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PubblicatoAgostina Castaldo Modificato 9 anni fa
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Un esempio: STEFANO Presentazione della storia scolastica di Stefano dalla scuola dell’Infanzia alla Secondaria di 2° Grado
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??? Ma un bambino “dislessico” che fa nella scuola d’infanzia?
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a 5 anni…Stefano piange e si dispera perché non vuole andare a scuola
non vuole disegnare, rifiuta di usare fogli e colori non scrive il suo nome (ma a 5 anni è comunque in grado di farlo, solo seguendo un modello e scegliendo di farlo)
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Nel primo biennio della scuola primaria
Ingresso regolare in prima elementare Non presenta problemi cognitivi Manifesta difficoltà di socializzazione (prima si autoesclude e poi viene isolato) Al di fuori del contesto scolastico è ben integrato
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Ha problemi di organizzazione spazio-temporale (prima/dopo, sopra/ sotto…)
Scrive solo in stampatello maiuscolo e fa resistenza di fronte all’uso del corsivo fino in terza elementare Continua comunque a prediligere l’uso dello stampato
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…ma è in grado di distinguere il più grande dal più piccolo…
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…i segni grafici sono irregolari… (compito svolto alla fine della 1^ elementare)
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…e le difficoltà aumentano con il corsivo (compito eseguito in 2^ elementare…)
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IL CORSIVO non viene introdotto contestualmente allo stampato
Stefano lo usa malvolentieri a partire dalla terza elementare
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Dalla 3^ alla 5^ classe della scuola primaria
È evidente che Stefano presenta una difficoltà di apprendimento, in contrasto con la sua vivace intelligenza Genitori ed insegnanti ritengono necessario richiedere una diagnosi funzionale Si rivolgono alla Asl
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I TEMPI PER LA DIAGNOSI SONO MEDIAMENTE LUNGHI
I TEMPI PER LA DIAGNOSI SONO MEDIAMENTE LUNGHI. OCCORRE TUTTA LA TERZA CLASSE, MA POI…
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CON LA DIAGNOSI FUNZIONALE…
Stefano riacquista fiducia in se stesso “non sono stupido, sono dislessico!!!” Subentra la figura dell’insegnante di sostegno (sulla classe, non su Stefano) La famiglia si tranquillizza rispetto alle capacità intellettive e comincia ad elaborare le difficoltà del figlio
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Gli alunni con Dsa sono generalmente, brillanti e creativi: il BRAINSTORMING permette loro di evitare la frustrazione che deriva dal confronto con chi padroneggia meglio rispetto a lui gli strumenti della LETTO-SCRITTURA
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Durante il brainstorming c’è qualcuno che scrive per tutti, mentre l’alunno Dsa può dare il suo contributo in modo creativo esprimendosi verbalmente
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IN CLASSE, PUO’ AIUTARE…
Il LAVORO BASATO SULLA VERIFICA DI IPOTESI CON CUI SI PONE L’ALUNNO – DISLESSICO E NON – NELLA CONDIZIONE IDEALE PER SVILUPPARE LE ABILITÀ DEL PENSIERO CON CIO’ E’ POSSIBILE: METTERE OPINIONI A CONFRONTO, SVILUPPARE IL DIBATTITO, FAVORIRE LA DISCUSSIONE, ARRICCHIRE LE IDEE
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…infatti per Stefano, rielaborare i contenuti per iscritto è molto faticoso…
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Molto meglio le MAPPE CONCETTUALI
Perchè gli animali hanno i denti Per difendersi Per attaccare Per mangiare
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Perché le mappe concettuali aiutano?
