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L’integrazione linguistica in Italia:

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Presentazione sul tema: "L’integrazione linguistica in Italia:"— Transcript della presentazione:

1 L’integrazione linguistica in Italia:
Università per Stranieri di Perugia CVCL (Centro per la Valutazione e Certificazione Linguistica)‏ L’integrazione linguistica in Italia: il possibile ruolo delle certificazioni Lorenzo Rocca Bologna, Convegno APIDIS, 29 novembre 2010 1 1

2 “esterni” e “indipendenti” da corsi e programmi
Tradizionalmente parlare di certificazione linguistica significa parlare di esami “esterni” e “indipendenti” da corsi e programmi basati su standard rigorosi (condivisi dalla comunità scientifica e dalle istituzioni che operano in modo professionale in questo settore)‏ spendibili a livello internazionale Parleremo oggi di certificazione linguistica nella prospettiva non tradizionale … di collaborazione fra chi si occupa di valutazione e chi di insegnamento di condivisione e scambio di esperienze e competenze per la realizzazione di 2 2

3 un percorso comune dove
la funzione della certificazione viene collegata ad un coerente momento formativo l’approccio alla verifica/valutazione riflette l’approccio all’insegnamento/apprendimento gli obiettivi di apprendimento del corso di lingua e degli esami CELI corrispondono, in quanto hanno un riferimento comune dato dalla cornice del QCER dove nella prospettiva dell’EdA emerge 3 3

4 la dimensione sociale della certificazione
come possibile strumento per favorire la partecipazione all’iter formativo incentivo motivazionale a proseguire nel percorso di inclusione sociale riconoscimento tangibile e spendibile degli sforzi fatti 4 4

5 Ciclicità di un processo
Produzione dell’esame Specificazioni La popolazione: analisi dei bisogni 5

6 150enario Unità d’Italia: una possibile chiave di lettura
a Lampedusa da Genova 25 milioni emigrati 5milioni immigrati

7 Il contesto - Italia 62,1% 25,1% 12,8% 4.235.000 residenti (1:12)
includendo i soggiornanti 7,2% popolazione (> media UE) con picchi (12% Brescia) ma Vs percezione 23% 1/6 atti notarili acquisto prima casa 1:8 matrimoni 11% PIL Nel nord est 1:3 neoassunti Veneto: 80% nuove partite IVA 62,1% 25,1% 12,8% Dati 2010 ISTAT e Caritas Migrantes 7

8 Una crescita esponenziale
2010: 5milioni 20 volte in 20 anni + 3milioni negli ultimi 10 anni + 1milione nell’ultimo biennio 2008 2000 1990 1970: 143mila Prime comunità Romena (poco meno di 1milione) Albanese (circa 550mila) Marocchina(circa 500mila) Cinese (circa 220mila) Ucraina (circa 200mila) Presenza per continente Europa (50%) Africa (20%) Asia (17%) Americhe (10%) Oceania (3%)

9 (particolarismi e retaggio storico)
Polarizzazione? Francia 40% area parigina; Regno Unito oltre un terzo area di Londra; Spagna circa la metà insediata a Madrid e nella Catalogna Italia Roma + Milano accolgono un quinto del totale degli immigrati più marcata la diffusione territoriale* (particolarismi e retaggio storico) *Porto Recanati 20% popolazione, Airole (Imperia) 35%

10 A scuola … Quasi 1 milione: 1:6 romeno 1:7 albanese 1:8 marocchino
Stranieri??? Il 37% è nato in Italia (70% nella scuola dell’infanzia!)

