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PubblicatoTiziano Barbieri Modificato 9 anni fa
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Anno B 6 settembre 2015 Domenica XXlll tempo ordinario Domenica XXlll tempo ordinario Musica: Canto bizantino Dipinto dei Palazzi di Babilonia
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Il «Piccolo apocalisse» d’Isaia (Is 34-35) scritto nel 550 aC, promette la salvezza d’Israele, che era umiliato dal grande impero babilonico. L’ esilio lo ha reso «cieco, zoppo, muto...» Ricostruzione della porta di Babilonia nel Museo di Berlino Immagini della grande Babilonia e dell’umiliata Gerusalemme
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GLI UMILI SONO INNALZATI 1a lettura: Isaia racconta come è rimasto Israele dopo essere stato deportato in Babilonia: sordo, muto, cieco... Salmo 145: Lodiamo il Signore che protegge i più deboli: oppressi, ciechi, sconfitti. 2a lettura: La lettera di san Giacomo raccomanda di onorare tutti, senza fare differenze tra ricchi e poveri. Dio ha scelto i «poveri» (di ogni genere) per farli ricchi nella FEDE. Vangelo: Gesù guarisce un sordo-muto, dopo una straniera (Cananea), aprendo la Buona Novella ai disprezzati del mondo, a quanti, sentendosi indegni, ricevono il Regno come il migliore dei REGALI
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Is 35,4-7a Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi». Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto, perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa. La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso sorgenti d’acqua. Reperti del Palazzo dei Re d’Israele dell’VIII sec. aC (le pietre alzate corrispondono al luogo dove c’erano gli ornamenti) Gerusalemme devastata dall’impero babilonico (Nabucodonosor 597)
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Salmo 145. Alla fine del salterio, i salmi 145-150, sono una LODE intima e vibrante al Dio che aiuta gli oppressi e a TUTTI: -Lodiamo il Dio degli oppressi, affamati, prigionieri. -Lodiamo il Dio dei ciechi, i caduti, i giusti, i forestieri. -Lodiamo il Dio degli orfani e le vedove. ECCO È IL NOSTRO DIO
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Pozzo di «Warren» (1200 aC) per portare acqua alla città gebusea e da dove Davide entrò per conquistarla. Rimase chiuso dal V sec. aC fino al XIX sec. Salmo 145 Loda il Signore,anima mia. Loda il Signore,anima mia. Il Signore rimane fedele per sempre rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati. Il Signore libera i prigionieri.
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Reperti della città di Davide X sec.aC Loda il Signore,anima mia. Il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, il Signore protegge i forestieri.
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Reperti delle mura edificate da re Ezechia nel VII sec. aC Loda il Signore,anima mia. Egli sostiene l’orfano e la vedova, ma sconvolge le vie dei malvagi. Il Signore regna per sempre, il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.
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Gc 2,1-5 Fratelli miei, la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria, sia immune da favoritismi personali. Supponiamo che, in una delle vostre riunioni, entri qualcuno con un anello d’oro al dito, vestito lussuosamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. Se guardate colui che è vestito lussuosamente e gli dite: «Tu siediti qui, comodamente», e al povero dite: «Tu mettiti là, in piedi», oppure: «Siediti qui ai piedi del mio sgabello», non fate forse discriminazioni e non siete giudici dai giudizi perversi? Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri agli occhi del mondo, che sono ricchi nella fede ed eredi del Regno, promesso a quelli che lo amano? Dio ama i poveri
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In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidone, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decapoli, … Gesù annunciava il vangelo del Regno e guariva ogni sorta di infermità nel popolo. Mt 4, 23
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Territorio della Decapoli In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!». Mc 7,31-37
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«Pesano su di noi le nostre colpe, ma tu perdoni i nostri delitti.» Salmo 65, 4
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Originale: Joan Ramirez (+) Immagini, letture, musica, commenti (versione catalana e castigliana) : Regina Goberna, con la collaborazione di Àngel Casas Versione inglese : Vivian Townsend Versione italiana: Ramon Julià Versione euskera (basco): Periko Alkain Versione portoghese: Ze Manel Marquespereira Versione francese: Àngel Casas Versione neerlandese : Ben Van Vossel Video: Esther Lozano
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