il pescaggio. Inoltre per le navi dotate di RADAR: le caratteristiche, l’efficienza ed i limiti dell’apparato radar; le limitazioni derivanti dalla scala usata nella presentazione radar; l’effetto sulla rilevazione radar delle condizioni meteo e di altre sorgenti di interferenza; la possibilità che piccole unità, icebergs, ed altri oggetti galleggianti possono non essere rivelati dar radar ad una distanza adeguata; il numero la posizione, il movimento delle navi rivelate dal radar; il fatto che è possibile valutare più esattamente la visibilità determinando col radar la distanza di navi od altri oggetti vicini. Per procedere fare click col mause
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Colreg.’72 [reg. 7] – Rischio di Collisione
Ogni nave deve usare tutti i mezzi a disposizione adatti alle circostanze ed alle condizioni esistenti per stabilire se c’è il rischio di collisione. In caso di dubbio il rischio deve ritenersi esistente. (b) Se esiste a bordo un apparato radar in funzione esso deve essere usato in modo appropriato ricorrendo all’esplorazione a lunga portata per avere sollecito avviso del rischio di collisione, per eseguire il plotting o equivalenti osservazioni sistematiche degli oggetti rivelati. (c) omissis Per procedere fare click col mause
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Colreg ’72 [reg. 8] - Manovra per evitare la collisione
Ogni azione per evitare la collisione, DEVE essere eseguita con decisione e con largo anticipo, e con il dovuto rispetto delle buone regole della pratica marinara. (b) Ogni variazione di rotta e/o di velocità per evitare la collisione, DEVE essere ampia da risultare evidente all’altra nave Evitare una successione di piccole variazioni di rotta e/o di velocità . (c) La manovra più efficace è la variazione di rotta. La manovra intesa ad evitare la collisione deve essere tale da produrre un passaggio a distanza di sicurezza. L’efficacia della manovra deve essere attentamente controllata fino a che l’altra nave non sia passata e disimpegnata. (e) Se necessario, per evitare la collisione o per guadagnare tempo e valutare meglio la situazione, una nave DEVE diminuire la velocità o fermare l’abbrivio. Per procedere fare click col mause
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Condotta della navigazione con visibilità limitata (reg. 19 d)
Una nave che rilevi col solo radar la presenza di un’altra nave, deve stabilire se si sta sviluppando una situazione di eccessiva vicinanza e/o esiste rischio di collisione Se è così, essa deve prendere in ampio margine di tempo misure per evitarlo. Tuttavia, se tali misure consistono in un cambiamento di rotta, devono essere evitate, per quanto possibile, le manovre: i) un’accostata a sinistra se l’altra nave si trova a proravia del traverso , salvo il caso di nave raggiungente . ii) un cambiamento di rotta verso una nave al traverso o a poppavia del traverso . Per procedere fare click col mause
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cinematica navale Per procedere fare click col mause
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Prora vera nave propria
TRIANGOLO DELLE TRE VELOCITA’ Meridiano vero Prora vera nave propria C Prora vera Target A Congiungente navi B
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Angoli fra le Rotte (1) B B1 b g r1 A1 A r r diminuisce Vb > Va r
Siano A (Nave propria) e B (Bersaglio) due navi con rotte che si incrociano e sia C il punto di incrocio delle due rotte. I tre angoli del triangolo sono noti come : Rilevamento polare del bersaglio. b Orientamento del bersaglio. g Intersezione delle rotte (convergenza). Se le due navi sono in rotta di collisione tali angoli rimangono costanti al diminuire della distanza; diversamente l'angolo può: - diminuire, il bersaglio passerà di prua ad una distanza che è funzione della velocità di rotazione del rilevamento. B è più veloce di A. - aumentare, il bersaglio passerà di poppa ad una distanza che è funzione della velocità di rotazione del rilevamento. A è più veloce di B. Si noti che, restando invariato l'angolo g (nessuna variazione nelle rotte) al diminuire (aumentare) di corrisponde una diminuzione (aumento) di b (beta) della stessa entità; infatti la somma dei tre angoli è 180. B B1 