11 L’immigrazione come ricchezza: culturale, demografica, economica

12 Una ricchezza demografica …
saldo nascite autoctoni = 1/6 bambini nati da genitore straniero … contro il rischio spopolamento dei Comuni < abitanti

13 Una ricchezza economica …
14 miliardi di € (contributi previdenziali e fiscali): entrate per le casse dello Stato) 10 miliardi di € (spesa sociale: uscite per le casse dello Stato) 14– 10 = 4 miliardi di € saldo positivo

14 In questo puzzle che vede l’Italia come Paese di nuova immigrazione, quale dovrebbe essere la tessera della lingua?

15 Educazione interculturale
alla Educazione “Accettare le diversità per meglio gestire le conflittualità “ (Eco) Vedere nell’interazione con l’altro da sé una forma di arricchimento e confronto costruttivo Superare pregiudizi/stereotipi/visioni etnocentriche Superare equilibri asimmetrici attraverso il concetto di reciprocità differenza nella attraverso la lingua

16 L’album di etichette 3 pagine Lo straniero L’immigrato Il neoautocnono
Graziella Favaro

17 Lo straniero È l’estraneo, il diverso, l’altro
ha diritto di movimento sul territorio gli concediamo un vocabolario e assistenza sanitaria gli camminiamo accanto per spirito di tolleranza, ma senza occuparci della sua storia

18 L’immigrato È povero è qui perché non ha lavoro là
il lavoro non lo trova, ma spesso non lo vuole trovare progetta sempre a breve termine oggi c’è, domani si sposta

19 Il neoautocnono È l’ex straniero, l’ex immigrato
è il neocittadino perché ragiona a lungo termine progetta in Italia e diventa risorsa anche per gli altri

20 Un’educazione interculturale che muova dalla cornice della didattica interculturale
Introducendo argomenti che richiamino il prestigio delle culture altre Invitando alla scoperta delle differenze Ma contestualmente mettendo in luce i punti di contatto, ciò che è comune Integrazione come reciprocità e non come assimilazione Presentando l’italiano non come la lingua dei doveri burocratici o della sola sopravvivenza vs L1 che rimane lingua degli affetti Insistendo sui temi del viaggio e delle radici Utilizzando materiali autentici Predisponendo attività di mediazione e negoziazione in esterna per contestualizzare l’azione didattica rispetto alla realtà territoriale (lib. Favaro)

21 Il sillabo: due binari paralleli
Lingua per l’integrazione Italiano L2

22 Saper fare Veste grafica autentica Forte riduzione tasse esame
in contesti situazionali Ed ancora, sul piano della certificazione … Veste grafica autentica Forte riduzione tasse esame 22

23 a test di contenimento/controllo dei flussi!
Potenziali criticità Conflitto fra orientamenti politici (europei e nazionali) ed utilizzo distorto dei certificati linguistici rischio da test di competenza a test di contenimento/controllo dei flussi!

24 Responsabilità del processo valutativo legato a inclusione sociale
La dimensione etica della certificazione Le ripercussioni politiche dell’esito di un test Mettere in atto rigorose procedure di buona prassi nella costruzione di certificati linguistici rimane fondamentale ma NON è più sufficiente Bisogna riflettere sull’impatto del test a livello sociale Language testers, non tecnici ( T.McNamara) The power of test (E.Shoahmy)

25 Sottoporre il percorso a validazione
investigando Impatto candidati Washback insegnanti video interviste video interviste L’obiettivo dei video è quello di enucleare determinate aree poi indagate in maniera analitica attraverso i questionari. Analisi statistica questionari anonimi Analisi statistica questionari anonimi 25

26 Leit motive – in classe Maggior motivazione Più attenzione in genere
Meno problemi disciplinari Clima più teso, meno rilassato, più ansia Frustrazione per chi non supera esame

27 Leit motive – a casa Direzione più precisa, contorni maggiormente definiti Più semplice evidenziare le priorità nell’insegnamento Aiuto per la pianificazione della lezione e per l’ottimizzazione del tempo Tensione e preoccupazione: e se non ce la fanno? Mi sentirò in colpa? Farò una brutta figura? Minor libertà di scelta di compiti e materiali (sensazione di avere le mani legate) Omologazione del format (minor creatività)

28 Nell’ottica dell’insegnante
Lo scenario desiderato dovrebbe essere attenzione per ... … non si dovrebbe capovolgere la torta!