L’ALUNNO ASCOLTA/PARTECIPA AD UNA DISCUSSIONE/SPIEGAZIONE CON LA MEDIAZIONE DELL’INSEGNANTE/COMPAGNO-TUTOR RILEVA LE PAROLE-CHIAVE, EVIDENZIANDOLE, SPIEGANDOLE UTILIZZANDO LE STESSE PAROLE- CHIAVE, COME “ORME”, COSTRUISCE UNA MAPPA CONCETTUALE (AL COMPUTER O SU CARTACEO) RIPERCORRE LA MAPPA, VERBALIZZANDOLA
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UN ESEMPIO DI LAVORO CON PAROLE - CHIAVE E MAPPE CONCETTUALI
“LA STORIA DI RE CORVO” TRASCRITTA AL PC DA STEFANO
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DALLE PAROLE CHIAVE ALLA MAPPA CONCETTUALE
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Al termine della scuola primaria
Stefano ha un’intelligenza vivace Ha acquisito un adeguato bagaglio di conoscenze Mantiene tutte le caratteristiche del Dsa
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MA COME VIENE VALUTATO STEFANO?
Essendo disgrafico e disortografico si dovrebbe evitare il ricorso alla scrittura manuale, in particolare nelle verifiche SÌ al computer SÌ al test vero/falso Sì al test a risposta multipla SÌ al collegamento immagine/scrittura, anche con la mediazione dell’insegnante
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UN MOMENTO DELICATO: IL PASSAGGIO ALLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
È fondamentale lO SCAMBIO di comunicazioni ed informazioni tra i due gradi successivi dell’istruzione È importante che la famiglia contatti con anticipo il dirigente ed i docenti della nuova scuola
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E alle Medie Stefano cosa fa?
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Alle Medie, Stefano non ha problemi nell’area logico-matematica (lavoro svolto in 1^ Media)
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(ma non ne aveva mai avuti neanche alle elementari!)
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Continua a detestare lavori come questo:
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…ed a preferire lavori come questo:
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…o come questi:
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Spesso Stefano diventa tutor per i suoi compagni. Infatti è bravo a:
Spiegare argomenti scientifici Eseguire attività al pc in varie modalità (Word, PowerPoint, Excell, Internet) Suonare e cantare
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LE INSEGNANTI RIESCONO CON CIO’ AD ACCRESCERE LA SUA AUTOSTIMA
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- L’ALUNNO DSA DIVENTA “TUTOR”
DUNQUE BISOGNA INDIVIDUARE E VALORIZZARE I PUNTI DI FORZA DELL’ALUNNO DSA - L’ALUNNO DSA DIVENTA “TUTOR” - L’ALUNNO DSA COLLABORA NEL LAVORO IN COPPIA ED IN GRUPPO - L’ALUNNO DSA “INSEGNA” AL GRUPPO DEI PARI
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Una disciplina particolare:
la lingua straniera
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Stefano può SOFFRIRE,faticare moltissimo e non apprendere nulla svolgendo un esercizio così:
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…o così…
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TPR FORMAT STORYTELLING
Per Stefano, e per tutti i ragazzi Dsa, è possibile apprendere la L2 attraverso: TPR FORMAT STORYTELLING
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…Stefano ha scelto il Tecnico Industriale
ALLE SUPERIORI… …Stefano ha scelto il Tecnico Industriale
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Al primo anno… I genitori hanno preso contatti col dirigente e con i professori I docenti hanno chiesto e seguito un primo corso di formazione Sono stati usati gli strumenti compensativi e dispensativi Stefano è stato promosso al secondo anno senza alcun debito
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OGGI STEFANO… STA FREQUENTANDO il 2° ITI
E’ UN DISLESSICO “COMPENSATO” (LEGGE FOCUS JUNIOR E RACCONTA GLI ARTICOLI Più INTERESSANTI) NON SI AVVALE PIU’ DEL SOSTEGNO, MA CONTINUA AD USUFRUIRE DI UN PERCORSO DI STUDI “TUTELATO”
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SUONA IL FLAUTO TRAVERSO E PRATICA ARTI MARZIALI
E’ BEN INSERITO NEL GRUPPO DEI PARI A SCUOLA E FUORI STA PER CONCLUDERE IL SUO PERCORSO RIABILITATIVO PRESSO IL CENTRO CHE LO HA SEGUITO IN QUESTI ANNI E’ UN RAGAZZO SERENO
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