b r Pv nave B g Pv nave A r1 r A1 r Siano A (Nave propria) e B (Bersaglio) due navi con rotte che si incrociano e sia C il punto di incrocio delle due rotte. I tre antgoli del triangolo sono tradizionalmente noti come : a (Alfa) Rilevamentopolare delbersaglio b (Beta) Orientamento Beta del bersaglio g (gamma) intersezione delle rotte Se le due navi sono in rotta di collisione tali angoli rimangono costanti al diminuire della distanza; diversamente l'angolo a (alfa) può: - diminuire il bersaglio passerà di prua ad una distanza che è funzione della velocità di rotazione del rilevamento - aumentare ol bersaglio paserà di poppa ad una distanza che è funzione della velocità di rotazione del rilevamento. Si noti che, restando invariato l'angolo g (gamma)( nessuna variazione nelle rotte) al diminuire (aumentare) di a (alfa) corrisponde una diminuzioen (aumento) di b (beta) della stessa entità; infatti la somma dei tre angoli è 180 A r diminuisce Vb > Va r r aumenta Vb < Va r Costante o quasi = COLLISIONE
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Angoli fra le Rotte (2) Esempio B B1 b C a A1 A
Se nei punti A e B si hanno due navi con i seguenti elementi di moto vero: Pv(A) = 320° Pv(B) = 250° e all’istante iniziale la nave A rileva B per Rilv = 008° a distanza di 10 miglia si ha la seguente situazione dei tre angoli : = = 48 b = = 62 a = = 70 La somma dei tre angoli è 180°. B1 b Pv nave B C a Pv nave A A1 r r Siano A (Nave propria) e B (Bersaglio) due navi con rotte che si incrociano e sia C il punto di incrocio delle due rotte. I tre antgoli del triangolo sono tradizionalmente noti come : a (Alfa) Rilevamentopolare delbersaglio b (Beta) Orientamento Beta del bersaglio g (gamma) intersezione delle rotte Se le due navi sono in rotta di collisione tali angoli rimangono costanti al diminuire della distanza; diversamente l'angolo a (alfa) può: - diminuire il bersaglio passerà di prua ad una distanza che è funzione della velocità di rotazione del rilevamento - aumentare ol bersaglio paserà di poppa ad una distanza che è funzione della velocità di rotazione del rilevamento. Si noti che, restando invariato l'angolo g (gamma)( nessuna variazione nelle rotte) al diminuire (aumentare) di a (alfa) corrisponde una diminuzioen (aumento) di b (beta) della stessa entità; infatti la somma dei tre angoli è 180 A
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Rilevamento polare in diminuzione il Bersaglio passa di prua.
clicca B 25° A1 RA = 360° RB = 335° 40° A
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Rilevamento costante e distanza in diminuzione il Bersaglio è in collisione
Target clicca B 40° A1 Rp = 360° Rt = 335° Np 40° A
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Rilevamento polare in aumento il Bersaglio passa di poppa
60° Target clicca A1 B Np Rp = 360° Rt = 335° 40° A
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La costruzione in A del triangolo delle velocità fa determinare:
1. Esistenza o meno della collisione (indicatrice di moto passante per B); 2. La VR (di avvicinamento) delle due navi; 3. Il tempo tra avvistamento e l’istante in cui la nave A taglia la rotta di B. Per procedere fare click col mause
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Vettore nave propria Il moto della nave propria è rappresentato con un vettore orientato secondo la direzione della sua rotta ed avente per modulo un segmento proporzionale alla sua velocità. Questa rappresentazione può essere riportata sul rapportatore diagramma che identifica lo schermo PPI del radar. L’operazione grafica può anche essere eseguita su un semplice foglio di carta o su “plotter”qualora lo schermo radar ne sia fornito; il “plotter”consiste di una superficie trasparente lenticolare dello stesso diametro del PPI stesso, tale superficie permette di risolvere a mezzo di matite grasse, i vari problemi di cinematica senza commettere errori di parallasse. E’ovvio che il tracciamento sul plotter può essere fatto quando la rappresentazione è di tipo T.M. (true motion) rappresentazione vera con radar asservito alla girobussola. Per procedere fare click col mause
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Segue: Problemi di cinematica Navale
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