29 Risultati dell’approccio
La costruzione di un percorso condiviso Le pubblicazioni in collaborazione Il Progetto “Italiano, lingua nostra”

30 Italiano, lingua nostra
Azione ed obiettivi definizione di un percorso rivolto ad adulti immigrati di: apprendimento linguistico orientamento civico certificazione Numeri 149 corsi 10 regioni 51 Comuni 2843 iscritti Coinvolgimento del pubblico (fondamentale ruolo di scuole e soprattutto CTP) Coinvolgimento del privato (associazioni a carattere laico e religioso)

31 Patto Formativo Corsi di formazione linguistica e civica: 70 h /tre mesi Certificazione: CELI Impatto i (A1) e CELI 1 i (A2) Focus sui bisogni reali e sulla lingua corrente, determinata da vari contesti comunicativi

32 Elementi innovativi Uniformità a livello EdA Italia:
NON è un corso, NON è un esame È UN PERCORSO UNICO GRATUITO che accompagna l’apprendente: dalla classe all’esterno dalla gestione dell’incontro col sistema - lingua alla gestione dei rapporti con la società dal corso all’esame di certificazione dallo status di studente allo status possibile di candidato. Uniformità a livello EdA Italia: stessi obiettivi stesso approccio stesso sillabo stessi materiali ed alla fine una coerente certificazione

33 Lingua ed integrazione linguistica: nei testi
Manuale Italiano L2 + dispense di orientamento civico, ripartite per tematiche: Educazione ambientale Educazione stradale Educazione alla salute Educazione civica Sicurezza sul lavoro Annunci e pubblicistica Lineamenti di storia e geografia La Carta dei Valori della Cittadinanza e dell’Integrazione La Costituzione ed i Poteri dello Stato

34 a test di contenimento/controllo dei flussi!
Potenziali criticità Conflitto fra orientamenti politici (europei e nazionali) ed utilizzo distorto dei certificati linguistici rischio da test di competenza a test di contenimento/controllo dei flussi!

35 La stretta attualità L’Accordo di Integrazione
Il Decreto interministeriale e la Circolare attuativa

36 5 domande … solo retoriche?
I governi hanno il diritto di imporre una lingua? I test linguistici obbligatori risolvono il problema della sicurezza? La lingua – come strumento di potere- può essere usata come un mezzo per regolare i flussi migratori? La sola conoscenza della lingua rende gli stranieri più integrati? L’integrazione può esser ridotta a mera assimilazione? (Shohamy, McNamara, Van Avermaet)

37 Paese Lingua Livello Kos dal
Australia inglese A1/A2 2007 Austria tedesco A2 2006 Francia francese A1.1 2001 Germania B1 2000 Grecia greco A1 - Olanda olandese Lituania lituano 2003 Lussemburgo lussemburghese (orale) francese e tedesco scritto) A2/B1 no 2008 Bulgaria bulgaro 1998 ALTE, LAMI Sig: 2007

38 Paese Lingua Livello Kos dal
Croazia croato A1 no 1991 Danimarca danese B2 2005 Estonia estone A2/B1 1999 Russia russo 2003 Regno Unito inglese B1 Slovenia sloveno 2001 Finlandia svedese 2006 ALTE, LAMI Sig: 2007

39 Update 2010 75% Paesi CoE prevede corsi e test “migration purposes”
Ma solo nel 38% con specifiche linee guida e percorsi dedicati (Van Avermaet: 2010)

40 … del 75%....

