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STANDARD DI DESCRIZIONE DEGLI ARCHIVI COME STRUMENTI DI COMUNICAZIONE STEFANO VITALI.

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Presentazione sul tema: "STANDARD DI DESCRIZIONE DEGLI ARCHIVI COME STRUMENTI DI COMUNICAZIONE STEFANO VITALI."— Transcript della presentazione:

1 STANDARD DI DESCRIZIONE DEGLI ARCHIVI COME STRUMENTI DI COMUNICAZIONE STEFANO VITALI

2 Definizione di standard Insieme di norme e convenzioni elaborate per permettere ad una comunità di uniformare il proprio comportamento, attraverso pratiche comuni che permettono di raggiungere fini identici od omogenei o, almeno, confrontabili

3 Definizione di standard Due elementi da esaminare: lcomunità di riferimento (gli archivisti) ll’oggetto da standardizzare (la descrizione archivistica)

4 Difficoltà dell’elaborazione di standard archivistici lComplessità della descrizione: collocare le descrizioni delle singole entità che compongono gli archivi (serie, unità, documenti) all’interno del proprio contesto archivistico di appartenenza e connetterli al contesto di produzione della documentazione; lUnicità dell’archivio e della sua descrizione: ciascun archivio è un unicum storico, perché unico e peculiare il processo della sua produzione, unico e peculiare deve essere lo strumento che lo descrive

5 Tentativi di normalizzazione lnormalizzare l’ordinamento di archivi omogenei (perché prodotti da istituzioni della stessa natura, perché composti da tipologie documentarie affini ecc.) all’interno di uno schema riconoscibile luniformare la presentazione editoriale degli strumenti di ricerca, mirando ad elaborare un codice grafico di comunicazione delle informazioni che permetta di individuare a colpo d’occhio le informazioni ritenute omogenee es: Guida generale degli archivi di Stato

6 Importanza dell’informatica per la normalizzazione lcentralità dei problemi di comunicazione: esigenza di individuare strumenti per rendere possibile lo scambio e la cumulazione dei dati e rottura dell’autoreferenzialità di Archivi e archivisti; lnuovi strumenti teorici

7 Descrizione come rappresentazione lrappresentazione formalizzata dell’entità archivistica che si vuol descrivere; lindividuare le componenti formali generali della descrizione indipendentemente dai caratteri specifici che caratterizzano, da un lato i singoli archivi, dall’altro le singole tipologie di strumenti di ricerca (guide, inventari, ecc.)

8 Standard di descrizione elaborare standard di descrizione archivistica significa elaborare modelli di rappresentazione condivisi il cui livello di astrazione è tanto maggiore quanto più ampia è la realtà da rappresentare o, anche, detto in maniera diversa, quanto più vasta è la comunità archivistica che ad essi si riferisce

9 Standard internazionali di descrizione l International Standard Archival Description (General) o ISAD (G) 2^ edizione; lInternational Standard Archival Authority Records (Corporate Bodies, Persons, Families) o ISAAR (CPF)

10 Standard internazionali di descrizione in Internet lhttp://www.hmc.gov.uk/icacds/eng/home.htmhttp://www.hmc.gov.uk/icacds/eng/home.htm (versioni originali in lingua inglese) lhttp://www.anai.orghttp://www.anai.org (traduzione italiana “ufficiale”)

11 La comunità archivistica italiana e gli standard ltrasformazioni determinate dai più complessivi mutamenti della funzione “sociale” degli archivi (policentrismo della conservazione; crescita degli ALP); lstandard di descrizione come uno degli strumenti di autoriconoscimento della comunità e come strumento di garanzia del livello scientifico degli strumenti di ricerca (standard di qualità)

12 Dibattito sugli standard in Italia Continuità con la tradizione dei dibattiti degli anni Settanta l concetto di fondo; (documento per la revisione di ISAD (G) ) l rapporto fondo/soggetto produttore; (ISAAR (CPF) e il “modello” della descrizione separata)

13 Rapporto fondo soggetto produttore l Identità/rispecchiamento (Cencetti) l Complesso e multiforme (Pavone, Valenti)

14 Descrizione separata e connessa di fondi e produttori Visione pluridimensionale, dinamica e storicamente variabile del rapporto fra fondi e soggetti produttori (ad un fondo possono corrispondere più soggetti produttori anche in dimensione diacronica) che tiene conto dei processi di sedimentazione e trasmissione complessi, cioè del fatto che all’interno degli archivi possano essere confluiti nuclei documentari prodotti da una pluralità di soggetti produttori o che viceversa la documentazione dello stesso soggetto produttore possa essere conservata all’interno di una pluralità di fondi archivistici.

15 Authority file come strumenti di connessione fra sistemi l sistemi archivistici plurisitituzionali (es SIUSA); l apertura dei sistemi archivistici verso altri mondi, es. sistemi bibliografici

16 I temi al centro del dibattito l formulazione delle intestazioni; l livelli di condivisione; l strumenti di validazione.

17 Iniziative in corso l a livello internazionale: l revisione di ISAAR (CPF); l Encoded Archival Context: l a livello nazionale: l gruppo di lavoro sulle intestazioni; l sviluppo di sistemi basati sul modello di rappresentazione previsto dagli standard (descrizione separata fondi/soggetti produttori)

18 Grazie molte Stefano Vitali


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