41 … del 75%.... 100% 96% 84% 69 46% 30% 26% 0%

42 Agenda CoE: 8 punti chiave
Analisi dei bisogni Combattere drop-out Lavorare sulla motivazione Creare percorsi ad hoc Formazione specifica insegnanti Costruire test ad hoc Assicurare adeguate procedure di controllo della qualità Studiare l’impatto

43 “Multilinguismo : plurilingusimo = multicultura : intercultura”
A:B = C:D “Multilinguismo : plurilingusimo = multicultura : intercultura” da una semplice sommatoria ad un reale arricchimento La diversità è ricchezza (Costituzione Europea, 2004)

44 CoE o visione herderiana?
“La lingua è come una pianta che cresce e si sviluppa secondo la terra e il clima nel quale è piantata e pertanto, poiché ogni lingua ha il suo proprio carattere nazionale, la nostra lingua materna corrisponde al nostro carattere e al nostro peculiare modo di pensare”

45 Trascorsi 2 anni … verifica crediti
4 possibili scenari 30 ≤ C < 40 estinzione dell’Accordo per adempimento C ≥ 40 attività culturali/formative premiali (a carico del Ministero) 0 < C< 30 proroga dell’Accordo di 1 anno C ≤0 espulsione

46 Accordo di integrazione – allegato B: incremento dei crediti 1
Il peso delle Certificazioni linguistiche Crediti non cumulabili Livello certificato Crediti conseguiti A1 14 A2 24 B1 28 B2, C1, C2 30

47 ATS: funzioni e compiti
Elaborazione (in termini di contenuti: funzioni, strutture, lessico ecc.) di un Sillabo di riferimento per apprendenti di livello A2 in contesti migratori Definizione, nelle linee generali, delle Specificazioni del test previsto dal Decreto(tipologie di materiali d’esame, modalità di testing, componenti delle prove d’esame, criteri per l’assegnazione del punteggio, durata della prova ecc.) Tali Specificazioni dovranno essere rispondenti a quanto descritto nel Sillabo elaborato, con l’obiettivo ultimo di conferire maggiore standardizzazione al processo valutativo, nello spirito di una riflessione condivisa in merito all’eticità di tale processo con particolare riferimento al contesto migratorio. Sillabo + Specificazioni

48 CTP/CPIA: funzioni e compiti
a tale Sillabo e a tali Specificazioni dovranno attenersi scrupolosamente tutti i CTP/CPIA individuati dal MIUR come gli unici soggetti chiamati a: Produrre Somministrare Valutare IMPORTANTE: detto test NON sarà una certificazione, bensì una prova unicamente legata al Decreto e funzionale all’assolvimento degli obblighi di legge: al candidato che supererà la prova, infatti, non sarà rilasciato alcun documento cartaceo, non verrà dato nessun titolo attestante competenze in lingua italiana. il test A2 previsto dal Decreto

49 La Circolare ed il bicchiere
Evitate le procedure informatiche per la somministrazione del test (vade retro totem!) Evitato che il test fosse somministrato in questura e da personale di polizia Abbassato il punteggio taglio dall’80% al 60% Salvaguardato il legame fondamentale fra momento della formazione e momento della valutazione

50 “Progettifici FEI” e risorse
Fondi statali di carattere sociale: da 2520 milioni del 2008 siamo crollati a 349 milioni nella legge di stabilità appena approvata diminuzione del 76,3% Corriere della Sera, 19 novembre 2010, p. 25 su dati ufficiali Ministero

51 La mia operatività Scale e criteri per Decreto
Formalizzare 3 sessioni A2 - CELI 1 i Come coordinatore LAMI (per tutti Paesi CoE): Framework for adult illiterate Questionnaire to investigate impact/washback

52 “Pensai che forse non sarei più tornato o che invece non avrei fatto altro che tornare per tutta la vita. Cercai nella valigia il quaderno giallo. C’era ancora una pagina. Sulla pagina, in diagonale, scrissi in italiano la parola CIAO. Pensai che il viaggio cominciava adesso” Salah Methati, Immigrato, p. 130 Ciao e … grazie!!


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